La parola...

Amici scrittori: Simone Manservisi- Sull'orlo di un dirupo

'Sull'orlo di un dirupo- Storie di calcio e di anarchia' è l'ultimo libro del mio amico Simone Manservisi, edizioni Il Foglio.
Questo è un libro che, come lo stesso Simone dice nel suo blog, racconta una storia in parte autobiografica, in parte "socio-psicanalitica".
Il calcio è il grande sfondo integratore, ma su di esso si muove un protagonista che vuole raccontare alla platea dei suoi lettori, e soprattutto a quella dei giovani, il vero valore dello sport senza nasconderne le amarezze, i veleni, le difficoltà. 
Il calcio come filosofia di vita quotidiana: " Ti impegni per ottenere un risultato ma non lo ottieni? E' come nel calcio: non ti demoralizzare e continua... Qualcuno ti insulta per quel che fai, dici o scrivi? E' come nel calcio: invece che reagire e farti espellere tramuta in forza e determinazione ancora maggiori l'insulto... E' sempre come nel calcio".
Devo dire che questo libro mi ha sorpresa. In genere i libri di Simone sono impostati su uno schema surreale, metaforico, sognante. Alcune volte mi hanno ricordato scorci di film di Fellini, col loro trasfigurare la realtà portandola quasi in universi paralleli. Questo è un libro diverso: diretto, autobiografico, a tratti quasi un saggio. Sembra essere venuto fuori da un'esigenza forte di Simone di raccontare ma non tanto per alleggerirsi di 'fardelli' ancora pesanti, quanto per consentire ad altri di non caricarsi di quei suoi stessi pesi.
Probabilmente l'esperienza coi bambini gli ha dato quello che io chiamo 'il terzo occhio del maestro', che poi è quella sorta di senso in più che ti fa vedere le fragilità dei piccoli e ti porta a cercare, con le parole e l'esempio, a difenderli. O forse serviva a lui per fare il punto e scendere in campo ad affrontare 'la partita con la vita' con maggiore consapevolezza.
Quali che siano le motivazioni, nel libro c'è la passione e l'amore di un giovane che la sua partita continuerà a giocarsela come se l'è giocata finora, senza mai tirare indietro la gamba.
Complimenti Simone!
P.S. Solo su una cosa non sono d'accordo,  una cosa che hai scritto nella mia dedica: dieci anni in curva Sud al Partenio mi varranno bene il titolo di calciofila!