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Un blog creato da salutesicurezzacisl il 27/01/2009

Salute e sicurezza

Lavorare in un ambiente sano e sicuro è un diritto imprescindibile. salutesicurezzacisl@libero.it

 
 

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RLS: NOVITà

 

L'INAIL ha messo a disposizione on line un opuscolo per i Rapresentanti dei lavoratori per la sicurezza, atto a comprendere quali novità sono state introdotte dal cosiddetto "Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro".

http://digidownload.libero.it/salutesicurezzacisl/RLS_Opuscolo_D.Lgs._81_2008_(INAIL).pdf

fonte:Sicurezza e salute sul lavoro 626 Foggia

 

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Sicurezza lavoro: si delle Commissioni alla riforma, no al salva-manager

Post n°19 pubblicato il 26 Giugno 2009 da salutesicurezzacisl

Le commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera, così come la commissione Giustizia del Senato, hanno dato parere favorevole allo schema del nuovo decreto legislativo per la sicurezza sul lavoro, accogliendo al contempo due punti cruciali della relazione di minoranza. Si tratta della cancellazione della norma salva-manager e del recepimento di tutele per i lavoratori colpiti da malattie professionali, soprattutto dovute all'utilizzo di amianto.

 Il testo contiene alcune osservazioni e tra l'altro si chiede di "riconsiderare nel suo complesso" la norma cosiddetta 'salva-manager',   l'articolo 2bis sulla presunzione di conformità, che insieme al 10bis era stato criticato da opposizione e sindacati.

I deputati hanno ricordato nel loro parere la direttiva Cee 391 del 1989 in base alla quale anche se un lavoratore non adempie agli obblighi per la sicurezza sul lavoro resta intatto il principio di responsabilità del datore di lavoro. Dunque, se il muratore non indossa il casco e subisce un trauma cranico comunque è responsabile il titolare dell'impresa. La stessa direttiva, citata sempre nel parere, ammette deroghe solo per eventi eccezionali per i quali comunque i danni sarebbero stati inevitabili anche osservando diligentemente le norme. Ricordiamo però che il parere della commissione non è vincolante per il Governo.

Il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi ha inoltre dichiarato che verrà istituita "una sorta di patente a punti per le piccole imprese edili assimilabili ai lavoratori autonomi. Bisogna dare attenzione alle piccole medie imprese che caratterizzano il nostro Paese: con la patente verranno decurtati punti a seconda delle violazioni. Una volta esauriti i punti l'azienda potrà perdere l'abilitazione al lavoro anche se questa sanzione non potrà essere definitiva: ciò sarebbe incostituzionale".

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L'ANGOLO DELL'OSPITE

Rischio di reati di serie B in Italia? Ovvero, i morti sul lavoro sono meno importanti di altri? Il magistrato torinese Raffaele Guariniello, autore di indagini note come le farmacie negli spogliatoi del calcio italiano o i decessi alla multinazionale Eternit, alza la mano e accusa certi pm: sarebbero troppo pigri con le morti sul lavoro. E non vi sarebbe la necessaria comunicazione fra le procure europee dove, mentre le aziende si parlano alla velocità supersonica di email e social network, i tribunali fanno ancora i conti con la carta e le lunghe attese. continua

di Francesco De Palo

8 dicembre 2009

 

LA PRIORITÀ E’ LA SICUREZZA

Proprio a questa esigenza vorrei dedicare l’apertura di questo Congresso. Un’apertura non proprio gioiosa se penso ai 1.200 morti sul lavoro ed ai 523.000 infortunati censiti dalle statistiche ufficiali nello scorso anno ed a tutti coloro che, dall’inizio di questo, sono stati vittime di incidenti. E poi anche a tutti quelli che, per le condizioni di ricatto in cui la precarietà li costringe a lavorare o perché ombre dell’economia sommersa, non possono nemmeno denunciare incidenti e malattie professionali. Un esercito di persone che ogni giorno si sacrifica sull’altare di quel lavoro che pure è il primo tra i diritti della Costituzione italiana. A loro vorrei che “sempre” rivolgessimo il nostro pensiero, consapevoli che innanzitutto il nostro impegno per la cultura della prevenzione, quello di tutto il Sindacato, rappresenterà il vero argine agli infortuni.
Dobbiamo prestare un’attenzione straordinaria al diritto alla sicurezza per chi produce e lavora, a quello alla salute per tutti i cittadini, dobbiamo impegnarci e pretendere maggiore impegno sui temi della legalità perché è da questi diritti di civiltà che prende vita e crescerà quel nuovo e più diffuso umanesimo del lavoro di cui tanto sentiamo il bisogno.
Nelle centinaia di assemblee che hanno preceduto i congressi è emersa forte la condivisione sulla necessità che il Sindacato in Italia, ma ancora di più qui in Puglia, si confermi nel ruolo di “attore sociale”, soggetto autonomo che svolge un proprio ruolo politico, diverso e non contrapposto a quello dei partiti e delle istituzioni e, per questo, con loro non confondibile né assimilabile, ma dialetticamente e contrattualmente distinto. Un sindacato, insomma, che deve proporsi d’interpretare e rappresentare soltanto gli interessi sociali che dalla società emergono.
In una fase così convulsa e densa di interrogativi questo ruolo è messo a dura prova. Prima che dagli atteggiamenti strumentali e faziosi di chi vorrebbe ridurre al silenzio o condizionare questa meravigliosa e fortemente positiva esperienza di sindacalismo confederale, unica in Europa e nel mondo, ancor prima di costoro l’attacco è mosso dall’aggravarsi delle condizioni economiche causate dalla crisi dei mercati finanziari.

Giulio Colecchia Segretario Generale Regionale

tratto da: Relazione X Congresso CISL Puglia 15 e 16 aprile 2009

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PILLOLE DI CULTURA....

 

Narrativa e morti bianche. Quando il trauma personale diventa dramma collettivo.......

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