Novembre anche per me.

Ho un’amica speciale che ha la febbre.

Oggi l’ho sentita e domani, nonostante abiti nell’altro emisfero dell’hinterland milanese, andrò a trovarla.

Gli porterò un carico di caldi abbracci e di dolci coccole, e mentre la stringerò sotto la sua solita copertina e la vedrò socchiudere gli occhi alla televisione vorrei solo poter pensare che non siamo così incompatibili.

Vorrei solo potermi illudere qualche ora che siamo innamorati. Che non sia solo un’amica speciale (intendo che ci ho fatto sesso, per quanto dire trombamica sia triste più di questa canzone).

Domani chiudo gli occhi e non ci penso, magari mettiamo la sveglia e dormiamo abbracciati.

Forse ho più bisogno io di coccole e abbracci.

Lei poverina mi aspetta da giorni e io mi trovo sempre da fare.

Lei pensa ancora al suo ex e qualche volta me lo ricorda, io faccio un pochino di broncio per quanto siamo amici da un sacco di tempo (solo amici  fino a poco tempo fa in quanto siamo stati per un sacco entrambi fidanzati). Ma un po’ mi da fastidio sentirglielo dire.

Forse ho la febbre al cuore che è così freddo da riflettere il cielo milanese. Anche più freddo delle foglie cadute.

A volte come tutti penso di non aver capito nulla, e d’autunno sono almeno il doppio delle volte in cui penso di aver capito tutto.

No non sono il tipo da guardare con invidia i coetanei che sembrano felicemente accompagnati con figli.

Non mi manca la mia ex ne penso a come sarebbe stato averci una famiglia.

Non mi mancano i cappotti nell’armadio.

Non mi mancano ragazze (non mille, un paio) che immagino sarebbero lusingate di accompagnarmi a Parigi.

Non insomma nessuno status-single della stagione autunno-inverno 2017.

Forse mi manca innamorarmi?

No, probabilmente sono solo metereopatico, quando c’è freddo umido mi fa male dentro… ai tropici non mi capiterebbe proprio!

E che è novembre anche per me.

Ma ora è tardi. Troppo per me.

Buonanotte.

 

 

600 battiti al minuto

Bhe ho appena finito di scrivere il mio primo post sul primo dei miei blog.

Ieri sera dovete sapere (voi che inciampate in queste righe) ho aperto dal cellulare per errore quattro blog con lo stesso titolo. Ora volevo semplicemente cancellarne tre partendo da questo…poi…il foglio bianco e io, bhe io che “nonhoancorasonno” .

Chissà quante parole ci sono nella lingua italiana? Quante frasi e quanti pensieri ci si possono comporre?

Quanti pensieri ogni momento mi passano tra i forse troppi neuroni che mi ritrovo affollati disordinatamente nella scatola cranica? Non lo so, se si possono contare io non l’ho ancora fatto. Fossero pecore…

Per esempio potrei scrivere delle mie passioni che sono il canto, il ballo, la cucina, i viaggi, le arti marziali, le auto d’epoca e a quanto pare anche scrivere…no… ho troppe passioni e questo post diverrebbe un elenco. Fossero pecore…

Peccato che e a volte quando sono molto giù, si capita anche a me anche se da queste righe probabilmente sembro la persona più vitale del mondo(spero di comunicare positività o quantomeno di riuscire a bleffare benissimo), ops mi perdo… dicevo a volte quando sono molto giù mi dimentico di quante passioni ho e di come anche per questo la vita sia bella.

E se sono ancora sveglio la colpa è proprio della mia passione morbosa per la musica. Lei parla direttamente al mio dentro riempendolo di tutto ciò che vuole e mandandomi alla deriva…dovevo dormire!

Musica vediamo se rimedi e riesci a far tornare Morfeo:

mmmm ci siamo eccolo il lontananza solo ci vuole un pochino meno magia che sennò inizio a pensare come il protagonista di un film di Tim Burton…chissà che sogni farei…provo questa:

Mi viene spontaneo chiedermi se sembrerò proprio solo a scrivermi cose insulse? La risposta a queste e ad altre non fantastiche domande al prossimo post dato che finalmente:

orahosonno!

Buonanotte miei fans (tanto se nessuno legge questo post non corrò il rischio della figuraccia a scriverlo :D) .          Ciao

 

 

 

 

 

Capitolo 2°

Ricordate da piccoli la famosa domanda quanti ani hai?

Bhe io davvero a volte mi sento solo un adolescente nonostante anagraficamente sia un uomo.

Ma almeno un cavolo di mese consecutivo vorrei essere sicuro al 100% di me. Sicuro di essere bello come dice mia madre o simpatico come dicono gli amici.

Di essere davvero speciale e che non sia solo una mia infantile convinzione: “perché in fondo siamo tutti un po’ speciali“.

Bhe questo post è solo per chiedere all’eventuale o agli eventuali lettori se davvero ci si sente spesso tutti così, inadueguati, non in grado, o è solo un momento legato alle mie vicissitudini personali e mi faccio un sacco di paranoie? Immagino già propenderete per la seconda, appurato anche che è una delle domande più lunghe e contorte della storia.

Ma se volessete rincuorarmi (tempi sbagliati? moriro nel dubbio) e fare un opera buona potreste dirmi che anche voi vi sentite così. Ve ne sarei grato dato che come si può chiaramente evincere (fa figo scriverlo? spero di si) ultimamente ho l’autostima non sotto i piedi ma sei piedi sotto.

Sono in attesa di un vostro gentile riscontro.

Ciao.