Creato da montmorencydgl il 09/03/2007
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sera sera  :-)

Post n°35 pubblicato il 23 Novembre 2008 da montmorencydgl



Nave
solcami i mari
nave
non ti incagliare
placidamente
nave
fammi sognare
donne donne donne
da sopportare
nave
fammi risparmiare
nave
portami un’extracomunitaria
nave
fammi innamorare
nave
slegati dai significati
dalle vicende umane
prendi a volare
non affondare
in una soffice deriva
con l’abituale inettitudine
per conosciuta irresponsabilità
nave
che sia uno spiaggiamento dolce
che sugli scogli possa riparare
voglio giocare a carte con dei ragazzi
trescare con le loro fidanzatine
allontanarmi dall’inutile lavoro
e dagli insoddisfatti amori
nave
fammi sognare
una nave senza meta
una giornata senza destino
anche una notte senza sonno
un ponte vuoto
lo zenit come il niente
e un pettirosso in plancia
che si lascia accarezzare

 
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Dov'è Mr. Malaussène?

Post n°34 pubblicato il 03 Giugno 2008 da montmorencydgl

veloce veloce che ieri sera m'è venuto da ridere a vedere il tiggìttrè. C'era un negro a 3 ante facente parte di una milizia privata assoldata dal comune di Milano che chiedeva i documenti, ovviamente senza nessuna autorità, a un immigrato di colore in un palazzo che per anni ha fruttato soldi in nero agli affittuari. La cosa mi ha fatto sorridere perché mi ha ricordato molte pagine di Pennac, però mi chiedo se in Italia nascerà un giorno un signor Malaussène.
provo anche a insirire un link sull'emergenza rifiuti a Napoli ma più in generale sulla mafia e sul cartello dei rifiuti in Italia






anzi, no, me lo son perso


alla prossima :-)

 
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la memoria

Post n°33 pubblicato il 20 Maggio 2008 da montmorencydgl



La memoria sarebbe una gran bella cosa, se non appartenesse a pochi. Io mi accorgo come la maggioranza dei miei colleghi si dimentichi i mille atti e i mille volantini nei quali i sindacati da anni dimostrano di essere lo strumento di controllo datoriale dei lavoratori.
Tutti ci siamo dimenticati di come i nostri rappresentanti abbiano regalato, vincolando le scelte economiche dello stato, la banca d’italia alle banche private. Aggravando ulteriormente quella appropriazione indebita di cui nessuno si preoccupa di informarci, ma che esiste, del signoreggio.
Sull’argomento vi passo il link di un dj romano perché l’ha buttata giù in modo semplice e comprensibile
http://www.princefaster.com/index.php

e si merita un po’ di pubblicità gratuita. Il link sul signoreggio si trova in fondo alla pagina a destra.
Oggi si celebra la morte di D’Antona e ci siamo dimenticati dell’ingegnere informatico che fu suicidato perché scoprì che i servizi segreti stavano controllando le BR che preparavano l’attentato a D’Antona. Ci saremo sicuramente dimenticati di come la stampa ingarbugliò la vicenda dipingendo sulla vita privata dell’ingegnere informatico ipotesi assurde, fornendo per giunta materiale fotografico scadentissimo sulla sua presunta transessualità. Oggi ho visto liquidazioni e pensioni dei politici trombati e… altro che tesoretto, attualizzando le cifre, c’è solo da sperare che muoiano tutti il più in fretta possibile.
Ci siamo dimenticati chi è Berlusconi, anche perché visto che una sera in fretta fretta tutta la banda dei 952 ha costruito questa modifica alla legge elettorale dello sbarramento all’8% per favorirlo e per far sparire la finta rappresentanza di sinistra conviene dimenticare u passato e simme napule paisà, con tanto di pascià Sassolino compreso.
Ma ce n’è una curiosa, di cosa dimenticata, che secondo me dimostra quanto la realtà che noi viviamo sia una finzione costruita dall’alto. Logico che quanto accade nei microinsiemi diventi legge nei macroinsiemi, non so chi diceva che per capire l’infinitamente grande si debba studiare l’infinitamente piccolo (questa ve la butto lì e a chi vuole intendere intenda).

A voi l’articolo per intero col dubbio che questa vettura ad aria compressa non sia un brevetto del signor Negre, ma bensì da lui ripreso, perché mi sembra di ricordare di averne sentito parlare anni e anni prima del 2001. E chissà se c’è qualcuno tra di voi che si ricorda il nome dell’ingegnere informatico che è stato sucidato (a me pare Fantoni, ma potrei sbagliarmi)


Il caso Eolo auto

Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la Eolo (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente. Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano.
Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d'estate per l'impianto di condizionamento. Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento.
Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta.
Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice.
Qualcuno l'ha mai vista in Tv?
Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei tanti a mettersi in lista d'attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato sull'autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.
Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie.
Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo www.eoloauto.it risulta essere in vendita. Questa vettura rivoluzionaria, che senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia.
A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola, hanno usato Internet per far circolare informazioni.
Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la parola “Eolo”, nella prima pagina dei risultati trovate diversi riferimenti a questa strana storia.

Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti:
Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un'auto.
I dirigenti di Eolo auto Italia rimandano l'inizio della produzione a data da destinarsi, di anno in anno. Oggi si parla, forse della prima metà del 2006…

Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda?
Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti. La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati. Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi né di cambi olio, che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza.
Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della Esso, dove non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici, senza che l'”informazione” ufficiale dica mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo…

 
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p.s al p.s.  

Post n°32 pubblicato il 28 Aprile 2008 da montmorencydgl

aggiungo due o tre considerazioni dopo avervi raccontato dele poste. Altro disservizio che merita la mia attenzione. Da un paio d'anni ho rinunciato a inoltra ordini a ibs.it o a bol.com perché non solo non mi arrivavano i libri, ma nemmeno gli avvisi di mancato recapito. E questo dal 2000 al 2006. Nel 2006 dopo innumerevoli conversazioni telefoniche con gli addetti delle poste, e con gli impiegati del mio ufficio postale, trovo un telefonista in vena di confidenze e mi spiega com'è che funzionano le cose.
Quelli dello spedizioniere quando vedono la mia via, stretta e con pendenza impegnativa, pensano: e che so scemo de farmi sta salita a piedi?
Così non mi arriva né il pacco coi libri né l'avviso di mancato recapito dello spedizioniere. Quando all'ufficio postale si vedono consegnare il pacco dallo spedizioniere, che può rimanere in attesa da loro per 10 giorni, pensano: lo spedizioniere avrà messo nella cassetta delle lettere l'avviso di mancato recapito, chi me lo fa fa' di compilare il nostro e inviarglielo.
Così per 6 anni mi è toccato andare all'ufficio postale di tanto in tanto per vedere se il pacco l'avessero loro, e spesso ho sbagliato il calcolo dei tempi, anche perché è estremamente variabile e può andare dai 4 o 5 giorni al mese.
Ora la prima considerazione sul simpaticissimo Rutellone. Stasera ha detto solo cretinate commentando la sconfitta, le solite stronzate sulla sicurezza spacciate anche dalla rete unica nazionale delle sette emittenti (le sette emittenti uniche le conoscete quindi vi evito l'elenco, in ordine così come le piazzate tutti sul telecomando). Poi si è chiesto dove siano spariti quei centomila voti in meno rispetto al primo turno. A me l'ipotesi appare ovvia. C'erano le ploitiche, e visto che gli elettori di sinistra erano andati a votare piuttosto che votare un fascista si son rasseganti a votare il Rutellone. Però questa domenica le politiche non c'erano, e parte degli elettori di sinistra, conoscendolo, si saranno detti che tra il marcio e la muffa, o il marcio e la destra, tutto sommato era meglio starsene a casa o andare al mare.
Ho visto un bel confronto tra il vincitore di sinistra e il perdente di destra (uso questi termini per distinguerli l'uno dall'altro mica tanto perché uno sia di destra e l'altro di sinistra) della cittadina di sestri levante. Due coglioni, sembrava di vedere il film scemo più scemo. Il perdente che ha fatto calcoli su quanti pochi elettori abbiano eletto il nuovo sindaco, sbagliandoli, e il vincitore che senza capire minimamente cosa avesse affermato l'antagonista ha risposto con i suoi numeri, sbagliati anche quelli. Ma ora dico, ci sarà stato un giovane di qualche partito di democrazia partecipata, o comunismo partecipato, o verdemare, o lista civica nuova politica, insomma, queste liste che nascono come funghi ma che non hanno esponenti poltici di carriera. E poi, se non si va al mare a sestri levante?
l'unica cosa di cui mi posso felicitare è del 15% in meno alle amministrative e oltre il 20% alle provinciali. per le provinciali non mi stancherò mai di fare la domanda: ma a che cazzo serve la provincia? e alla risposta "boh" di infierire col mio: e allora che cosa ci vai a fare a votare?

a ri buona serata

 
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infostradaaaaaaaaa, prrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

