Creato da parallelogramma il 15/05/2006
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Post n°131 pubblicato il 27 Settembre 2006 da parallelogramma
Il più colossale affare del mondo 1. Coltivazione. L'oppio viene prodotto soprattutto nel Triangolo d'Oro, che si estende dallo Yunnan cinese alla Thailandia, Birmania e Laos. Dalle settecento tonnellate di oppio grezzo si possono ricavare 70 tonnellate di eroina (10%), che per la sua leggerezza offre condizioni di grande commerciabilità. 2. Commercio. Il lattice d'oppio grezzo sul luogo di produzione nel Triangolo d'Oro viene pagato 220 dollari al kg. Portato sulle grosse concentrazioni di mercato viene venduto al doppio prezzo, 440 dollari. Quando attraverso altre mediazioni giunge ai grandi mercati di Hong Kong, Bangkok e Rangoon costa dieci volte di più, cioè 4400 dollari, e dallo spacciatore di strada viene veduto in occidente dieci volte tanto. Le successive mediazioni commerciali comprendono varie misure di conservazione e di sicurezza, come le bustarelle alla polizia che a Hong Kong costituiscono la cospicua cifra del 10% dell’incasso, cioè 1 miliardo di dollari su 10. E’ notevole il fatto che il prezzo della droga rimane presso che costante in tutti i centri di vendita mondiale: gran parte della sovrapproduzione viene immagazzinata o anche distrutta allo scopo di evitare variazioni di mercato che provocherebbero gravi danni finanziari. Hong Kong primeggia per il numero più alto di drogati del mondo, cioè oltre un milione (20% della popolazione), il doppio di quelli di New York. Dal prezzo che il tossicodipendente deve spendere per la droga - circa 50 dollari al giorno - si può avere l'idea del giro d'affari della Hong-Shang. Dove prendono i denari tali drogati? Perlopiù dalla malavita: intorno alla droga si sviluppa il crimine organizzato con racket, furti d'auto, prostituzione, pornografia, occupazioni, sequestri, ecc. Hong Kong domina il mondo bancario dell'estremo oriente, e presenta il più alto tasso di liquidità del denaro. 3. Rete organizzativa. Non è facile inoltrarsi nel dedalo delle istituzioni coinvolte nel traffico della droga e negli affari connessi a tale commercio (oro per pagare i contadini coltivatori, diamanti, bustarelle alla polizia, malavita, ecc.). - alla banca centrale di Hong Kong, la Hong-Shang , fanno capo gli interessi dell’oligarchia britannica tramite le principali banche inglesi e sioniste di Londra, Wall Street, Israele, Canada, ecc. che con alcune multinazionali fanno da filtro capace di nascondere il «regista al di sopra di ogni sospetto»; - alla stessa Hong-Shang fanno capo gli interessi della Repubblica Popolare Cinese (40% delle azioni) e delle banche degli espatriati cinesi Ciao Ciu, commercianti della droga in Estremo Oriente. Su 700 tonnellate di oppio, 400 vengono smerciate sul luogo, e 300 passano alle raffinerie che ne estraggono l'eroina per l'occidente. I grossisti Ciao Ciu attingono prestiti e depongono gli incassi in istituti bancari collegati con la Hong-Shang ; - le ingenti somme di denaro sporco accumulato dallo spaccio della droga vengono riciclate in un vasto sistema di banche offshore con trasferimenti bancari via telex in isole o entità esenti da controlli internazionali che non siano anglo-olandesi (Londra, Hong Kong, Svizzera, Liechtenstein, isole Cayman, Bahamas, Caraibi, ecc.). |
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