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Il ponte Upin

Post n°83 pubblicato il 17 Agosto 2007 da saralyce
 
Foto di saralyce

Finalmente, dopo diversi giorni, siamo riusciti a trovare un posto con una buona connessione ad Internet. Avrei tante cose da scrivere sui posti che ho visto nei giorni scorsi e lo faro' appena possibile. Ora scrivero' solo del posto che ho visto oggi.

Vicino a Mandalay ci sono alcuni siti archeologici molto interessanti da vedere. E' facile raggiungerli con dei taxi o i "blu taxi". Questi ultimi sono delle macchinette economiche che sembrano delle mini con un mini cassonetto dietro dove stare seduti e sono piu' economici dei taxi. Ovviamente noi abbiamo scelto questa seconda opzione...

Una delle tappe e' stata Amarapura, dove c'e' il ponte in tek piu' lungo del mondo. Collega due sponde opposte di un lago. Di qua e di la' si vedono monasteri e templi che si alternano ad alberi secolari lungo le rive. Monaci, pescatori, ragazzini di ritorno dalla scuola, uomini anziani e donne venditrici percorrono ogni giorno questo ponte da piu' di cento anni.

Mi sono seduta sul bordo del ponte, per leggere un po' la guida. Davanti a me dei ragazzi pescavano sulle rive del lago, mentre alle mie spalle si sentivano i passi e le ruote delle biciclette portate a mano. Si sono avvicinati a me due bambini, incuriositi dalle foto delle prime pagine. Ci siamo messi a guardare insieme il libro, mentre si avvicinava anche una monaca bambina, con la tunica rosa e gialla. Fabio aveva comprato poco prima un libro illustrato con gli episodi della vita di Buddha, scritto in inglese e Birmano e, visto che i bambini stavano aumentando, ho tirato fuori quel libro per farglielo vedere.

Le due ore successive sono passate serene e lente. Si sono raccolti diversi bimbi e abbiamo iniziato a sfogliare il libro insieme. La monaca bambina leggeva il titolo delle immagini in birmano e poi lo spiegava agli altri, che intanto indovinavano a voce alta i personaggi delle storie. Uno di loro si e' messo ad imitare i mostri che di volta in volta arrivavano, il naga (il serpente), il nat cattivo e poi anche l'elefante. Ogni volta faceva una faccia buffa diversa e tutti gli altri bambini ridevano. Anch'io ho riso molto con loro.

Il Myanmar e' un posto dalla bellezza commovente.


 
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Dato che in Myanmar l'accesso a internet è regolato da censura, la data di inserimento del post non corrisponde a quella del viaggio, perchè ho caricato i testi dopo il rientro in italia.
A parte i post che rimandano ad un articolo di giornale, tutte le foto sono state scattate durante il viaggio.
 

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