Creato da thomasthf il 20/02/2011

LA SCIENZA PER TUTTI

Questo blog nasce dalla personale voglia di capire meglio l’universo che ci circonda e di trasmetterla alle altre persone attraverso quella che viene definita in modo generico la scienza. Il mio blog ha come obiettivo quello di diffondere la passione per le materie scientifiche e di far capire a tutti che se l’universo è di tutti anche la scienza è di tutti e per tutti!

 

 

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UN OMAGGIO AD AYRTON SENNA!

Post n°27 pubblicato il 01 Maggio 2011 da thomasthf
 

 

 

Una delle mie tante passioni è lo sport (visto ma non praticato) e in particolare la formula uno.

Questa passione mi è stata trasferita sin da bambino da mio padre, e posso dire di aver visto in televisione eventi e provato emozioni davvero indescrivibili in certi momenti.

Oggi, come il primo Maggio di tutti gli anni, il mondo dell’automobilismo piange la scomparsa di quello che viene considerato il pilota più forte di tutti i tempi: Ayrton Senna.

Ayrton, oltre che esser stato un gran pilota è riuscito a conquistare il pubblico per la sua simpatia, umiltà e voglia di lottare sempre e in qualsiasi circostanza.

Purtroppo sono riuscito a vedere in diretta solo qualche gara, data la sua morte a Imola nel 1994 (avevo solo quattro anni), ma con il tempo mi sono documentato sia per quanto riguarda immagini e filmati delle gare, sia di lati più personali e talvolta sconosciuti di questo grandissimo personaggio.

Vi invito a leggere quanto segue e ad approfondire se vi interessa, perché la breve mai intensa storia di Ayrton unisce sportivi e non sportivi, credenti e non credenti…..

Ayrton Senna da Silva nasce a San Paolo il  21 marzo 1960 da Neide F. Senna e Milton Da Silva. La sua famiglia gode di uno stile di vita superiore alla media delle famiglie brasiliane e Ayrton ricorderà sempre l'importanza della tranquillità, anche economica, e dell'affetto ricevuto per la sua crescita e la sua maturazione umana e sportiva. Sarà sempre molto legato ai genitori, al fratello Leonardo e alla sorella Viviane.

Il padre, nella sua officina meccanica, gli costruisce un piccolo go-kart e Ayrton inizia a guidare già all'età di quattro anni.

Dopo il debutto in una gara ufficiale di go-kart all’età di 13 anni, il padre intuisce le potenzialità del ragazzo e lo affida a "Tche", il miglior preparatore disponibile, che ricorda: "Non esistevano altri concorrenti per lui. Gareggiava sempre per vincere. Doveva essere vittoria o niente. Era un individualista, e mirava costantemente alla perfezione. Era attento a ogni dettaglio. Per esempio, non avrebbe mai tollerato una gomma graffiata, tutto doveva essere perfetto."
A soli 17 anni vince il suo primo titolo internazionale.

Dopo anni di vittorie in categorie minori, entra nel circus della formula uno nel 1984 debuttando proprio nel Gran  Premio del Brasile con una Toleman-Hart.

L’anno seguente passa alla Lotus e già in quell’anno si intuisce l’enorme potenzialità del giovane Ayrton:

Prima vittoria nella seconda gara della stagione e ben 7 pole position.

Nel 1988 passa alla Mc Laren, la macchina dei suoi trionfi, e raccoglie subito il primo titolo mondiale.

Dal 1988 al 1994, anno del suo passaggio alla Williams e dell’incidente, il palcoscenico della F1 è un duello continuo tra due campioni e compagni di scuderia: Ayrton e Prost (detto il professore).

Nel 1994, come detto, passa alla Williams e dopo un inizio stagione decisamente amaro, arriva il fatidico incidente alla curva Tamburello nel Gran Premio del San Marino (circuito di Imola).

Si chiude, all’età di 34 anni la vita e la carriera di Ayrton, il re della pioggia e delle pole position.

SENNA E LA RELIGIONE

« Mi ferisce che si dica che credo di essere imbattibile a causa della mia fede in Dio. Ciò che voglio dire è che Dio mi dà la forza e inoltre che la vita è un dono che Dio ci ha dato e noi siamo obbligati a mantenerlo con cura. »

 
  

Il rapporto di Ayrton Senna con la religione aveva radici lontane, nella sua famiglia, nell'educazione ricevuta dalla madre. Nella sua valigetta personale Senna portava con sé la Bibbia e prima di ogni partenza ne leggeva un passo. In una intervista, dichiarò di aver visto Dio accanto a lui, sullo schieramento di partenza del Gran Premio del Giappone del 1988.

Sulla sua tomba, a San Paolo del Brasile, è scolpita una citazione dalla Lettera dell'apostolo Paolo ai Romani 8,39: «Nada pode me separar do amor de Deus», in italiano Niente mi può separare dall'amore di Dio

FATTI RESI NOTI DOPO LA MORTE:

  • Senna dava in beneficenza parte dei guadagni che accumulava grazie alla sua attività di pilota; la sua opera di carità è stata rivelata solamente dopo la sua morte: è stata la sorella a dichiarare e ad affermare queste donazioni che il pilota tenne sempre nascoste mentre era in vita. Nel testamento del campione brasiliano, grosse somme sono state destinate a opere di beneficenza. Tale generosità rivive nella Fondazione Ayrton Senna, un ente senza scopo di lucro creata proprio dalla sorella Viviane al termine della stagione 1994 e che dà la possibilità ai ragazzi brasiliani meno abbienti di studiare e di sviluppare le loro abilità e talenti.
  • Durante l'anniversario dei dieci anni dalla scomparsa del campione brasiliano, la sorella Viviane rese pubblico un episodio, ufficiosamente scoperto prima, cioè che nella vettura con cui il fratello corse quel fatale 1º maggio 1994 portava con sé la bandiera austriaca, che avrebbe sventolato nel caso avesse vinto in onore di Roland Ratzenberger, morto il giorno precedente durante le qualifiche. Tale bandiera fu poi rinvenuta all'interno dei resti della Williams dopo l'incidente, intrisa del sangue del pilota Brasiliano.

 

Il post è molto lungo, e per questo vi chiedo scusa in anticipo, ma è un argomento che davvero mi tocca nel profondo.

Vi lascio con un filmato dell’ultimo suo giro e di qualche sua frase celebre.

 

                      

 

“Ogni persona ha la sua fede, il suo modo di guardare alla vita. La maggior parte della gente rifiuta temi come questi. Per quanto mi riguarda l'importante e essere in pace con se stessi. Il modo per trovare questo equilibrio per me passa attraverso la fede in Dio”.

I ricchi non possono vivere su un'isola circondata da un oceano di povertà. Noi respiriamo tutti la stessa aria. Bisogna dare a tutti una possibilità”.

 “Pensi di avere un limite, così provi a toccare questo limite. Accade qualcosa. E immediatamente riesci a correre un po' più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all'esperienza. Puoi volare molto in alto”.

 “Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita”.

 “La vita è troppo breve per avere dei nemici”.

Riposa in pace Ayrton!!

 

 
 
 
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