Sempre Con Te

DZEKO O ADEBAYOR?

Durante il workshop sardo, Adriano Galliani ha parlato del mercato del Milan ed in particolare dell'affare-Dzeko che si sta tingendo sempre più di giallo."Abbiamo fatto un'offerta al Wolfsburg ed è stata rifiutata. Ma se dovesse cambiare qualcosa, ci hanno detto che il Milan sarebbe la prima squadra ad essere avvisata". Così ha esordito Galliani che poi ha aggiunto. "Adebayor? Se Dzeko non arriva ci buttiamo su di lui. Ho già fatto una telefonata all'Arsenal". In chiusura Galliani ha aggiunto, con riferimento a Dzeko: "So per esperienza personale che è difficile trattenere un giocatore quando questo vuole andare via".

"Arrivare tra i primi tre in campionato e andare il più avanti possibile in Champions". Sono gli obiettivi del Milan secondo Galliani. L'Ad rossonero sottolinea che "la società non è in vendita", negando trattative con la famiglia reale di Dubai, poi definisce i traguardi che la squadra "può e deve assolutamente raggiungere con questi giocatori e questo allenatore". Per i rinforzi "non c'è fretta e non è obbligatorio che arrivino entro il 6 luglio".

TRISTEZZA MILAN

Sembra essere completamente tramontata la trattativa per portare Cissokho al Milan. Ad annunciarlo è l'ad rossonero Galliani, ai microfoni di Sky Sport 24.

Questo quanto rilasciato dal numero 2 del Diavolo: «Il Porto non ha accettato né la riduzione del prezzo né il prestito e quindi la trattativa per Cissokho è tramontata. Non siamo disposti a chiuderla a queste condizioni e andremo avanti con i giocatori che abbiamo. Il nostro mercato si concentrerà unicamente sulla ricerca di un attaccante».

E l'attaccante si chiama Dzeko: «Sotto con lui... E' un grande, ma il Wolfsburg insiste che lo vuole tenere. Adesso conterà la volontà del giocatore perché la regola è chiara e vale per tutti: se il calciatore se ne vuole andare...».

Galliani ritorna quindi su Kakà: «Arriverà un centravanti per sostituirlo. Ronaldinho nuovo Kakà? C'era già anche lo scorso anno. Pato leader? E' pronto per una responsabilità così anche se è giovane. E' un campione formidabile e nel 4-3-3 di Leonardo farà bene. Con lui, Ronaldinho, Inzaghi e un centravanti, mi sembra che abbiamo un bel reparto offensivo».

Infine una battuta su Pirlo e Ambrosini: «Per Pirlo non ci sono arrivate offerte e se ci saranno le respingeremo. Resterà al 99,99% periodico. Rinnovo del contratto difficile per Ambrosini? Non si può dire di sì a tutti subito. Con calma rinnoveremo il contratto e si sistemerà tutto, ma serve una negoziazione».

PRESO CISSOKHO

La trattativa perfetta, chiusa nel giro di due giorni a suon di blitz.Neanche il tempo di far circolare l'indiscrezione sui giornali, che il Milan ha già chiuso per Aly Cissokho. E' il 22enne terzino sinistro del Porto il primo rinforzo del dopo-Kakà, elemento espressamente richiesto da Leonardo per potenziare l'organico sulle fasce, lì dove il suo Diavolo dovrà fare la differenza.

Ieri era circolata la notizia di una viaggio a Parigi di Galliani e Braidaper trovare l'accordo con il giocatore e il suo procuratore. Niente dipiù facile, considerata la proposta rossonera dal punto di vistaeconomico e del prestigio. Così, dopo la fortunata spedizione parigina,il duo milanista si è trasferito a Oporto per raggiungere un'intesaanche con il club lusitano. C'era la concorrenza del Lione da battere, con i francesi in netto vantaggio perchè interessati da tempo all'esterno mancino.

L'offerta dei transalpini si era fermata a dodici milioni di euro, cifra troppo bassa per George Pin­to da Costa, numero uno dei Dragoes.Come insufficiente era stata ritenuta la prima proposta del Milan, paria quattordici milioni. Sono bastate poche ore, a Galliani e Braida, perfar cadere anche le ultime resistenze: quindici milioni di euro alPorto e affare fatto.

