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La mano umana, ventisette ossa. Semilunare, capitato e navicolare, scafoide, il piccolo pisiforme cornuto sulla parete esterna del polso. Anche se diverse per forme e densità, sono tutte allineate a filo, unite da un reticolo di legature che corrono sotto pelle. Tutti i vertebrati hanno ossa simili, e tutte le ossa si formano dallo stesso tessuto. L'ala di uccello, la pinna dorsale di una balena, la zampa di un geco, la tua mano. Certi primati ne hanno di più: il gorilla trentadue, cinque per ogni pollice. Gli esseri umani vventisette. Ti spacchi un braccio o una gamba, e l'osso che si salda viene avvolto da una guaina di calcio che lo rende più forte di prima. Ti spacchi un osso della mano e non s'aggiusta mai del tutto.
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DALLA PARTE DELLA NOTTE..
Mi trasformo in te, ecco cosa faccio quando non ci sei!
MISERABILE ARISTOCRATICO..
Vedi, c'è un suono che mi porta a te, sordido. Un cattivo odore di uomo impietoso. Aristocratico, miserabile. Ma se ti lasciassi cadere nel mio fango, nel mio quarto di manovalanza, se ti lasciassi gioire delle mie gioie e soffrire delle mie sofferenze?
Ogni sera
Quando la vedi dille che qui c'è un'aria calda,
senza vento. Che io ci sono ancora, che da qualche settimana
a un certo indirizzo parte di luci è spenta, da qualche settimana
parte di gente viene su senza ombre.
Senza forma. Con l'immaginazione frantumata.
Dille che non per questo ho scorticato le profondità del mare.
Ho fatto del mio meglio con le parole, sono ingrassato di poesia,
ho tagliato gli aceri da dove lei mi guarda e raccolto
foglie e saluti di tutto il vicinato; ma per un suo bacio.
Da un giorno o l'altro, ogni sera.
Casa
Li dovresti essere tu
dove si apre il cielo a fare luce,
dove sprofondo per trovarti,
azzittisce ogni pena.
Dietro le tende,
aggraziata,
a piccoli passi sulla corteccia nodosa,
a lucidare maniglie..
Attrezzi per amarti
La prossima cosa
è raggiungere un telefono pubblico e sentirti
sono lontano, stretto al mare
con la notte che cade lenta.
Tu,invece, starai tornando a casa
immagino la bici, le luci delle auto che ti superano nel buio
Susi deve averti sentita arrivare,
agita la coda. E' figlia
di questa casa anche lei.
A comporre il tuo numero
il capo scoperto, la strada
una coppia mano nella mano
poi dalle finestre sul freddo
sui baveri di cappotto, sulla tubatura scoppiata.
Infine sugli attrezzi per amarti,
mi sono ritrovato a ridere
dei muri sbilenchi,
mi sono riempito gli occhi di noi.
Mattina
Questa mattina mi hai lasciato un sorriso discreto
e sui piedi il leggero peso del tuo amore.
Oh! Adesso sono folle,
folle di passione che dirompe
e mi attenta.
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