Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 18 Marzo 2006 da orchideablu.a

In riferimento al messaggio 12

Osiride47, 

 

E’ vero che le parole possono assumere diverse sfumature ma, trovo  altrettanto difficile, se non alquanto scivoloso, il terreno sul quale si basa il concetto del “ peccato originale “ , da cui, si ipotizza, deriveremmo tutti noi, in un modo o nell’ altro. Ribadisco pertanto ciò che ho sempre pensato e che tuttora penso e cioè : come lo si voglia chiamare “ peccato originale “ o “ compito originale “  non prescinde dal fatto che c’è stato un dio talmente onnipotente, da creare un uomo e una donna concedendo loro di poter “godere” del frutto della conoscenza del bene e del male e quindi del libero arbitrio, sapendo poi come sarebbe andata a finire. Cioè nel modo più disastroso. La punizione. La cacciata dall’ Eden. La consapevolezza della morte. Ammesso che tutto questo sia avvenuto, continuo a dire: se è vero che il genere umano si distingue dal genere animale, ci sarà ovviamente una ragione ma, una qualsivoglia ragione possa esistere, non implica necessariamente la conferma del peccato originale, intesa come differenziazione fra la capacità di pensare e la facoltà di scegliere degli uomini e i comportamenti di tipo istintivo degli animali. Con questo tipo di ragionamento, ci si allontana dall’ effettivo quesito posto:  Esiste il peccato ? E se esiste è giusto che vi sia? Oppure è un’ invenzione dell’ uomo per tenere a bada i propri istinti? E’ un mero tentativo di tenere a freno la società o è veramente un messaggio di dio?Sono queste le domande da porsi! Ora, se ci ponessimo dal punto di vista di dio e se ci mettessimo nei suoi panni, proveremmo a  comprendere come è stato inutile questo suo messaggio divino. Dio crea l’ uomo e la donna, inconsapevoli di essere tali, poi intima loro di non assaggiare il frutto del peccato. Ma non è assurdo? Sarebbe come dare ad un bambino un giocattolo e poi dirgli di non giocarci; sarebbe come dare a lui una caramella e poi dirgli di non assaggiarla. E’ quanto di più ridicolo si possa fare. E oltretutto sembrerebbe un gesto dettato dalla pura cattiveria, oltre che dall’ insensibilità. Tu dio, crei l’ uomo con le sue pulsioni, con i suoi sensi, con il suo fuoco e crei la donna, anche lei con le sue sensazioni, con la sua passione, con il suo ardore e con i suoi desideri e poi, dici loro che è “ peccato “ . E’  “ peccato “ congiungersi e fare sesso solo per puro piacere ma, non per procreare. Ma dove l’ha trovata, dio, questa stupidità ? Probabilmente non è stato lui a trovarla ma, semplicemente qualche uomo stupido e sessuofobo, che non aveva nient’ altro di meglio da fare che inventarsi questa frottola. Quindi concludo, dicendo che per me, la storia del “peccato originale” è pura fantasia, creata dall’ uomo stesso per definire confini e limiti. Fantasia, questa, che naturalmente non si può accettare come tale e come verità. In quanto, i veri confini e i veri limiti dell’ essere umano risiedono nell’ incapacità di ragionare, di soffermarsi o di andare oltre o al di là di ogni discorso. I veri limiti che l’ uomo pone davanti a sé sono l’ irrazionalità e il credere a una serie di dogmi o di credenze che  regolano la condotta di vita dello stesso. A tal proposito ti cito un concetto espresso da un autorevole filosofo, tale  Anam, il Senza Nome, che riassume,   in via generale, quel che penso: “ La religione ha degli errori di fondo; cerca di dire che dio ha fatto l’ uomo a sua immagine e somiglianza; ma è una balla! Non l’ha fatto, affatto, a sua immagine e somiglianza. E’ l’uomo che ha fatto dio a sua immagine e somiglianza; che gli ha messo la barba, lo ha messo su una nuvola, lo ha messo a giudicare…..e gli ha attribuito tutte le più orribili emozioni umane!! Questo  “ diovendicativo, cattivo, che ti guarda sempre…Tu commetti un peccato?E lui ti manda all’ inferno per sempre e non ti perdona….per sempre! Ma chi ha questi sentimenti ? L'uomo.... 