Post n°31 pubblicato il 28 Aprile 2008 da montmorencydgl



E vabbe’, speriamo che Alemanno sia meglio di Storace, che sia da governatore che da ministro ne ha fatte mai tante e mai gravi che impalarlo sulla pubblica piazza costituirebbe un atto di clemenza democratica (e mi riferisco ai suoi vari attentati alla salute pubblica sorvolando sulle ruberie milionarie messe in atto nel Lazio). D’altro canto i romani conoscono bene Rutelli che nel suo periodo da sindaco a Roma è stato riconosciuto, almeno dalle persone con un briciolo di giudizio , come il portanome del degradamento della sinistra che iniziava ad evidenziare palesemente il suo amore per gli affari, per gli imprenditori, per il patrimonio pubblico disinteressandosi di quant’altro non riguardi l’apparenza dell’amministrare, non la sostanza.
A bomba su infostrada che è megliova Siccome la sua adsl fa sempre più cagare con cintinue di sconnessioni, e considerata la negativa esperienza del passato recente di alice, sto cercando di vedere se esiste un’alternativa alla connessione via cavo, cioè mediante la telefonia mobile. Apro una parentesi, nella mia Creusa l’unico servizio che funziona è quello dell’acqua, per il resto la corrente spesso va a singhiozzo, l’azienda di igiene urbana (ora Multiservizi, anche se sarebbe meglio chiamarla manco un servizio) da quando è nata, nell’86, si sarà fatta vedere 4 o 5 volte, la linea telefonica è quella che è, e prima o poi cercherò di provare che non ci mandano del gas ma dell’aria, perché è impossibile che per bollire l’acqua fino a qualche anno fa ci volevano 10, 15 minuti e ora ce ne vogliono una ventina (con cucina nuova).
Così ieri, tanto cheero a fare spesucce, prendo un paio di depliant per le connessioni sul mobile. Oggi comincio a studiarmi quele della wind e subito trovo due offerte vantaggiose:
mega ore, e mega ore 100, 9 e 15 euro, me cojoni. Con 15 euro mi faccio la 100 ore e ce n’è d’avanzo, spendo 4 euro in più che con quella schifezza di infostrada ma almeno dovrebbe rimanere connesso più dei soliti 5 o 10 minuti.
Leggo in po’ più sotto e trovo. La tariffazione è a sessioni di 15 minuti e di 50 centesimi l’una, addebitati anticipatamente.
Il che vuol dire:
che se ti colleghi, apri la posta e dai una controllata hai già speso 50 centesimi;
che ogni 15 minuti il pc ti si disconnette (da quel che ho letto sui forum);
che sta cazzo di mega 100 ore non ti costa 15 euro al mese ma, se sfrutti tutte le 100 ore, costa 215 euro.
Solita giungla italiana. Ultimamente si dice che in Italia ci sono i prezzi dell’Inghilterra e gli stipendi della Grecia, ma non è così, ci sono tante cose che costano più care che in Inghilterra, una è Internet. E in Inghilterra nel giro di sei ore passi da un fornitore di servizi all’altro senza nessuna menata se non quella di fare 4 fax, due per vecchio e due per nuovo fornitore.
Continuo a scorrere il depliant e dopo le offerte a tempo trovo quelle a volume. Incappo subito in questa:



Scopri l’offerta a volume Mega 1500. Con soli 8 euro mensili, 1500 euro al mese di traffico dati gratuito per navigare in libertà, dove e quando vuoi su wap, i-mode™ e internet su rete HSDPA, UMTS o GPRS.


1500 euro di traffico Internet equivalgono a quasi 500 MB di dati scambiati in Internet!


Ma che cazzo vuol dire? Ma ci credono analfabeti? Ma che razza di falcoli han fatto per dichiarare una cosa del genere? 1500 euro sono uno stipendio e mezzo di questi tempi, altri che 500 mega di dati. Dimmi quanto mi costano ‘sti 500 mega di dati e le menate tienitele per i dirigenti e i pubblicitari che si inventano queste assurdità. Mi domando: esisterà qualcuno che leggendo prima quel 1500 euro di dati, che sembra che uno debba scaricare l’enciclopedia Motta, e subito dopo vede quel 500 mega, che è un nono di un dvd, non si chieda: ma quanto son fuori questi?
Comunque, io con 500 mega ci vado avanti 21 giorni più o meno. Avevo provato la connessione mobile quando infostrada se lo stava a locciare per darmi l’adsl (sei mesi ci mise, sei mesi funzionò, e ora sta procedendo nel suo disservizio degenerativo). Però prima vado a vedere cosa dicono sui forum, che lì si scoprono tutte le magagne e tutte le astuzie che usano le compagnie per metterlo in quel posto all’utente.
La vita in italia è una continua lotta contro l’assurdità, meno male che esiste Internet che ogni tanto ti fornisce il modo di difenderti.
Buon inizio settimana



p.s.: sul forum di ciao.it ne ho trovate di tutti i colori sia su l’adsl di infostrada che su quella mobile di wind 

 
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