IL SEMAFORO

 AMORI, PASSIONI E CONFIDENZE TRA STORIE VIENNESI E TENEREZZE DEL WEB
(Romanticamente vostra..)

Benché amici e colleghi dicano di me che ho un temperamento d'acciaio e una faccia di bronzo, confesso, invece, non senza un velo di pudore, di avere un animo profondamente romantico,ma non per questo melenso e sdolcinato, nonché una certa passionalità latente che segue la scia della mia creatività.

Vuol dire, insomma, che in amore mi gioco il tutto per tutto,come se fossi in un casinò, davanti ad una roulette, e puntassi l'intero patrimonio sul mio numero preferito, rischiando di rimanere povera in canna.
O la va o la spacca,mi dico.
La spacca sempre.

Dunque, sono un prototipo atipico della Vergine, segno che non lascia nulla all'improvvisazione, programmando, con scadenze meticolose, affetti, salute e carriera.
Mi lascio guidare a occhi socchiusi dal profumo invitante dell'istinto e dai colori vivaci dell'improvvisazione, percorrendo sentieri impervi che non dovrei risalire neanche col pensiero, pena:la mia incolumità.

Probabilmente, questo aspetto contradditorio del mio carattere , è il frutto dell'influsso che ebbe su di me, in gioventù,  la letteratura del XIX secolo, macerata tra un pacco di patatine e una ciotola di pop corn.
Storie di eroi pieni d'ideali, immolati sull'altare della giustizia, ed eroine dalla pelle candida e setosa, sacrificate al dio Amore, per mano di tenebrosi capitani e gigolò senza scrupoli.
O forse,più prosaicamente, devo il mio romanticismo ai polpettoni amorosi digeriti a suon di lacrime e fazzoletti di fiandra, da " Via col vento" a " Il dottor Zivago", a " Love story", fino al più recente " Titanic",visionato la bellezza di 8 volte.

Così, mentre i miei compagni di liceo leggevano le avventure di Rocco e Antonia, protagonisti  di " Porci con le ali", romanzetto porno-politico generazionale di Ravera e Lombardo Radice, facendosi venire le caldane anche durante l'ora di filosofia, io trascorrevo i miei pomeriggi adolescenziali, leggendo il carteggio struggente tra Eloisa e Abelardo.
Non ho mai trovato niente di più carnale e spirituale al contempo, dell'attrazione sensuale che traspariva da quelle righe, dove inferno e paradiso si fondevano, sublimando l'amore impossibile dei due personaggi, un tempo amanti appassionati.
Detto esplicitamente, le caldane venivano anche a me.

Ricordo che, durante un viaggio in Austria, dopo aver visitato la romanticissima Vienna, tra un buon boccale di birra e una dolcissima fetta di torta Sacher, decisi di recarmi a Mayerling, luogo solitario e ameno dove l'arciduca Rodolfo D'Asburgo, erede di Francesco Giuseppe,e la sua giovane amante, Maria Vetzera, si diedero volontariamente la morte, pur di non dirsi addio per sempre.
Rimasi turbata profondamente dall'atmosfera  greve e soffocante che ancora oggi domina quelle stanze, nonostante le suore del vicino convento si prendano amorosamente cura di quel luogo.

Pensai che una storia d'amore così intensa, non avrebbe dovuto avere quel finale e ricordai ciò che avevo letto sulla storia dei  due amanti.
I loro incontri furtivi coperti dalla complicità di una cugina di Rodolfo, i versi appassionati di Maria al suo uomo che adorava più di un dio, e i loro doni d'amore.
Rodolfo che regala a Maria un medaglione contenente del tessuto intriso da una goccia del suo sangue.
Maria che fa incidere su un anello le parole "In liebe vereint bis in den tod", nell'amore uniti fino alla morte.
L'ordine perentorio di Francesco Giuseppe:"Rodolfo, devi troncare con Maria, e immediatamente!"
Poi, più nulla, solo pochi spari.

Ma erano altri tempi e la ragione di stato non ammetteva deroghe. I due amanti dovettero scegliere:o vivi e separati, o uniti nella morte.
Scelsero la seconda. Triste soluzione, inconsulta per il resto del mondo, ma non per loro e per il loro amore passionale, che di ragion di stato proprio non voleva saperne.
Peccato.
Preferisco ricordarli sorridenti nei loro primi incontri al Prater viennese.

Amori così non esistono più, e per certi aspetti è meglio. Le forti passioni scatenano emozioni violente e sublimi ma spesso consumano gli amanti talmente tanto, da portarli alla morte.
L'amore passionale vive di ossessioni, di respiri corti, di paradiso ma anche di gelosie e sospetti. E' una forma di amore malato che non costruisce ma distrugge.

 Meglio il calore più tiepido di un amore gioioso, cresciuto nel tempo e sbocciato con timidezza. Un'emozione sicuramente più soft, ma una dimensione  più umana in cui l'amante non perde di vista la realizzazione delle proprie aspirazioni, pur desiderando di condividere tutto con la persona amata.

La passione è, a suo modo, un grosso limite, che fa percepire il distacco come una sofferenza  e rende l'amante dipendente da un altro amante: pur uniti, essi, in realtà, sono soli. Agli amanti passionali non è permesso vivere le proprie esperienze giornaliere con serenità, soprattutto se l'oggetto del desiderio è lontano.E' una catena invisibile che imprigiona fortemente la libertà personale.

Usando una immagine allegorica, la passione è come un pezzo di legno che brucia sublimando, senza lasciare scorie, mentre,  l'amore consapevole e gioioso è come un pezzo di legno giovane, che fa fumo, trasuda linfa e lascia quell'impalpabile residuo cinerino dall'odore acre e intenso.

Confesso, mea culpa, di essere un'appassionata lettrice, anche se molto discreta, delle storie d'amore nate nel Web. Vorrei dedicare qualche rigo a quella di due persone che sono tra noi e che io seguo da tempo:Inthemoodforlove1 e anna_sulle_nuvole.
Un uomo e una donna, conosciutisi nel virtuale, che vivono in posti diversi, e che attratti dalle parole e dall'animo che da esse traspare, hanno cominciato a conoscersi e ad amarsi in modo sincero, pulito, profondo e gioioso, senza per questo rinunciare a quella componente passionale che è degna della migliore letteratura dell' '800.

 Di questa storia mi piacciono tante cose: i nomignoli  con cui lui la chiama teneramente, le attenzioni che ha per la sua amata e che intravedo da piccole cose nascoste nei loro dialoghi, il modo sbarazzino, malizioso e leggero che lei, così innamorata, usa per rispondere al suo uomo.
E questo, molto serenamente, senza vergogna o paura. L'amore sincero è una vera medicina per tutti, anche per quelli che leggono e che, forse, un amore ancora non ce l'hanno.
E' bello percepire che tra due persone si crei una profonda intesa mentale, fisica, affettiva, insomma , quella giusta complicità che dovrebbe animare una coppia, nell'accettazione delle proprie diversità ,senza per questo soffocare gli spazi dell'altro. Credo che il rispetto della personalità e degli spazi, sia l'unica vera ricetta che possa consentire ad una unione di essere solida e duratura. La prepotenza e il desiderio di cambiare l'altro, cosa che si verifica frequentemente nelle coppie, è invece il modo più veloce per distruggere una intesa, anche se nata con  le migliori intenzioni.

Ad Anna e Mood, che mi hanno fatto sognare senza saperlo, e a tutti gli altri amori sinceri nati nel web, auguro di coronare la loro bella storia d'amore con la condivisione più piena e consapevole delle loro vite, in una casa che sia di entrambi.