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VIA CON ME

EDUARDO DE CRESCENZO

                                           VIA CON ME

 

EROS RAMAZZOTTI

  I Belong to you
 

CELENTANO

   CONFESSA
 

FRASI D'AMORE 1

L'amore è la distanza più breve tra un uomo e una donna.

 

FRASI D'AMORE 2

L'uomo è geloso se ama, la donna anche se non ama.

 

FRASI D'AMORE 3

Meglio un amore senza successo

che un successo senza amore.

 
 

POESIA DI TOTò 'A CUNSEGNA

Msg. n. 2 Inviato da gigi54gigi alle ore 10:33 del giorno 21/10/2008
 

'A cunsegna

'A sera
quann o sol' se ne tras'
e dà a cunsegna a' luna

 p'a nuttata
le dic' dint' a recchia:
...t'arraccumann' a

tutt'e nnammurat'!

(Traduzione: la sera
quando il sole tramonta
e dà le consegne alla

luna per la notte
le dice nell'orecchio:
...ti raccomando 

tutti gli innamorati!)
                                                                                        TOTO'

 

E. DE FILIPPO MA 'O CORE SAPE SCRIVERE?

 

Ma 'o core sape scrivere?

SI T''O SAPESSE DICERE

 
Ah... si putesse dicere
chello c''o core dice;
quanto sarria felice
si t''o ssapesse dì!

 
E si putisse sèntere
chello c''o core sente,
dicisse "Eternamente
voglio restà cu te!"

 
Ma 'o core sape scrivere ?
'O core è analfabeta,
è comm'a nu pueta
ca nun sape cantà .

 
Se mbroglia... sposta 'e virgule...
nu punto ammirativo...
mette nu congiuntivo
addò nun nce'adda stà...

 
E tu c''o staje a ssèntere
te mbruoglie appriess' a isso
comme succede spisso...
E addio felicità!
                              (Eduardo De Filippo . Le Poesie di Eduardo)



 
 

NAPOLI "NCIUCESS"

 

Napoli "Nciucess"

Maronnnnn che scuorn', 'Onna Carmela ma

avit' sentuto? Onna Cuncetta se n'h fujuta

cu ll'amante, a lassat' 'o marit' cu doje criatur'.

Si, 'Onna Maria, 'o ssaccio, l'ann' pur' vista,

se n'h juta e nott'comm' n` mariola,

comm a chi se st` arrubbann' l'ammore,

comm a chi nun vere ll'ora e ful.

'Onna Carmela, vuje che dicit', vuije

che ne pensat'? chella femmena h malata?

o s'h nnammurata? che dicit', che dicit'?

Onna Maria, e che conta chell' che

pens'ije? cuntass coccosa, vr dicess'

ma chell che pens'ije nun conta nient'.

Pr, si proprije o' bbulit' saph, pe me,

a fatt' bbuon' c` se n'h ghjuta,

ma o ssapit'ca chill' a vatteva?

na vota h ghiuta pur' o spital'...

E, comm' a Onna Cuncetta, ce stann'

nu sacc' e femmane ncop' a faccia

da terra, ca stann' cu st'uommane

e mmerd...

Pr esser' ca chist' ce vr bene,

ca a rispetta, h nnammurat',

Onna Maria, l'ammor' ve f` f`

cos ca nun pensat' maje re f`.

E pr, primm' ca se parla,

sessa saph chell' che ce st` sott...

Onna Maria, mo vaggia lass`,

e arricurdateve ca, ncoppa

a faccia ra terra, nun ce stann'

sul l'uommane e merd' ma pure e zoccole

ca sr fann zittu zittu'...

Salutateme a chella bella e simpaticona

da figlia vosta, dicitencell, ca

quann'sceglje o spos', miez' a tutt'

l'uommane che tene, ce facc'pur'

a cummar'... ci verimm'

 

TRADUZIONE NAPOLI PETTEGOLA

traduzione

Napoli Pettegola 

Madonna che vergogna, donna Carmela ma avete sentito?

Donna concetta se ne scappata con lamente le ha lasciato Il marito con due creature. 

Si donna Maria lo so e lhanno pure vista,se ne andata come una ladra,

come chi sta rubando lamore,come chi non vede lora di scappare.

Donna carmela voi che dite,voi che pensate,quella donna e malata o

E innamorata? Che dite? Che dite?

Donna Maria e che conta quello che penso io, contasse qualcosa,ve lo direi,

ma quello che penso io non conta nulla. 

Poi se proprio lo volete sapere ha fatto bene che se ne andata,

ma lo sapete che quello la picchiava? E una volta e andata pure

allospedale.

