Coniglio mannaro
Un blog di Elena Percivaldi - Tutto il materiale è protetto da copyright« Questa la faccio anche io.... | Messaggio #209 » |
Post N° 208
CORREGGIO: LA LUCE E L'OMBRA Gioioso, sensuale, mistico. Il pittore della luce torna a misurarsi, dopo cinque secoli, con l’infinito. E, in quattro sedi, la capitale dei Farnese eleva in gloria un altro suo genio del Rinascimento. Al di sopra delle polemiche su un presunto falso... di Elena Percivaldi |
pubblicato domenica 26 ottobre 2008 Sotto il velame del Duomo attelato, saliti gli scalini che conducono a tu per tu con la cupola, dietro l'ultima spirale, ecco la rivelazione: stabat Nuda Veritas. La Verità, lì da sempre, già svelata. Dai colori, dalla luce e dal virtuosismo compositivo di Antonio Allegri detto il Correggio (Correggio, Reggio Emilia, 1489-1534), complici le luminescenze escogitate da Vittorio Storaro. Se Parmigianino è il pittore della grazia, Correggio lo è della luce. Una luce che parte da Leonardo e ci porta a Carracci e a Caravaggio. Ma mentre per il lombardo è rivelazione del portento, della chiamata divina, e lascia in ombra brutture e miserie umane, per l’emiliano avvolge e accarezza la sensualità delle tizianesche forme (Venere e Cupido addormentati, Educazione di Cupido) oppure narra il mistero assoluto della maternità (La Madonna adorante il bambino degli Uffizi). Solo nell'Adorazione dei pastori il bagliore accecante che promana dal Bambino rivela una deità, un monstrum non tollerabile all'occhio umano: la pastorella nell'angolo non comprende e strabuzza gli occhi, infastidita o incredula. Ma è l'eccezione, non la regola. Tutto questo e altro ancora offre la mostra di Parma. Un evento che fa parlare di sé, senza bisogno di sensazionalismi e polemiche su veri o presunti falsi (lo ha fatto Sgarbi il giorno dell’inaugurazione, ma senza dire a quale quadro si stesse riferendo, né chi fosse l’autore: la solita boutade pubblicitaria?). Basta guardare le opere. Basta lasciarsi trasportare. Non c'è molto realismo, nel Correggio. Non è un pittore della realtà. E non è un pittore barocco. Manca quasi del tutto l'ostentazione, il dramma, la quinta teatrale. Anche laddove il tema lo consentirebbe (Martirio di Placido, Flavia, Eutichio e Vittorino), lo spruzzo di sangue dei decollati resta nell'angolo in basso a destra, vinto dalla serena accettazione dei santi, trasfigurati in Cristo, al centro della scena. Tutto è ascesi, ordine, pace. Con una sola eccezione: lo stravolgente Compianto sul Cristo morto della Galleria Nazionale di Parma, pregno di un dolore inaudito che affiora, più che dai volti di Maria e della Maddalena, dalle palpebre semisocchiuse del Redentore. Tutto però è, anche, pura gioia e sensualità, come nel celeberrimo Giove ed Io o nel Ganimede: quella maliziosa lingua del volatile che lambisce il polso del fanciullo è il grazioso lepos, sebbene in chiave omosessuale, di Catullo. Ma senza i suoi aspri tormenti. Le opere esposte, per la magistrale curatela di Lucia Fornari Schianchi, consentono di riconoscere il debito che Allegri contrasse con gli artisti a lui coevi: si è detto della luce, si aggiungano gli sfumati raffaelleschi, gli audaci scorci prospettici del Mantegna, la sensazionale tavolozza veneta, quest’ultima apprezzabile, in mostra, dai confronti col Pordenone, con Cima da Conegliano e con l’ambiente ferrarese del Garofalo e di Dosso Dossi. Con Stendhal si ripete entusiasti che Correggio “coi colori ha saputo rendere determinati sentimenti che nessuna poesia può esprimere”. Non lo si crede? Si torni alla cupola del Duomo. Un’audacissima costruzione di volti e figure di santi e angeli sembra risucchiarci, come una spirale, verso l’empireo invaso dalla luce dello Spirito. Più si sale verso l’alto, più la materia viene meno, fino a dissolversi nell’infinito del cosmo. Un itinerarium mentis in Deum. “Riempite la cupola d'oro”, disse Tiziano, “e non sarà mai pagata abbastanza”. Di questo sconvolgente virtuosismo si ricorderà, forse, il Guarini nella cupola torinese della Sindone. Pura metafisica. Terminata la visione, vorremmo uscire come Dante a riveder le stelle. Invece, con Leopardi, ripiombiamo nell’infinita vanità del tutto.
dal 19 settembre 2008 al 25 gennaio 2009 PUBBLICATO SU EXIBART: |
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
E' uscito il mio nuovo libro. Si tratta dell'edizione, con traduzione, testo latino a fronte, commento e ampia introduzione, della "Navigatio sancti Brendani", testo anonimo del X secolo composto con molta probabilità da un monaco irlandese e che narra la peripezie di san Brandano e dei suoi monaci alla ricerca della "Terra repromissionis sanctorum", la terra promessa dei santi.
