THE COVENANCE

Figlio dell’Imperatore Ella Amida (El Ala Ameida). Durante il regno del padre due giovani Siriani cristiani, Adesio e Frumenzio, furono salvati da un naufragio nel Mar Rosso e portati alla corte del Re. Il primo divenne Grande Assaggiatore e Ciambellano del Re e il secondo suo segretario particolare. Alla morte di Ella Amida, la vedova implorò i due siriani di restare ad aiutarla nell’interregno in attesa della maggiore età di Ezana. Frumenzio rimase e aiutò la regina nell’interregno divenendo tutore del giovane Imperatore. Frumenzio convertì Ezana al Cristianesimo e quando questi diventò maggiorenne rimpiazzò la moneta di conio con gli emblemi del sole e della luna, con la sua immagine che portava la Santa Croce. Tale moneta risulta essere la prima coniata con simboli cristiani.

Frumenzio andò ad Alessandria d’Egitto a richiedere al Patriarca di San Marco, che al tempo era Sant’Attanasio, di farlo Vescovo d’Etiopia. Attanasio lo rimandò indietro come vescovo col nuovo nome di Abune Selamma (Abu Salemme). Questo vescovo è conosciuto col nome di San Frumenzio degli Etiopi. Questo evento fa dell’Etiopia il primo Stato Nazionale Cristiano nella storia e uno dei più antichi. In altre parole, con San Frumenzio il cristianesimo per la prima volta nella storia diventa religione di stato (IV secolo d.C.).

Nelle cronache tradizionali dell’Etiopia si dice che Ezana regnasse insieme col fratello Shezana ed erano conosciuti come Abraha e Atsbeha. I due ricevettero dall’imperatore bizantino Costantino una lettera che ordinava loro di espellere dal paese Abune Salemme perchè non volle sottoscrivere la dottrina Ariana appoggiata dallo stesso Costatino. I due rifiutarono l’invito dell’imperatore bizantino appoggiando San Frumenzio che seguiva la dottrina ortodossa caldeggiata da Sant’Attanasio, Patriarca di Alessandria.

Ezana fu anche un ottimo condottiero le cui vittorie sono raccontate in molteplici incisioni e affreschi che si trovano ad Axum. A lui si deve anche il fatto di aver portato l’Arca dell’Alleanza dal Tana Kirkos sul lago Tana a Santa Maria di Sion che lui stesso fece costruire, togliendo di fatto la santa reliquia dalle mani dei Falasha (ebrei etiopici) e mettendola in mani cristiane.