La parola...

No, perché l'elefante...

ANTEFATTO
Tempo fa un signore raccontò al marito della mia 'amica al bar' una disavventura che gli era occorsa.
Era andato con moglie e figli a passare una giornata  in uno zoo-safari, di quelli in cui si gira in auto.
Il suo figliolo più piccolo aveva allungato dal finestrino qualcosa da mangiare ad un elefantino ma, spaventato dal fatto che l'animale aveva infilato la proboscide nell'abitacolo, aveva azionato la chiusura automatica del vetro in tutta fretta.
L'elefantino non era stato altrettando rapido, sicché il vetro salendo gli aveva incastrato  la proboscide. Per colmo di sventura il meccanismo si era bloccato, il vetro non scendeva più e dal di dentro non si riusciva a liberare l'animaletto, che barriva disperato dal dolore.
Richiamata dalle urla del figlio, era arrivata mamma elefantessa che aveva preso a menare colpacci sull'auto ammaccandola e terrorizzandone gli occupanti. Quando sembrava che stesse per sfondare il parabrezza erano arrivati i vigilanti del parco, avevano tenuto a bada l'elefantessa furiosa e forzando il vetro avevano liberato l'elefantino.
Avevano poi accompagnato i malcapitati all'uscita e, per rincuorarli, avevano offerto ai ragazzi qualche dolce e ai coniugi un paio di bicchierini di cognac.
Ristorati alla meglio, i nostri erano ripartiti, senonché dopo una cinquantina di chilometri erano stati fermati da una pattuglia di polizia.
- Prego, patente e libretto.
- A lei, agente -aveva alitato 'cordialmente' il conducente.
L'agente, insospettito dall'effluvio alcoolico e dalla macchina ammaccata, chiese:
- Come mai l'automobile è così malridotta?
- E' stato l'elefante!
- L'elefante? 
- Sì! L'elefante! Con la proboscide!- aveva sottolineato la moglie.
- Ah, con la proboscide... e perché?- aveva chiesto l'agente.
- No, perché l'elefantino piangeva!- aveva spiegato concitatamente il marito.
- Ah, c'era pure l'elefantino!
- Sì, e s'era bloccato nel finestrino!-rimarcò la moglie.
E il marito continuò:
- Sì, e la mamma elefantessa l'ha sentito, è arrivata a tutta velocità e con la proboscide...- e imitava con l'avanbraccio i colpi inferti alla sua auto- guardate qua, che ha combinato: quanti danni! Chi me li paga, ora?
- L'elefantessa, eh... a tutta velocità... e dava colpi... Sentite -disse l'agente con tono conciliante-, venite con noi in caserma che sporgiamo denuncia contro l'elefante.

E fu così che i malcapitati finirono la gita in questura e oggi ancora se ne parla.

IERI

Io e la mia 'amica al bar' siamo andate a prendere il nostro bravo aperitivo settimanale. Solo che è un periodo abbastanza complicato sia per me che per lei e un solo Negroni non è bastato a tirarci su, così ne abbiamo presi due ciascuno.
Un po' allegrette ci siamo messe in macchina per tornare a casa, quand' ecco che nella curva, da lontano, abbiamo visto una pattuglia di carabinieri.
- Se ci fanno la prova del palloncino ci portano in galera di corsa!- ha esclamato la mia amica che era alla guida.
- Non serve il palloncino; basterà che apriamo il finestrino- ho rilanciato io-. Pensi sia il caso di fare inversione? 
- Nooo! Lascia fare a me!
- Gli fai il sorriso magico come Mandrake?
- Faccio di meglio: se ci fermano gli dico che l'elefante...
- Ah, ecco, brava!!! ...con la proboscide...
- ...e l'elefantino...
- ...no perché la mamma correva...
- ... e il piccolo piangeva...
Siamo arrivate davanti alla pattuglia con la supercazzola elefantesca studiata alla perfezione.
Non ci hanno fermate.