Buongiornissimo, Kaffè?

Primo concetto: l’ultimo post che ho scritto, come ho detto in un commento, mi ha ricordato ESATTAMENTE i motivi per i quali, nonostante tutto, continuo a stare qui. Sono stati scritti commenti meravigliosi, da tutti. Commenti in cui c’era dentro davvero umanità. Forse ricordare i vecchi tempi ha smosso qualcosa, forse ricordare quando s’entrava qui e i post dedicati facevano sorridere e non piangere ha fatto bene, non lo so, ma in tutte le vostre parole si è sentita forte e chiara la “partecipazione” sincera, vera, spontanea e per me è stato un grandissimo successo. Pipponi su pipponi faccio, spesso per niente o controproducenti e poi…improvvisamente…una “discussione” come quella. Bella, pacata, sentita. Una splendida fine.

Bon. Adesso vi comunico la mia decisione, presa dopo 3 giorni di full immertion ( ?? giusto? non son sicura…) nei soliti frullatori al massacro. Tenetevi forte perché sto a pipponà di nuovo:

Alura. Anzi. Alura pota. Posso essere bresciana? Brescia non è una città “chic” quindi forse posso…non so. Comunque. Alura pota. Io, da qui, non me ne vado. Per principio. Ho dato tanto a questa community, tanto di tutto: tempo, interazione, pvt, pipponi, ho rotto i coglioni a tutti, ho litigato con tutti, mi sono scusata, ho fatto dispetti, ho ammesso errori, ho raccontato cose ( tutte false? boh ) ho proposto argomenti, ho partecipato a giochi, ho partecipato a liti, non mi sono mai tirata indietro a nulla, ho difeso gente, ho cercato di far fare pace ad altra gente…qua sopra ho fatto veramente tutto. E ora non me ne vado per principio. Non per far contenta una criptica qua, una che si sente piantina sempreverde di là, uno che ha deciso che devo morire di là ( tanto muoio eh…se c’è una cosa sicura, a cui SIETE OBBLIGATI A CREDERE è che muoio…ora non so bene quando, non vorrei dare appuntamenti e poi non rispettarli, ma morire, muoio ). Io sarò quello che ognuno di voi ha deciso che sia ( j’adore la gente onnisciente…ah no…j’adore non posso…MA PIAS FES…meglio? ) ma non sono mai stata cacciata via da nessun posto perché, tutto sommato, sono abbastanza una brava persona. E non vado via da qua solo perché qualcuno ha deciso di zittirmi.

Oggettivamente, però, ho finito gli argomenti. Eh eh. La logorroica dai post luuuuuunghi, ha finito le parole. Visto? Ve l’avevo detto di avere pazienza che, prima o poi, tutti i mari si prosciugano eh. Sinceramente non so più di cosa parlarvi: se parlo di me e delle mie relazioni sono tutte palle, se vi posto le battute che vengono fuori con Alice mi dicono che invento i romanzetti, se parlo del lavoro nunsiamai scoppia un casino perché invento, se parlo di mia figlia lassamo sta peggio che andar di notte, se vi posto qualche foto in reggiseno arrivano a dirmi che faccio schifo poi ci rimango male…oh io ho finito LA VITA eh 😀 Cioè. Altre cose, nella mia vita, non ce ne sono. Almeno che io sappia…poi sicuramente qualcuno qua sopra saprà cose di me che io non so.

Come posso fare quindi a coniugare “non me ne vado perché io, da qui, sarò l’ultima che esce. Per PRINCIPIOCAZZO” a “non so veramente più cosa cippa dirvi?” Dalla prossima settimana, ho deciso, farò un post alla settimana. Posterò degli animaletti glitterati col buongiorno o tazze di kaffè, mi alleno a far la cinquantenne feisbucchiana tanto, a quanto pare, sto lì lì. Mi farebbe tanto piacere se continuaste a passare a salutarmi. Un blog da “buongiorni”. Tanto per non buttare all’aria 8 anni di tutto. A prescindere da tutto. Un segnale che, quando si spende tempo per le persone…il tutto non finisce con un click su “cancellablog”.

Buongiornissimo, Kaffè?ultima modifica: 2017-05-18T12:09:32+02:00da Tiffany.2016

64 pensieri su “Buongiornissimo, Kaffè?

  1. Anzitutto sono contenta che rimani ma l idea del buongiorno con la schiuma del cappuccino glitterata non mi attira molto ;).
    Tif sei troppo intelligente x passare alle stronzate ho il vago sentire che non ci riusciresti a lungo termine :)…..io i vecchi tempi qui non me li ricordo…Non c ero….ma ti posso dire una cosa?….fregatene a me piace leggerti e pure agli altri che commentano qui sopra….tu senza idee??? Ahahaha…lascia passare qualche giorno…l idea ti viene sicuro….ti ho letto mentre rispondevi con cognizione di causa a donne di oltre 40 anni che riempivano i blog di favole e favolette….ti ho vista lottare da sola contro persone adulte che hanno usato il tuo passato x denigrarti ….ma tu sei sempre rimasta e hai sempre lottato…cosa credono di fare questi ora….demolirti?….evidentemente non hanno ben chiaro un concetto….tu giovane donna hai ricostruito la tua vita da sola….questi con quattro righe su un blog non ti fanno manco il solletico 😉

      • Ma fidati ti stupirò: non dirò più niente. Non me ne vado eh. Non me ne vado manco morta perché non è giusto. Ma non dirò più nient’altro che “buongiorno”. Almeno scema sembrerò sul serio perché non se ne può più.

  2. E aggiungo una cosa qui da te…l ultimo commento infamante e lurido che ho letto su di te è stato “ti piace fare la povera piccola immigrata” non ho risposto li Tiffany Perchè per quanto mi si sia girato lo stomaco non avevi bisogno pure del mio commento c era fin troppa caciara sotto quel post….però sai le parole hanno un peso x me e toccare una persona su certe cose è da vigliacchi….vorrei far vivere a certa gente una settimana di quello che hai passato tu e poi vedere se sarebbero ancora in vita….Questo è lo spessore di certe persone….e come dico e ripeto io posso parlare xchè fra me e te non correva Buon sangue…ma mai è poi mai avrei usato i tuoi racconti e la tua vita privata x ferirti….certe cose x me non sono tollerabili!

