Viaggio nel Conero (pt.2)

Circumnavigando l’Italia: il Conero. Un viaggio tra Loreto, Recanati e Porto Recanati.

Parte seconda. Prosegue il breve viaggio mio e di Mister D, nei dintorni del Conero.

Alloggiando nel bellissimo Alle Pendici Del Conero B&b, ci siamo fermati un paio di volte a mangiare a La Fornace, ristorante-pizzeria a 3 minuti contati di macchina dal B&B. Una pizza sottile molto buona, in particolare io presi il tagliere misto, con formaggi e salumi del posto, tutto super buono. Anche il cameriere fu davvero molto gentile, la seconda volta che ci siamo fermati, abbiamo anche chiacchierato del più e del meno.

Potevamo non andare nella terra natale di Giacomo Leopardi? Recanati è stata una bella scoperta, un piccolo borgo caratteristico a tema Leopardi. La cosa più complicata fu trovare parcheggio. In tutte le vie del borgo sono appesi i versi de L’infinito di Leopardi, che di sera, una volta accese le luci, fanno il loro effetto spettacolare. Tutto molto poetico. Non siamo riusciti ad entrare nella casa di Leopardi perchè c’era troppo da aspettare, ci siamo limitati a passeggiare nel giardino della casa.

Porto Recanati era abbastanza deserta, anche a causa della pioggia. Il viale del lungomare è costeggiato da case colorate, fa un effetto quasi da film, sicuramente in estate sarà frequentatissimo. Ed anche più bellino da vedere. L’acqua del mare era proprio limpida e la spiaggia fatta di quei sassini tipo ghiaia. Sicuramente da tornarci in estate.

A Loreto ci siamo passati giusto per curiosità, perchè era di strada, non per scopi religiosi. C’è giusto la cattedrale di Loreto, il Santuario della Santa Casa, al cui interno si trova la “Madonna nera” che noi non abbiamo visto. Nel paese ci sono un migliaio di negozi di santini e oggetti religiosi. Su consiglio della mia amica Giulietta, ci siamo fermati a pranzo alla Piadineria Artigianale Magritte: molto buona, la piadina sembrava quasi una crêpes. A Loreto abbiamo incontrato una buffa signora che ci ha raccontato di essere appena stata tradita dal marito, quindi lei si stava recando nella celebre cattedrale di Loreto per pregare che all’ex marito e all’amante venisse un brutto accidente. Tra l’altro, così dal nulla è partita a raccontare, noi l’avevamo solo aiutata a parcheggiare. Chissà che fine avranno fatto, ad oggi, il marito e l’amante?

La prima parte del viaggio si trova nel post precedente! Qui di seguito trovate i link dei siti web dei posti che ho citato.

Alle Pendici Del Conero B&b: https://www.allependicidelconero.it/

La Fornace: http://www.lafornacesirolo.it/

Viaggio nel Conero (pt.1)

Circumnavigando l’Italia: il Conero. Un viaggio tra Fabriano, Sirolo e Numana.

Parte prima. Io e Mister D abbiamo intrapreso questo breve viaggio nei dintorni del Conero a settembre,  forse non il periodo più adatto per queste località. Nel complesso, siamo stati via 5 giorni, spostandoci sempre in auto.

Prima ancora di arrivare a destinazione, abbiamo fatto tappa a Fabriano, un piccolo borgo che ci era di strada. In realtà, questa fermata ci era stata consigliata, perchè lì è dove producono la carta Fabriano (avete presente i fogli bianchi di vari formati che si comprano per la scuola?). Forse era il periodo, ma non c’era proprio niente di niente, ci siamo fatti giusto una passeggiata + colazione nella piazza.

Alle Pendici Del Conero B&b è un bed and breakfast meraviglioso, in mezzo al verde delle colline. Parcheggio incluso, un giardino immenso ed una visuale che lascia senza fiato. Camere pulitissime e molto curate, la nostra comprendeva  camera da letto matrimoniale (con di tv, mini frigo, condizionatore e armadio) + bagno gigantesco con sia doccia che vasca. La proprietaria è stata gentilissima e super disponibile, si occupa lei della colazione (buonissima) che si può consumare in veranda o nel salone interno.

