Breve incipt di prossima stesura:
Gli abitanti di Pratonzola, non vogliono rispettare quello che la vita ogni giorno ci da, ma vogliono servirla loro, telecomandata e servita su un piatto d’argento! Di fatto la corsa per conciare per le feste la mia, e’ da spietati tiranni. A vent’anni dal mio esordio a Pratonzola, hanno dissipato ogni mio entusiasmo e fede religiosa. Ottimizzano i loro intenti con un passaporto solidale da utilizzare per influenzare le altre persone, sottoforma di minisponsorizazzioni, nel riuso solidale di “INSULTI e MOLESTIE” su di me, modello gara di solidarita’ per tenere unito il paese. Mi sembra di vivere come una clandestina a piede libero gia’ per meta’ in manette, e perennemente, in costante “stato d’ispezione itinerante” dei miei spazi privati.
Pratonzola corta, ha delle regole strampalate, innanzitutto ci si ritrova di fronte ad un paese dal perimetro risicato, e dalle capacita’ micelio pluricelulari elevate. Cosicche’, abbondano odore di scoreggie perché e’ esposto a nord. Per via del poco sole Pratonzola puo’ essere definita la Siberia, simbolo desolante di inattivita’ e abbandono, per cui l’odore di muffa che ci si ritrova ad affrontare giornalmente e’ notevole; per eliminare la puzza devi far bollire i Pratonzolesi nel bicarbonato. Motivo per cui la superficie erbosa di Pratonzola corta e’ verdognola, sa di formaggio ed e’ maleodorante.
Per ironia del nome la formula piu’ antica e manoscritta la descrive come” la valle dei carcerati “: gattabuia. Perfettamente idonea alla mia posizione di elemento catturato, e la loro tendenza “da manuale” che contraddistingue le capacita’ degli abitanti belligeranti, a me avversari.
(Scimmiottando la versione del duo comico, Bruno Arena e Max Cavallari, per ben capire.. ) > :.. truppe graduate di “fiche d’india” rese note da alcuni spot” le comari”, in sostanza, il massimo delle impiccione di ultima generazione, sfilano in piazza sbombazzando e facendo versi, e si distinguono dal..: prigioniero di guerra, al… civile internato ,( al manicomio, aggiungo io. )
E’ matematicamente impossibile calcolare l’area della piazzetta di Pratonzola corta. Utilizzando delle formule squisitamente matematiche si potrebbe chiamare area del ” cazzvolo”. E se per natura topologica supponiamo di camminarci, data la forma particolarmente piccola, a livello applicativo l’equazione del tempo impiegato e di 20 secondi. Una mediocre camminata prolungata, puo’ essere ottenuta considerando un andatura ellittica circolare. E per percorrere la distanza, anche analizzando il passo, non puoi fare le stime del tempo, tanto e’ scarsa! Il guaio e’ che, piu’ il paese e’ piccolo e piu’ la gente mormora cazzate, nel mio caso e’ un vero calvario di stronzate, e per dare fiato alla bocca se ne inventano tante… 🙂
Per ricordare degnamente le sofferenze e i sacrifici di ulteriore vittime in paese, vi spiego brevemente la situazione, di me reduce dall’ inutile strage. E le relative stazioni della via crucis, erette con l’intuizione degli spiriti grandi di Pratonzola, quando compresero che dovevano dare nuova linfa ai patimenti puntando sulla:
Stazione via crucis numero 1 : Per dare il via ad un nuovo modello sociale di cervello in multiproprieta’; una delle loro grandi sfide e’ l’inquisizione, la condanna all’infamia, nonche’ propaganda nazista all’avanguardia. Nel mio caso l’invincibile guida condottiero “Furhen”, lo paragono al mio vicino Stalker Cornelius, massima espressione della megalomania per gettare fango su di me.. Pertanto l’incessante martellamento quotidiano per gettare fango lo paragono alla mia sorte. Ed ai tempi di quando Goebbels, ministro della propaganda del terzo Reich, creava una sorta di delirio di massa, persuadendo i tedeschi ad odiare etnie, usando citazione del tipo:
“ripetete una bugia cento mille, un milione di volte e diventera’ una verita’.”
