Creato da CERCODONNASPOSATA il 28/04/2009
Parole parole parole ...

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Tag

 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

CERCODONNASPOSATAxhotpotSky_Eaglescrittoreoccasionalelacky.procinofalco1941ciaobettina0il_pabloles_mots_de_sablelorenzo1mazara1950lacey_munroStolen_wordsmission_impossible.0un_uomo_della_folla
 

Ultimi commenti

Certo che esiste l'amore eterno... Non esiste, forse,...
Inviato da: fischiopoco
il 25/05/2013 alle 09:58
 
Già, difficile dire cosa sia amare e se sia possibile....
Inviato da: Cercodonnasposata
il 23/05/2013 alle 20:33
 
BENTORNATO!! :-)) E sono d'accordo con te, le...
Inviato da: fischiopoco
il 23/05/2013 alle 08:31
 
Sì, è un ricordo al quale sono davvero molto affezionato. E...
Inviato da: Cercodonnasposata
il 10/12/2012 alle 09:02
 
Grande e importantissimo cimelio storico e affettivo un...
Inviato da: fischiopoco
il 06/11/2012 alle 17:55
 
 

Area personale

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Tutti i post pubblicati in questo blog non sono copiati, ma sono frutto di lavoro personale. Le citazioni sono correttamente indicate, così come l'origine delle immagini, foto, riproduzioni.

Il materiale è protetto dalla licenza creative commons, che ne permette la libera circolazione (con citazione della fonte), ma non l'uso commerciale.

Creative Commons License
Ogni post è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons

 

Mi piacciono i video scemi ...

 

Mi piacciono sempre i video scemi ...

 

Questo invece mi fa pensare ...

 

 

Il cuore ha più stanze di un bordello ...

Post n°68 pubblicato il 23 Maggio 2013 da CERCODONNASPOSATA
 
Foto di CERCODONNASPOSATA

Veramente la citazione completa sarebbe:

"Si può essere innamorati di diverse persone per volta, e di tutte con lo stesso dolore, senza tradirne nessuna; il cuore ha più stanze di un casino"
E anche se viene da G. G. Marquez e dal romanzo dal titolo fascinoso, L'amore ai tempi del colera, così copiato e riadattato dappertutto, non so se sono d'accordo.
Davvero poi le stanze del cuore sono tutte uguali o invece ce ne sono di più grandi e di più piccole? Sì, lo so, la frase non dice così, però non lo lascia sottintendere? E se magari qualche stanza fosse del tutto chiusa?
Davvero si può essere innamorati di diverse persone per volta e di tutte con lo stesso dolore? Mah, dubito un pochino. Io non credo di esserci riuscito. Secondo la nostra morale, che va scomparendo, questo non sarebbe possibile. Anzi, chi è innamorato di tante persone, chi è continuamente innamorato, si dice, è forse perché alla fine ama solo se stesso.
Che mi dici Gabriel, forse non dovremmo mettere limiti preconcetti alla nostra possibilità di amare? Mi hanno sempre raccontato che l'amore è un sentimento esclusivo. Forse non è più vero, non è mai stato vero?
Mi piace però di più l'altro aforisma, che metto qui sotto:
"Lei gli domandò in quei giorni se era vero, come dicevano le canzoni, che l'amore poteva tutto. – È vero – le rispose lui – ma farai bene a non crederci" (Dell'amore e di altri demoni)
L'immagine del post è presa da qui
 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

4 novembre 1915

Post n°67 pubblicato il 04 Novembre 2012 da CERCODONNASPOSATA
 
Foto di CERCODONNASPOSATA

Il giorno 4, la colonna parte con munizioni per la batteria. Non dirò tutto quello che vedemmo: ventine di uomini scavavano le fosse per i morti; i feriti scendevano dal San Michele trasportati in barella. Vi erano dei morti durante il trasporto, dei moribondi e dei feriti gravi. Tutti venivano disposti lungo la strada intanto che ai posti di medicazione venivano soccorsi i primi arrivati. Ne vedemmo tanti spirare e l'unica cura era quella di coprire la loro faccia con una giubba o altro indumento, per toglierli dalla vista, mentre davano le ultime contorsioni. Le grida di dolore e il nome di mamma si udivano anche sopra il rombo delle batterie che, poco lontano, continuavano a fare fuoco ...

(dal diario di guerra di mio nonno)

La foto del post è mia: sono le melagrane della mia pianta

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

La classe non è acqua ...

Post n°66 pubblicato il 15 Settembre 2012 da CERCODONNASPOSATA
Foto di CERCODONNASPOSATA

Be' sì, lui è una persona divertente, spontanea, semplice, anche creativa spesso. Ma la classe è un'altra cosa ...

Questo mi dici, mentre scendiamo le scale, attenti ad evitare tutta la gente che in quel momento passa. Ho visto un paio di persone che si girano verso di noi: chissà se hanno ascoltato i nostri discorsi. In effetti sono discorsi abbastanza personali ed è strano farli in quel momento, in quel luogo affollato, dove tutti possono sentire. Probabilmente tanta gente è come se non ci fosse nessuno. E' l'effetto “banco di sardine” …

Già, la classe, mi domando cosa sia la classe. Una volta c'era anche la lotta di classe, ma adesso è introvabile. E' finita nel deposito delle armi ideologiche dismesse, o rotte, o almeno molto arrugginite.