 
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Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 12 Marzo 2006 da orchideablu.a

Il quesito è estremamente interessante, ma dare risposte nette quali un si o un no, può essere riduttivo e poco costruttivo, se non si fanno alcune riflessioni che possono essere condotte sia attraverso un’ottica laica che religiosa.

Propongo pertanto alcuni spunti di riflessione:

-         il ruolo di tutti i testi sacri, dalla Bibbia al Vangelo, dal Corano ai Veda, di natura

“ didattica”, ancor più che dottrinale, teso a conformare comportamenti per le società civili che si andavano consolidando, e questo può valere se si considera il passaggio da comportamenti di tipo istintivo, “ naturale” quali quelli che presiedono al mondo animale, a comportamenti di tipo sociale, quindi sottoposti a regole differenti da quelle istintive della sopravvivenza e della conservazione della specie;

-          il principio che presiede al mondo animale, in natura, ove non esiste la differenza tra il bene e il male, ma solo la differenza fra necessario e non necessario. I predatori uccidono per necessità di sopravvivenza, e per quanto basta, gli animali si accoppiano secondo il ritmo delle stagioni, e solo in determinati periodi, e solo per assicurare la continuità della specie, così come le madri scacciano la prole appena svezzata e i maschi non esitano ad eliminare i cuccioli per innescare nuove occasioni di fertilità e imporre al branco la propria discendenza. Unica differenza di rilievo i comportamenti di alcuni ceppi di scimmie ( guarda caso quelle antropomorfe) che assicurano alla prole le cure e le attenzioni parentali sia materne che paterne, sino alla completa autonomia della discendenza, e ne mantengono i legami associativi;

Premesse queste considerazioni si può tornare sui significati letterali e simbolici del racconto biblico. Da un lato si parla del Paradiso terrestre ove la natura provvedeva a soddisfare tutte le esigenze, ove non esisteva il Male come termine antitetico al Bene, dall’altra si parla del frutto della Conoscenza, del Bene e del Male, come capacità di discernimento fra l’uno e l’altro, quindi l’introduzione del libero arbitrio, la scelta, infine, simbolicamente, la figura del serpente e del frutto proibito, riconducibile facilmente al sesso.

Può essere utile considerare questa fase come il lungo passaggio del genere umano dallo stato animale alla condizione di comunità sociale, in cui la regola condivisa, o imposta, si rende necessaria, proprio perché si rende più forte ed efficace la capacità di scelta dell’individuo, in proprio favore o in danno altrui.

L’essere umano, in quanto dotato di capacità di scelta, è l’unico soggetto, in natura, che si accoppia e pratica sesso per puro piacere, indipendentemente dall’esigenza e la volontà di procreare, e questo lo differenzia dagli altri animali.

Di fronte a questa considerazione, forse, più che parlare di castigo Divino- tu donna partorirai con dolore e tu uomo faticherai con sudore- sarebbe più opportuno interpretare le parole come avvertimento, come nozione, ( se fai questo può succedere quest’altro, quindi sappiti regolare, e sappi che in virtù della tua condizione di essere pensante e capace di scegliere, non puoi sottrarti al compito di allevare sino alla completa autonomia la tua prole, e questo comporta fatica).

D’altra parte le traduzioni spesso si adattano agli scopi, e le parole possono assumere diverse sfumature: peccato può significare peso, peso può significare onere, onere può significare compito.

Peccato originale ? Proviamo invece a pensare a compito originale, cioè a quanto differenzia l’essere umano dall’animale. Forse tutto può diventare più lineare ed efficace

from:osiride47.

 
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Esiste, secondo voi il peccato originale? Dite la vostra!