Per relazionarsi con questi tipi di torturatori o meglio gestirli per non impazzire, devi evitarli il piu’ possibile, spodestarli, togliergli il potere decisionale del passato per rinverdire la propria liberta’ del presente. Nelle loro perizie investigative, sono Diamanti grezzi, perché nonostante abbiano poche qualita’ poco visibili, per loro natura hanno coltivato le piu’ psicopatiche.
Stazione numero 2 : le donne devono essere addomesticate come un equino affinche’ tendano ad avere fiducia su chi le guida. Nel senso che il libero arbitrio delle donne e’ annullato, perché falsato dalle opzioni gerarchiche di potere, del manipolo di nonni chiassosi: Tiranos….
Questi cavalieri della Fuffa, che si consumano nel fare breccia, da sottomettere per il loro spiccato aspetto affettivo, con la doppietta in un faccia a faccia anticipato. (mio dio liberami da questa reponsabilita’ con una bella capocciata!! ) …. hanno il vizio pesante di considerare una donna uno strumento di piacere, una decorazione da esibire senza voce in capitolo. Questi tipi di trafficanti di spumanti, dedicati allo sballo del vino, sono riusciti a fare passare il messaggio della loro ossessione permanente, che una donna debba essere resa domestica. E per toglierli da questo stato incolto e primitivo ci vuole un incontro di pugilato.
Perché il loro meccanismo nasconde delle dinamiche da burattino, dove c’e chi comanda e chi e’ succube delle decisioni altrui. E da eterni genitori irremovibili, sono di un angoscia insopportabile.
Stazione numero 3 : Questa stazione include il destino delle coppie che verrano ad abitare, vi garantisco che non potranno fare o andare dove vorranno. Fa specie la posizione della donna che poverina, a parer di loro, non puo’ andare dove vuole. Ma dovranno adottare pratiche di contesto, perché i Pratonzolesi hanno la propensione a togliere quello di cui una persona neccessita, e che si configura nella liberta’ individuale.
Stazione numero 4: Nella logica dei pratonzolesi e’ di vitale importanza creare delle menzogne immense a mio sfavore o a quelle delle vittime prescelte, e provare gusto nel ripeterle all’infinito affinche’ chiunque gli creda. Evidentemente messa troppo in pratica, e adesso ne vediamo i frutti di prostrazione psicologica da chi sperimenta questo fuoco di condanna all’infamia. In sostanza vogliono puntare troppo in alto con l’impegno collettivo di : “Pratonzola progetto” per un mondo represso da un inquisizione medioevale.
Da Kampf um berlin, altra citazione di Goebbels, stessa logica di violenza, dove i Pratonzolesi sono i primi in classifica:
Si potrebbe definire un ebreo, un’incarnazione deviata del complesso di inferiorita’. Non lo si puo’ colpire piu’ profondamente che colpendolo nella sua essenza. Chiamalo mascalzone, farabutto, mentitore, criminale, assassino, omicida. Tutto cio’ lo tocchera’ appena internamente. Guardalo calmo e severo per un breve tempo, e digli: Tu sei proprio un giudeo! E ti accorgerai con stupore come esso nello stesso istante diviene insicuro, imbarazzato e colpevole della propria colpa. ”
Stazione numero 5: da terroristi del chiacchericcio, vivono la loro sorta di tristezza del invidioso, rispetto al ben altrui. In senso stretto episodi depressivi maniacali da dente avvelenato.
Stazione numero 6: Da criminali allo stato puro questi signori rimuovono anche il nome. Di seguito nello specifico le accomunanze con i lager, stessa matrice. Da se questo e’ un uomo:
” Qui non c’e da specchiarsi, ma il nostro aspetto e’ riflesso in cento pupazzi miserabili, e sordidi, fantasmi. Per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole, per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo. Nulla e’ piu’ nostro, ci hanno tolto gli abiti le scarpe e anche i capelli. Se parleremo non ci ascolteranno, e se ci ascoltassero non ci capirebbero. Ci toglieranno anche il nome, e se volessimo conservarlo dovremmo trovare la forza di ricordarlo, perché qualcosa di noi, di quello che eravamo rimanga. )) ….Non mi prolungo perché e’ un testo doloroso” ma per i bene informati che hanno letto il libro, metaforicamente parlando”…se esistesse ” il quiz delle punizioni necessarie”, questa sarebbe la prova della sapienza dei Pratonzolesi. Dove da dotti introducono il concetto di demolizione di una persona e delle attitudini individuali, appannate dai loro punti di vista manipolatori.