    • La storia della piccola immigrata me l’hanno cucita addosso. Io non sono un’immigrata, l’ho sempre detto. Sempre. Io ho la cittadinanza italiana, ho un padre italianissimo, lombardo, nato a Brescia da genitori del Sud che qui s’erano fatti un tesoretto coi cavalli, allevandoli e con le mucche. Quindi io sono italiana: voto. L’ho sempre detto. Sono però nata da un’altra parte e finché sono stata da un’altra parte ho avuto un’infanzia meravigliosa anche se povera “secondo i canoni italiani” ma non i canoni di dove stavo, lì era “normale”. Poi, a un dato momento, qui in Italia, è successo un intoppo e ho vissuto un periodo, nell’adolescenza, piuttosto complicato. Che poi si è risolto, con la nascita di mia figlia. Da lì in poi punto e a capo. Ma l’ho sempre detto! Io non ho mai detto di essere una povera immigrata arrivata qui tra sofferenze e peripezie io sono arrivata in aereo prima classe in italia, con passaporto nuovo di zecca…l’ho sempre detto!

  3. Qiondi sono certo di dover stare ancora taaaaanto tempo qui
    fiuuuuuuuuuu
    pensavo che dovevo iniziare a far fagotto 🙂

  4. La piantina sempreverde…? Ahahah…
    Si resta Tiffany… Lo sappiamo entrambe quanto ci siamo detestate. Ma odiate mai… Parlo per entrambe perchè lo so. E quando ci scornavamo o facevamo rissa di gruppo da te, sbroccavo lo so, mi giravano a mille, mi usciva il fumo dalle orecchie, mi veniva di mandarvi affa (e forse vi ci ho pure mandato)…
    Però da te, a parte una volta (e non la cito perchè è acqua passata) non mi è mai venuto il magone. Sarà che nel tuo blog eravamo come bambini che giocano alla lotta libera, una volta che si sono azzuffati e sputati addosso poi gli viene fame e vanno a fare merenda insieme. E poi è tutto dimenticato… Per quanto mi riguarda è sempre stato così, gli scazzi che ho avuto nel tuo blog non mi hanno dato motivi così gravi da portare rancore in eterno. Mi è dispiaciuto quando hai cancellato il blog di Libero, è stata una perdita per tutti. Quando uno si stanca, si esaspera, si stressa e se ne va, è sempre una perdita, chiunque esso sia. Ma tu in particolare sei un personaggio storico quì dentro, non sto facendo la leccaculo credo che sia un pensiero comune a tutti. Per quanto riguarda lo stress, se ci stanno quelli che ci esasperano, basta spegnere il pc e non esistono più. Semplice no? 🙂

    • Ma concordo, Eva, concordo. Ci siamo detestate, fanculizzate, io ti ho fatto un pessimo dispetto ok…però alla fine delle finite, hai ragione, abbiamo anche saputo mettere un punto e ti dico, per me questo è importante. Ci sta pure che ci si tiri i capelli e poi, diciamocelo, io a volte mi incazzavo come una vipera ma a volte ridevo anche…cioè dai, col senno di poi…le storielle sui lupi che mangiavano bacche, sulle magie e su Capoverde qualche volte erano pure esilaranti. Era diventato, a un dato momento, anche un gioco. Oddio non che fosse una bella cosa…però rispetto a certe dinamiche viste in seguito, aho’, io e te eravamo proprio due dilettanti che giocavano 😀

  5. Secondo me la soluzione è già nel post che hai scritto. Sei sicura che comunque tu sarai quello che ognuno di noi ha deciso? Ok, allora se è così, se è davvero così, non hai nulla di cui preoccuparti. Scrivi pure tutto quello che ti viene da scrivere, non pensare alle conseguenze tornando ai ricordi delle cose passate, tanto ognuno di noi vede solo quello “che vuol vedere”. E se hai compreso questo, è inutile che tu cerchi una linea per schivare determinate cose.. perchè semplicemente una linea non esiste, potresti venir offesa pure per tazze di caffè, animaletti glitterati e via discorrendo. Sentiti libera di essere quindi. Completamente libera.. è un diritto che nessuno può toglierti. Come? Non è importante, puoi essere tutto quello che vuoi. Il resto, i pensieri altrui.. prendi anche quelli come una forma di libertà. Accetta che ci sia gente che non crede, gente che contesta, gente che arriva ad insultare ed odiare. Questo è l’unico prezzo da pagare per essere qui dentro.. ma se ci pensi, non è tanto diverso da ciò che succede nella vita reale. Non sarà smettendo di scrivere quello che senti che queste persone cambieranno. L’unica cosa che cambia davvero, è che non sarai libera di essere come vuoi (nel rispetto altrui). E questo è davvero ingiusto.. non solo per te, ma per qualsiasi essere umano. Non preoccuparti quindi, spiega le vele, e naviga senza paura nell’oceano della vita. Vedrai che ne varrà sicuramente la pena. Un saluto!

    • Ma sicuramente troveranno il modo di ridire pure sulle tazze di caffè…vorrano vedere la licenza della torrefazione e il titolo di barista 😀 Tu hai ragione, come sempre. Lo sai che lo penso che tu abbia ragione. Ma sai anche ( se sei chi penso io ) che io mi sbatto, mi sbatto, mi sbatto e poi mi arrendo per sempre.

      • Ma dai.. ora stai esagerando, mi spiace ma non posso proprio essere d’accordo. Tutta la tua vita è una rappresentazione perfetta del “non arrendersi”! E tu lo sai meglio di me! Se ti fossi arresa, adesso non saresti affato dove sei e non saresti affatto quello che sei! Semplicemente, tu non conosci nemmeno quale sia la sensazione dell’essersi arresi, se non in linea teorica. Forse sarai stata sconfitta a volte, altre sarai caduta.. ma mai, mai mai mai, sei rimasta a terra. La tua forza risiede proprio nell’andare avanti sempre, anche quando non si scorgono effettive possibilità! Per questo, tu hai già incarnato in passato “quell’infinita possibilità” di cui parlavamo, e non è di certo per quello che succede qui che smetterai di farlo.. ti sei confrontata con cose ben più grandi di 4 scaramucce da glob! Quindi, per favore, non dire queste cose che dissacrano la tua stessa esistenza, il tuo stesso coraggio! Se molli è per altri motivi: forse ti stai annoiando e cerchi nuovi stimoli altrove (ad esempio). Ma questo poco c’entra col fatto che tu ti sia effettivamente arresa.. soltanto non ritieni più “utile” quello che stai facendo qui. Sono 2 cose completamente diverse e, chi ti conosce, non farà fatica a vedere dov’è la verità. E ricordati: in realtà, non devi spiegazioni a nessuno. In realtà, sei libera di scegliere cosa fare e quando farlo. Ma cerca di non dissacrare mai quello che sei, perchè nel non arrendersi c’è una grandissima forza e onore, c’è una grandissima fiducia nell’esistenza (anche se inconscia magari): è questo che ti rende veramente grande! É questo che ti caratterizza più di ogni altra cosa! É questo il tuo dono ed esempio per il mondo! Cerca di non scordarlo mai. Un caro saluto

