Volare nei cuori

In questi giorni ho sentito il bisogno rivivere un ricordo che “dorme” ormai,da troppo tempo”.
Premetto che non so scrivere e sicuramente scriverò…. errori, e strafalcioni, ma ciò che voglio esprimere è così forte nel suo vissuto, che fiumi di parole mi offuscheranno la mente, e non mi daranno la capacità di essere chiaro, ma voglio con semplici frasi provare a svegliare ciò che si è nascosto nell’angolo più profondo della mia anima.
Ci vorrà tempo e tanti giorni, non so quanto, ma ci vorrà tanto tempo per raccontare questa “piccola” storia.

Ringrazio pasta al forno del suo messaggio di benvenuto.

Nella ricorrenza……………. del Quindicesimo Anniversario.
L’evento.
Agosto 1990, Schillaci aveva appena finito di farci sognare nelle notti magiche, nostro figlio era nato a gennaio……. Tutto correva dolcemente lungo un percorso che…. Dopo un weekend a Rimini ci portò a Ceresole.

Ed il Ritornello della Nannini è diventato forza e malinconia insieme.. speranza e determinazione, era una nenia che mi stimolava a non mollare in questa nuova sfida……..una sfida impari , ma l’importante era……… provare a tutti i costi.

La scienza direbbe……….Tre oggetti di dimensioni diverse, si sono “incontrati” (uno piccolo,uno medio, uno grosso), nello stesso spazio tempo,  questa combinazione è un po’….. rara perchè, la funzione fondamentale del tempo e quella di allontanare tra di loro gli eventi che si susseguono in uno stesso (punto) luogo, ma da questa rara combinazione………. cominciò una nuova avventura.

Il più Piccolo, protetto dal corpo della madre ha subito pochi danni fisici, ma qualcuno di tipo psichico; il Medio è sceso/a in un baratro senza ritorno; il più Grande danni al “guscio” (l’auto) la polpa(l’autista), sembrava intatta, ma subì grossi danni psicologici.

Io non ero spettatore di quella combinazione, mi avvertirono dopo il giro sulla mia bici da corsa, erano le 18.30 e quel meraviglioso luogo che riempie il cuore e l’anima di ogni spettatore, quel luogo che ha ispirato un poeta come il Carducci (la poesia "Salve o Piemonte…"nacque li), quel luogo che affascina ogni essere che sia in grado di fruirne,  sembrò calarsi in un silenzio irreale.

Persino le stelle che si stavano preparando alla danza di San Lorenzo si sono fermate attonite,,, solo per un attimo, un attimo…..soltanto.
Poi l’universo riprende a.. correre…  è vero che in esso tutto è importante, dicono… anche…. il semplice battito d’ali di una farfalla… ma è anche vero che per esso noi siamo infinitamente piccoli, un attimo, un solo infinitesimo attimo e poi il tutto riprende come prima, anzi più veloce di prima……. Perché…., perché più veloce di prima!!!! perché se si vuol sopravvivere(dopo questi attimi) DEVI correre, correre di più, e molto più veloce di prima.

Una corona di sangue sulla testa del mio bimbo…. Raccolto da qualcuno sull’asfalto.
Ricordo…..anche, un anello di lei pieno di sangue(ed è macchiato tuttora),e poi due occhi senza vita, tanto sangue tutto attorno,un dottore in preda al panico…anche per lui era la prima volta!!!

Poi la la consapevolezza di sempre..in quel momento bisognava lottare null’altro, l’elicottero…. non c’era ed allora un ora in ambulanza per giungere a valle l’ospedale più vicino, non mi fecero salire in ambulanza…anche perché dovevo accudire il mio bimbo, l’unico modo di calmarlo era tenerlo tra le mie braccia.