Freschi e creativi nel godere del dispiacere altrui, non comprendono le risorse della diversita’, di persone con diseguali espressioni. E il loro modello di esclusione anziché ispirare buoni sentimenti fa nascere pregiudizi di ogni tipo.
Per via di una sanatoria prevista dai pentastellati abitanti di Pratonzola e’ severamente pericolosa e poco consigliata la stazione numero 7. Una stazione d’ inferno che non scalda affatto il cuore, per disinnescare qualsiasi matrimonio felice, infatti gli ultimi bilanci stimano il 30% dei divorzi. La stazione numero 7 , denominata anche:..” idee per distruggere un matrimonio”, segue questa politica programmata:
Il livello di dettagli inventati, che raccontano riguardo al tuo lui, che ha l’amante, sembra pensato per provocare dolore. Se non basta mettono a punto una strategia per trovare un amante al marito. Per moltiplicare i tuoi dolori provano diversi appuntamenti su siti on line appositi, e organizzano al buio l’appuntamento per l’anima gemella per tuo marito. Questo non solo togliera’ il nodo della tua affascinante presenza in paese, ma conseguenze a cascata ed economiche sui figli per via della prossima separazione.” Ove” seguira’ una fumata bianca per via della felicita’ loro condivisa.
I papabili per questo incarico sono perlopiu’ fra i parenti piu’ prossimi. Figura terza ma non minore sulla rosa dei candidati, oltre a mia cognata Zira e lo stalker Cornelius, e’ Padre Formicola lingua stellata per spettegolare sui peccati degli altri.
Con la volonta’ di mettere mano a questo lavoro di distruzio, ci sono altre procedure, tra cui la stazione numero 8… la piu’ efficacie. Nel concreto qui le donne belle non hanno scampo, e con affermazione di principio da parte di colonie di anziani interdetti, senza nessun tipo di educazione o galateo, le donne vengono automaticamente rovinate. In sostanza rilanciano una semina di sfregio e mobilitazione chiave incivile, con la prassi del’ostracismo di paese. Se le incapaci non cedono, insieme seguono un metodo di legittimazione dell’ostrazio, che gode di un largo consenso.
Cosicche’ in qualsiasi posto la vittima vada a far spese, impazzano i toto/ insulti. In modalita’ insulto easy, ogni commerciante e’ tenuto ad offenderla, con le stesse identiche frasi che risuonano nelle orecchie, come una litania che fa la differenza e fa brillare il colore degli occhi e di colori del volto, tendenti al rosso per il malditesticoli, e al verde per la rabbia….
Pena per il barista che non compie l’attacco o il commerciante che non si fa manipolare, e’: la perdita dei clienti o la reputazio della famiglia. Affinche’ chiunque ceda, svolgono il loro ruolo in maniera silente, rimanendo in vigile attesa. Cioe’ fanno eseguire le stesse offese formate da valligiani di altri paesi, promuovendo menzogne contorte, capitolo essenziale di chi si nutre di questa propaganda valligiana: una polveriera fi offese che resteranno eterne e immortali…
Fa sorridere la puntualita’ con cui usano la lingua, a formulare gli usi stessi delle geniali imposture. Inesausti e sempre piu’ ripetitivi, rispondono alle stesse formule fissate di offesa, sequela interminabile di importuni pronunciati e noiosi, da finale rovente, per rafforzare le argomentazioni scadenti di fatti di coppia, litanie di titoli nobiliari e importuni, anteposti dalla stessa firma: Zira e Cornelius,…
e tramandati dagli altri paesi, dove si rivela il gusto raffinato di esperienza numinosa, per l’uso esteso dell’offesa..:)
Stazione numero 9 : Privazione del proprio tempo e spazio vitale :
Per via di una loro ridotta comprensione si e’ costretti a vivere sotto loro stretta sorveglianza. E nella loro ridotta cognizione non e’ concesso neppure aprire le finestre al mattino per arieggiare i locali di casa, lo ritengono un rituale paranoico. Accoppiandosi fra di loro senza estendere le loro ambizioni sentimentali, a piu’ di un raggio di chilometro, hanno il cervello poco espanso. Ed evidenti lacune per via di potenziali similari di etereogenia di gruppo. Si son resi tutti quasi parenti, e cerebralmente la pensano uguale, perché il rapporto di parentela e’ prossimo stretto, di primo grado diretto. Tante’ che hanno l’esigenza di costruirsi in periferia la propria situazione sentimentale. Per realizzarsi come centro autoctono urbano, si devono ritenere nati dalla stessa terra, aborigena, indigena.