Sirolo è la meta adatta per visitare le più belle spiagge del Conero. Noi ce la siamo presa molto comoda, visitando solo la spiaggia di San Michele, ma ci sono anche bellissime spiagge come quella dei Sassi Neri e quella delle Due Sorelle, proprio nei dintorni. Il paese è carino, sicuramente in estate è pieno di vita.

La Spiaggia di San Michele si raggiunge a piedi da Sirolo, tramite un sentiero immerso nel verde che scende dal paese fino alla spiaggia. Ci si impiega una mezz’ora buona e servono abiti comodi. Noi l’abbiamo trovata semi deserta perché la bella stagione era ormai finita, ma in estate è sempre piena.

A Numana abbiamo trovato ancora un po’ di vitalità. La parte bassa comprende la zona portuale e la spiaggia turistica, perfetta per passeggiare al tramonto. Salendo varie salite e gradini, la parte alta è quella più di paese, con varie terrazze panoramiche. Noi ci siamo fermati a cena nel Ristorante La Torre, molto chiccoso e romantico, in una terrazza vista mare. Ristorante di pesce abbastanza costoso, però si mangia bene.

Il viaggio continua nel prossimo post! Qui di seguito vi lascio i link dei siti web dei posti che ho citato.

Alle Pendici Del Conero B&b:  https://www.allependicidelconero.it/

Ristorante La Torre: https://www.latorrenumana.it/

 

Calendar girl: aprile, maggio, giugno (di Audrey Carlan)

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Il secondo volume della famosa saga di letteratura erotica Calendar girl.
VIETATA AI MINORI.

Come scritto per il primo volume, questa serie parla esplicitamente (ma molto esplicitamente) di sesso.

Prosegue la saga Calendar girl con il numero 2 di 4 libri. E se ero perplessa già sul primo, ora lo sono di più.

Continuano le vicende della protagonista Mia, che lavora come escort (accompagnatrice) per ripagare i debiti del padre. Particolarità della vicenda: ad ogni mese è assegnata ad un uomo diverso, tutti ricchi e affascinanti.

Passano i mesi e passano gli uomini, ma continua in sottofondo la storia tra Mia e Wes. Relazione travagliata, perché lei va avanti nel suo percorso, accompagnando (volendo dirlo in modo soft) altri uomini, mentre lui si trova una nuova compagnia. Intanto, aprile ospita un arrogante ed atletico giocatore di baseball, maggio fa sognare con un samoano in stile Dwayne Johnson, giugno è teatro di politica grazie ad un ricco e attempato filantropo di Washington.

Molto molto bella l’esaltazione del corpo della protagonista: vengono ammirate, acclamate e celebrate tutte le sue curve. Il fisico in carne è apprezzato proprio a livello sessuale, una novità piacevole.

Bello anche il fatto che qui Mia stringe una vera e  duratura amicizia con gli uomini di aprile e maggio, tanto che troviamo queste relazioni fino anche a giugno.

In linea generale, non credo di aver apprezzato troppo questo libro… nel finale, accade un evento scioccante per la protagonista, al seguito del quale le viene chiesto di prendere una decisione. Mi ha lasciata un attimo perplessa il collegamento tra il ragionamento che fa e la conseguente decisione.

Il libro comincia a diventare troppo volgare per i miei gusti, ma è un parere puramente personale. Non apprezzo pagine e pagine di sesso fine a se stesso, apprezzo di più la storia d’amore di sottofondo. L’unico motivo che mi porterebbe a leggere il seguito, è la curiosità sull’evolversi della relazione Mia+Wes.

Kale chips: le chips di cavolo nero

Esperimento di Culi-in-aria:
chips di cavolo nero, o kale chips, una ricetta sana e di tendenza per affrontare la quarantena.

