Creato da Tatianna il 19/04/2006

Cenerentolasiribella

Tania Nienkötter Rocha - rochatania@libero.it

 

 

MYANMAR: PARTITO DI AUNG SAN SUU KYI BOICOTTERA' ELEZIONI

Post n°3194 pubblicato il 29 Marzo 2010 da Tatianna

Il partito di Aung San Suu Kyi boicottera' le prossime elezioni politiche in Myanmar. La Lega nazionale per la Democrazia vinse le elezioni nel 1990 ma non le fu mai permesso di governare. Il congresso del partito, ha annunciato il portavoce Nyan Win, ha deciso adesso che non correra' nella prossima tornata a causa di "ingiuste leggi elettorali".

Fonte: AGI News

 
 
 

Pedofilia, in gioco la credibilità della Chiesa

Post n°3193 pubblicato il 28 Marzo 2010 da Tatianna
 

La Chiesa si gioca la sua credibilità sulla questione “cruciale” dello scandalo degli abusi sessuali da parte dei preti: tutto dipende dal tipo di risposta che saprà dare. Il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, torna a commentare le polemiche che infuriano sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo, questa volta non per urlare al complotto contro la Santa Sede, ma per dire che la Chiesa deve andare fino in fondo nell’opera di pulizia. Poi spiega che da parte dei media c’è un interesse naturale verso la vicenda, anche se alcuni mezzi di informazione hanno davvero attaccato il Papa. Ancora si rileva che la linea dura, a cominciare da quella messa in campo dalla Chiesa degli Stati Uniti che per prima ha affrontato lo scandalo, ha dato i suoi buoni frutti. La strada da seguire è dunque già tracciata - spiega il gesuita - ed è la stessa indicata dal Pontefice nella sua lettera ai cattolici irlandesi. La lunga nota di padre Lombardi è in equilibrio, ma i toni non sono più quelli della crociata. Il fatto che «la questione degli abusi sessuali su minori da parte di membri del clero cattolico ha continuato ad essere largamente presente sui media di molti Paesi - ha detto Lombardi - non è una sorpresa. L’argomento è di natura tale da attirare di per sé l’attenzione dei media, e il modo in cui la Chiesa lo affronta è cruciale per la sua credibilità morale». Molti casi sono vecchi, ha spiegato il portavoce vaticano, e tuttavia «riconoscerli e farne ammenda nei confronti delle vittime è il prezzo del ristabilimento della giustizia e di quella “purificazione della memoria” che permette di guardare con rinnovato impegno, e insieme con umiltà e fiducia al futuro». Poi c’è il riferimento alla Chiesa degli States che, con linea intransigente, è riuscita a ridurre, nell’ultimo anno, del 30% le denunce di abusi sessuali. Un buon segno che non deve far «indulgere a compiacimenti fuori luogo», e tuttavia si dimostra che la strada seguita è efficace. Infine si rileva che gli attacchi più recenti al Papa non lo indeboliscono, anzi la sua autorità esce rafforzata nel perseguire la via del «rinnovamento e della riparazione».

Fonte: Il Secolo XIX

 
 
 

ROMA: RUBAVA FOTO DI GIOVANI DONNE DALLE LAPIDI

Post n°3192 pubblicato il 28 Marzo 2010 da Tatianna

Rubava foto di giovani donne dalle lapidi del cimitero romano del Verano. Con quest'accusa i carabinieri hanno denunciato un 40enne sorpreso dopo alcuni appostamenti mentre cercava di staccare con un cacciavite la foto dalla tomba di una ragazza morta da poco. Nell'abitazione del ladro i carabinieri hanno trovato le altre fotografie rubate che sono state restituite ai parenti .