In netta contraddizione con la mia evidente voglia di liberta’ e di spaziare, per colonizzare nuove esperienze molto piu’ ambiziose e lontane.
Stazione numero 10: Un bell’insieme di perfidia.
Pur di crearsi un alibi pagherebbero le persone per affermare il contrario. Se violi la legge del sei fuori o sei dentro, nella loro condizione di giudizio estetico, la tua avvenenza e’ elemento di disturbo. E nella vendita immobiliare, sei automaticamente una presenza da distruggere. A Pratonzola la percezione del bello, non puo’ esistere . E’ preferibile, alla tipica forma a clessidra, vita sottile e seno florido, una leggera peluria sul labbro. Un eccesso di peli sul viso, infastidisce meno. O comunque rendere piu’ visibile il problema del ciglio e del baffo. Propongono una fisicita’ idonea alla legge di mercato immobilare, e sulla base di questo, danno spazio all’imperfezione, proponendo canoni di bellezza tramandati e imposti. E per le meno fortunate in natura, c’e un apposito negozietto, puoi trovarti un telo quando meno te lo aspetti, (burka) e da sfruttare quando compri casa.
Pratonzola e’ un paese fantasma, meno di 5 spuntoni di roccia dimenticati dal mondo e dagli dei. In questo paese che dorme nel suo eterno sonno, dai giardini incolti, stradine senza rumore, se non l’abbaiare di qualche cane, e’ impossibile passeggiare per negozi. Ed e’ in continuo peggioramento al limite della sopportazione. Quindi per ogni necessita’ e’ abitudine di tutti andare altrove. E’ il tipico paese fantasma, dove si prova un senso di straniamento misto a nostalgia perché in linea con un paese privo di botteghe. Diciamo che versa un terribile momento di poverta’ e miseria, come se il vento della carestia e dell’inquisizione fosse passato di li’. E dal momento che bisognava pur dare la colpa di questa stranezza a qualcuno, allora ecco che a questo qualcuno, furono date le fattezze dell’oracolo P’dor. Che con le sue fisse, riempi’ lo stomaco a tutti di superstizioni, streghe, ed eretiche . Donne avvenenti, secondo lui malefiche, che furono mandate via e torturate, sperando cosi’ di aver catturato e allontanato il male che affliggeva il commercio di Pratonzola.
Fortunatamente disponiamo di un negozio di “ortofrutta e non solo.” Ma io preferisco prendere la via piu’ difficile e fare le spese altrove. Perche’ circolano leggende su di lui, e indiscutibilmente oscene, a sottilineare i pericoli che il fruttivendolo e’ in grado di produrre. E’ fertile al pari del “povero” Gervasoni, caso Bossetti, e si e’ a rischio di parti plurigemmellari. In sostanza ha il testosterone troppo alto, al pari della sua altezza di quasi due metri, e immagino che l’asticella sia altrettanto ingombrante quanto la sua statura. Ha un allevamento amatoriale di banane ed e’ fissato per il servizio a domicilio. E’ un attivo ricercatore della cultura agricola, ti porta il casco delle banane sulle scale, e con un pizzico di ironia e avventura, se lo fai accomodare, ti accompagna nel magico mondo delle banane. Un viaggio nel mistero da servizio Voyager. Poi preso dalle tentazioni, si aspetta si verifichino degli incidenti, del tipo.. caduta della spallina del reggiseno, scivolata degli slip, perdita ..tra le onde.. dell’abbigliamento intimo. E giusto per informazione, e’ un “single” che soddisfa “le clienti” con il servizio completo.