        • E infatti, tu lo sai. E lo sai, perché lo sai. ( sempre se sei chi io penso tu sia…ahaha è surreale tutto ciò…ci stiamo parlando per ipotesi ) Ed è proprio perché tu lo sai che io, su questo blog, ho deciso, a un certo punto, di mettere in gioco la verità…che dopo tanti anni non sopporto più di non essere creduta l’unica volta che mi sono messa in gioco con la verità. Vedi…se io avessi voluto crearmi un personaggio…avrei usato altre armi. Per una donna è semplice. Avrei accuratamente evitato certi argomenti, perché certi argomenti, indiscutibilmente, tirano fuori le tue falle. Se avessi voluto usare questo blog per “un trampolino di lancio” per “costruirmi la vita parallela figa” l’avrei fatto…non sarei venuta qua a raccontare dei fallimenti. Avrei detto, che ne so, di aver lasciato io il padre di mia figlia e non di essere stata una scema che non aveva capito nulla: a me non fa piacere, eh. Per come sono io ( che voglio sempre avere l’ultima parola ) dichiarare al mondo di essere stata presa in giro come una pollastra non è motivo di orgoglio. Non avrei cominciato questo blog, anni fa, raccontando di com’ero trattata nell’ufficio dove lavoravo ( dove facevo caffè tutti i giorni perché non mi permettevano nemmeno di fare le fotocopie da tanto pensavano fossi imbecille…che poi io le fotocopie le sapevo fare, prima lavoravo all’Unieuro, capirai, fotocopiavo tutto il giorno ) Poi la mia vita è cambiata: in 8 anni, le cose cambiano…finiscono gli studi…si trova un altro lavoro…ma se avessi voluto costruirmi un personaggio infallibile non mi sarei neanche messa con una persona che conoscevano tutti e non avrei neanche dovuto annunciare di essere stata lasciata n’altra volta da uno che conoscevano tutti, nel giubilo generale di alcune galline starnazzanti che non aspettavano altro. Se avessi voluto dipingermi come la perfettina…avrei fatto come tante. Venivo qui…raccontavo degli uomini che corteggiano tutti quanti me ( qua è così: hanno tutte la fila davanti casa, ma dove cazzo abitano, a Uomini e Donne? Bah…) dei successoni lavorativi ( mai parlato di un successo lavorativo? forse una volta della vittoria di un gatto…m’hanno fatto nera pure lì ) e avrei evitato: liti…confronti…di aprire la porta a gente che potenzialmente poteva sputtanarmi…avrei evitato la politica…la religione…avrei evitato tante cose. Adesso che io venga ancora qua a raccontare cose…che senso ha? Li ho scritti un paio di post…ma non mi riesce di pubblicarli. Io sono d’istinto. Dico quello che mi passa per la zucca, se ci penso troppo sopra non mi viene. Ormai guarda…guarda attorno: ci odiamo tutti. Ci schifiamo tutti. Il gioco è unicamente “aspetta che trovo la virgoletta per andare a dire ennesimamente che quella è falsa, quello è stronzo, quello non ha il titolo di studio e l’altro non abbassa la tavoletta dopo che ha fatto pipì”. Non esiste più “ti racconto questo…parliamone…ridiamoci”. Quante risate si son fatti tutti su di me? Quante sciocchezze, che non mi facevano certo onore, ho raccontato, per far fare due risate? Poi certo siamo su un blog, qualche balla qua e là ci deve andare: non è che posso venire qui e fornire l’indirizzo del mio lavoro o le analisi del sangue quando mi sono operata. Ma qualcuno è riuscito persino a dire che mi ero inventata l’intervento “per essere compatita” ma Cristo Santo ma si è arrivati a certi limiti davvero…come se poi mi fossi compatita io. Ma compatita de che. E quindi passa la voglia. Ti viene da dire: ma ne vale davvero la pena farsi il fegato marcio, perdere giorni e notti a spiegare…spiegare…spiegare…dimostrare…dimostrare…ma perché…