Fonte: AGI

 
 
 

Haiti: diffusi stupri in campi sfollati

Post n°3191 pubblicato il 27 Marzo 2010 da Tatianna
 

Estremamente diffusa la violenza sessuale sulle donne nei campi che sono sorti a Haiti dopo il terremoto, denuncia Amnesty International. 'La violenza sessuale - ha dichiarato la ricercatrice Chiara Liguori - era gia' un motivo di preoccupazione prima del sisma'. Una bambina di 8 anni e' stata violentata nella sua tenda, mentre la madre era a lavorare. Una 15enne e' stata stuprata quando e' uscita dal campo per andare in bagno; 19 casi solo in una sezione di un campo della capitale.

Fonte: Ansa

 
 
 

Cani dall'Est, sequestrati 200 cuccioli

Post n°3190 pubblicato il 27 Marzo 2010 da Tatianna

Duecento cuccioli di cane sono stati sequestrati nell’ambito di una vasta operazione che ha permesso di sgominare una vera e propria associazione criminale, dedita al traffico di animali importati illegalmente dall’Europa dell’Est. L’operazione, durata tre mesi e articolata in diverse regioni del nord Italia, è stata coordinata dalla direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Torino e condotta dagli agenti di nuclei Nirda e Nipaf della Forestale e della squadra mobile della questura del capoluogo piemontese. Che l'operazione sia stata coordinata dalla Dda è l'ulteriore dimostrazione di come il business delle importazioni illegali sia sempre di più una delle attività illecite privilegiate dalla criminalità organizzata, che attraverso di essa è in grado di realizzare grossi profitti (paragonabili per le percentuali di ricarico e di guadagno a quelle del traffico di stupefacenti) con rischi relativamente contenuti. L’organizzazione criminale procurava la documentazione necessaria per l’importazione degli animali avvalendosi anche di false certificazioni sanitarie prodotte da veterinari compiacenti. I cani venivano introdotti in Italia con passaporti non validi e microchip identificativi spesso non ancora inseriti sotto pelle. Una volta arrivati in allevamenti e negozi del Piemonte, della Lombardia e dell’ Emilia Romagna, ai cuccioli venivano apposti microchip italiani a volte con la complicità di veterinari coinvolti nel traffico.

IL GIRO D'AFFARI - Si stima che il giro d’affari abbia fruttato all’organizzazione all’incirca duecento mila euro, basti pensare che ogni cucciolo acquistato dagli allevatori e dai commercianti con poche centinaia di euro veniva rivenduto intorno ai 1.000–1.500 euro. Tra le razze di cuccioli sequestrati: Carlini, Chihuahua, Cavalier King Charles, Shar-Pei, Pincher, Bulldog, West Highland, White Terrier ed altre razze. I cuccioli, importati in precarie condizioni igienico-sanitarie, erano privi della necessaria profilassi antirabbica e avevano meno di due mesi di vita. Alcuni animali, particolarmente bisognosi di cure, sono stati trasferiti presso cliniche e altre strutture specializzate.

Fonte: Corriere della Sera

 
 
 