Le “kale chips” sono una variante di patatine chips (quelle nei sacchetti, per intenderci) fatte con le foglie del cavolo nero. Uno snack sano per questa casanza.

La ricetta mi è stata consigliata dalla mia amica Franca e, chiarisco fin da subito, i nostri risultati sono stati moooolto diversi.

Accendete il forno a 180°, così ottimizzate i tempi. Nel mio secondo tentativo di cottura (quello riuscito) ho messo il forno ventilato, mentre nel primo (quello fallito) avevo scelto l’opzione riscaldata sopra e sotto. Fate le vostre considerazioni…

Prendete le foglie del cavolo. Magari non usatene subito una quantità industriale, perchè il risultato potrebbe farvi cacare. Consiglio, come primo tentativo, giusto un cespo.

Lavate/pulite le foglie del cavolo. Togliete il gambo dalla foglia: non è necessario cavare tutto il gambo centrale, giusto la parte più grossa.

Disponete le foglie su una teglia da forno (usufruite della carta da forno, plis). Cospargete le foglie con una pennellata di olio extra-vergine d’oliva. In mancanza di quel pennello che si usa in cucina per cospargere o spennellare il cibo, potete usare un cucchiaino. Come ho fatto io.

Volendo, si possono aggiungere alla mistura d’olio semi di sesamo, timo, origano, o altri semi/spezie.

A questo punto, il forno dovrebbe essersi riscaldato a dovere. Mettere la teglia in forno per 5-10 minuti. Tenete sempre d’occhio le foglie, ci vuole pochissimo a bruciarle. E in quel caso vi sembrerà di mordere una foglia secca, di quelle che cadono dagli alberi in autunno (come nel mio primo tentativo).

Se vi piace il genere (se vi piace il cavolo, soprattutto), questa ricetta potrebbe soddisfare i vostri palati. A me ha fatto cacare, avevo un saporaccio di cavolo in bocca che mamma mia.

Alla prossima esperienza Culi-in-aria.
Buon appetito!

Calendar girl: gennaio, febbraio, marzo (di Audrey Carlan)

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Calendar girl: una delle serie erotiche più conosciute a livello internazionale.
VIETATA AI MINORI.

Vogliamo essere diretti: questo libro è un porno. Parla dell’argomento in modo molto spinto, senza mezzi termini. Siamo sull’onda di Cinquanta sfumature di grigio o After, se conoscete il genere.

Primo di 4 volumi. La saga Calendar girl, travolgente ed erotica, ha scalato le classifiche. Infatti ne ho sentito parlare ovunque, tanto che mi sono incuriosita e l’ho preso.

Per ripagare i debiti del padre, la protagonista Mia inizia a lavorare come escort (n.b.: accompagnatrice, NON prostituta) e ad ogni mese è assegnata ad un uomo diverso (tutti super ricchi) che deve, appunto, accompagnare.

Il primo volume della serie,  racconta il rapporto tra Mia e gli uomini dei primi tre mesi. A gennaio si parte subito a treno proprio, con una ship mega galattica: l’incontro tra Mia e Wes.  Sono una coppia che adoro. A febbraio… no il tizio di febbraio non l’ho sopportato. Marzo, invece, è teatro di una bella amicizia.

Provo dei sentimenti contrastanti riguardo questa lettura. Non è un genere che mi piace, infatti né Cinquanta sfumature di grigioAfter mi sono piaciuti, sebbene li abbia cominciati. Forse è  colpa mia che sono di una romanticheria molto tradizionale, per così dire. Non vorrei, ecco, che alla fine questa risulti una serie in cui la protagonista si va a fare un tot di uomini diversi, senza una storia che faccia da fondamento.

Comunque, è presto per trarre conclusioni. La relazione Mia+Wes salva molto la situazione, l’autrice ha fatto benissimo a metterli subito nel primo mese. Infatti ho preso il secondo libro quasi soltanto per vedere come prosegue la loro lovestory.