Un classico assoluto della letteratura medievale. Prefazione di Franco Cardini.
Anonimo del X secolo
La Navigazione di san Brandano
A cura di Elena Percivaldi
Prefazione di Franco Cardini
Ed. Il Cerchio, Rimini
pp. 224, euro 18
PER GLI ALTRI LIBRI, SCORRI LA PAGINA E GUARDA LA COLONNA A DESTRA
NE PARLANO:
GR2 (RAI RADIO 2): INTERVISTA (9 gennaio 2008, ore 19.30) Dal minuto 20' 14''
http://www.radio.rai.it/radio2/gr2.cfm#
ASSOCIAZIONE CULTURALE ITALIA MEDIEVALE
http://medioevo.leonardo.it/blog/la_navigazione_di_san_brandano.html
IL SECOLO D'ITALIA 12 dicembre 2008 p. 8 - SEGNALAZIONE
http://www.alleanzanazionale.it/public/SecoloDItalia/2008/12-dicembre/081214.pdf
IL SECOLO D'ITALIA 01 gennaio 2009 p.8 - RECENSIONE
http://www.alleanzanazionale.it/public/SecoloDItalia/2009/01-gennaio/090110.pdf
ARIANNA EDITRICE
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=23436
GRUPPI ARCHEOLOGICI DEL VENETO, p. 12-13:
http://www.gruppiarcheologicidelveneto.it/VA129.pdf
IRLANDAONLINE:
http://www.irlandaonline.com/notizie/notizia.asp?ID=1231329012
Giornali, siti e altri amici che parlano di me e delle cose che faccio (le recensioni dei miei libri le ho linkate a parte):
http://www.archaeogate.org/classica/pubblicazione/536/elena-percivaldi-gli-ogam-antico-alfabeto-dei-celti-kel.html
http://www.storiaonline.org/mi/rassegna.1.specchio.htm
http://www.filologia.org.br/vicnlf/anais/caderno05-01.html
http://www.irlandaonline.com/notizie/notizia.asp?ID=-1035191989
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7114463&a=2
http://www.bibrax.org/news/news.asp?Guid=3175
http://www.bibrax.org:80/celti_druidismo/ogam.htm
http://www.antikitera.net/libri.asp?ID=222
http://medioevo.leonardo.it/blog/gli_ogam_antico_alfabeto_dei_celti.html
http://freeforumzone.leonardo.it/lofi/D6330841.html
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=17389
http://www.agensu.it/archivio/articoli/186/gli-ogam-antico-alfabeto-dei-celti
http://www.centrostudilaruna.it/ogam.html
http://medievale.splinder.com/archive/2008-02
http://www.dnetwork.it/forum/viewtopic.php?f=10&t=862
http://www.medievistica.it/index.php?option=com_content&task=view&id=158&Itemid=2
IL MIO INTERVENTO A RADIO RAI nella trasmissione NUDO E CRUDO, in onda su RADIO 1 a proposito di Halloween e dei Celti:
1 novembre, Europa tra sacro e profano
1 novembre, Europa tra sacro e profano. Ne hanno parlato al microfono di Giulia Fossà: Elena Percivaldi, giornalista e studiosa di storia antica e medievale; Flavio Zanonato, sindaco di Padova; Marino Niola, Professore di Antropologia Culturale all'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli; Sonia Oranges, giornalista de 'Il Riformista'; Alberto Bobbio, capo della redazione romana di 'Famiglia Cristiana'; Ennio Remondino, corrispondente Rai in Turchia. La corrispondenza di Alessandro Feroldi sulle politiche dell'immigrazione a Pordenone.
ASCOLTA: http://www.radio.rai.it/radio1/nudoecrudo/view.cfm?Q_EV_ID=230636
ELENA PERCIVALDI, "I Celti. Una civiltà europea", 2003, Giunti (Firenze), pagine 192, euro 16.50
ACQUISTALO CON IL 10% DI SCONTO:
http://www.giuntistore.it/index.php3?SCREEN=libro&SCHEDA=1&sid=w5BNJSuwLwowzuxLJX4wizNrpOYnniok&TIPOCM=55215R
TRADOTTO IN TEDESCO (ED. TOSA)
ELENA PERCIVALDI, I Celti. Un popolo e una civiltà d'Europa, 2005, Giunti, pagine 190, euro 14.50
***
Elena Percivaldi, GLI OGAM. Antico Alfabeto dei Celti, Keltia Editrice, formato 150x230 -pagine 176, euro 15
brossura, con xx tavole fuori testo in b/n
ISBN 88-7392-019-5
Il libro è il PRIMO saggio COMPLETO in italiano sull'argomento.