          • Ok, non sopporti più di non esser creduta. Ci sta, ma chiediti perchè. Quando vuoi o devi risolvere qualcosa, non smettere mai di chiederti perchè. Perchè hai bisogno di esser creduta? Che succede in te se le persone non ti credono? Perdi forse valore? Dimentichi chi sei realmente? Oppure hai il timore della visione che hanno gli altri su di te? Chieditelo, chieditelo profondamente e rispondi onestamente. Fossero anche tutte queste cose insieme o una soltanto.. non riesci a vederne l’inconsistenza? L’inconsistenza che accomuna tutto ciò che è falso e non ha realmente valore? Ammettiamo che tu avessi voluto crearti un personaggio. Ammettiamo che gli altri credano che tu sia quel personaggio. Cambierebbe realmente qualcosa? Avresti la possibilità di esser davvero quel personaggio? No, neanche se ti impegnassi con tutta te stessa. Quello che voglio dire è che, come la metti la metti, sul lungo periodo le cose (vere) verranno fuori lo stesso. Sia che tu voglia, sia che tu non lo voglia. Così per te, così per gli altri. Adesso, se parti da questa consapevolezza di base e, oltre ad analizzare te, analizzi anche le persone che ti girano intorno.. non pensi che magari, devi solo riconoscere che anche gli altri sono immersi in questo gioco? Ovvero, anche gli altri tendono a costruirsi un personaggio e che quel personaggio, per rimanere in piedi, in questo momento ha bisogno di dire ciò che ti ferisce? É solo un gioco che tende a stabilire chi è più bravo, su una base di assoluta falsità! Capisci? Capisci di cosa ti stai preoccupando? Ti stai preoccupando del falso che, per quanto possa impegnarsi, non riuscirà mai a nascondere il vero. E che, per quanto possa impegnarsi, non riuscirà mai neanche ad intaccare ciò che è vero in te. E se questo sembra accadere, è solo perchè sei tu che gle lo permetti, proprio non sopportando più di non esser creduta e continuando a dare spiegazioni. Se sei in verità, non hai alcun bisogno di capire chi crede cosa, perchè la cosa davvero importante è solo che tu sia in verità. Di questo dovremmo preoccuparci, non di altro. É come per la storia delle tazze di caffè e le immagini glitterate: se cerchi di pubblicare solo cose che non danno fastidio a nessuno, arriverai ad un punto che, per farlo davvero con tutti, non pubblicherai più nulla, nemmeno le tazze di caffè. Perchè per qualcuno, anche quelle potrebbero essere un problema! Puoi ridurti a tanto? E se si, quale senso avrebbe? Nessuno. Quelle persone che prima criticavano te, ora che non ci sei più, semplicemente criticheranno qualcun altro. In realtà non risolvi nulla. E non solo non risolvi nulla, ma nel frattempo non sei più libera! E di questo si, di questo puoi e dovresti preoccuparti sinceramente.. Non siamo tutti sullo stesso livello di coscienza, è questo che devi accettare. Accettare e se riesci, non dimenticare mai. Per quanto tu possa essere la verità incarnata in una persona, troverai sempre qualcuno che non ci crederà, qui come altrove. E bada bene.. “qualcuno”, perchè dire che “nessuno” ti crede, è anch’essa una falsità. Tuttavia preoccuparsi di questo, è solo una costante perdita di libertà, di energia e di tempo. Non gioverà a te, ne gioverà realmente agli altri.. è praticamente inutile. Ora.. sei riuscita a dichiarare al mondo i tuoi fallimenti? Brava! Sono queste le cose utili! Sono queste le cose che fanno cadere “i finti personaggi” in te, come negli altri. E al contrario di ciò che pensi, deve esser invece un motivo di orgoglio. Perchè se tutti facessimo così, alla lunga cosa succederebbe? Succederebbe che il falso cadrebbe del tutto, che tutti i finti personaggi (in te o negli altri) verrebbero smascherati e rimpiazzati dalla verità! Sarebbe la fine di ogni conflitto! Perchè in ogni conflitto, di qualsiasi genere e sorta, c’è sempre un elemento di falsità da qualche parte. Tutto ciò per dir cosa? Non dobbiamo aver paura di nulla, nemmeno dei fallimenti e di ciò che pensano gli altri, perchè tutto è utile… è questo che dovremmo stamparci nel cuore! Tutto è utile, anche la sofferenza! Solo che non sempre abbiamo i giusti occhi per vederlo. Perchè senza la sofferenza e tutto ciò che ci arriva di negativo, non riusciremmo mai a trascendere noi stessi (e ciò che è falso in noi stessi), non riusciremmo mai a cambiare davvero e diventare sempre più forti. La sofferenza è essenzialmente un’oppurtunità che, se colta nel verso giusto, non può che aiutarci. Solo che noi tendiamo a guardare sempre il lato oscuro della medaglia, non solo di questa ma di qualsiasi medaglia. E adesso.. osserva quanta debolezza c’è in chi si mistifica! E sicuramente l’hai vista, si che l’hai vista! Debolezza e falsità sono due amiche che viaggiano sempre insieme. Ebbene.. neanche queste persone di cui parli saranno esenti da questo processo: prima o poi arriverà il giorno in cui, per un motivo o per un altro, la loro frustazione e sofferenza sarà così forte, che non riusciranno più a tener su ciò che è diverso dal vero. É l’esistenza tutta che ci spinge in questa direzione, con o senza il nostro consenso. É un processo del tutto naturale che non guarda in faccia a nessuno. Ed essenzialmente succede per spingerci ad essere sempre più forti, sempre più VERI. Cosicche se tu oggi riesci a comprendere e superare questo, domani non avrà più alcun potere su di te, non ti farà più nulla. Capisci quello che ti sto dicendo? Non perdere questa opportunità. La tua sofferenza è solo una grande opportunità. E se vuoi un parere da me che, per quanto poco, dovrei valere sicuramente come un “uno”.. ecco io ti dico che stai procedendo alla grande. Solo che tu corri, altri camminano, altri stanno fermi.. ed è normale che superando qualcuno, l’invidia verrà fuori. É assolutamente normale e tu non puoi farci nulla, se non ribadire la tua verità o fregartene letteralmente. Chi ti invidia così, in realtà, cosciamente o inconsciamente, si sente impotente verso quello che sei. Vedendo la medaglia da questo lato.. riuscirai ancora a provar rabbia verso queste persone? … Per concludere: non è che ci odiamo tutti, soltanto che tu tendi a voler esser in accordo con tutti. E questo è bellissimo, è sano ed è giusto, sappilo. E probabilmente un giorno succederà davvero. Ma non “aspettarti” che quel giorno arrivi oggi, domani o chissà quando.. vai avanti soltanto con la consapevolezza che sei nel giusto e vedrai che prima o poi accadrà sicuramente. Tu fai la tua parte e non preoccuparti di altro perchè, se la fai bene, stai già facendo tantissimo! Vale la pena farsi il fegato marcio quindi.. a spiegare, spiegare e rispiegare le cose? No, hai ragione! Chi ti riuscerà a capire ha già capito, e chi non c’è riuscito fino ad ora, non ci riuscirà di certo con altre parole. Quindi smetti per favore, smetti di sfiancarti in questo modo. Coloro che ti vogliono bene (e ce ne sono visti i commenti), non possono che soffrire insieme a te quanto tu stessa soffri. Quindi smetti, smetti subito, per il bene tuo e quello degli altri. Hai fatto tutto quello che potevi fare, andare avanti così vorrebbe dire soltanto sbagliare. I risultati arriveranno, dai tempo al tempo, e non scordati mai che per quanto tu possa avere meno di 30 anni, con tutto quello che hai passato (sofferenza) sei già parecchio avanti in tutto. Vuoi sbancare il casinò nemmeno a metà della tua vita?! Coraggiosissimo èh.. ma non ti sembra troppo?! Rilassati un pò con il pensiero che stai procedendo bene e che non tutti ti vedono in un certo modo. E se anche c’è qualcuno che vede te stessa diversamente.. e bè, peccato, perchè vuol dire che per ora non riesce a vedere altro.. è soltanto un suo limite. Vai avanti come vuoi, non importa come, ma vai avanti senza farti condizionare da nulla: sei libera e sai cos’è giusto.. queste sono le uniche cose che contano davvero. Ed io spero che tu nel tuo intimo, non debba dimenticarlo mai. Ciao

  6. Mentre leggevo il post, ricercavo una chiave di lettura che lo potesse rendere a me interpretabile. Un gioioso miscuglio d’ironia e sarcasmo seppure addolcito con la metaforica promessa della colazione settimanale… in compagnia!

    A commentare, istintivamente, non mi veniva proprio per niente perché, in fondo, mi hai fatto riflettere che non avrei potuto aggiungere altro a quanto già fatto nel passato. Compresa la giostra fra vita pubblica, quella privata e lo scrigno segreto.

