Post n°119 pubblicato il 28 Ottobre 2013 da mieledighiaccio
nessuno tace eppure c'è un silenzio disumano siamo fermi a discutere di ciò che non abbiamo detto di ciò che non volgliamo dirci
il fango avanza verso le caviglie il fango si asciuga fino alle ginocchia
camminiamo svelti lasciando polvere di terra sopra l'asfalto sbattocchiandoci a vicenda i vestiti impolverati guardandoci le spalle senza tremare senza paura
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Post n°118 pubblicato il 10 Aprile 2013 da mieledighiaccio
Sono arrivato nell'ombra solo per nascondermi dal sole e poi guardavo meglio oltre la luce
e ti vedevo danzare sopra l'asfalto con le braccia larghe a prendere il vento
sentivi la vita aggrapparsi al tuo cuore la corrente dei pensieri liberarsi di ogni cattivo odore
quanti chilometri da scoprire correndo all'indietro per poter vedere se t'insegue
lasciarsi superare per poi rincorrere riprendere accelerre sfiorare rallentare sdraiarsi appoggiando i gomiti piegando la testa verso chi hai preso o ti ha preso
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Post n°117 pubblicato il 19 Marzo 2013 da mieledighiaccio
c'è così tanta luce da rimanere svegli a pensare da rimanere scalzi a sentire il freddo e veloci i suoni rimbalzano si parlano fra loro
suoni di un luminoso buio lavorano come insetti instancabili suoni lenti decifrabili aria sui denti ore che chiedono d'essere osservate prese in prestito a farsi strofinare scansando il vuoto anche se lo cerchi resti immobile a brucare scintille e battiti di reltà
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Post n°116 pubblicato il 17 Febbraio 2013 da mieledighiaccio
La buona vista In visita dal basso Bussa senza veste Di resti e bizze Bazzica nella casa del rasta Rischia nella bisca del caso Cosa scorre come biscia che striscia? Corre e si staglia Liscia di risa Avida di semplici gesta Corre e si affanna La folla di gesta Un tuono Un rumore Il suolo La sua stagione Il gioco delle parole Il gioco della croce Sotto la mina Sotto la matita
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Post n°115 pubblicato il 16 Dicembre 2012 da mieledighiaccio
puoi scrivere se vuoi un nome lungo e storto per chiamarmi ritrovarmi ricominciarmi seduti sopra il cuscino quasi fosse uno strumento di precisione accordato con il primo vento che passa stringiamo antiche alleanze ma lo sguardo non mente la paura mai slegami i polsi se vuoi in ginocchio sui vetri rotti un ghiaccio spesso rigato in un piano che si inclina ed inghiotte capovolge i ruoli stravolgendo le rotte |
Inviato da: bluiceee
il 18/01/2019 alle 18:43
Inviato da: oltreL_aura
il 08/11/2013 alle 11:34
Inviato da: red
il 29/10/2013 alle 18:03
Inviato da: custodeovest
il 11/04/2013 alle 23:27
Inviato da: oltreL_aura
il 10/04/2013 alle 17:13