ARTé

Je te vurria vasa'

Erato, musa della poesia amorosa

Je te vurria vasa'

IO TI VORREI BACIARE

Ah! che bell'aria fresca
che odore di malvarosa.
E tu dormendo stai
sopra queste foglie di rosa!

Il sole a poco a poco
per questo giardino spunta;
il vento passa e bacia
‘sto ricciolino sulla tua fronte!

Io ti vorrei baciare...
Io ti vorrei baciare…
ma il cuore non me lo dice

di svegliarti…

di svegliarti…!

Io mi vorrei addormentare…

Io mi vorrei addormentare… 
vicino al fiato tuo
un’ora pur’io…

un’ora pur’io…!

Tu dormi oh Rosa mia…

e dormi a sonno pieno
mentr’io guardo, incantato,
queste labbra coralline.

E queste carni fresche
e queste trecce nere,
mi mettono nel cuore
mille cattivi pensieri.

Io ti vorrei baciare...
Io ti vorrei baciare…
ma il cuore non me lo dice

di svegliarti…

di svegliarti…!

Io mi vorrei addormentare…

Io mi vorrei addormentare… 
vicino al fiato tuo
un’ora pur’io…

un’ora pur’io…!

Sento ‘sto cuore tuo
che sbatte come le onde.
Dormendo, angelo mio,
chi sa tu a chi ti sogni!

La gelosia tormenta
‘sto cuore mio malato;
sogni me? Dimmelo...
Oppure sogni un altro?

Io ti vorrei baciare...
ma il cuore non me lo dice

di svegliarti
di svegliarti.
Io mi vorrei addormentare 
vicino al fiato tuo
un’ora pur’io!
un’ora pur’io!

Delicatissima poesia
che l'interpretazione di Mango rende sublime

Non sia mai che...

(il fiore di pesco è simbolo dell'eterno amore)

°§°§°§°

Non sia mai che al matrimonio di due animi fedeli
io ponga impedimenti; non è amore quello
che muta quando scorge un mutamento,
o tende a recedere se l’altro recede.

Oh no, l’amore è un faro sempre fisso
che guarda le tempeste e non vacilla mai;
è la stella polare di ogni barca errante,
il cui valore è ignoto,
sebbene la sua altezza sia nota.

L’amore non soggiace al Tempo,
anche se rosee labbra e guance
cadono sotto la sua curva falce;
l’amore non muta in poche ore e settimane,
ma resiste fino al ciglio estremo del Giudizio.

Se questo è errore, e mi sia provato,
io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

°§°§°§°

William Shakespeare

Natale 2014

Tra poco sarà Natale…

agli amici, ai nemici,

a chi passa di qua

e a chi non sa nemmeno che esisto

AUGURO IL DONO MIGLIORE

CHE NASCA IL VERO AMORE

IN OGNI CUORE

BUON NATALE

MAI   FU

NATALE   PIU'   BELLO...

SPESO   A   GUARDARE

DENTRO   AI   TUOI   OCCHI

I   RIVERBERI   AZZURRI

DELLE   NOTTI   INSONNI

DOVE   LENTO

SBOCCIAVA   IL   SORRISO

E   FUORI   TONFAVA   IL   SILENZIO

RACCHIUSO   NEI   FIOCCHI

DEI   CRISTALLI   DI   NEVE...

MAI   FU

NATALE   PIU'   BELLO...

SPESO   A   GUARDARE

DENTRO   AI   TUOI   OCCHI

L'AMORE... L'AMORE... L'AMORE...

LA MUSA

Verde-smeraldo

è la mia Musa,

trasparente, come un velo,

dolce, paziente,

Primavera onnipresente.

-       Dimmi chi sei,

mia Musa ispiratrice,

Anima antica

che vieni da lontano.

Rotoli il tuo dire

in un fiume di parole

per tramandare all’Uomo

l’Amore,

l’Amore,

l’Amore…

Dimmi chi sei,

mia Musa ispiratrice,

dimmi di te,

del tuo nome

una lettera,

una sillaba…

o dillo per intero… -

Tace, ora, la Musa,

più non dice,

spente sono le sue labbra,

eco non ridonda.

Muta e triste Ella

mi guarda come se dicesse

-       … ma come?

eppure mi conosci,

proprio TU

non sai il mio nome? -

Delusa mi passeggia accanto,

siede sulle mie ginocchia

e sopra il mio petto

abbandona il capo,

la sua trasparenza cambia di colore…

… guizza un lampo nella mente!

ecco

il nome della Musa mia:

AMORE,

AMORE, solamente

* Non esiste arte più bella e sublime

dell'imparare ad aprire il proprio

Cuore *

MATRIMONIO

... allora Almitra di nuovo parlò e disse:
<<Che cos'è il Matrimonio, maestro?>>> 
   e lui rispose dicendo:
  << Voi siete nati insieme e insieme starete per sempre.
   Sarete insieme quando le bianche ali della morte

disperderanno i vostri giorni
   e insieme nella silenziosa memoria di Dio
   ma vi sia spazio nella vostra unione
   e tra voi danzino i venti dei cieli.
   Amatevi l'un l'altro

ma non fatene una prigione d'amore,
   piuttosto vi sia un moto di mare

tra le sponde delle vostre anime.
   Riempitevi l'un l'altro le coppe

ma non bevete da un'unica coppa.
   Datevi sostentamento reciproco

ma non mangiate dello stesso pane.
   Cantate e danzate insieme e state allegri

ma ognuno di voi sia solo,
   come sole sono le corde del liuto,

benché vibrino di musica uguale.
   Donatevi il cuore

ma l'uno non sia di rifugio all'altro,
   poiché solo la mano della vita

può contenere i vostri cuori
   e siate uniti ma non troppo vicini:
   le colonne del tempio si ergono distanti,
   la quercia e il cipresso non crescono

l'una all'ombra dell'altro>>.

*

Khalil Gibran