Entusiasta l'ad milanista: "E’ stata durissima, ma sono molto contento - si legge sulla 'Gazzetta dello Sport' -. Vedre­te, abbiamo preso il miglior ter­zino d’Europa".

PAROLE AL VENTO

29.11.2006 - sulla mia lapide ci sarà scritto "L'uomo che tenne Kakà" - A. Galliani

4.8.2007 - Comunque ribadisco: dovranno tagliarmi la mano, ma non firmerò mai per la sua cessione” - A. Galliani

23.1.2009"Kakà e il Milan hanno già risposto al Real Madrid in passato. Non vedoalcuna ragione per cambiare questo atteggiamento. E poi la prova diattaccamento ai colori rossoneri data in questi giorni mi sembraeloquente..." S. Berlusconi



Nel 2001 con la cessione di Zidane la Juventus comprò Buffon, Thuram e Nedved riaprendo nuovi cicli di vittorie. Il Milan ad ora non riesce nemmeno a prendere un Dzeko qualsiasi...

che vergogna...


Presidente mi consenta, venda il Milan

BUENA SUERTE RIKY

                GRAZIE RIKY!

ADDIO CAMPIONE

KAKA': IL COMUNICATO UFFICIALE DELL'A.C.MILAN 09/06/2009 MILANO- Dalla prossima stagione Kakà giocherà nel Real Madrid. L’A.C. Milanringrazia l’uomo Kakà e il grande campione Kakà per il suo contributodecisivo alle tante vittorie conseguite nei sei anni del suo impegnorossonero. La perdita tecnica, pur grave, potrà essere colmata. Saràinvece molto difficile riempire il vuoto che lascerà l’uomo Kakà,fulgido esempio di serietà, di impegno e di professionalità. L’A.C.Milan, interpretando i voti dei dirigenti, dei giocatori e deisostenitori rossoneri, formula a lui i più cordiali ed affettuosiauguri per il proseguimento della sua carriera sportiva.


e adesso caro Presidente, vendi il Milan!

IL GIORNO DELL'ADDIO

L'A.C. Milan comunica di aver ceduto a titolo definitivo le prestazioni del calciatore Ricardo Kakà al Real Madrid per una cifra vicina ai 65 milioni di euro.

questo il comunicato che entro mezzanotte apparirà sul sito rossonero...

grazie di tutto Riky e buona fortuna, questa società NON TI MERITA!

AL CUORE NON SI COMANDA...

FORSE STAVOLTA LO HANNO VENDUTO PER DAVVERO...

MADRID (Spagna), 3 giugno 2009 - Tra una settimana le firme. Ma già ieri il Real Madrid ha ipotecato il sì del Milan e di Ricardo Kakà. In cambio il club rossonero avrà 68,5 milioni di euro (più l’indennizzo da 3,5 milioni al San Paolo), mentre al giocatore va un quinquennale da 9,5 milioni a stagione. Più i diritti d’immagine da dividere a metà con il club blanco. Stavolta Kakà è nel ritiro del Brasile. Anche lì giunge l’eco del pressing del Chelsea per lui. E c’è da aspettarsi a breve un rilancio di Abramovich, ma il corteggiamento del Real sembra aver conquistato tutti i protagonisti della vicenda.

le bandiere non si vendono...

BERLUSCONI E GALLIANI VERGOGNATEVI!

UNA NUOVA ERA

MILANO, 1 giugno 2009 - Mentre sul web impazza l'intervista di Carlo Ancelotti come nuovo allenatore del Chelsea, Adriano Galliani dà il benvenuto a Leonardo. "Leo ha firmato un contratto biennale con scadenza 30 giugno 2011" dice nella gremita conferenza stampa di San Siro. Giacca e cravatta, il nuovo allenatore del Milan sa di ereditare i pesanti "otto anni straordinari di Carlo Ancelotti", come sottolinea l'amministratore delegato la platea.

COME CAPELLO — Compito arduo, che vuole affrontare con serenità. Galliani, dopo il suo elogio a "Carlo", si affida al più eclatante dei precedenti: "Con Leo vogliamo ripercorrere la strada di Capello". E rivolgendosi al brasiliano gli ricorda: "Quando decidemmo di fargli fare il salto dalla scrivania alla panchina, la cosa più carina che scrissero è che Fabio era il maggiordomo di Berlusconi: beh, vinse 4 scudetti, fece tre finali di Champions e ne vinse una". Senza dimenticare tutto il resto. Lui sorride senza perdere l'aplomb più britannico che brasiliano: "Abbiamo raggiunto la Champions grazie ad Ancelotti. Sono felice, oggi è un giorno importante: alla base del mio lavoro saranno l'umiltà e la voglia di fare".