Pedofilia: 67 bambini sordi e le denunce a Verona

Post n°3189 pubblicato il 26 Marzo 2010 da Tatianna

In tempi ravvicinati si provvederà ad ascoltare le eventuali vittime di abusi». Il comunicato della Diocesi di Verona è di tre giorni fa. La richiesta arrivata dal Vaticano, invece, risale a metà febbraio: la Congregazione per la Dottrina della Fede vuole un approfondimento delle indagini su presunti casi di pedofilia. È l’ultima puntata di una storia complessa, prescritta per la giustizia ordinaria. Sessantasette ex alunni dell’Istituto per sordi Antonio Provolo di Verona avrebbero subito abusi e violenze sessuali da parte di preti fra gli anni Cinquanta e il 1984. Un caso tanto clamoroso da finire sulle pagine del New York Times, dopo che l’Espresso l’aveva sollevato a gennaio del 2009. Stasera, nel corso della trasmissione di Andrea Vianello Mi manda Raitre, tre delle vittime racconteranno a volto scoperto la loro verità. In sintesi: quindici ex ospiti dell’Istituto hanno messo per iscritto, davanti a Marco Lodi Rizzini, portavoce dell’Associazione sordi Provolo, l’elenco di abusi e i nomi dei religiosi che li avrebbero commessi: ben 25 sacerdoti sui 28 che hanno prestato servizio al Provolo in quegli anni. «Già quella percentuale pare poco credibile—dice monsignor Bruno Fasani, portavoce della Curia veronese —. E poi, a noi non è mai arrivata una denuncia circostanziata, con nomi e cognomi». Il Vicario giudiziale, comunque, ha condotto un’inchiesta e il dossier è a Roma dal maggio scorso. «Si è accertato —spiega monsignor Fasani —che due aspiranti sacerdoti furono allontanati per tendenze pedofile manifestate negli anni 1965-67; un «fratello», non un prete, ammise di aver avuto rapporti dal 1965 al ’90 con minori, donne e uomini, e poi se ne andò con una donna. Infine, un religioso, ormai morto, aveva commesso abusi». Parla soprattutto di toccamenti, episodi minori. Le denunce invece sono gravissime. La lettera spedita dagli ex allievi del Provolo al vicario giudiziale il 20 novembre 2008 dice: «Nella stanza adibita a confessionale della chiesa di S. Maria del Pianto i preti approfittavano per farsi masturbare e palpare da bambine e ragazze sorde. Rapporti sodomitici avvenivano nel dormitorio, nelle stanze dei preti e nei bagni. I sordi possono fare i nomi di preti e fratelli laici coinvolti». L’agenzia di stampa Associated Press, in un’inchiesta sugli scandali a sfondo sessuale nel clero italiano, cita il racconto di due ex allievi del Provolo: Alessandro Vantini ricorda quando e dove veniva sodomizzato, il suo compagno Gianni Bisoli chiama in causa l’ex vescovo scaligero Giuseppe Carraro, per il quale è in corso una causa di beatificazione, accusandolo di averlo «molestato in cinque occasioni», fino a provare a sodomizzarlo con una banana. A Verona succede di tutto. Il vescovo, Giuseppe Zenti, difende il suo predecessore con parole di fuoco: «Le fandonie su di lui mostrano che si tratta di un teorema allucinante e infernale. Sono casi psichiatrici». Racconta del suo incontro con Giorgio Dalla Bernardina, presidente dell’Associazione sordi Provolo: «Chiedeva di continuare a usare gratis gli ambienti del Provolo e di gestire la tenuta Ai Cervi. Altrimenti, disse, noi interveniamo con accuse di pedofilia». L’Associazione lo denuncia per diffamazione. Il processo è in corso, ma dopo che sulla chiesa cattolica si è abbattuta l’ondata dello scandalo pedofilia, quella causa contro il vescovo pare poca cosa. Ora la Congregazione per la dottrina della fede aspetta notizie da Verona. Notizie su eventuali abusi.

Mario Porqueddu/Corriere della Sera

 
 
 

