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Berlusconi usò l'8 per mille la guerra in Iraq

Post n°6 pubblicato il 11 Novembre 2006 da spiancianonna
 

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«L'otto per mille originariamente doveva essere devoluto tutto agli aiuti al terzo mondo, alla cultura e a cose di questo genere. Poi una parte venne utilizzata per le missioni all'estero. E una parte anche per l'Iraq». Giuseppe Vegas, vice-ministro dell'Economia nell´ultimo governo Berlusconi, conferma candidamente quanto già denunciato il 2 luglio 2005 da l'Unità e adesso riproposto anche da Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente del Fai (Fondo per l´ambiente italiano): l'otto per mille che i cittadini italiani hanno voluto assegnare al restauro dei beni culturali, alla lotta alla fame, all´assistenza ai rifugiati, e alle calamità naturali, è andato invece a finanziare la missione militare in Iraq.

«Era stata sottratta una parte originariamente poi il resto è stato lasciato per le varie scelte che son state fatte sull'otto per mille» spiega il senatore di Forza Italia. Ma, in concreto, quanto andò all'Iraq? Chiedono i giornalisti all´ex sottosegretario «Attorno a un terzo, circa 80 milioni», ammette candidamente Vegas.

La notizia dell´uso improprio dell´8 per mille è stata rilanciata in mattinata dal presidente del Fai: «Mi ha colpito quello che mi ha detto Enrico Letta, e cioè che l'otto per mille che i cittadini italiani hanno assegnato all'arte, alla cultura e al sociale è stato attribuito alla guerra in Iraq e solo una minima parte è stata data per combattere la fame nel mondo – ha detto Giulia Maria Mozzoni Crespi in apertura di un convegno sulla tutela dei beni ambientali – Letta lo aveva detto in una conferenza, ma mi ha riferito desolato che era stato pubblicato solo in un trafiletto da un quotidiano».

In effetti lo scorso 31 agosto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, al termine di una riunione del Consiglio dei ministri, aveva dichiarato che l´esecutivo, affrontando la questione dell'8 per mille per quel che riguarda la quota statale, aveva scoperto un "buco" di diversi milioni: «Questa quota, all'incirca 110 milioni di euro, con le Finanziarie degli anni scorsi è stata decurtata, e i fondi usati per altri scopi – disse Letta - Per questo abbiamo trovato soltanto 4,7 milioni di euro su gli oltre 100 che dovevano essere disponibili».

www.lunita.it

ROMA - "Sono rimasta strabiliata che l'8 per mille dato dai cittadini italiani per l'arte, la cultura e il sociale sia andato in gran parte per la guerra in Iraq e solo una minima parte per la fame nel mondo". Lo ha detto il presidente del Fai, Fondo per l'ambiente in Italia, Giulia Maria Crespi aprendo a Roma il convegno nazionale sul tema "La riscossa del patrimonio. Beni culturali, paesaggio e rilancio economico". "A rivelarmelo è stato Enrico Letta - ha aggiunto - il quale a suo tempo lo aveva riferito in una conferenza stampa ma era stato riportato solo in un trafiletto di giornale".

Le parole di Letta. "Il Consiglio dei ministri di oggi ha affrontato la questione dell'8 per mille per quel che riguarda la quota statale", disse lo scorso 31 agosto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta. "Questa quota - aggiunse Letta - all'incirca 110 milioni di euro, con le finanziarie degli anni scorsi è stata decurtata, e i fondi usati per altri scopi", rispetto a quelli previsti: restauro dei beni culturali, lotta alla fame, assistenza ai rifugiati, calamità naturali.

Per questo, secondo il sottosegretario, "abbiamo trovato soltanto 4,7 milioni di euro sugli oltre 100 che dovevano essere disponibili". Una scelta, sottolineò Letta a proposito del precedente governo, "che si commenta da sola, e che noi critichiamo".

Questo, proseguì Letta, "a fronte di 1.600 domande per oltre 630 milioni di euro". Una situazione che ha costretto il governo Prodi a fare delle scelte: "Abbiamo deciso di usare i 4,7 milioni di euro solo per un capitolo dei 4 per i quali vengono impiegate queste risorse: l'assistenza ai rifugiati e le calamità naturali".

Legambiente. "Sicuramente quando hanno firmato per l'8 per mille allo Stato non pensavano di andare a finanziare la missione in Iraq. Un grave inganno per gli italiani", afferma Roberto Della Seta, presidente di Legambiente. "Se la denuncia della signora Crespi fosse vera - continua Della Seta - si tratterebbe di un atto gravissimo non solo per l'effetto diretto, e cioè i soldi sottratti ai Beni culturali, ma anche per quello indiretto che si traduce nell'aumento della sfiducia dei cittadini verso le istituzioni".

La replica di Letta. Con la prossima finanziaria l'8 per mille tornerà ad essere utilizzato "per le finalità stabilite dalla legge". Lo ha assicurato in serata il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta da Verona, dove si trova per un foro di dialogo italo-spagnolo. Letta ha confermato che "negli anni scorsi l'8 per mille è stato mal utilizzato". Più in particolare "nella finanziaria del 2005 - ha precisato - è stato dirottato su finalità che non avevano nulla a che fare con l'8 per mille. Ma già con questa finanziaria - ha concluso - abbiamo intenzione di cambiare usanza".

www.repubblica.it

 
 
 
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