LO STAFF — E proprio Capello è il suo punto di partenza: "È un caso unico: si mette sempre in gioco, è un riferimento". Ma non dimentica la capacità di Ancelotti nel rapportarsi con i giocatori, o la mentalità offensiva di Guus Hiddink o, ancora, "la leadership forte" di Mourinho. Leonardo è già entrato nel ruolo. E parla chiaro: "Voglio che lo stile e i valori del Milan siano sempre presenti. Come sarò con la tuta? Chiederò molte cose a Mauro Tassotti, mi affiderò alla sua esperienza. Io mi considero un gestore di una struttura ad altissimo livello. Abbiamo margini di crescita a livello tecnico e tattico". Spiega: "Nel mio staff avrò Mauro Tassotti come vice, poi Daniele Tognaccini responsabile dei preparatori atletici. Cercherò di avere a disposizione altri due vice-allenatori legati molto alla parte dei dati tattici. Probabilmente saranno Castellazzi e Maldera, mentre Vecchi e Fiori continueranno ad allenare i portieri".

COME IL BRASILE DELL'82 — Insomma: continuità, ma senza perdere di vista scienza e tecnologia. Già ipotizza tattica e allenamenti, soprattutto quelli personalizzati. Poi passa al modulo. "Abbiamo una base chiara, ma tutto sarà legato alle partenze e agli arrivi. Siamo stati i fautori del 4-3-1-2 con Carlo che inventò le posizioni di Pirlo e Kakà, ma può variare; io penso a un gioco offensivo e divertente che valorizzi il talento dei giocatori; quelli in grado di fare la differenza". Leonardo sogna quindi un gruppo veloce e d'attacco, con grandi propulsori sulle fasce. Pensa al Barcellona, ma anche al Brasile del 1982, che lui considera la squadra più grande di sempre. Ne elenca la leggendaria forza: "Che leggerezza del gioco, un'opera d'arte con giocatori che non avevano ruoli precisi. Forse è improponibile giocare oggi in quel modo".

KAKA' — Ma la domanda più ricorrente riguarda il futuro di Kakà. "Ricardo? Come tanti alti campioni è un uomo mercato - sostiene Leonardo -. Non ci trovo nulla di strano; mi auguro che vada avanti con noi". Considerazione allarmante che Galliani spiega così: "Kakà è un giocatore del Milan; non ha firmato per nessuno ma è l'oggetto del desiderio di due club, almeno così come lo è Pato. Cercheremo di resistere all'assalto di club. Per Kakà mi auguro che il finale del film sia come negli anni passati. Per ora non ci sono offerte concrete, ma il solito tam tam mediatico".

SFIDA — Leonardo sottolinea 12 anni di vita rossonera: quelli che gli hanno permesso di entrare nel tessuto della società; di leggere tutto il suo Dna. Quando parla di Ronaldinho è esemplare: "È arrivato con entusiasmo. Ha giocato sei mesi buoni a suon di gol. Poi si è infortunato ed è stato più difficile ritrovare la forma. Lui è consapevole e ha tanta voglia di rifarsi e io voglio metterlo nella condizione di farlo". Poi si tuffa sul mercato. Un giocatore? Messi, Cristiano Ronaldo... Scherzi a parte dobbiamo decidere come giocare e poi ragionare. Sicuramente chiederò elementi in grado di garantire spinta sulle fasce laterali: ci tengo molto". Galliani permettendo, che ha promesso di mettercei il cuore, ma con un occhio al portafogli.

STORIA — Leonardo si lascia andare: "Quello che mi lega al Milan è l'affetto, ci vuole una base solida, altrimenti non avrei accettato questa avventura. È una situazione speciale, che non avrei mai immaginato. Forse ho segnato di ridiventare calciatore, ma non allenatore. Mi trovo qui da 12 anni: ripartire dopo Carlo è una cosa profonda, perché fra di noi c'era complicità. Ieri negli spogliatoi a Firenze piangevano tutti: c'era un grande legame; è stato lui che mi ha stimolato e convinto ad accettare la proposta di Galliani".

BENVENUTO LEO...