SENZA LA LIBERTA' L'AMORE E' UN MIRAGGIO

Post n°8 pubblicato il 14 Gennaio 2010 da CoppiAmiciDiLetti
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ARTICOLO 8 .... Il miraggio iniziale … se non c’è libertà l’amore diventa trappola

 

All’inizio quando conosciamo una persona che ci piace subentrano tantissime emozioni … guai a chiamarle con il nome di Amore, ATTENZIONE!. I colpi di fulmini avvengono quando ci sono le tempeste e quasi mai a cielo sereno, lo stesso nel cuore, quindi state attenti ai cosiddetti amori a prima vista, di solito poi se ne accorge uno che la prima vista ci vedeva ben poco ed era meglio dargli un’altra seconda occhiata. Quante frasi artificiali e risposte finte alla domanda: “cosa guardi per prima in una persona?”… risposte troppo scontate per essere belle e vere, tipo “guardo gli occhi, le mani, il carattere, l’anima” … siamo sinceri, non si può guardare subito una persona dentro il cuore (abbiamo occhi mica dei raggi x) quindi ciò che guardiamo a prima vista (altro che amore) è l’aspetto fisico, per questo le prime emozioni sono tutte passioni prettamente fisiche e non spirituali perciò tanto meno di amore, le prime manifestazioni sono: attrazione, piacere, seduzione, erotismo, sensualità, voglia di novità, curiosità, la classica infatuazione o cotta e poi l’innamoramento … ma questa valanga di emozioni sono tutte a fior di pelle, non c’entrano un bel niente con le profondità dell’amore, sono il bocciolo ma non il fiore dell’amore, sono il bruco dell’approccio e mai la farfalla dell’amore che vola verso la libertà. L’amore è più faticoso, arduo quasi arido, perché richiede anche rinunzie, sacrifici, spazi, comprensione, silenzi, perdita di ogni interesse personale ecc … invece la prima tappa dell’attrazione è discesa in nutella, il periodo del fuoco, dell’esaltazione dei sentimenti, dove c’è la disponibilità a tutto pur di arrivare alla soglia dell’’amore … che di solito avviene col sesso: il sesso è la soglia dove il corpo tocca l’anima, ma senza spiritualità nel sesso ciò che si tocca è solo il corpo, allora l’anima dopo le ore di sesso ne sente il rigetto il calo depressivo e la noia. Il primo approccio è quello del cuore, infantile, ahimé, è il più bello, quello della cotta e dell’innamoramento, ma quello è sabbia mobile, mentre il secondo è quello dell’anima, l’attrazione mentale e cerebrale, quella fatta con la testa e la ragione, terreno stabile, ma di solito la gente costruisce le storie sulla sabbia mobile, pochi varcano la soglia dell’anima, pochissimi si cimentano nella conoscenza interiore vera e propria. Per molti interiore è l’interno delle cosce, intimo è solo la biancheria. Per avere una vita sentimentale e sessuale soddisfacente si devono vivere sempre le due tappe: quella del cuore infantile delle passioni allo stato brado spensierate e quella adulta della ragione dove si fonda la stabilità del amore. Ma nasce un altro dilemma: come crescere in amore senza perdere la freschezza del cuore giovanile? Come riuscire a vivere queste due dimensioni insieme e anche imparare a distaccarle e viverle separatamente, perché amore e sesso possono identificarsi ma possono anche camminare su binari paralleli senza compromettersi, contrariamente a quanto pensa la tradizione cristiana che (ha forgiato formando e deformando la nostra mentalità occidentale e) che valuta l’essere umano soltanto dal punto di vista spirituale, quindi sesso uguale a frutto dell’amore, ma dimentica aliena mistifica demonizza e ignora la nostra natura biologica, umana, animale, dove sesso è fine a se stesso, indipendente, frutto soltanto dall’istinto e dalla passione PURA …. In altre parole l‘amore porta spesso delle IMPURITA‘ nella psiche quando si presenta arrogantemente come l‘onnipotente, l‘unico idolo, la legge morale, donde i sensi di colpa, le remore, i complessi, le lotte tra i sessi uomo contro donna, le repressioni nevrotiche, le ipocrisie, la clandestinità della promiscuità … tutti frutti di una falsa spiritualità.