Nyt rilancia, papa sapeva del trasferimento di padre Hullermann

Post n°3188 pubblicato il 26 Marzo 2010 da Tatianna
 

Il futuro papa Benedetto XVI, quando era arcivescovo di Monaco, era al corrente del trasferimento in un'altra parrocchia di padre Peter Hullermann, già accusato di pedofilia. Sono le nuove accuse pubblicate oggi sul sito del New York Times, all'indomani dell'inchiesta sui suoi presunti silenzi sul caso di un prete americano. Secondo il giornale americano, che cita due prelati, il cardinale Ratzinger "era stato messo a conoscenza che il prete, che lui stesso aveva approvato fosse mandato in terapia per curarsi dalla pedofilia, sarebbe invece tornato a un lavoro pastorale a pochi giorni dall'inizio del trattamento psichiatrico. Il prete - prosegue il quotidiano - fu poi dichiarato colpevole di aver molestato ragazzini in un'altra parrocchia". Nelle scorse settimane un comunicato delle arcidiocesi di Monaco e Frisinga aveva attribuito la piena responsabilità della decisione che permetteva al prete di riprendere l'incarico pastorale all'allora vice di Ratzinger, reverendo Gerhard Gruber. "Ma una nota - scrive il New York Times - la cui esistenza è stata confermata da due prelati, dimostra che il futuro papa non solo gestì un incontro il 15 gennaio del 1980, in cui fu approvato il trasferimento del prete, ma fu anche informato della riassegnazione del prete" a un'altra parrocchia. "Quale ruolo Ratzinger abbia avuto nel prendere la decisione e quanto interesse abbia mostrato nel caso del prete pedofilo, che aveva molestato numerosi ragazzini nel suo precedente incarico, non è chiaro", ammette il giornale. Ma chi ha seguito il caso sin dall'inizio, il reverendo Friedrich Fahr, citato dal New York Times, è "sempre rimasto in contatto personalmente ed essenzialmente" con Ratzinger. L'altro prelato citato nell'articolo, il reverendo Lorenz Wolf, vicario dell'arcidiocesi di Monaco, difende il papa sostenendo che si trattava di "una nota di routine" e che "é improbabile che fosse arrivata sulla scrivania dell'arcivescovo". Tuttavia lo stesso padre Wolf - conclude il Nyt - non esclude che il cardinale Ratzinger l'abbia letta.

Fonte: Ansa

 
 
 

Pedofilia, sul sito del New York Times il dossier sul caso Murphy

Post n°3187 pubblicato il 25 Marzo 2010 da Tatianna
 

Il New York Times ha pubblicato sul suo sito online 86 pagine di documenti relativi alla vicenda di padre Lawrence Murphy, il sacerdote del Wisconsin accusato di molestie sessuali su circa 200 allievi di un collegio cattolico per sordi e il cui caso, secondo il giornale, è stato insabbiato in Vaticano. I documenti partono dal 15 maggio 1974, un 'affidavit' di un ex alunno della St. John's School for Deaf che denuncia sei ani di molestie sessuali, e arrivano al 28 settembre 1998: una lettera del Cardinale Tarcisio Bertone all'arcivescovo di Milwaukee Rembert Weakland che prende atto della morte del prete, dichiara chiuso il caso di «sollecitazioni fatte durante il sacramento della Confessione» aperto contro di lui e aggiunge l'auspicio che «alla Chiesa sarà risparmiata qualsiasi non necessaria pubblicità sulla materia». Nel dossier sono contenute lettere tra Milwaukee e il Vaticano, tra cui le due segnalazioni, rimaste senza risposta, inviate da Weakland al cardinale Joseph Ratzinger, allora Prefetto per la Congregazione della dottrina della fede, e l'appello dello stesso Murphy al futuro Papa per poter restare sacerdote. Inclusi sono anche gli appunti a mano di un assistente sociale esperto in disordini sessuali che esaminò il sacerdote negli anni Novanta su incarico della diocesi e ne ricavò che non si era pentito di aver abusato di circa 200 bambini e ragazzi.

Fonte: Il Messaggero

 
 
 

Arriva "Vulva", il profumo 'intimo'

