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Scrivolando per Bob

Post n°1171 pubblicato il 16 Gennaio 2011 da vi_di

BobSaintClair ha lanciato prima di Natale un altro giochino letterario, ed io vi ho partecipato.
Il gioco consisteva nel prendere come incipit narrativo la poesia di Poe 'Un sogno dentro un sogno'e costruirci intorno una storia sentimentale o d'amore ambientata o connessa con le feste di Natale e da contaminare con un altro genere letterario: noir, fantasy, giallo, insomma un'altra tinta a piacere.
Sono venuti fuori dei bei racconti, che chi vorrà potrà leggere QUI.
Il mio raccontino lo metto di seguito, ma voi andate a leggervi anche gli altri, che ne vale la pena!

Un incubo dentro un sogno

Questo mio bacio accogli sulla fronte!

Oddio, no, di nuovo quella poesia, sempre quella poesia! Non la sopporto più! Da quando in aereo ho visto che la stava leggendo e per abbordarla le ho detto che mi piaceva tanto, non parla d’altro. La recita, la ripete, me la spiega… basta! Non la sopporto più! Che cavolo vuoi che me ne faccia io di un bacio sulla fronte? Ci vuol ben altro, ci vuole! Ti sto tampinando da due giorni sorbendomi queste litanie, figurarsi se te la cavi con un bacio in fronte!

E, da te ora separandomi,
lascia che io ti dica
che non sbagli se pensi
che furono un sogno i miei giorni;

Da lei separandomi? A questo punto magari! Sono già quattro volte che le dico che sì, bella la poesia, ma è Natale e se non ci sbrighiamo a tornare indietro si farà tardi in hotel per il cenone, ma lei niente! Continua a ripetere questa poesia, e questa storia dei giorni che furono sogni. Incubi, furono, questi due giorni appresso a questa intellettuale del cavolo! E sì che le avevo tanto sognate, queste vacanze!

e, tuttavia, se la speranza volò via
in una notte o in un giorno,
in una visione o in nient'altro,
è forse per questo meno svanita?

No, non è ancora svanita la speranza di farsi questo cazzo di cenone di Natale in pace in albergo, col Mario e tutti gli altri della compagnia, ma se non ci smuoviamo da qui svanirà eccome! Ce le ho pure io le visioni: dalla fame! Mi sta quasi facendo rimpiangere i cenoni a casa, a farsi due balle con il nonno, gli zii e i parenti, pensa tu come sono ridotto!

Tutto quello che vediamo, quel che sembriamo
non è che un sogno dentro un sogno. Sto nel fragore
di un lido tormentato dalla risacca,
stringo in una mano
granelli di sabbia dorata.

Incubo, ti ho detto! Altro che sogno! Un incubo nell’incubo! L’avevo detto a Mario, andiamo sulle Dolomiti, a Natale si va sulla neve, con le slitte, i campanelli, le lucine. Che poi sono a un passo da Milano e non ci siamo mai andati, alle Dolomiti. Ma lui no, lui diceva che sono un provinciale, che a Natale si doveva andare al mare, nei posti esotici, fa più figo e poi si acchiappa alla grande! Sì, certo si acchiappa. Ma le matte, si acchiappano! Le matte come questa qui che parla di lidi tormentati dalla risacca mentre qui non tira un soffio.

Soltanto pochi! E pur come scivolano via,
per le mie dita, e ricadono sul mare!
Ed io piango - io piango!

E certo che scivolano: sono asciutti! Ma poi che si piange, questa? Sono io che devo piangere: è Natale e sono qui come un cretino a fare il romantico con questa qua che mi sta frantumando le scatole con le poesie.
Ma ora prendo il coraggio a quattro mani e… no a due mani: questa mi fa anche contar male le mani, accidenti a lei, all’Indonesia, a Mario, a me, a questo Natale di merda passato davanti ad una spiaggia che… ma… che cos’è, laggiù?

- Senti Agnese, scusa se ti interrompo l’ispirazione, eh, ma intravedo qualcosa di strano laggiù al largo. E poi si sente un rumore sordo in lontananza… che sarà?

ANSA.it - cronaca
14:14 24 dic

Una fortissima scossa di magnitudo 8.1 ha colpito l’Indonesia un’ora fa. Il sisma è stato registrato alle 21:14 locali, le 13:14 in Italia, con epicentro a largo della costa. Questo ha causato uno tsunami imprevisto. Ingenti anche se ancora non quantificabili i danni. Si teme purtroppo un alto numero di vittime e feriti. La Farnesina comunica che nella zona ci sono turisti italiani, di cui al momento non abbiamo ancora notizia, ma per la ricerca dei quali è stata allertata l’unità di crisi.

O Dio! Non potrò trattenerli con una stretta più salda?
O Dio! Mai potrò salvarne
almeno uno, dall'onda spietata?

Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo
non è che un sogno dentro un sogno?

 

 
 
 
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