    Poi ho sbirciato fra i commenti e le tue risposte già pubblicate e mi son accorto che c’è un modo diverso per accogliere le tue ”residuali” parole scevre da preconcetti di carattere soggettivo derivanti dalle vicissitudini ormai archiviate.
    E allora, secondo me, se le parole son finite prova a riciclare quelle “usate”! E a friggerle con l’aria, magari quella pura di montagna confeziona in bottiglia di vetro.

    E continua serenamente a fallire perché solo consolidando esperienze negative, si riesce a migliorare. E non è retorica!

    Per fare economia di parole, accompagna le tue cartoline, o le foto che sceglierai di pubblicare, con un Haiku, Senryu o Tanka. Come fossero le sintesi dei tuoi ex “pipponi”.

    E buona vita, M@.

    • Kit se io continuo a dire quello che voglio, prima o poi, io e te ci ammazziamo. E’ sicuro proprio. Uno dei due deve mollare il balino, perché io e te, dentro lo stesso perimetro, finiamo per prenderci a testate…e nessuno dei due si spacca la testa, è quello il dramma! 😀

    • Ma ne sarei felicissima! 🙂 E…son sicura…riuscirò a trovare il modo di comunicare cose anche senza nemmeno una parola…vedraaaaaai.

  7. Ecco, Tiff, guarda…… il cappuccino a me no ehhhhhh!!!! che la combinazione del caffè e del latte insieme per il mio stomaco sono deleteri, cominciano a litigare là dentro e chi ci rimette poi sono io. Quindi pippona pure su qualsiasi argomento, fosse pure il sesso degli angeli, ma niente cappuccini per piacere……….

  8. Io su feisbuk non ci metto gli animaletti glitterati, quella che ci metto ha di tutto tranne che i glitter…… mi si allappano i denti con i glitter, che poi ho riletto e non minacciavi cappuccini, ma caffè, e già allora va meglio, però dai Tiff…….. sei sprecata tu se metti i buongiorno e il caffè……..

    • Ma sai che lo penso anche io di essere sprecata a cappuccini glitterati? ( sì sto avendo ‘na botta di presunzione e SALVE SONO DIO ma di solito poi mi passano ) Però alla fine, tendenzialmente, la gente preferisce pensarti scema. E va bene così. Tanto mi hanno pensato “qualsiasi cosa” mo che credano che sia una deficiente da buongiornissimo kaffè è proprio il meno eh… 😀

      • Ciao… sono Me… cioè… sono Me perché se dico chi sono dico sono Me… non ci sono altri come Me!
        chi sono? Dio? no! sono la Juventus AH AH AH
        Un mozzico sulle chiappe 😀

  9. Vuoi un commento serio?
    davvero?
    mi viene fuori un pippone galattico
    no
    lassa stà
    ma chi te lo fa ffà
    t’aliquificherebbi
    ma lassa perde
    ma perché…
    nun insiste
    che fai? intigni?
    aho
    l’hai voluto te
    poi nun dì è corpa dell’ormone che faceva la corsa co’Snuppe mentre che Erose li rincorreva ppe tutti li laghi de li mari de li fiumi de la casa intanto che zeuse abbaiava e lupo guardava la tv co’ le pantofole sur divano bbono inmentre la Nana co’l’ermetto bianco fischiava le precedenze!
    aaaaaaaa
    pijo fiato
    veniamo al post
    Perdonami Tiffany… ma se qua non ti crede alcuno dei tuoi lettori in quelli dovrei essere incluso e giocoforza sarebbe incluso il fatto che sia fra quelli… anzi… se per tua stessa ammissione sono fra i più assidui ancor più aumenta la mia responsabilità in questo tuo penaiero di non essere creduta
    Ora
    può essere che anche involontariamente ti abbia creato tale quesito?
    Forse qualcuno in questa piattaforma gioca con il fatto di essere “non evidente” (gli invisibili o gli anonimi sono ben altri da quelli che si piazzano dietro un pc) e sfoga… credendosi isolato indi invulnerabile… le sue paturnie o mostra doti prese a prestito che nella realtà del quotidiano non ha né la forza né la capacita per fare!
    Ma spero di avere dimostrato di non voler essere parte di quella genia e con tanto di premessa torno al credere o non credere.
    Cosa dire davanti ad una tua foto?
    la battuta che viene spontanea è la prossima volta mostra una lastra almeno i pipparoli saranno contenti di vederti senza nulla addosso (neppure la pelle).
    La verità Tiffany è che per molti viene facile demolire gli altrui castelli in quanto il proprio è di sabbia e si mostrano fintamente vulnerabili.
    come quando intervistano un tipo a casa e la settimana dopo cambiano tizia ma la casa è la stessa… i poco attenti non comprendono la finzione e di loro mostrano la propria restando fregati
    Tu hai mostrato quel che hai avuto… cosa differenzia la veridicità dalla finzione?
    la nostra percezione!
    Chi non ha mai mostrato interesse per le vite altre dalla propria o finge tale interesse o prima o poi toppa
    inciampa nei suoi stessi paradossi.
    A me interessa leggerti ma non capisco qualsiasi cosa tu scrivi.
    alcune volte taccio
    altre intervengo
    altre ancora… per ovviare a possibili scontri puerili… mi limito a ritardare l’intervento.
    Ma parto sempre da te
    da quello che di te mi arriva
    non posso avere la presunzione di avere capito chi sei… ma ho cercato di capire cosa mostri di te.
    una volta mi hai scritto descrivendo quella che credi sia una mia capacità… e non sei la sola a crederlo… ma se ci pensi un secondo è solo questo… ascoltare… leggere… con curiosità ed attenzione.
    poi possono essere anche tutte favole ma sono un disegnatore e un favolista e so bene che in ogni leggenda… in ogni personaggio creato in un fumetto… dietro ogni carattere ci sta una persona ben definita.
    su quel rifugio da imbroglio che chiamate facciabuco in molte usano simpatici avatar dei cartoon che le descrivono (ne sai qualcosa? 😉 ).
    Gli avatar da cartoon non sono veri ma sono quanto quella persona vede di sé o vorrebbe il che equivale ad una sua verità.
    potrebbe non coincidere col reale ma questo non ne fa una cosa meno intensa per chi la vive!
    Per questo reputo importante che se vedo un avatar di… che so… il gatto di shrek non pensi di parlare col gatto di shrek ma con una persona che magari vuol dire di sentirsi un astuto felino
    pur senza perdere il pelo sul divano (a meno che non si faccia la depilazione lì AH AH AH)
    Sono tanto attento ai particolari da farti anche delle (oreoccupate) osservazioni come ben ricordi.
    A me piace leggere le avventure di Tiffany… quasi quanto quelle di Carlo e Alice (titolo più indovinato dell’originale in inglese) … piace leggere le sue avventure e credere che dietro a quanto scrivi ci sta una persona con le sue paturnie… i suoi scannamenti… i suoi desideri… le sue golosità… la voglia di sentirsi donna e quella di trovare una cuccia per fare come Lupo
    il combattimento fra le domande di una madre e quelli di una figlia
    ci sta tutto questo qui
    ci stai tu
    e credere a quel che leggo non mi costa fatica
    Ma se ci sta chi sceglie altro va bene!
    fa parte del loro diritto a non credere
    del resto ci sta chi crede che siamo andati sulla luna e non sa che è impossibile come invece sa qualsiasi gatto
    ci sta chi crede che siamo soli nelle nostre stanze mentre alle volte gli animali mostrano attenzione verso il nostro nulla o luci si accendono o spengono inspiegabilmente.
    Non dico essere creduloni… ma la responsabilità non è non raccontare delle favole ma sapere che sono solo delle favole… è sapere che quando racontiamo una nostra versione è la “nostra” versione. e forse non tutto scevra dalla percezione personale.
    Ma tolta la salsa resta il pollo da addentare.
    Se il pollo fosse di ceramica allora mi romperò i denti ma non per aver creduto fosse buono… ma per aver dato retta solo alla vista e non al tatto… all’olfatto… al gusto!
    Non so se sono stato abbastanza chiaro Tiffany… e forse mi sono dilungato al punto che i tuoi sìsì con il capo saranno diventati un dondolio che ti porta paso dopo passo nel mondo di Orfeo
    Ma vorrei leggere alteo che delle Aldate…
    Anzi… lo parafraso e dirò… nessuno può impedirmi di crederti con credenza per cui credendo di crederti credo che resto! 😀
    Daje Tiffany
    non scoraggiarti anche perché poi o si sente il puff o si sente la puzzetta… AHA no… quella è con la “E” AH AH AH