Post n°3186 pubblicato il 24 Marzo 2010 da Tatianna
 
Tag: sesso, vulva

Gli odori femminili: fragranze dagli importanti e storici estimatori. Si ricordino Napoleone (che li menzionava nelle sue lettere a Josephine de Beauharnais), ma anche Vittorio Emanuele II ne era un fanatico. La sua amante, la famosa 'Bela Rosin', una donna del popolo, veniva familiarmente chiamata "la spussa" (la puzza) e i pettegolezzi vogliono che un giorno che questa decise di profumarsi, il re, contrariato, le urlò: "siete una sporcacciona!" È venuta all'azienda britannica Vivaeros, e sta avendo un enorme successo, l'idea di vendere online il "profumo di donna". Dopo che l'intimo usato è stato sdoganato dal Giappone in tutto il mondo ed è un trend dei più bizzarri che imperversa nei mercatini on line, pare che, prendendo spunto dagli aromi intimi delle donne, la società britannica sia ora in grado di offrire un'ampia scelta di "fragranze", acquistabili, per ora, solo sul sito www.smellmeand.com. Questo prodotto, da utilizzare tra uomini e donne, è stato pensato per intensificare il piacere tramite stimolazione olfattiva. La casa produttrice raccomanda di depositare un tocco di profumo sulla mano e poi di respirarlo. L’odore evocherebbe il profumo intimo tra le gambe di una donna. Per pubblicizzare il prodotto è stata costruita una campagna ad hoc, e lo spot, un "pochino" spinto, con lo slogan "Vulva original, il profumo intimo di una bella donna", ha fatto il giro del mondo e innescato un enorme effetto virale.

Fonte: Ticino Online

 
 
 

Liste elettorali, donne sotto il 30%

Post n°3185 pubblicato il 24 Marzo 2010 da Tatianna
 

 

Fonte: La Repubblica

 
 
 

Nelle carceri i minori italiani sorpassano gli stranieri

Post n°3184 pubblicato il 23 Marzo 2010 da Tatianna
 

Rapine, aggressioni, violenze sessuali, omicidi che coinvolgono minori stranieri, in particolare nordafricani, rumeni, albanesi, sudamericani, sono ormai all'ordine del giorno sulle pagine dei giornali; ma da un po' di tempo sono aumentate anche le notizie che riguardano episodi di violenza dei giovani italiani. Nonostante la paura del diverso e la psicosi dell'uomo nero canalizzata da violente campagne d'odio e di razzismo, un nuovo fenomeno emerge dai dati raccolti da Eurispes: sarebbe aumentata la quota di italiani tra i ragazzi che sono finiti dietro le sbarre per reati di vario tipo. A fronte di un lieve calo del totale di minorenni che sono finiti nei centri di prima accoglienza, strutture nelle quali vengono ospitati i ragazzi fermati o arrestati, sui 1209 detenuti dei primi sei mesi del 2009 il 62% era composto da italiani e il restante 38% da stranieri, mentre nel 2001 le percentuali erano rispettivamente del 46% e del 54%. Si tratta di una significativa inversione di tendenza: dopo l'aumento che dal 1997 ha portato a un vertiginoso aumento dei detenuti stranieri che, complice il fenomeno dell'immigrazione e di una difficile integrazione, hanno riempito carceri minorili e centri di prima accoglienza, circa due anni fa si sono iniziate a vedere le prime avvisaglie di un nuovo sorpasso da parte degli italiani e questa situazione è rimasta inalterata fino a queste ultime rilevazioni. Molti casi di devianza tra gli italiani riguardano le periferie o alcune zone particolarmente disagiate delle città. In alcune ci sono interi quartieri dove i giovani costituiscono la parte integrante del tessuto criminale, basti pensare a Scampia. A preoccupare è un'altra forma di devianza, quella degli individui "normali" che, di solito in gruppi misti composti da italiani e stranieri, si rendono protagonisti di atti di bullismo e violenza verso i loro coetanei, spesso in contesti legati all'uso di droghe o alcol. I reati più diffusi tra i minori, con più della metà delle denunce, sono quelli contro il patrimonio, quindi furti e rapine, poi violenze private, violenze sessuali e omicidi e a seguire spaccio di stupefacenti e reati contro lo stato.