E come a donna Concetta ci stanno molte donne sulla faccia della terra

Che stanno con questi uomini di merda 

Puo essere che questo la vuole bene,che la rispetta, che e innamorata,

donna Maria lamore vi fa fare un sacco di cose che non pensate mai di fare.

E poi prima che si parla bisogna sapere cosa ci sta sotto. 

Donna Maria mo vi devo lasciare, e ricordatevi che sulla faccia della terra non ci sono

Solo uomini di merda, ma pure le zoccole che sa la fanno zitto.. zitto.

Salutatemi quella bella simpaticona di vostra figlia e ditecelo che quando trova lo sposo

In mezzo a tutti gli uomini che tiene, ci faccio anche da commare ci vediamoo.

(TOTO')


 

 

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Incompetenti o in mala fede? Il fallimento del governo Monti

Post n°34 pubblicato il 09 Agosto 2012 da gigi54gigi

Non prendiamoci in giro e parliamoci chiaro: il governo Monti è un disastro totale. E lo dico sulla base dei dati, come si dovrebbe cercare di fare. Solo La 7 di Mentana lo difende a spada tratta, come Fede faceva con Berlusconi, con buona pace dell’obiettività giornalistica. Ci sono dati che non si possono nascondere e di questo parlerò. Il resto è mera propaganda e faziosità giornalistica, quel male incurabile che ha tenuto in piedi B. per quasi 20 anni.

Per valutare il governo Monti, dopo quasi 9 mesi di mandato, mi si consenta una metafora: se chiamo un tecnico per ripararmi un tubo che perde acqua e dopo il suo costosissimo intervento il tubo non solo continua a perdere, ma il buco si è trasformato in una voragine, devo prendere atto che il tecnico è un incompetente. ovvero incapace, a causa dell’impreparazione o dell’inesperienza, a svolgere bene la propria attività. A meno che, mi si consenta il dubbio malizioso, la voragine non sia stata volutamente creata per spillarmi un altro po’ di quattrini ed allora in questo caso il tecnico è in malafede: valutate voi. Fuor di metafora: a Novembre 2011, il governo tecnico di Mario Monti è stato “chiamato” con un mandato preciso: ridurre lo spread, ridurre il debito pubblico e generare crescita. Ora possiamo tirare le somme.

A Novembre 2011 lo spread era sui 550 punti, ora si aggira sui 520, ma l’obiettivo era farlo scendere sotto i 200 punti. A fine 2011 il debito pubblico era al 120,1% e nel primo trimestre del 2012 ha raggiunto il 123,3%, secondo solo alla Grecia (132,4%). Insomma si è passati da 1.897 miliardi di euro nel dicembre 2011, a 1.966 miliardi di euro di debito pubblico di oggi. Infine, il paese non cresce ed è in piena recessione, con un PIL in picchiata libera e che scenderà del 2% nel 2012. Insomma il buco si è trasformato in voragine nonostante l’intervento, pagato da tutti noi, sia stato costosissimo. Dunque posso affermare, senza paura di essere smentito, che il governo tecnico ha chiaramente fallito dimostrandosi incompetente. Oppure è in malafede: ovvero ha creato appositamente la voragine per imporre un costo ancora più salato, cosa che porterà la svendita dell’Italia alle banche e alle multinazionali, ridurrà ancora di più lo stato sociale, privatizzerà la sanità e l’istruzione e aprirà la via ai licenziamenti di massa. Insomma valutate voi.

Ma vediamolo il costo che sinora abbiamo pagato. È stata reintrodotta l’Ici (pardon l’Imu, più cara ed iniqua che mai); la disoccupazione giovanile è ai massimi storici (mentre quella tedesca è ai minimi storici); le pensioni d’oro (circa 100mila in Italia) non sono state nemmeno sfiorate; i corrotti, malfattori e delinquenti potranno continuare ad essere eletti in parlamento sino al 2018 (e lo chiamano decreto anti-corruzione. Non è solo un problema morale, si badi bene, ma la corruzione costa all’Italia, secondo la Corte dei Conti, circa 60 miliardi di euro l’anno); le accise sulla benzina, la più facile ed ingiusta delle tasse, sono aumentate; si va in pensione qualche anno dopo, ritardando così l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani e obbligando le aziende a tenersi operai di più 65 anni, stanchi e demotivati.

