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Un blog creato solo per raccogliere alcuni miei pensieri e stati d'animo.

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I giovani d'oggi e le Università

Post n°166 pubblicato il 29 Novembre 2014 da forever_alonePA

Prima di affrontare questo argomento, ci tengo a precisare che non sto generalizzando, non sto facendo di tutta l'erba un fascio e non sto dicendo che è un'opinione che vale per tutti i laureandi e laureati. Poi, chi se la prende, vuol dire che si rivede nelle mie parole. A quel punto è meglio farsi un esame di coscienza. 

I tempi sono cambiati e la vita ti chiede sempre di più, il mondo del lavoro ormai saturo ti chiede di più e, per pochi, la propria cultura personale o la propria vocazione chiede di più. Una volta bastava la licenza elementare (fino a 40 anni fa circa) per poter lavorare e dire di avere una "cultura". Chi arrivava alle medie era già un mezzo genio.. chi andava oltre diventava scienziato. Questo periodo lo chiamo "Periodo 1".

Successivamente, la normale evoluzione umana, le nuove conoscenze, le scoperte, l'inizio della prima tecnologia, ha portato il tutto su un gradino più alto. La licenza elementare non bastava più, serviva solo per imparare a leggere e scrivere... bisognava avere una cultura più avanzata. Quindi, il titolo minore e indispensabile, divenne la licenza media. Questo periodo lo chiamo "Periodo 2"

Arriviamo, così, al periodo più recente, quello della mia generazione dei nati negli anni 70.. e anche 80. La licenza elementare e la licenza media divennero obbligatorie ma, se volevi avere speranze di trovare un posto di lavoro più "facilmente" dovevi continuare e frequentare l'istituto superiore e prendere un diploma. Potevi scegliere tra vari indirizzi, in base alle tue aspirazioni e preferenze. Dopo cinque anni (se non venivi mai bocciato) conseguivi il tanto agognato Diploma di maturità. Questo ti avrebbe aperto tante porte, specie all'inizio di questo periodo che chiamo "Periodo 3".

Ed eccoci giunti ai giorni d'oggi. L'ultimo periodo, che chiamerò "Periodo 4". Non è ancora obbligatorio (se non sbaglio) frequentare le superiori ma, vuoi o non vuoi le frequenti lo stesso perchè se vuoi lavorare devi andare ancora oltre: l'università. Una volta l'università era per i cervelloni, i secchioni, chi aspirava a fare professioni come dottore, avvocato, ecc... Oppure, per alcuni, era solo un modo per vivere fuori casa, lontano dai genitori e divertirsi a più non posso. Oggi, invece, è una tappa necessaria (quasi obbligatoria) se vuoi aspirare a lavorare, non solo come avvocato o dottore.. ma anche per pulire la tazza del cesso di qualche bar, ristorante o hotel 2 stelle.

Ma cosa è cambiato attraverso questi lunghi 4 periodi? (a parte le esigenze lavorative)

Nei primi 3 periodi, lo studente acquisiva conoscenze scolastiche e di vita vissuta. La cultura non era solo sui libri ma anche nella vita di ogni giorno, nel frequentare gente, nel parlare con altre persone, nell'informazione che si può recepire in ogni momento della giornata.  Gli studenti del 4° periodo, invece, sembrano legati solo a quello che stanno studiando o hanno appena finito di studiare all'università. Magari sapranno dirti tutto di giurisprudenza, degli atomi, delle malattie dell'uomo, di come si opera un corpo umano, ecc... ma non sanno più parlarti di altro al di fuori della loro "materia". Se gli fai una domanda da scuola elementare... non ti sanno neanche rispondere. 

Perchè affermo questo? Perchè la sera, durante la cena, guardo i quiz che danno Rai uno (l'Eredità) e Canale 5 (Avanti un altro)... dove si presentano giovani laureandi o laureati che, con aria da "sottuttoio" e/o "sono un genio", si sottopongono a domande spesso di cultura generale molto elementari. Eppure.... ho assistito a laureati che alla domanda:

"Base x Altezza : 2 con questa formula si calcola l'area di quale figura?"

La risposta è stata: TRAPEZIO!!!!!

Molte altre domande altrettanto facili, da scuola elementare, hanno visto laureati rispondere (o non rispondere) in modo errato. Sia di italiano, matematica, geometria, geografia.... 

Quindi, oggi ci affidiamo e affidiamo un lavoro nelle mani di chi sa come si divide l'atomo... ma magari non sa che 1 + 1 fa 2 o che se la benzina e il fuoco entrano in contatto si crea un incendio. Ma non importa. Quello che importa non è sapere le nozioni elementari... è avere una laurea. 

 
 
 
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