Post n°11 pubblicato il 06 Febbraio 2006 da orchideablu.a

  

Il peccato originale? No! Non esiste! In quanto l'uomo non può aver commesso nessun peccato se è stato creato da un dio onnipotente. Ma cosa fa dio? Si mette a creare una donna ed un uomo in modo tale da unirsi e poi, intima loro di non mangiare il frutto proibito, il frutto del peccato!! " Poichè Dio sa che nel medesimo giorno in cui ne mangerete, i vostrei occhi davvero si apriranno e voi sarete simili a Dio, conoscendo il bene e il male " ( Genesi, 3:5 ) Ma, ci si domanda: " Il Signore Dio, onnipotente e onnipresente non poteva prevederlo? " Inoltre, non avrebbe senso creare una donna con una rientranza fisica ed un uomo con una protuberanza e poi, intimare loro che " questo" non è il volere di dio. Ma siamo matti? Come si fa a credere a tali assurdità? 

Non solo! Dio punisce Adamo sì ma, rivolgendosi ad Eva disse: " Aumenterò grandemente la pena della tua gravidanza; con doglie partorirai figli e la tua brama si volgerà verso tuo marito ed egli ti dominerà! " ( Genesi, 3:16 ) Con tale affermazione, ripugnante e deleteria, Dio ha relegato la donna ad un essere "inferiore" rispetto all'uomo stesso e le ha addossato la colpa di aver commesso " il fatto".... Dio non lo sa, ma in questo modo è divenuto il primo maschilista della storia, giacchè ha permesso che la donna fosse, nei tempi dei tempi, umiliata, svilita, sottomessa al volere dell'uomo e denudata della sua dignità. Che lo si voglia o no, non si può credere all'idea, secondo la quale , noi ci porteremmo appresso il fardello del " peccato originale" a causa di una presumibile colpa che avrebbero commesso i nostri incerti antenati; ammesso che ciò sia stato vero!!Infine, come si può credere, che quando un bambino vede, per la prima volta la luce, abbia già con sè il ...peccato! E' solo un bambino!!! Ma quale peccato può avere? E' tutto irrazionale ed insensato; a partire dal peccato originale a tutta una serie di assurdità a sfondo religioso.

 
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Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 03 Febbraio 2006 da orchideablu.a

Chi siamo

Siamo un gruppo di persone che si è cimentato a costituire un  proprio blog; cercando da una parte, di trovare delle risposte ai propri perchè e, dall'altra, di trasporre le domande ai tanti  "se" e ai tanti "ma" che avremmo voluto rivolgere. Ci proponiamo, in buona fede, di stabilire un dialogo, di condividere le idee, di avere uno scambio di opinioni, un'appassionante ed incessante interazione intellettuale, per giungere a logiche di pensiero, finora, a noi sconosciute o già confermate. Avrete a disposizione una casella di posta, dove inviarci le vostre più disparate opinioni, per scrivere commenti o per rispondere ai nostri quesiti e fare domande che riterrete opportuno fare su qualsiasi cosa vi prema sapere! Insomma, di tutto di più! Un ricettacolo d'informazioni, notizie, commenti, opinioni, consigli, suggerimenti e diari personali. Tutte le e-mail che troveremo fuori luogo, verranno automaticamente cestinate, mentre verranno pubblicate quelle più pertinenti. Il nome del blog si rifa’ ad un semplice obiettivo. Potremmo , così dire che, metaforicamente parlando, il nostro obiettivo è quello di " illuminare" , senza pretese, le coscienze individuali, di trovare, cioè, quel " sentiero di luce" che ci porterà verso la conoscenza; verso quelle verità nascoste che finora, pochi o nessuno han cercato di fare emergere. E' una via irta di ragionamenti, di controversie, di logiche di pensiero affascinanti, troppo " ingombranti" o per nulla accettate dai più. E' un percorso parallelo rispetto all'ortodossia del  pensiero. Qualora lo desideriate, sarete in nostra compagnia, condividendo le letture di questo blog e visitando le anse dell'esistenza umana da più angolazioni possibili !! Buona lettura a tutti !!

 
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Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 03 Febbraio 2006 da orchideablu.a

Ancora un altro blog che tratta argomentazioni simili:

 http://blog.libero.it/laviadellaseta

 
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