 
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L'AMORE CONTRO LA LIBERTA'

Post n°7 pubblicato il 10 Gennaio 2010 da CoppiAmiciDiLetti

ARTICOLO 7 .... l'"amore" contro la libertà (i veri schiavi del falso amore)

La concessione che ha plasmato l’amore occidentale (l’oblio per l’amato) è contraria alle leggi dell’indipendenza umana perché va contro la libertà personale, per questo l’amore che si vive oggi è pericoloso; l’amore è la capacità di mantenere in equilibrio 2 forze opposte: l’essere liberi e dare la nostra vita alla persona amata, 2 forze contrarie in lotta. Se la persona amata ci rende liberi, cioè protegge la nostra libertà, non pretende di essere onnipotente ( l’unico solo Dio, cioè l’unico amato) quindi di occupare tutto lo spazio né di sapere tutto su tutti, allora si è alla pari e l’amore non diventa la dipendenza infantile dell’uno sull’altro ma la complicità che rende l‘altro libero, altrimenti chi ama di più diventa sempre subdolo e schiavo dei capricci di chi ama di meno, ecco il perché (diventerete una sola carne … come dice il rito del matrimonio) se la coppia è vista come una simbiosi, spesso nella coppia c’è uno che scompare, rinuncia alla propria libertà, sacrifica la sua vita per l’altro, ma questo “amore” non è altro che abnegazione suicida. Non mi dire “cambia se mi ami” anzi se mi ami non mi dire di cambiare ma accettami così come sono. La coppia è un unione (dove rimangono sempre 2 vite 2 persone 2 mondi che hanno spazi personali e diritto ai gusti diversi), la coppia non è un unità (dove appare solo una cosa e non più 2, quindi l’unità è dove prevale il più forte, dove si fa la vita di quello più dominante prepotente e che urla di più). Il vero amore sa soddisfare i desideri dell’altro senza rinunciare ai propri desideri, mentre il falso amore chiede di esser soddisfatto ma non sa dare, chiede ma non si dona. A 18 anni è bello sentirsi dire: “Tu sei la mia vita” ma a 40 anni capisci che se te sei la vita dell’altro finisci per far solo la vita dell’altro, quindi uscire se lui acconsente e con chi vuole lui, fare sempre e solo ciò che l’altro dice, appunto perché se tu sei la sua vita devi fare solo la sua vita … e la tua? Tu diventi l’ombra, la fotocopia dell’io dell’altro, l’anima gemella senza personalità, non la dolce metà ma spezzato amaramente a metà. Quando si è innamorati queste cose non si percepiscono o non si vogliono vedere, anzi sentiamo una specie di possessione (come quella diabolica) l’altro è sempre nei nostri pensieri, lo vediamo da per tutto anche se non ci sta, guai se ce ne parlano male dell’amato (altro che l’esorcista ci vuole per calmarci), l’altro per noi è tutto, un Dio e noi (come ogni devoto) tendiamo al servilismo e alla stupidità. Nell’innamoramento c’è un periodo di nebbia mentale, di idiozia, alcuni vi rimangono per anni e si svegliano quando non c’è più niente da fare, quando il demone del falso amore ha divorata l’anima e il cuore. Però l’innamoramento è come la digestione: passa prima o poi, ma con gli anni (attenzione alle coppie che credono di non cadere), ripeto, con gli anni la voglia d’innamorarsi ritorna e la persona che ci sta accanto ormai non ha più il potere della cotta, quella magia è come la verginità, come la fede, se c’è l’hai te la vivi, altrimenti tocca far finta di averla e sospirare e gemere e ansimare … a vuoto.

