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Oggi è solo il tempo di fare silenzio e donare, fatelo tutti!

Tremori

Era una domenica come tante altre, in una famiglia come tante altre, chi finiva i compiti, chi guardava la tv, chi chiacchierava a telefono. All'improvviso un calore fortissimo seguito da tanti scossoni forti; ricordo nitidamente che due braccia forti mi sollevarono di peso dalla sedia e in men che non si dica mi ritrovai fuori casa. Fu talmente veloce mio zio che neanche ricordo di aver provato paura, in fondo era la prima volta che assistevo a qualcosa di simile. I miei 8 anni non mi permettevano di avere un bagaglio di esperienze tali da capire cosa fosse accaduto. All'esterno sembrava di essere stati bombardati, macerie ovunque mi girassi, grida di disperazione, il pianto di chi pensava di aver perso tutto e il pianto di chi non trovava i suoi cari. Dopo pochi minuti ci allontanammo dal centro abitato per andare in un luogo "aperto", dove non ci fossero costruzioni che potevano venir giù. Dopo quei momenti, la velocità della ricostruzione è stata inversamente proporzionale a quella delle scosse che avevano ditrutto i sacrifici di una vita. Già, una vita dedicata alla famiglia, dedicata al lavoro, deidicata ai sacrifici per un futuro migliore. Molti quel futuro non l'hanno visto, altri che avevano come responsabilità morale di dare il futuro ai superstiti si sono arricchiti alle loro spalle. In Italia il terremoto è una tragedia per tantissimi e un affare per molti altri! Spero che questa volta, la cosa, non sia trattata come l'Aquila o l'Irpinia o tanti altri posti che a distanza di anni aspettano ancora invano di riappropriarsi della propria dignità.

Anni d'argento del web

"25 anni di connessione. Il web ha fatto il suo ingresso nel mondo 25 anni fa in questo giorno! Ringraziamo Tim Berners-Lee e gli altri pionieri di internet che hanno contribuito a rendere il mondo più aperto e connesso."

Ringraziamo anche per la possibilità data a dei pirla (il sottoscritto più pirla di tutti) di poter esprimere i propri pensieri anche quando assurdi e farli conoscere fino all'altro capo del mondo. Se qualcuno aspettava una rivoluzione, credo che internet ne abbia incarnato tutti crismi. Ai posteri decidere se trattasi di rivoluzione positiva o negativa; a occhio e croce io un'idea me la sono fatta...

Palloni sgonfiati

Mentre attraversavo le vie del centro, l'attenzione si è soffermata sul volto raggiante di un bimbo che usciva da un negozio di articoli sportivi con il suo nuovo pallone da calcio. Il pensiero subito è andato alla mia infanzia, quando dopo un’operazione alle tonsille mio papà mi fece trovare al risveglio dall’anestesia un pallone nuovo sul comodino, dalla gioia non sentii neanche più dolore! Già pregustavo il momento in cui l’avrei provato sul prato del campo dove ero solito giocare! Ma i palloni all’epoca erano totalmente diversi da quelli supercolorati di oggi, a pensarci bene all’epoca era tutto più bello, più romantico: le maglie erano in lanetta e i numeri andavano dall’1 all’11; gli scarpini erano tutti neri e nessuno si sarebbe mai sognato di indossarne di fluorescenti; i palloni (appunto) erano bianchi con pentagoni neri e il cuoio quando pioveva li rendeva pesantissimi. Di colpo ho riguardato il volto del bimbo e un moto di tristezza mi ha fatto capire che le nuove generazioni si stanno appassionando a uno sport sempre più simile al wrestling...

With or without you

"La vita è ciò che ti accade quando sei intento a fare altri piani", questa è la frase che ho scelto come titolo del blog aperto due anni fa. Dopo tanti mesi di profonda riflessione e autocritica, ho capito che le persone che entrano nella mia vita lo fanno a prescindere dalla mia volontà. Il destino molte volte ci mette lo zampino, ma solo il tempo è in grado di farmi capire a che titolo siano entrate e per quale motivo. Non impongo a nessuno di entrare o peggio restare, ognuno è in grado di ragionare per se e al di là del fatto che possa dispiacermi o meno non investo la mia risorsa più preziosa (il mio tempo) nel pregare nessuno. Mai ho pensato di avere un carattere semplice, anzi è la prima cosa che dico quando mi presento! Non è un'ammissione di colpa, ma un onesto modo di presentarsi, senza nascondersi, dando modo a chi interagisca con me di non rimanere spiazzato. Poche persone poi riescono o vogliono andare in profondità, alla fine sono quelle che rimangono...il resto è di passaggio.