Ma sto perdendo il filo del discorso. I miei pensieri tendono a svaporare, leggeri leggeri e non mi concentro su quel che dici. Ah già, la mancanza di classe … Mancanza di classe è, al termine di una serata conviviale, riaccompagnare la signora a casa, non capire che la signora non ha ancora deciso se dartela o no, ma probabilmente no, non questa sera, non capire che pagare il sushi un po' tamarro non significa comprarsi il dopo-cena e, alla fine, venirsene fuori con espressioni del genere: su dai, siamo grandi e grossi: scopiamo

Come al solito, ma ormai sto invecchiando, lo so, mi colpisce la forma prima ancora che la sostanza delle parole. Che significa “grandi e grossi”, perché questa orrenda endiadi? Ma non si diceva: siamo adulti e vaccinati, siamo grandi e vaccinati? Come mai si è perso un pezzo del modo di dire?

Sì, quel grandi e grossi lì è decisamente volgare, senza classe … Ah no, cavolo, scusa, hai ragione, sì no, non volevo dire … ma certo che ho capito, è il resto della frase, tipo no, cioè …

Va be' ormai l'ho combinata e mi sono meritato lo sguardo sospettoso e in tralice: volevo fare lo spiritoso e prenderti in giro oppure non ascoltavo attentamente? Alla fine, un tuo sorrisino nervoso mi dice che hai optato per la prima alternativa: volevo fare la battuta e non te l'aspettavi. Mi fa uno strano effetto però il vederti sorpresa, tu che di solito non lo sei mai.

Ma mi è rimasto il dubbio sulla classe. Avere classe è solo un modo di dire le cose, una forma, lo stile con cui si gestisce la conversazione? Magari se non diceva “scopiamo dai” se non avesse usato quella parola, se non avesse lasciato trasparire la fretta grossolana di arrivare al dunque, qualche possibilità in più l'avrebbe avuta? E poi la forma non è mica poca cosa. Indica anche una certa attenzione verso l'altro, non solo l'attenzione verso se stessi. O no? E allora non si tratta più di semplice forma. O no?

E poi, che problemi mi pongo; che mi frega della classe che non so cosa sia e nemmeno ho?

La foto del post è presa da qui

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Un buco dentro al cuore?

Post n°65 pubblicato il 05 Luglio 2012 da CERCODONNASPOSATA
 
Foto di CERCODONNASPOSATA

Come mai stamattina non riesco a togliermi di testa questa canzoncina? Ma dove l'ho sentita? Sì, alla radio, in macchina. La mettono un po' su tutte le radio in questi giorni. E' carina in effetti, come fa?
Ah, che bellezza
Ah, che dolore
E' così che va la vita
E' così che va l'amore

E come mai ho la sensazione che niente succeda per caso? Cioè sembra quasi che nei momenti in cui pensi determinate cose, ti arrivino, chissà come, delle parole che si incastrano perfettamente nei tuoi pensieri.
O, forse, tra i milioni e milioni di parole che ti arrivano, tu scegli di sentire quelle che ti interessano di più. Quasi inconsapevolmente.

E come mai mi sento un buco dentro al cuore? E perché dico un buco dentro al cuore se nemmeno so bene perché lo penso, perché lo dico? Uno dice di avere un buco dentro al cuore per esprimere la mancanza di qualcosa o qualcuno. E la mancanza avvertita è così forte, che sembra che gli manchi un pezzo di cuore. E se gli manca un pezzo di cuore, allora il sangue non gira come deve, il respiro è affannoso, la testa non funziona bene. La vita stessa e la voglia di vivere vengono compromesse

Io forse voglio dire che mi manchi, che trovo tutto questo uno spreco, che è colpa del mio orgoglio, anche se poi non vedo alternative e dunque … dunque va bene così. Tanto le cose continuano, la vita continua e ogni giorno mi metto il mio trucco perfetto, sorrido, parlo, bevo caffè fantastici, e dei pirli voluttuosi. Dico cose sensate; a volte chiedono persino il mio parere, come se fosse davvero importante e fanno pure quel che dico. Ah sì, sono molto soddisfatto …

O forse, come ho letto nel bel libretto di Chiara Gamberale (L'amore quando c'era) il buco nel cuore è un lieve guasto congenito. Uno ci nasce con questo senso di vuoto e poi però può reagire in vari modi. Questo cambia da individuo a individuo: qualcuno lo accetta, cerca di conviverci; qualcun altro lo combatte …

L'immagine del post è una mia rielaborazione

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Perché uccidono i nostri ragazzi?

Post n°64 pubblicato il 19 Maggio 2012 da CERCODONNASPOSATA
 
Foto di CERCODONNASPOSATA

Di solito nel blog parlo di vicende personali. Ma anche oggi devono fare un'eccezione e non posso non pensare a quanto è successo a Brindisi ...

Perché uccidono i nostri ragazzi?

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963