L'alfabeto ogamico è un originalissimo modo di scrivere che fu inventato presumibilmente intorno al IV secolo d.C. Il nome "ogam" è stato collegato a quello di un personaggio chiamato Ogme o Ogmios: per i Celti il dio della sapienza. Nella tradizione irlandese del Lebor Gàbala (Libro delle invasioni), Ogma è un guerriero appartenente alle tribù della dea Danu (Tuatha Dé Danann). Un testo noto come Auraicept na n-éces (Il Manuale del Letterato), che contiene un trattato sull'alfabeto ogam, dice: "al tempo di Bres, figlio di Elatha e re d'Irlanda (...) Ogma, un uomo molto dotato per il linguaggio e la poesia, inventò l'Ogham.”
- PER CHI AMA I CONIGLI
- STORIA IN RETE - rivista di Storia del '900 (ma non solo)
- EXIBART: Il sito n.1 per l'arte
- Classicaonline
- Medioevo italiano
- WWF
- GREENPEACE
- Archeologia Viva
- AltroMercato
- Amnesty International
- Società Storica Lombarda
- ActionAid - Adozioni a distanza
- Associazione Nazionale Critici Musicali
- Istituto Lombardo di Scienze e Lettere
- Istituto Internazionale di Studi Asiatici Avanzati
- Centro Studi Vicino Oriente
- SISAEM - Società Internazionale per lo Studio dell'Adriatico nell'Età Medievale
- Associazione per la Difesa dei Diritti degli Animali
- Associazione culturale Bibrax
- Associazione Culturale Italia Medievale
- Ex luce, tenebrae...
- lorenzopellegrini
- ArcheoWeb
- Un po' di noi due...
- MEMORANDUM
- E L'ITALIA VA
- Il velo tra i mondi
- di fido mi fido
- ildelfinodellanotte
- un giorno chissà...
- senza titolo
- Patchwork
- Le Sirene...
- Marco Bazzato
- Carlo
- BASTA TORTURE
- donne in volo
- Corri Forrest Corri!
- Scienze Sociali
- La Mia Opinione Oggi
- Alfredo Fiorani
- il blog di lorenzo
AICM - ASSOCIAZIONE ITALIANA CRITICI MUSICALI
http://www.criticimusicali.it/
AICA - INTERNATIONAL ASSOCIATION OF ART CRITICS
http://www.aica-int.org/
SOCIETA' STORICA LOMBARDA (fondata nel 1873)
http://www.societastoricalombarda.it/
I.I.C.E. - ISTITUTO ITALIANO PER LA CIVILTA' EGIZIA
http://www.archaeogate.org/iice/
SOCIETA' STORICA PER LA GUERRA BIANCA
http://www.guerrabianca.it/indexmap.asp
SOCIETA' FRIULANA DI ARCHEOLOGIA
http://www.archeofriuli.it/
AISSCA - Associazione italiana per lo studio dei santi, dei culti e dell'agiografia
http://www.flashinlabs.eu/aissca/index.php
Tibet. Land of exile
di Patricio Estay
Skira Editore
pp. 224, euro 39
Volti, cerimonie rituali, frammenti di vita in seno ai templi delineano attraverso la fotografia i segni del ritratto di un mondo in cui le difficoltà morali, il fervore spirituale e la profondità d’animo vanno di pari passo con la gentilezza, l’allegria e l’immensa generosità. Le suggestive immagini in bianco e nero, fortemente spirituali, della prima parte del volume si contrappongono alle intense fotografie a colori dedicate alla realtà di tutti i giorni (centri commerciali, prostitute) pubblicate nella seconda parte. Il libro è introdotto da un accorato messaggio di pace del Dalai Lama che pone l’accento sulla grande forza d’animo con cui il popolo tibetano affronta continuamente ardue prove nel tentativo di continuare a perpetuare l’affermazione delle proprie idee e della propria spiritualità.
Inviato da: eleperci
il 30/12/2008 alle 23:38
Inviato da: eleperci
il 28/12/2008 alle 22:30
Inviato da: lorenzopellegrini
il 28/12/2008 alle 16:58
Inviato da: autonomist
il 28/12/2008 alle 16:27
Inviato da: lorenzopellegrini
il 17/12/2008 alle 16:46