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Post n°1408 pubblicato il 07 Gennaio 2012 da vi_di
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Quando i miei figli erano piccoli, per non farli immalinconire, smontavo tutto di notte e raccontavo loro che era stata la Befana a portar via gli addobbi, e che ce li avrebbe riportati puliti, sistemati e ordinati il Natale successivo.
A me accade sppena trascorso il giorno di Natale: tutto mi sembra diventato prosaico, e non vedo l'ora di smontare gli addobbi ed il presepe.
Spesso mi sono soffermato a chiedermi il perché di tale stato psicologico e mi sono dato diverse risposte...
Innanzitutto, mi piace l'attesa, i preparativi. Quindi preferisco il periodo dell'Avvento (come ho scritto in precedenti post).
Ciò che non sopporto è la mercificazione del Natale, compagna dell'ostentazione della ricchezza, dell'opulenza: tutto ciò mette in risalto le grandi e gravi ingiustizie sociali che ancora più gravi e più grandi appaiono in quel periodo.
E poi non sopporto certe luminarie insulse: vedi le stelle comete che certi commercianti espongono dalla metà di novembre e che, guarda caso, la sera di Natale, quando i loro negozi sono chiusi, se ne stanno squallidamente spente.
E mi chiedo anche perché i palinsesti televisivi trasmettano films natalizi solo a partire dal 28 dicembre!
Le luminarie devo dire che mi piacciono come idea della luce che porta il Natale; quello che non mi piace è che, almeno qui, non si differenziano quasi più: quest'anno si portava il celeste e c'erano luci celesti dappertutto! Pareva la città della fatina dai capelli turchini! Molto meglio gli addobbi spenti la sera di Natale, ma almeno un po' diversi. Odio l'uniformità, il tutto uguale: viva il diverso!
Questa cosa dei film non l'ho presente, forse perché guardo troppo poco la TV: mi viene da pensare che costino meno fuori tempo: saldi pure nei palinsesti, insomma...
Buona domenica amica cara!
Ti abbraccio!
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