 
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LO SCAMBISMO TRA TRASGRESSIONE E PERVERSIONE

Post n°6 pubblicato il 10 Gennaio 2010 da CoppiAmiciDiLetti
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ARTICOLO 6 .... (come non tirar l'acqua al nostro molino essendo scambisti? dobbiamo pur credere a se stessi!)

 

Il fenomeno dello scambismo è molto complesso, sinuoso, profondo. E’ un frutto quindi un punto di arrivo per una coppia che ha fatto un percorso di vita insieme, sicché non lo si deve sottovalutare e tanto meno valutare con dei meccanismi iniziali non sempre validi e tanto meno puliti, perché la mentalità comune (religiosa e morale) confonde la trasgressione con la perversione, invece sono 2 cose totalmente diverse. Trasgressione è far raggiungere l‘orgasmo ad una donna con una piuma d‘oca, perversione è farlo con l’oca ancora attaccata alla piuma. Chi pensa che lo scambismo è fatto solo di sesso, non è scambista vero, ma baratta sesso, carne, passioni, un tipo di macellaio delle emozioni e degli istinti più bassi che ci sono negli essere umani.

Ripeto, lo scambismo è un frutto, molti invece vi rimangono ingarbugliati nelle radici (cioè la fantasia, perché il 99% delle coppie iniziano con le fantasie scambiste o fantasie di essere insieme o in mezzo a più partner), altri si schiantano nel tronco (perché una cosa è la sega mentale, il virtuale, la cam e lo scambio di foto, mentre un’altra è la realtà, l’incontro sessuale vivo con altri partner diversi dal tuo e vedere la persona che ami - si presume che la ami - in mezzo ad altri); ci sono altri che si arrampicano sui rami (soft), gli eterni Peter Pan alla ricerca soltanto di sguardi malizie coccole, da non sottovalutare (perché fanno parte anche del sano erotismo); non esistono scambisti di serie A e neppure di serie B, sono soltanto dei gusti diversi, che però non sono sempre sulla stessa lunghezza d’onda e nemmeno sulla stessa coordinata di un percorso segnato dalla LIBERTA’ mentale e fisica. Non vorrei mancare di rispetto alle coppie che giocano soft chiamando questo loro stadio un limite, indirettamente li chiamerei anche a loro dei limitati (cioè handicappati), perché spesso sono appunto stadi, tappe di transizione, scalini da superare quindi di crescita, ma se diventano scompartimenti fissi, nel gioco della scoperta fisica e mentale della libertà sessuale, non posso non valutarli come paure, ostacoli, inibizioni, dietro i quali ci sono dei dubbi che ci spaventano e non ci trovano sempre all’altezza di affrontarli e tanto meno di approfondirli.

Lo scambismo non lo si fa per rendere solida la coppia, ma lo si fa quando la coppia è già solida; non lo si fa come un uscita d’emergenza che rivitalizza la sessualità agonizzante di anni di matrimonio o di convivenza, ma lo si fa quando la fantasia è arrivata a vertici di ricchezza e libertà sessuale di una coppia viva e passionale. Lo scambismo rende sempre più salde complici libere trasparenti sincere (quindi fedeli perché se stessi) le coppie vere ed innamorate, mentre può distruggere in un batter d’occhio le coppie che si avventurano, senza dare una ragione al loro sentimento, alla loro curiosità, ai loro traumi sessuali, in questo continente sperduto e buio dell’inconscio umano.