Fonte: Nuova Società

 
 
 

Donne incinte: la voglia di sesso non manca

Post n°3183 pubblicato il 23 Marzo 2010 da Tatianna
 

Chi l’ha detto che la donna in gravidanza non vuole o, peggio, non deve fare sesso? Qualcuno forse l’ha detto, perché i miti, i timori e soprattutto i pregiudizi sono ancora molto radicati. Un’analisi condotta dalla rivista scientifica “The Journal of Sexual Medicine” però mette in luce tutta un’altra realtà: le donne incinte vogliono godere del sesso e se rese consapevoli di come e quando farlo allora non si tirano indietro, anzi…Anche se per questioni propriamente fisiologiche man mano che procede la gravidanza si fa meno sesso di prima, le donne che lo fanno non solo possono provare – e provano – piacere, ma in alcuni casi non si fanno mancare proprio nulla. «Abbiamo studiato la salute sessuale degli uomini per molti anni, e non abbiamo studiato la salute sessuale delle donne, le preoccupazioni, le questioni e problemi nel passato, e questo è un vuoto d’informazioni riguardo ai due sessi. Questo tipo di studio aiuta a ridurre questo divario e a fornire informazioni sul comportamento reale delle donne reali, e ci dà un senso su cosa aspettarsi», ha dichiarato il dottor Irwin Goldstein, caporedattore del Journal of Sexual Medicine e Direttore del reparto di Medicina Sessuale presso l’Alvarado Hospital di San Diego (Usa). Gli autori dello studio in questione hanno chiesto a 188 donne portoghesi (Lisbona) di età compresa tra i 17 e i 40 anni di compilare un questionario il giorno che sarebbero state dimesse dall’ospedale dopo aver partorito. Dai risultati ricavati a seguito delle risposte è emerso che: il 44,7% delle donna ha dichiarato che la maggioranza di rapporti sessuali si sono verificati durante i primi tre mesi di gravidanza. Il 35,6% ha invece dichiarato che questi rapporti erano più frequenti durante i primi due mesi. Il 55% ha affermato che a partire dal terzo mese l’attività sessuale è diminuita. Tuttavia, ben l’80,1% ha detto che ha comunque continuato ad aver rapporti sessuali dopo il primo trimestre e fino quasi alla fine della gravidanza; il 40% lo ha fatto anche durante l’ultima settimana prima del parto. In ogni caso, circa la metà delle donne intervistate ha dichiarato che tra il primo e il secondo trimestre l’attività sessuale non ha subito cambiamenti di sorta. Ma uno dei problemi che in molti casi può e ha frenato le attività sessuali e la possibilità di goderne appieno è la scarsa informazione al riguardo: il 23,4% ha confessato di aver avuto paura di fare male al feto. Secondo una ricerca condotto dalla dottoressa Marjorie Greenfield, spesso questa paura era del partner maschio che si sente in alcuni casi sotto osservazione da parte del bambino o che il proprio membro possa farle del male. Al riguardo, i ricercatori sottolineano che il sesso in gravidanza non è pericoloso. L’importante è farlo con un certo giudizio evitando situazioni rischiose che, d’altronde, potrebbero esserlo anche se la donna non fosse incinta. Alcune situazioni in cui potrebbe essere pericoloso, tuttavia, sono i casi di donne con la placenta previa, ovvero una placenta bassa nell’utero. Un trauma potrebbe provocare emorragie. La soddisfazione sessuale è stata più o meno invariata per quasi il 50% delle intervistate; solo il 27,7% ha detto che è calata. Il desiderio però è rimasto lo stesso per il 38,8% delle donne ed è un po’ calato per il 32,5%, anche se circa il 75% ha detto di aver notato un calo d’interesse da parte del proprio partner: alcune donne hanno attributo questo al fatto di sentirsi meno attraenti durante la gravidanza. Il tipo di rapporto più praticato è stato quello integrale classico con una percentuale del 98,3%, seguito dal sesso orale con il 38,1% e infine il sesso anale con il 6,6%. Circa un quinto delle intervistate ha dichiarato di essersi masturbata durante la gravidanza.