Stazione numero 11: Denominata “duecento applicazioni” per sopravvivere, da utilizzare in caso di incursione a sorpresa:
Alle donne che verranno’ ad abitare a Pratonzola e’ consigliato un kit di sopravvivenza molto utile in caso d’ avvistamento nei paraggi di casa, dell’oracolo P’dor, alias forza oscura, mina vagante, Lord Darth fener , alias piallatesticoli.
Per sopravvivere ad un evento di questa portata , e’ consigliato tenere in borsetta, un vaporizzatore di “Brumuro della val dei Non”.., dotato di una pompa a spruzzo che in un batter d’occhio ve lo mettera’ al tappeto. E in caso di accanimento di quest’ultimo, giusto per farvi capire, questa scommessa messa in atto per il bene di tutte, basta un macina pepe per brumuro in granelli, quantomeno una spolverata quotidiana (q. basta), nello specifico, sulla sua cocuzza.. o testa de coccio.
Mentre in caso di incontri e relativi insulti indesiderati, per le vie di Pratonzola, poste in atto dalle “fiche d’india comitato g8”, e’ bene munirsi di una tromba da stadio per disattivargli momentaneamente le orecchie . Da fonti ben informate, c’e chi preferisce dotarsi di dispositivi di ultima generazione, auricolari, compatibili con radiolina, o i piu’ professionali tappi per le orecchie. Comunque in termini di “inquinamento acustico da insulti”, il giorno prima di inoltrarsi in avanscoperta per le vie di Pratonzola, e’ consigliato favorire ristagni di cerume, anziché pulire le orecchie. Comunque sia pur di vivere in pace e contrastare questo fenomeno, e’ consigliato favorire l’eccesso di cerume nel canale uditivo. Oppure, i vecchi rimedi della nonna, tra i quali il solidificamento dell’argilla del mar morto, o dello jonio del tirreno…Stazione numero 12: denominata, “distruzio” della personalita’.
(Introduzio; o breve accenno di bonifica del nome Pratonzola ) Pratonzola: in senso etimologico, e’ un nome etnico irregolare e curioso di cui il vero e’: Pratopiccinoscarso frazione di Landa Marcita, pero’ spesso si usa “l’aggettivo etnico” di distinzione poco usata, ” Pustza”. Che nello specifico indica una formazione vegetale costituita in prevalenza da erba gramigna. Con riferimento locuzio a: essere, crescere, moltiplicarsi del diffondersi dei mali, che si diffondono rapidamente, su persone, cose e situazioni. E che rappresentano un danno o fastidio di cui e’ difficile liberarsi .
A Pratopiccinoscarso, chissa’ che pietose scuse tireranno ancora mi chiedo, per distruggere le vittime/trofeo, del loro fanatismo.
Tra i divorati dall’invidia, vige questa modalita’: cioe’ l’intento di far cessare l’entusiasmo in una determinata persona, creando problemi a tutti quanti, senza nessun senso di colpa. Privarla della gioia stessa di vivere, finche’ la stessa, sia costretta a vivere nascosta o ad esiliare per sopravvivere.
Questi astiosi impediti incapaci di rassegnarsi, osservano con ostentazione e pignoleria maniacale i precetti, quanto le vite degli altri. E desiderano imporre a chiunque, il loro modus vivendi, o su chissacchi’, ritengano debba venga corretto. La loro ambizione, o alzate di cresta per l’attitudine al comando, fa si che chiunque non la pensi, agisca o viva come loro, venga etichettato come un disadattato. A motivo di questi dittatori, (che si presentano vestiti di latex con frustino in mano) si e’ condannati a vivere con ritmi, tradizioni, e modalita’ loro. Oltre a cio’, questi loschi figuri di cui non si conoscono ancora del tutto ” i contorni manipolatori”, sono furbi nel far ricadere la colpa di questo dominio, sempre alla vittima prescelta, che rivestono di fandomie su misura, per via del loro modello di ideologia di comportamento. Appaiono come esecutori remix di guardoni in fibrillazione sottocasa, senza nessuna attivita’ di comprendonio….(mi riferisco agli autori “GUARDONI” del caso Pacciani,o agli spiacoppie senza pudore che si appostano in attesa delle prede…
E per vivere in pace senza essere sorvegliata, occorre fare la staffetta da questi presunti mostri/complici di Pratopiccinoscarso,.. che creano una vera e propria psicosi su chi vive, non concedendogli la possibilita’ di vivere con disinvoltura e intimita’ la propria casa.
