teatrando... forse

ecco...ed in questo frammento di specchio mi specchio ... e tutto ciò che penso è già stato da altri pensato e sofferto...e se mi fa sentire un pò meno sola in questo mio sentire, dall'altro comprendo l'inafferrabilità del sottrarsi al destino di scrivere.... senza però venirne mai a a capo...e, come dice l'autrice, sperare di scrivere di tutte le cose del mondo, tutto insieme...tutto mescolato, per dare un senso a questa vita,per correggerla e completarla... invece che trovarmi davanti a fallimenti. grazie...v

Ci illudiamo, vogliamo credere, di poter affidare alle nostre opere la nostra immortalità, veniamo a sapere, oggi, grazie ai progressi della scienza, che un giorno il sole smetterà di dare calore e vita alla terra, tutto avrà fine, sì tutto, e quindi ogni opera creduta immortale, cosa resterà? Quale il senso dell'essere qui, ora? Questa domanda mi ha per lungo tempo perseguitata. Ma... forse non esistono sensi ulteriori oltre al viaggio in sè, con quello che c'è intorno, il dolore, le vite, i sorrisi, le persone care, essere utili, qui, ora. E andare lungo strade parallelle verso la meta unica dell'esistere: morire. Oltre questo dobbiamo rassegnarci di non sapere, di non poter sapere.