Ma non solo. È stato modificato lo statuto dei lavoratori, dando così maggiore libertà di licenziare alle aziende, con l’idea che aumentando le possibilità di licenziare si aumenti la possibilità di assumere. Ma ancora. Ci si sarebbe aspettato da questo governo di professori un forte piano di investimenti su scuola ed Università pubblica (come hanno fatto la Francia e la Germania), ed invece concorsi bloccati e scippo di 200 milioni di euro che dalla scuola pubblica sono stati dirottati sulla scuola privata. Poi c’è il dramma degli esodati: centinaia di migliaia di famiglie senza stipendio e pensione, senza diritti e senza futuro. Un disastro umano e sociale, creato dalla Fornero e da Monti.

Il governo dei tecnici, per ridurre le spese dello Stato, ha varato la spending review, una vera e propria finanziaria: la terza in 9 mesi. In nome dei risparmi quel poco che restava della sanità pubblica sarà smantellato, creando uno Stato ancora più disuguale ed ingiusto che esaspera le differenze sociali ed economiche indebolendo, ancor di più, il diritto alla salute. Spariranno quasi 18 mila posti letto e nuove misure per introdurre ticket sono al vaglio. In nome della spending review lo Stato licenzierà decina di migliaia di impiegati e chiuderà migliaia di piccole scuole elementari e medie. Si deve risparmiare: va bene, ci sta. Però nel frattempo le spese militari non sono state ridotte, il nuovo direttore generale della Rai (solo per citare il caso più recente) percepirà uno stipendio di quasi 54mila euro al mese (quasi 2000 euro al giorno), il numero dei parlamentari non è diminuito e la tassazione dei grandi patrimoni non è stata manco ipotizzata.

Inoltre gli scudati, ovvero coloro che hanno riportato i soldi in Italia pagando una irrisoria tassa del 5%, non verranno tassati e i grossi capitali esportati in Svizzera per sfuggire al fisco non vengono toccati (diversamente da quanto fatto da altri paesi europei). Vengono però tassati, oltre ai pensionati e agli operai, le piccole imprese e i piccoli commercianti, costretti così a chiudere bottega: sono circa 35 le imprese che ogni giorno chiudono, ovvero mille al mese, per un totale di 6.321 fallimenti da gennaio a giugno di quest’anno. In tempi di crisi il governo Monti si ostina a voler fare la TAV, un’opera inutile e dannosa che dirotterà i soldi pubblici (miliardi di euro) nella mani di pochi, i soliti noti. Nessuna tassa sulle speculazioni finanziarie e sugli immensi patrimoni dei super ricchi. Questo più o meno il quadro della situazione dopo 9 mesi di mandato: per Mentana è un successo, per me un disastro. Giudicate voi. Ma soprattutto chiediamoci: il governo Monti è incapace o in malafede?

 
 
 
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CAMILLOT AMMAZZADRAGHI

Camillot Ammazzadraghi era un cavaliere di Re Artù e aveva una particolare ossessione per le bellissime tette di Ginevra,
 ben sapendo che se le avesse toccate sarebbe stato messo a morte.

Un giorno Camillot rivelò il suo desiderio segreto a Mago Merlino che ebbe una soluzione per soddisfare il suo lussurioso desiderio, ma gli disse che gli sarebbe costato 1000 monete d'oro.

Camillot accettò senza esitazione! Il giorno dopo, mago Merlino preparò un sacchetto di polvere urticante e ne mise un po' nel reggiseno della regina Ginevra mentre lei stava facendo il bagno. Non appena la regina si rivestì iniziò a sentir
 prudere sempre di più! Re Artù allora convocò il Mago Merlino per chiedergli un rimedio e questi rispose che solo una speciale saliva applicata per 4 ore poteva curare questo terribile prurito e i test svolti dal Mago rivelavano che solo la saliva di Camillot Ammazzadraghi avrebbe funzionato.

Il Re chiamò subito Camillot, che si era appena messo in bocca l'antidoto alla polvere urticante... E così Camillot Ammazzadraghi leccò per ore le tette che aveva sempre sognato e venne pure festeggiato dalla corte come un eroe!

Prima di tornare alle proprie stanze Camillot venne fermato da Merlino che gli ricordò il debito di 1000 monete d'oro. Camillot, ormai soddisfatto, si rifiutò di pagare, perché tanto il Mago non avrebbe potuto confessare in quanto
complice del suo inganno.

Il giorno dopo il mago Merlino mise la polvere urticante nelle mutande del Re.

 

FRASI D'AMICIZIA 1

L'amicizia è l'unico cemento che terrà sempre insieme il mondo. (W. Wilson)
 

FRASI DI AMICIZIA 2

Se la prima regola dell'amicizia è quella di coltivarla, la seconda regola è quella di essere indulgenti quando la prima è stata infranta.

 
 

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