    • Ma quante verità dici sempre tu? Ma vuoi venire qui una volta a dire una stronzata così almeno litighiamo? Posso io sempre doverti dare ragione guarda che io ho un’immagine da mantenere, eh, non puoi farmi questo! Sei scorretto. Sei molto scorretto 😀 Alla fine si subisserò di foto di Snoopy ed Eros così imparate…cioè in realtà non lo so…ormai sono caduta in una strana spirla terrorizzata in cui non vorrei mai che si arrivasse a prendersela anche coi piccoli piccini picciò e lì mi dispiacerebbe perché sono un po’ figlioli quei due brutti sorci. Bah. Non lo so. Si vedrà.

      • Lo sai che Lupo non ci va mai dentro la cuccia? Questa è una di quelle domande alle quali faccio pure io fatica a rispondere, sono anni che mi interrogo. Lui va SOPRA la cuccia. Pure se piove. Io guarda a volte non lo capisco.

        • ma se noi due siam sempre qui a litigare che pariamo il babbo con la figliola (altra definizione non ci credeva nemmeno un credulone data la spaventosa -per colpa mia- differenza di età).
          Certo… faccio la parte di babbo Banks (il principe di bel air) sempre in collisione con le figlie ma sono meno… come dire… abbronzato?
          i piccini mozzicano Tiffany e fanno sempre in tempo a girarti intorno mentre cerchi di acchiapparli.
          Ovvio che Lupo vada sopra la cuccia
          mica è un cane!
          lui è superiore al concetto di “nido” e domina il circondario in attesa
          di cosa?
          EHE ora vuoi sapere troppo
          ma fai una prova
          Vai da lui una sera e ringrazialo
          senza aggungere altro
          vedrai che capirà
          😉

          • Ma in effetti te, come un babbo, mi cazzi assai eh. Questo c’è da dirlo. Mi cazzi sempre 😀 E’ vero, Lupo fa l’unica cosa che deve fare: il Lupo. E sta sulla cuccia. Anche adesso eh…5 del mattno e lui sta sopra la cuccia, con un occhio dorme e con l’altro no. Ha il cervello sconnesso quella bestiaccia 😀

            • Tiffany… glielo spieghi te a Gi che essendo un rospo Fono FenFa denFi?
              Quindi non posso far tanto male con un mozzichino AH AH AH

          • A volte è spiazzante, sì. Io non dovrei far le preferenze eh…perché non dovrei…però in effetti…lui…non dico sia “il preferito” perché è brutto da dire…però…diciamo che ha un fascino tutto suo, ecco.

  10. MAX !! Ho bisogno di te. Spiegami. Perché la gente non conclude le discussioni. Dimmelo tu. Perché non è in grado di tenere presente i discorsi degli altri, di ascoltare le ragioni e le spiegazioni. Perché la gente, a un certo punto dice “basta me ne vado!” e gira le spalle, sbatte le porte, chiude le comunicazioni e pensa, avendo fatto così, di averti “stoccato”, di aver fatto il gesto superiore. Perché la gente dice “non vale la pena continuare a discutere” o “non ti degno più di risposta” e pensa, così, di aver segnato il punto. Io non vado mai via da una discussione, neanche se dura tre mesi. Durante la discussione ti dico tutto quello che penso, anche i peggio insulti ma non me ne vado finché non sono assolutamente sicura di aver messo un punto, che quello che penso sia chiarissimo all’altro e che a me sia chiarissimo ciò che dice l’altro. E lo faccio con tutti, pure con uno che incontro per strada e che urto accidentalmente. Non mi interessa mai di segnare il punto ma mi interessa sempre che si vada via con un “ok, d’accordo, facciamo così”. Ma lo faccio solo io…e alla fine prendo tutte porte in faccia. Perché la gente è così fottutamente egocentrica e ha solo voglia di vincere? Ma quella cosa che “o si vince tutti o si perde tutti” quella faccenda del “la vittoria è trovare un punto d’incontro” ma che concetti sono, esistono davvero o son leggende? E come al solito ci credo solo io, come alla storia dei folletti nei funghi?

