Le Terre di Bretha

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La prefazione del primo libro : Le Terre di Bretha :Cronache di Bretha

Post n°4 pubblicato il 26 Maggio 2008 da tukaram65

Prefazione

Una terra sconfinata, dai molti aspetti morfologici e popolata da numerose e affascinanti creature. Questo è il continente di Bretha.

A nord, si presenta delimitato dai perenni ghiacci che, dalla Grande Barriera Settentrionale, si estendono fin dove nessuno mai è giunto. A est, sud e ovest invece è il mare a delimitarne i confini.

Un tempo, due erano le grandi razze dominatrici, gli elfi e i nani. La terra era selvaggia, sconfinate foreste ne ricoprivano la superficie e invalicabili montagne svettavano su tutto il vedibile.

La razza elfica viveva nel cuore delle pulsanti foreste, ricche di vita e d'ogni specie animale. Molti erano i pericoli ma tante anche le possibilità di vita. La selvaggina era abbondante e abbondanti erano i corsi d'acqua. La legna era anche una fonte inesauribile, sia per riscaldarsi che per costruire. Le loro città erano di una bellezza fiabesca e in perfetta armonia con la natura.

I nani invece elessero a dimora gli alti picchi e le invalicabili vette. Qui, costruirono imponenti città che si snodavano per chilometri all'interno dei monti prescelti. Dalle loro numerose miniere, metalli e pietre rare venivano riportati alla luce. La loro ricchezza era incommensurabile.

Le due razze vissero a lungo in pace, non da alleati ma semplicemente ignorandosi.

Anche la magia rivestiva un ruolo importante sulle popolazioni del continente. Maghi, sette e organizzazioni erano numerose ed godevano di prestigio presso tutte le razze presenti su quelle terre.

Orchi, goblin, ogre, drow, nani grigi, troll, vampiri, giganti e tante altre erano le specie viventi disseminate su tutte le terre. Poi, giunsero gli umani....

Arrivarono su possenti vascelli di legno. Sbarcarono sulle rigogliose coste dell'isola interna di Bretha, nella parte sud del continente, e sulle coste a nord dell'isola di Iscalon.

Combatterono le creature che provarono a ostacolarli e depredarono i loro villaggi. Presto, sorsero grandi e caotiche città e numerosi furono i villaggi costruiti nelle zone più impervie.

Elfi e nani osservarono ciò ma senza mai entrare in conflitto. Presto anzi,  iniziarono con loro una fitta serie di scambi commerciali, in parte per l'utilità bilaterale degli stessi, in parte per evitare scontri temuti da entrambe le razze.

Gli umani si rivelarono ottimi agricoltori. Ararono vasti campi e numerose foreste furono disboscate per dar spazio alle loro coltivazioni. Sull'isola di Bretha,  si insediarono da nord a sud, da est a ovest. Gli elfi si ritirarono nel cuore delle foreste dell'isola o raggiunsero i grandi villaggi nelle foreste nordiche ancora inviolate. I nani invece scavarono ancor di più, sia per avere nuove materie di scambio con i nuovi arrivati sia, forse inconsciamente, per allontanarsene ancor di più.

A Iscalon, le cose andarono diversamente. Qui, gli umani furono costretti ad accontentarsi delle valli a nord dell'isola. La giungla per loro si rivelò letale. Oltre ai pericoli insiti in quelle intricate foreste, sottoforma di animali e piante ostili o di acquitrini e terreni mortali, gli umani dovettero fronteggiare il micidiale popolo dei Ptivor, una razza umanoide dalla carnagione scura e dall'esile figura. Raramente questi umanoidi raggiungevano il metro di altezza ma la loro velocità e ferocia e la loro conoscenza della giungla finì per far desistere gli umani da ogni velleità di espansione sulla parte meridionale dell'isola. Qui anche fecero dell'agricoltura la loro forza, grazie  alla fertilità delle valli settentrionali dell'isola e dei numerosi corsi d'acqua presenti. Stabilirono  degli scambi commerciali con alcuni clan di nani che vivevano sulle alte cime che chiudevano, a nord, le valli per poi precipitare nel Grande  Mare Settentrionale. I nani, anche qui, dimostrarono le loro capacità minatorie, estraendo metalli e pietre di qualità.

Passarono i secoli e non mancarono le guerre. Spesso, le razze dominanti, elfi, nani e ora umani, si scontravano con le altre razze presenti. In genere, ognuno manteneva i propri confini ma, a volte, tali confini volevano essere ampliati. Ed era la guerra!

Tuttavia, le tre razze maggiori non si combatterono mai direttamente.

Molte furono anche le guerre tra umani di città e regni diversi, tanto che difficilmente accadeva che un regno perdurasse abbastanza su un territorio da poter dare adito a discendenze. Forse, le uniche regioni dove queste avvenivano con meno frequenza erano le due isole, quella di Iscalon e soprattutto quella di Bretha.

