Creato da alesio_pierotti il 05/01/2013
Blog di informazione, cultura e...
 

 

« POLITICA - Il Presidente...TRA STORIA E MISTERO - I... »

POLITICA - Il Movimento Bunga Bungae la solita storia della fuga dall'euro

Foto di alesio_pierotti

 

La notizia che tutti attendevamo con trepidazione: il Movimento Bunga Bunga è una felice e concreta realtà ! Il simbolo è stato depositato al Viminale il 12 gennaio: il capo della coalizione, che con grande senso civico e altrettanta modestia ha rinunciato al suo nome sul simbolo, è il torinese Marco Di Nunzio.

Il programma, di ben 14 pagine, del Movimento è ambizioso come il nome: "Liberiamo l'Italia dalla magistratura golpista che cambi i governi a suon di dossier-bomba ad orologeria e del linciaggio mediatico"; sostenendo l’innovativa idea che prima dell'euro gli italiani vivevano meglio, il Movimento intende lottare per l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea e per l’abolizione delle Regioni, Province, partecipate e municipalizzate.

Grande idea quella di uscire dall’Unione Europea: nuova peraltro. Teoricamente semplice da realizzare: il Trattato di Lisbona, entrato in vigore nel 2009, contiene una clausola di recesso dall’Unione all’articolo 50. Il problema è che poi occorre una legislatura in grado di riformulare almeno l’80% del nostro ordinamento, basato direttamente o indirettamente sui regolamenti e le direttive dell’Unione; una legislatura in grado di affrontare l’inflazione selvaggia che sarebbe l’immediata conseguenza dell’uscita dalla moneta unica.

A proposito di quest’ultimo aspetto, molti sostengono l’uscita dall’euro come panacea a tutti i mali italiani. Torniamo padroni della nostra banca centrale e riprendiamo il pieno controllo della nostra economia ! Già mi immagino il popolo festeggiare in piazza con lo stesso entusiasmo di quando abbiamo vinto i campionati del mondo di calcio ! Finalmente ci siamo affrancati dal giogo dei banchieri usurai e dei signoraggisti ebrei e tedeschi !

Il primo problema che la nostra classe dirigente e noi stessi, nella vita di tutti i giorni, ci troviamo ad affrontare nel nuovo quadro economico è la svalutazione della nostra moneta nazionale. Una svalutazione valutabile nel 50-60 per cento. La svalutazione ha conseguenze sull’inflazione, ovvero determina un aumento dei prezzi dei beni e dei servizi. Improvvisamente i nostri stipendi, le nostre pensioni varrebbero il 60 per cento in meno.

Già: ma aumenta l’esportazione !  La svalutazione aumenta la produzione per l'export e riavvia il ciclo economico verso la crescita economica. I nostri prodotti costano meno quindi sono più appetibili sul mercato. Giusto, giustissimo ! Ma la svalutazione innesca la crescita economica in sistemi con già una struttura produttiva di esportazione; in altre parole, se la mia economia non è già basata sui prodotti di esportazione, la svalutazione non ha alcune effetto di crescita: anzi ! Una delle conseguenze dalla svalutazione è l’aumento dei costi dei beni che importiamo. Tipo il petrolio. Ecco quindi che i vantaggi della svalutazione sulle esportazioni vengono compensati, se non superati, dagli svantaggi dell’aumento delle materie prime. Molte imprese dovranno chiudere.

Il ritorno alla lira e la conseguente inflazione si traduce anche in un aumento del rischio per tutti i creditori esteri del nostro debito pubblico e di tutti coloro che hanno investito sui nostri titoli di Stato. Un aumento del rischio che si traduce in un aumento del tasso di interesse. Io, tuo creditore, rischio molto: quindi devi aumentare il mio margine di guadagno per mantenere la mia fiducia. Aumenta quindi il debito pubblico e di conseguenza lo Stato non può garantire più certi servizi.

Le banche che hanno molti titoli italiani nel loro portfolio rischiano il fallimento: è il definitivo collasso del già precario sistema di credito che tiene in vita le imprese. Molte imprese devono chiudere…e questo mi sembra di averlo già scritto !

In conclusione l’uscita dell’euro e dall’Unione Europea non è un vantaggio. Non lo sarebbe neanche per un paese dall’economia forte: figuriamoci per l’Italia. L’uscita dall’euro apre scenari ancora più spaventosi di quelli in cui ci muoviamo oggi.

Il nostro vero problema è che il sistema economico italiano è sopravvissuto fino ad oggi scaricando il debito sulle generazioni successive. La favolosa crescita degli anni ’60 è stata una crescita squilibrata dovuta al basso prezzo del petrolio, alla elevata offerta di manodopera e alle spaccature sindacali; condizioni che hanno permesso alle imprese un presso del lavoro bassissimo. Condizioni indipendenti dal fatto che la lira fosse la nostra moneta nazionale;condizioni che andavano sfruttate per costruire un sistema economico virtuoso: occasione andata persa per una conduzione politica del paese sempre più incapace e sprecona, sempre più rivolta a se stessa.

Molti provano a convincerci che l’euro è il male, che grazie alla moneta unica ci siamo impoveriti. Eppure l’inflazione, negli ultimi anni, è stata bassissima: come promesso dall’euro. I problemi sono altrove. L’obiettivo dell’Europa deve essere il raggiungimento della completa integrazione delle politiche economiche e la creazione di una vera banca europea che stampi la moneta senza obbligare gli stati membri ad acquistarla da una banca privata. Magari il parziale ritorno alla possibilità di stampare moneta da parte degli stati: una concessione che però deve essere intesa come temporanea e sottoposta a rigido controllo.

Quando al Movimento del Bunga Bunga, per tornare al tema iniziale, speriamo sinceramente che sia uno dei tanti momento di folklore della politica italiana. Momenti di cui sinceramente ci siamo stancati.


 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

Ultimi commenti

Tag

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Area personale

 

Ultime visite al Blog

Raffaella_Cavallaroallblacks1962ladykamala74demis87lofonakoabbath85redpuma1975Livrosfm44gio.dagostinoely_natVforValerioCIPALUCIbarbarabrolvittuone.snc
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963