Il concetto del pensiero positivo, il cono di energia nel quale ci sentivamo protetti,si era smarrito, la ns. presunta onnipotenza nel pensare che a noi certe cose non potessero accadere ….si era scontrate con la cruda realtà….la mia…., la ns…….. energia non aveva fermato il destino, ne ero stupito ed infastidito con il bimbo tra le braccia, lo scenario delle montagne scorreva come i miei pensieri alla ricerca di ciò che mi sfuggiva…. Ma credevo ed ero sicuro che questa nuova battaglia avrebbe avuto esito positivo…….. era stupido ed inutile lasciarsi andare e credere che il negativo avrebbe vinto ancor prima di averlo sfidato.

Prima…..mi sembrava tutto semplice, bastava essere onesti, essere veri, essere sinceri, cercare di vedere il tutto senza troppe paure e con amore, il risultato………l’immunità al negativo, questa immunità credavamo fosse una conseguenza del comportarsi positivo.

Non c’è ironia ne sarcasmo quando penso ancora oggi che la vita è una cosa meravigliosa, perciò continuare a vedere…. tutto meraviglioso era ed è il trucco per vincere mi dicevo, ed allora …forza non mollare mai…… tutti questi pensieri mi riempivano la mente mentre, due conoscenti (che non ho quasi più rivisto) mi portavano all’ospedale dove era arrivata mia moglie e poi successivamente in città.

contino il 22-09-05
Tentavo di dare al bimbo ( 8 mesi ) un biberon con un liquido bianco che avevo preso in camera, prima inforcare l’auto, e scendere a valle, Valerio non apprezzava …ma il calore del mio corpo gli dava conforto e smetteva di piangere, anche se la corona che l’asfalto gli aveva disegnato in testa lo infastidiva e non poco, credevo fosse latte ed invece l’infermiera mi disse che era un integratore….. cosi cominciò la mia strada di mammo provetto, infatti come gli diede il giusto latte,il bimbo si addormentò.
 
1° Diagnosi dei dottori : mia moglie era in coma… coma di 7° grado…… non capiamo come mai è ancora in vita dissero, tentai di non crederci…………. e dissi…cosa si deve fare??
Era necessario trasferirla al reparto di rianimazione a Torino, ed ciò avvenne…. in Elicottero.
Io restai con il bimbo che dopo vari controlli, tranne per la sua coroncina di sangue era rimasto illeso, era comunque da portare all'ospedale pediatrico in città, solo  a scopo cautelativo. Erano ormai le 23.00.

L’universo (il cielo con il buio si era riempito di stelle) di Einstein (leggevo spesso la relatività quando andavo a Ceresole..) , ed mia moglie mi facevano compagnia , gli amici guidavano e il bimbo dormiva , la teoria della relatività spesso riletta, quando ci recavamo a Ceresole, mi permetteva di viaggiare nello spazio e di vedere la vita ancora più profonda e diversa, altro compagno di Ceresole era Siddarta di Hermann Hesse, passavo dalla spiritualità dell’ India (li abbiamo fatto il ns. viaggio di nozze) alla razionalità di Einstein ………….. la mia mente cibandosi della bellezza di queste cose, mi permetteva di rimanere calmo, ma la paura di perdere la mia famiglia era grande.

Non erano ancora passati tre anni di matrimonio, possibile che che mia moglie mi volesse abbandonare?? Lo rifiutavo mi amava troppo per abbandonarmi…. Presto sarebbe finito tutto pensavo ci vorrà solo un po’ di tempo.!!!

Il pensiero di un coito interrotto un’ora prima della disgrazia con il monito…”mi devi un rapporto super”…ed io risposi “manco fosse l’ultimo….” Non lo potevo sapere, ma ancora oggi le devo un rapporto. È proprio stato… l’ultimo, questo rendeva ancora più irreale ciò che stava accadendo.

Arrivai all’ospedale per il figlio intorno 24.15, dopo nuovi controlli, tutti negativi, firmai per portarlo a dormire da mia madre, erano le 2 di notte ed arrivai al pronto soccorso delle Molinette ove i genitori di mia moglie erano in attesa, li avevo avvertiti intorno alle 22.00. dicendo loro che l’incidente non era particolarmente grave…………………
......................................................... continuerà??