  11. perché? qualcuno non crede che ci sono i folletti nei funghi?
    che sciocchi 🙂
    Dunque Tiffany
    ci sono discussioni e discussioni.
    ci sono quelle che reputi inutili e ti scoccia anche il doverle aprire e quella che attendi i tempi siano maturi per evitare fraintendimenti o che al posto tuo parli l’ira se non la stanchezza.
    ci sono anche quelle che si portano avanti per tempi biblici senza cavarne un ragno dal buco… e quelle che sai di avere ragione ma non sai come spiegarlo all’altra persona senza ferirla.
    Sono rarissimi i casi in cui una discussione perfetta ha un inizio… una trama… un termine.
    veniamo al tuo reale quesito
    perché ci sta tanta voglia di vincere facile?
    Semplice Tiffany
    perché nella vita reale si perde
    si perde concentrazone… si perde attenzione… si perde attrazione… si perde fiducia… si perde desiderio… siamo esseri con una capacità di perdita incredibile e poi dite dei maschietti che perdono i calzini AH AH AH
    Fosse la sola cosa che perdono ci sarebbe da mettere la firma.
    😉
    Ma la domanda è non cosa fai te ma perché non ottieni un confronto.
    Vedi Tiffany
    già a te parte l’embolo per le cause tipo il povero panda che morde il giaguaro ferendolo io che rende la cosa molto simpatica a chi come me ne ha combinate in passato ma poi ha compreso che se il panda ha morso il giaguaro forse aveva la rabbia e andava contenuto e curato… non sostenuto.
    Ma a questo ci sono arrivato con svariati calci nel posteriore e una discreta dose di autoironia che gioco in alcuni casi.
    tuttavia se occorre discutere discuto… non mi tiro da parte… ma scelgo i modi e i tempi laonde evitare di essere portato in un campo di disputa a me poco noto o meno confacente.
    se devo combattere preferisco scegliere l’arma e il luogo
    Ma te parli di un certo discutere che significa anche ascoltarsi reciprocamente
    e cercare di capire
    a me paradossalmente risulta assai complicato farlo verbalmente… sono bravissimo sullo scritto ma non capisco i motivi per i quali a livello orale esistano tante difficoltà (o meglio lo capisco ma faccio finta non sia per il mio aspetto).
    Per questo posso dirti (e non so quanto finora ho scritto possa esserti di reale aiuto) che non esiste una spiegazone diversa dal cuore!
    non quello che entra ma quello che esce dal cuore rende ciechi e sordi
    Accogliere è un atteggiamento mentale prima che un dovere.
    Accogliere le parole (senza dire magari cose tipo “ho capito che vuoi dire” oppure “ti capisco” e poi magari aggungendo (e accade anche sul web) “mi è capitata la stessa cosa”… iniziando un racconto che non sembrerebbe neppure lontanamente similare.
    per accogliere le parole occorre accogliere le persone e questo lo capisci bene con i gatti o i lupi
    non serve parlare come con i cani ma dialogare.
    per capire occorre stare attenti o leggeremo un linguaggio del corpo che portarebbe ad un morso o al graffio.
    Per accogliere le persone occorre fare come Elia… fidarsi!
    come si fa in un mondo dove l’apertura al globale rende tutti impanicati di perdere la propria identità?
    non lo so Tiffany
    se avevo la palla di vetro e i poteri di silver surfer magari lo saprei… ma non lo so.
    Per cui occorre armarsi di pazienza e cercare di raggiungere quel che si può e per il resto mettere il punto
    laddove altri hanno sbarrato la strada puoi anche saltare il recinto ma non aspettarti non ri sparino se ti vedono farlo
    Non so se mi sto spiegando ma spero di averti risposto in un modo almeno esauriente nonostante le mie incapacità a fare un discorso di tale portata!
    Ma che fine ha fatto Alice??? 😀

    • Ma sai che alla fine ‘sto rospo mi sta pure simpatico a prescindere dalle sue ossessioni per i mozzichi sulle chiappe!!!!!!!!

        • e perché?
          sarei forse simpatico se non mozzicassi le chiappe?
          pensa quanto ci si diverte AH AH AH
          e poi sarebbe fiftyfifty
          te metti le ciapet e moi metto il mozzico
          è come quando si mette la moneta nel juke-box… una mozzicata e una perla di saggezza 😉

    • “Nella vita si perde”. Oh sì. Questo è un buon concetto. Nella vita si perde quindi quando discuto, almeno qua, dove non ho niente da perdere, DEVO vincere. E’ questo che intendi? “Tempi e modi adatti”…te li invidio. Io non sono capace. Io se ho da dire una cosa te la devo dire ora…come viene viene…sbagliatissimo. Ma non so se imparerò mai. “Se salti il recinto ti sparano” … purtroppo sì. Ed è per questo che la gente non salta più nel giardino di nessuno…e purtroppo, continuano a saltarci solo i ladri, nonostante sappiano che si spara. Dico io che è una cazzata…Alice? Alice è pazza, cosa vuoi che faccia…peggiora 😀 😀 😀