In queste dispute, gli elfi mantennero sempre con signorilità un distacco dalle parti contendenti, lo stesso non fecero i nani. Clan diversi capitava scendessero sui campi di battaglia per l'una o l'altra parte, a seconda la convenienza commerciale, ma mai si scontrarono tra loro.

Tutto ciò finché nell'anno 500 E.P.(era prima) non scoppiò una grande guerra che coinvolse tutte le razze, dominanti e non, del continente.

Un'alleanza, oscura e maligna, prese piede tra gli elfi scuri dei boschi nordici e i malvagi nani grigi delle rupi occidentali del continente. Quest'ultimi inoltre, erano già alleati con le tribù ogre e orchesche, le quali, a loro volta, contavano sull'appoggio delle tribù nomadi di goblin sparse su tutti i territori.

Ben presto al sovrano drow, Targul, venne in mente la capacità distruttiva di una simile alleanza e fu così che venne sancita la nascita dell’Orda Oscura.

Gli eserciti furono ammassati sulle terre delle Guglie Salate e delle Terre inviolate. Erano zone poco frequentate dagli umani ma tali assembramenti di truppe non sfuggirono alle vedette naniche che presto ne informarono i capi clan. Anche elfi e umani ne furono informati e una riunione fu tenuta, nella città di Bretha, fra tutti i sovrani umani, i capi clan nani e i reggenti elfici. Qui, le tre razze giurarono alleanza e i sovrani umani deposero le armi che da anni brandivano tra loro.

Presto, mentre ancora le truppe dell'Alleanza preparavano le loro truppe, quelle dell'Orda iniziarono a seminare morte e distruzione su tutto il continente. Ovunque, tribù orchesche, di ogre e delle altre razze facenti parte dell’Orda Oscura,  iniziarono ad attaccare città umane ed elfiche. Anche i nani furono attaccati, ma dai loro simili, i nani grigi, che tra l'altro videro l'opportunità di arricchirsi conquistando le miniere e saccheggiano le città dei loro più ricchi cugini.

La guerra si protrasse per anni e anni. Grossi scontri si verificarono tra i due eserciti, ma quello decisivo fu  combattuto nel 630 E.P. ai piedi dei Monti Eterni, al confine tra il Deserto Polveroso Meridionale e il territorio delle Guglie Salate, li dove erano state respinte le forze del malvagio esercito dell'Orda.

La battaglia fu vinta dall'esercito dell'Alleanza,  soprattutto grazie al coraggio dimostrato dalle truppe comandate dal generale Rurik, ucciso anch'egli in battaglia. L'orda fu smembrata , Targul stesso che ne era a capo fu ucciso e piccoli gruppi di sopravvissuti si rifugiarono sulle vette delle Guglie Salate. Ben presto, su tutto il continente, le battaglie cessarono e anche i piccoli gruppi ordeschi rientrarono nei loro territori.

In memoria del generale Rurik, fu eretto sul luogo della battaglia un'imponente castello, sia a ricordare la memoria del generale perito, sia come monito alle popolazioni dell'Orda.

La vita proseguì quindi per altri anni e anni come prima della guerra, ma ben presto le fazioni umane tornarono a contendersi i regni e i territori.

Nani ed elfi continuarono nelle loro faccende e tennero un legame economico con gli umani, ma le loro culture s'allontanarono ancor più quando, in uno scontro tra due fazioni umane, nella fredda Foresta Dell'Arco, nelle terre ghiacciate a nord dei Monti Nimpoor, dei clan nani intervenuti depredarono senza alcun ritegno un villaggio elfico. A nulla valsero le scuse dei capi clan nanici. Non fu guerra ma gli elfi ebbero un valido pretesto per distaccarsi ancor più da quei piccoli umanoidi, avidi e irrazionali.

Un’altra catastrofe s’abbatté invece nell’anno 720 E.P. Una piaga orribile colpì le popolazioni umane, la peste. Intere città furono decimate e villaggi cancellati. Non si seppe mai con certezza cosa scatenò quel terribile male e passarono diversi anni, prima che la vita tornasse a sorridere a quei popoli. Succedettero altri secoli di pace e prosperità, sempre comunque segnati dalle lotte intestine per il potere.

Questo durò finché, nell'anno 1165 E.P., sull’isola di Bretha,  accadde qualcosa che avrebbe segnato, per sempre, tutte le genti viventi del continente…

 

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Commenti al Post:
galadriel_dg
galadriel_dg il 30/06/08 alle 14:59 via WEB
bravooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo pappiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!T.V.B!!
 
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Un blog di: tukaram65
Data di creazione: 26/05/2008
 

 

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