Fonte: La Stampa

 
 
 

Cina: medico accoltella 8 bambini a scuola

Post n°3182 pubblicato il 23 Marzo 2010 da Tatianna
 

RTÉ.ie News: Fuzhou Police stand guard outside primary school

Un medico ha massacrato a colpi di coltello otto alunni di una scuola elementare nel sudest della Cina. Lo riferisce l'agenzia Nuova Cina. L'uomo, che soffre di problemi mentali, si e' appostato davanti a una scuola di Nanping, nella provincia del Fujian, e ha attaccato i bambini che arrivavano. Tre scolari sono morti sul colpo, cinque dopo il ricovero in ospedale, mentre altri cinque sono rimasti feriti. Il medico e' stato arrestato dalla polizia e la scuola chiusa.

Fonte: Ansa

 
 
 

BAMBINO PIANGEVA PER FAME "MASSACRATO PER ZITTIRLO"

Post n°3181 pubblicato il 22 Marzo 2010 da Tatianna
 

Il piccolo Alessandro, seviziato ed ucciso perché piangeva troppo

Sarebbero stati lo stordimento e la perdita di autocontrollo per la droga consumata, per l'assenza di sonno, e la frustrazione di Giovanni Antonio Rasero per un mancato rapporto sessuale con Caterina Mathas, a rendere la coppia insofferente al pianto e alle richieste del piccolo Alessandro di otto mesi, al punto tale, da seviziarlo in momenti diversi con violenza crescente, fino a sbattergli la nuca più volte contro una superficie dura per zittire il suo pianto. Un pianto probabilmente molto insistente dato che sembra che il piccolo non avesse mangiato fin da lunedì pomeriggio. È quanto emerge dagli interrogatori della coppia per la quale il Gip ha oggi convalidato l'arresto e disposto la custodia cautelare in carcere. Si sarebbe consumato in questo scenario l'omicidio del bambino, al quale, oltre allo sfondamento della parte posteriore del cranio, alle bruciature da sigaretta alle orecchie e alla cresta iliaca sinistra, alle ecchimosi sul collo per i pizzicotti ricevuti, sono stati trovati anche lividi sull'addome e su una coscia compatibili con lesioni da afferramento, e poi ancora ecchimosi su un piede dovute ad uno o più morsi. La testa del piccino è stata sbattuta almeno due volte, con grande violenza e l'agonia del piccolo Alessandro, che probabilmente ha perso immediatamente coscienza, sarebbe durata non più di una trentina di minuti.

Fonte: Leggo

 
 
 

Strage: 100 milioni di bambine vengono abortite, ammazzate in culla o abbandonate