      • Vedi Tiff… mica sono nato così… mi disegno così ma sono moltissimo peggio di come mi disegno
        La scorsa settimana sono uscito da una delicatissima situazione lavorativa nella quale altri mi avevano infilato mio malgrado (vista anche la propensione a rispondere quando interpellato) e ne sarebbe nata una discussione infinita.
        invece ne sono uscito lindo e pulito come il sederino di un pupo dopo il bagnetto
        Questo per avere esercitato quel diritto ad avere ragione solo quando ci sono cose che davvero mi preme siano comprese.
        Le altre volte uso la dialettica dove sono padrone assoluto e riesco ad ovviare con l’affezione (ossia quella condizione per la quale si divide il lavorante dalla persona) le cavolate che creo nel lavoro o in altri campi.
        Un giorno un amico mi prese ad esempio per un suo discorso con amici comuni e… semplicemente non si era accorto che non ero là (stavo male).
        Avevo fatto un figurone ma… al mio solito… da assente!
        La tigna non mi manca Tiff e te lo sai bene!
        ma non sempre la direzione che prende è necessariamente mossa verso la diatriba su torti e ragioni… paradossalmente la indirizzo verso la Verità così non sbaglio!
        Ora la domanda sarebbe… che cacchio dici?
        che pensi di avere la Verità dentro le tasche?
        ha la Verità lui… sentilo… ma solo lui neh… in tutto il pianeta solo lui… ma sarai un tantinello (ma solo un tantinello) pieno di te?
        BRAVA
        Hai capito!
        Quando parlo del mio ego spropositato… sesquipedale mi riferisco a questo
        avere ascoltato tanto e spesso mi porta naturalmente ad avere un atteggiamento paternalista prima che paterno e in quella differenza devo svolgere la mia quotidiana discussione con me stesso
        Essere paterni mi piace come attributo ma non sono neppure lontanamente l’ombra di quello e qui rispondo al “ne sa”… nella vita ho imparato che le intuizioni sono importanti ma anche un dono.
        non tutti sono intuitivi e soprattutto è difficile esserlo per chi coniuga sé stesso al maschile
        Infatti la conseguenza sovente diventa un espresso dubbio sulla preferenza sessuale.
        Nasce di conseguenza un espressione che tende a compensare quel virilismo che si perde agli occhi delle donne e ciò crea squilibrio
        lo squilibrio crea finzione ossia una maschera indossata paradossalmente per mostrarsi
        in quegli anni in cui mi interessava essere compreso come masculo prima che come persona ovviamente questo pesava ma oggi che interessa essere compreso come persona prima che ascolta prima che masculo che dice ho trovato una nuova dimensione che è la Verità che si estrinseca in una sola parola
        Caritas… ossia il sostantivo di caro… ossia affetto… voler bene per primi senza attendersi nulla in cambio… che come spiegherebbero i grecofili deriva da una delle grazie (Charis) che è simbolicamente legata alla armonia
        in una sintesi con la grazia della carità si trova l’armonia che non è assenza di discussioni o di contrapposizione ma la forza di giungere alla reciproca comprensione.
        E quale è il senso della armonia… presente nella dialettica ma anche nelle forme artistiche visive… come nella musica… il do fa non è perfezione ma armonia
        E questo rende capaci di ascoltare… interagire… comprendere
        e quando si comprende quanto di quelo che esprimiamo è frutto del noi siggettivo prima che oggettivo… quando si tende ad andare oltre la domanda specifica come quella che mi hai posta per capire quale sia la effettiva (che per motivi vari sta dentro l’altra) si scopre un mondo affascinante di relazioni… stupefacente di ferite ancora doloranti… meraviglioso di cicatrici di antiche lotte… in una parola di vita… un percorso di vita che mostra un disegno che a chi come me con sempre in mano una matita sembra come unlibro in braille per un cieco… il vedente (o chi dice di vedere) non capisce una ceppa.
        mentre magari un pupo guarda quello scarabocchio e ne intuisce l’opera
        La Verità è di tornare come bambini… per afferrare lo stupore… per andare oltre!
        Forse un giorno sarò anche capace di farlo
        per ora diciamo che in questo senso a me hanno consegnato in partenza un ferrari e a te una 500 ma questo vuol dire che se arrivo dietro di te sarà maggiore il mio fallimento e faranno bene a togliermi il ferrari
        E magari a te daranno l’abarth AH AH AH
        QUINDI
        Non temere se ora ti sembra impossibile
        segui la Nana e vedrai che ci arrivi prima di quanto uno come me potrà mai sperare di fare
        te sei genitore e questo rispetto a me è un gran vantaggio
        e poi fino a che avrai amiche tanto pazze non credo che starai poi tanto male
        certo
        Ti sarà complicato dare un mozzico sulle chiappe ma almeno una cosina fammela fare meglio AH AH AH

  12. Ehi!!!!!!!!! Senti, ma……….. ti ho visto anche “di là” in questi giorni, ma non è la stessa cosa………. vedi un po’ tu che puoi fare……….

  13. Lascio il commento slegato dal resto, altrimenti credo che sia difficile leggerlo, visto come vengon fuori i commenti a cascata. Innanzitutto ti ringrazio Gil. E Tiffany.. davvero, per quanto io possa conoscerti, non avrei detto qualcosa di sostanzialmente diverso, anche se questa fosse la prima volta che ci parliamo. Quello che scrivo è quello in cui credo, quello che vivo. E si, è diretto a te, ma credo che chiunque possa coglierne qualcosa per se. Esistono delle verità fondamentali che accomunano tutta l’umanità e la “sofferenza” è la prima tra queste. É qualcosa che lì per lì non ha un buon sapore ma che, a ben vedere, è alla base dell’evoluzione di ogni essere vivente, sin dall’alba dei tempi. É alla base di tutto quello che abbiamo ad oggi nel mondo, sia nel bene che nel male. E forse non esiste nulla, davvero nulla, che non sia nato da uno stimolo dovuto alla sofferenza.. Anche la capacità che abbiamo di capirci tramite il linguaggio, che ora consideriamo “normale”, è la testimonianza di qualcun altro che in passato ha sofferto. Per questo penso che dovremmo porci più attenzione quando la viviamo, senza etichettarla e allontanarla a priori, e senza esserne succubi. Perchè comprendere il suo messaggio, essere consapevoli che, ha sempre qualcosa da dirci, qualcosa di più alto e migliore verso cui spingerci, credo che sia la più intima e importante scoperta che un essere umano può fare. Dobbiamo solo riuscire a prenderla nel verso giusto. E visto che viviamo in un mondo che straripa di sofferenza, oggi più che mai.. il mio sogno è spesso quello che ognuno di noi possa vederla anche in questo modo, senza per forza morirci dentro. Perchè questa enorme sofferenza che affligge l’umanità, potenzialmente ha il potere di cambiare tutto in un modo che noi adesso neanche immaginiamo. Detto questo, la mia vita da domani cambia drasticamente. Ho sentito lo stimolo di scrivere in questi giorni, perchè davvero non so quando potrò rifarlo. Quello che mi auguro per te, per quel che sò e per quanto ti conosco, è che tu non debba arrenderti mai, neanche nella peggiore delle situazioni, così come hai fatto fino ad oggi.. perchè ne hai la forza. E se dovessi lasciarti qualcosa adesso, qualcosa che possa suggerirti come vivere al meglio oggi, così come in futuro.. ecco io ti lascerei una famosa poesia, ormai vecchia di un secolo ma sempre attuale. Perchè ciò che è vero non viene scalfito dal tempo, e non lo sarà mai.. Si intitola: Prometti a te stesso, di Christian L. Larson. “Prometti a te stesso di essere così forte che nulla potrà disturbare la serenità della tua mente. Prometti a te stesso di parlare di bontà, bellezza, amore ad ogni persona che incontri; di far sentire a tutti i tuoi amici che c’è qualcosa di grande in loro; di guardare il lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà. Prometti a te stesso di pensare solo al meglio, di lavorare solo per il meglio, di aspettarti solo il meglio, di essere entusiasta del successo degli altri come lo sei del tuo. Prometti a te stesso di dimenticare gli errori del passato per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro; di essere sereno in ogni circostanza e di regalare un sorriso ad ogni creatura che incontri; di dedicare così tanto tempo a migliorare il tuo carattere, da non avere tempo per criticare gli altri. Prometti a te stesso di essere troppo nobile per l’ira, troppo forte per la paura, troppo felice per lasciarti vincere dal dolore. Prometti a te stesso di vivere con la fiducia che tutto il mondo è dalla tua parte, finché sei fedele al meglio che è in te.” Ho fiducia in te Tiffany e nessuno potrà togliermela mai. Abbi cura di te stessa. Un abbraccio

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