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Post n°305 pubblicato il 06 Luglio 2011 da specchio5
Le parole a volte hanno la consistenza della fuliggine
lasciano solo lo sporco, dimentiche del fuoco appena vissuto .
eppure hai solo quelle,
la mano non è abbastanza lunga per toccare l’altro indice nell’alto del cielo blu.
Solo occhi chiusi ,bui nei frammenti di strane luccicanze
Un carico di vorrei “poter dire”, e di “sono qui”
sono spiccioli dentro una mano tesa a conca.
Allora
si lascia che il tempo riempia ,
si raccolgono sassetti,
si parla sottovoce con ciò che resta,
si taglia un ulivo , si smuove la terra,
mandando la mente a ricordo di quella carezza ,
di tante ronfate, accucciati dormendo l’inverno.