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Indulto

Post n°30 pubblicato il 25 Luglio 2006 da nefertiti_86
 

L'indulto è un provvedimento di clemenza a carattere generale, ispirato, almeno originariamente, a ragioni di opportunità politica e pacificazione sociale, ma a volte degenerato nella prassi in strumento di periodico sfoltimento delle carceri.

È previsto dall'art. 174 del Codice Penale e, mentre l'amnistia estingue il reato, l’indulto si limita ad estinguere in tutto o in parte la pena principale, che viene in tutto o in parte condonata oppure commutata in altra specie di pena consentita dalla legge, e pertanto non estingue le pene accessorie, salvo che la legge di concessione non disponga diversamente. L’indulto è un provvedimento di carattere generale e si riferisce a tutti i condannati che si trovino in determinate condizioni, mentre la grazia è un provvedimento individuale. Con l’indulto il Parlamento condona o commuta parte della pena per i reati commessi prima della presentazione del disegno di legge di indulto. La Costituzione, per la sua approvazione, richiede una maggioranza dei dei componenti di ciascuna Camera. Per l’applicazione dell’indulto è competente il giudice dell’esecuzione che procede senza formalità, secondo la procedura del piano prevista anche per l’amnistia.

Detto questo, posso cominciare a spiegare che cosa ha intenzione di fare gente come Mastella (che, guarda caso, di nome fa CLEMENTE…), attuale ministro (non ridete!) della Giustizia (vabè, ridete pure!).

Proprio pochi giorni fa questo paffuto signorotto dagli occhi allucinati, in visita a Rebibbia per l’inaugurazione del nuovo call center, ha dichiarato: “Ho visto che l’indulto è all’ordine del giorno alla Camera. Speriamo che, se c’è la volontà, come mi pare di vedere, ci sarà un risultato positivo in Parlamento”.

Ed infatti persino Fausto Bertinotti, presidente della Camera, ha dichiarato: “Lavoriamo con grande impegno perché vengano superate le difficoltà e affinché prima di agosto ci siano misure di clemenza, almeno sull'indulto” perché, come se non bastasse, ha anche aggiunto: “potrà poi essere affrontata con un rapporto più organico la questione dell’amnistia”.

Ora, passi Mastella, dal quale comunque non mi aspettavo nulla di meglio, ma Bertinotti…

È vero che le carceri scoppiano, ma è vero anche che ci sono moltissime strutture abbandonate (complete persino di televisioni, ma ABBANDONATE!) che non aspettano altro che detenuti… Chi le rimette in sesto? Innanzitutto è uno scempio che siano state costruite e poi trascurate e lasciate incustodite (già questa è una vergogna!), ma fa ancor più ribrezzo il fatto che un uomo che ha accumulato barche e barche di soldi stringendo la mano a Craxi all’epoca di tangentopoli, corrompendo la guardia di finanza, commettendo falsi in bilancio e tante altre belle cose, sia stato al governo e abbia chiesto, a noi cittadini, soldi per mandare avanti la nazione!

Fa quasi ridere, a pensarci, se non fosse che non è una barzelletta, ma è tutto vero!!!

Perché i soldi non li detraggono da “quelle” tasche? Quante belle carceri nuove fiammanti si potrebbero costruire e ristrutturare con tutti quei soldi!! E non solo carceri, naturalmente…

Possibile che oggi, in politica, la fedina penale sporca faccia curriculum??

Vabeh, questo, comunque, è un discorso parecchio complicato che non si può liquidare con parole dettate dall’amarezza…

Ma le cose dovrebbero essere ripristinate dalle fondamenta, non rattoppate in superficie…

Per fortuna c'è Di Pietro, ministro delle Infrastrutture (ancor oggi non mi spiego perchè non sia lui il ministro della Giustizia?!), che nel corso di un sit in davanti a Montecitorio in cui si è schierata tutta la rappresentanza de “L’Italia dei Valori”, ha spiegato il perché del suo “no” all’indulto: "Lo scopo - ha detto il ministro - è di far credere ai cittadini che si liberano le carceri, ma in realtà ad essere liberate sono persone che hanno commesso reati gravissimi, ma che, ancora una volta, con un colpo di spugna, vogliono farla franca. Mi dispiace constatare - ammette, disapprovando - che questo colpo di spugna lo dà proprio la coalizione dell'Unione". Il leader de "L'Italia dei Valori" si impegna a non far cadere il governo, ma, sulla questione dell'indulto, proprio non demorde: per questo ha prorogato tutti gli impegni ai quali doveva ottemperare in qualità di ministro, decidendo di autosospendersi dall'incarico.

Insomma, a parte Di Pietro, è tutto uno schifo… Destra o Sinistra, la politica italiana è un vero sfacelo…

Ma chi andrà ancora a votare??

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