 
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SESSO MALATTIA ATAVICA

Post n°5 pubblicato il 10 Gennaio 2010 da CoppiAmiciDiLetti

Tutti vorremmo sentire parlare sul sesso, ma molti se ne vergognano, e molti ancor di più non ne sono all’altezza di dirne una parola assennata. E’ il tabù più antico che conosce l’umanità e secondo la Bibbia, quando Adamo ed Eva si coprirono gli organi sessuali in segno di vergogna, nacque una certa idea ancestrale di volgarità nei confronti del sesso, della passione e del corpo nella sua pura nudità (questa è la falsa aberrazione religiosa); non per caso nel linguaggio cosiddetto volgare, le parolacce sono formate nel 99% dei casi, di contenuti relativi agli organi sessuali (cazzo, fica, coglioni, culo) o sui rapporti sessuali (scopare, inculare, pompinare, vaffanculo), quindi se la parolaccia è sinonimo di volgarità, di conseguenza il sesso è volgare e sporco perché le parolacce sono tutte a sfondo sessuale. Da un punto di vista psicologico, la tara il virus la malattia della sessuofobia è abbarbicata nel più profondo dell’inconscio umano in maniera assurda, perché il sesso è tutto il contrario: è purezza perché fonte di vita, è sacro perché medio di creazione e generazione, è arte perchè potenzialità di fantasia. Da ciò si può intuire il grande lavoro che dovremmo fare per disattivare questo tetro meccanismo di fobie malizie remore sensi di colpa e morbosità nei riguardi del sesso nella nostra Psiche.

 
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Gli Abissi dell'anima

Post n°4 pubblicato il 10 Gennaio 2010 da CoppiAmiciDiLetti
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ARTICOLO 4 ..... i 2 abissi dell'anima

Tutti gli esseri umani hanno dentro di sé 2 mondi opposti: luce ed ombra, giorni di gioia in cui vogliamo uscire andare in disco essere altruisti e dare un elemosina al mendicante che ci lava i vetri al semaforo e giorni di tristezza in cui vogliamo rinchiuderci in casa fregarcene di tutti e mettere sotto la macchina al semaforo chi ci chiede la monetina. Dentro di me c’è un santo e anche un demone, dentro di lei c’è una signora per bene ma dorme anche una puttana che ogni tanto desidera svegliarsi, c’è un uomo di bontà e c’è un uomo egoista … Inutile negare il nostro lato buio (come ci ha insegnato una cattiva religione che uccide il demone nel nome del santo, nasconde le tentazioni nel nome del perbenismo morale, perché dimenticano che la luce splende soltanto nel buio. Senza il buio la luce ci renderebbe ciechi, appunto come certi pseudo perfetti) Gesù disse di amare il tuo nemico, cioè prima ama te stesso, la tua parte sofferente e sconosciuta, perché dentro di noi c’è il nostro peggiore nemico: l‘ignoranza.

Non vi fidate mai di chi vuole vivere soltanto nella luce, quelli perfettini, moralisti, troppo sinceri per essere veri, impeccabili quindi non umani, pronti a criticare a morte e a scandalizzarsi per un nulla, persone fredde che poi di nascosto sgarrano di peggio ma in pubblico sono ermetici, rigidi come le statue dei santi che adorano senza misericordia.

Non vi fidate mai di chi vuol vivere soltanto nel buio, ribelli senza ragione, padri e padroni quindi despoti arroganti prepotenti e violenti, ignoranti perchè peggio delle bestie, senza un barlume di luce di sensatezza di sensibilità, seguono il branco e deridono stupidamente ogni legge sentimento e ragione soltanto perché non la capiscono. Ma da soli nel buio della loro stanza sono deboli, sbandati, depressi, privi di una carezza innocente sul viso smarrito del bimbo di luce che giace nel profondo di ogni anima.

La persona matura è colui o colei che tiene in equilibrio questi 2 abissi senza disperarsi senza scandalizzarsi, senza lasciare che domini in noi né il moralista e neppure il fuori legge. Né si scandalizza del male né si vanta del bene; sa essere buono ma non scemo con chi lo vuol calpestare, sa vivere il suo lato oscuro senza remore né rimorsi né sensi di colpa, accetta le sue debolezze e non se la tira per i suoi pregi. Sincero con chi ama la verità ma prudentemente sa vivere i suoi segreti senza soffocarsi nel bisogno di consensi né di comprensione.

 
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