Post n°3180 pubblicato il 22 Marzo 2010 da Tatianna
 

Mancano all'appello ben cento milioni di femmine. Lo denuncia un'inchiesta dell'inglese Economist (rilanciata dall'agenzia Zenit il 15 marzo). Il titolo dell'inchiesta britannica, tradotto, suona così: «La guerra contro le bambine; genericidio (Gendercide); uccise, abortite o abbandonate, almeno cento milioni di bambine sono scomparse. E il numero sta aumentando». Il perché è presto detto. Se l'Occidente coccola le sue femmine, crea appositi ministeri perché abbiano pari opportunità e riserva loro «quote rosa» nei posti di comando o in quelli tradizionalmente maschili come le forze armate e la boxe, nel resto del mondo la nascita di una femmina è un dramma. Per i poveri le figlie femmine sono un peso, perché bisogna trovar loro marito e fornirle di dote. Era così nel mondo precristiano e così è nel mondo che fuori dall'area cristiana è rimasto. In India, per esempio, nelle zone più arretrate ancora oggi non poche donne sono assassinate perché la loro dote è giudicata insufficiente. In Cina è lo stato comunista a provocare l'ecatombe. La politica del figlio unico obbligatorio, per contenere l'espansione demografica, fa sì che i genitori vogliano che tale figlio sia maschio. Ciò, sia per l'antica abitudine (anche da noi si usava augurare «salute e figli maschi») che per un motivo più concreto: è un'assicurazione per la vecchiaia in posti dove il welfare praticamente non esiste. Prima, per ovviare all'indesiderata nascita femminile, si ricorreva a metodi brutali. Oggi c'è l'ecografia, che è alla portata di tutti, e si ricorre all'aborto. L'Economist calcola che in Cina e nell'India settentrionale le nascite maschili superino quelle femminili di almeno il 20 per cento. Chi ha studiato demografia all'università sa che, a lasciarla fare, la natura sforna alla nascita più maschi che femmine; ma i maschi hanno una mortalità maggiore e le due curve pareggiano solo nelle età fertili, per poi divergere in quelle successive fino a far sì che le femmine superino i maschi. Se si interviene, per così dire, artificialmente sugli equilibri naturali si provocano gli sconquassi ai quali stiamo assistendo. La Cina, per esempio, chiama «rami spogli» i suoi maschi non sposati (e che non possono trovare moglie perché le femmine occorrenti non sono mai nate), il cui numero è uguale a quello di tutti gli americani maschi in età fertile. Ciò provoca traffico di donne, violenze sessuali, suicidi. Quante sono le donne mancanti? Il famoso economista indiano Amartya Sen nel 1990 calcolava sui cento milioni. Ma è sicuro che oggi siano molte di più, anche se le statistiche provenienti dai posti incriminati non sono mai sufficientemente attendibili. Insomma, c'è uno squilibrio innaturale tra maschi e femmine, cosa che nel mondo globalizzato non può non avere preoccupanti conseguenze. Il problema è, comunque, culturale più che economico. Infatti, lo si riscontra in Paesi niente affatto «poveri», come Taiwan e Singapore, nonché in nazioni balcaniche e caucasiche ex comuniste. Il governo indiano ha cercato di contenere il fenomeno vietando per legge l'ecografia ma pare che il divieto abbia avuto scarsa efficacia. Meglio è andata alla Corea del Sud, che si sta avviando alla normalità (ma va detto che il Paese è a maggioranza cristiana). Il problema vero è in Cina, dove il Partito non ha alcuna intenzione di cambiare politica demografica. Alla faccia di Mao, per il quale le donne sostenevano «la metà del cielo». La selezione sessuale fa sì che in certe province cinesi i maschi superino le femmine anche del trenta per cento e a farne le spese sono le nordcoreane, non di rado vendute ai contadini cinesi. Aveva ragione Montanelli, quando affermava che al terzomondo non servono tanto aiuti quanto missionari. Cristiani, naturalmente, perché solo col cristianesimo l'uomo ha smesso di considerare la donna «inferiore». Ma vallo a dire a Hu Jintao o ai fondamentalisti indù.

Fonte: Il Giornale

 
 
 

TANIA NIENKOTTER ROCHA FACEBOOK

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: Tatianna
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 65
Prov: EE
 

IO STO CON EMERGENCY

 
 

ULTIMI COMMENTI

Hello I am portuguese I have 4 sites for music recorded at...
Inviato da: josecarlostita
il 16/05/2010 alle 15:30
 
scarpe nike
Inviato da: Francesco5599
il 15/05/2010 alle 16:12
 
Tutto quanto hai scritto è conosciuto dal mondo...
Inviato da: amadeus1953
il 25/04/2010 alle 18:38
 
Buon inizio settimanale un abbraccio Andrea.
Inviato da: wordsexy
il 13/04/2010 alle 04:46
 
Gli abusi sessuali e fisici su bambini e ragazzi sono una...
Inviato da: pAntonioes
il 05/04/2010 alle 13:28
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

fedstraalmaurizioavv.luigidelgallofrancescoruggieroPaulb131718enzoultimoDavide.K1982Andreas012silvio82sandrew9791marco_massimi1976giemme090251cccccc20alessandrocameranavi51
 

LEI TV - PROTAGONISTE

 

FREE TIBET

 

SALVE ANITAPOLIS

 

CENERENTOLA SI RIBELLA

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

AREA PERSONALE

 
 

FACEBOOK

 
 

 
Citazioni nei Blog Amici: 56
 

 

 

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

site statistics 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963