Tra leggende di fondamento poco concrete, vivono la loro vita indeformabile, nel circolo vizioso, di un metro per due. In un cubicolo composto da: casa (senza spazio per fare sesso), oratorio, chiesa, e sagra del cotechino. E vorrebbero obbligare tutti a vivere altrettanto. Codesti bugiardi patologici, o dannate teste di rapa, si lasciano trasportare di sana pianta dall’invidia, e si intromettono con invadenza come delle suocere che hanno la pretesa di organizzarti la vita. Creando menzogne a cui non crede piu’ nessuno, e nel mio specifico caso, a cui “CREDONO” solo loro, tranne me! 🙂 Da appassionati molestatori aguzzini, incoraggiano l’esempio delle menzogne, fra i piu’ piccini e vecchini, sempre pronti a promuovere nuove forme genuine di torture psicologiche, modello:..” Lasciate che i bambini vengano a me….”; convalidando in senso contraio, la parabola di Matteo versetto 19,13,15. Nel senso, insegnano ai bambini a promuovere odio e il male verso gli altri. Escludendo fattori di senilita’ questo accade, perché nell’esser vecchi si torna bambini.
Escludendo fattori di senilita’ questo accade, perche’ questi belzebu’, nell’esser vecchi tornano ad esser bambini.
Si sentono delle persone speciali quando usano la loro frase piu’ ricorrente, o teoria fra le piu’ comiche, e cioe’: ” Bravi bambini, scatenate l’inferno..!” Genialata forcaiola, da scompisciarsi dalle risate solo a sentirla pronunciare, perché accompagna il loro percorso di involuzione intellettiva , e in virtu’ da quanto e’ stabilito nel regno animale.
E per inciso, i recidivi, ” del tutto ottusi e inconsapevoli” che se le frasi sono sempre le medesime, come nel mio specifico caso, e’ ovvio che provengano dalla stessa fonte, cioe’ dalla stessa riserva d’annata leader nel settore delle loro imposture.
Il loro dubbio piu’ amletico e’ come portare le coppie a litigare, e spazzarne entrambe le personalita’. E per evitare che la coppia “non soffra” invitano sia grandi e piccini, ad essere piu’ pericolosi di una partita di risiko. In una cornice da sogno stravolgono tutti i sentimenti della coppia dai piu’ spiritosi ai piu’ belli. E per sorprendere i festeggiati, gli distruggono l’identita’, con l’amputazione di ogni cosa che gli appartiene. Puntano soprattutto a manipolare l’autostima, e non sono d’accordo su niente, ne su come ti muovi, o come sorridi.
Come i pompieri di Siattle, sono in prima linea per spegnerti il fuoco di qualsiasi entusiasmo. Poi tornano in casetta, per sabotare ulteriormente, qualsiasi versione della personalita’ e distruggerla, tramite un’assemblea con le lobby potenti del circondario. Affermano perentoriamente realta’ da dittatura, a cui “CEDONO” solo loro,.. e nel mio caso specifico, tranne me. 🙂
“Signore se divento come loro”, neutralizzami subito..!! 🙂
Vi spieghero’ nelle prossime stazioni, le cose piu’ assurde, incredibili, ridicole, da fantascienza, che secondo loro non e’ concesso fare!
Stazione numero 13:………E’ la piu’ incredibile di tutte, denominata “Le Orlande Furiose”, ovverossia le catechiste!
In sostanza, qualsiasi cosa, ad ognuna venga in mente di fare, deve essere avvallata dal “comitato catechiste. ” Delle svalvolate dittatrici del distretto, che usano furbi espedienti propagandistici, usati a mo’ di cavallo di troia, per introdurre subdolamente nella societa’ “il suprematismo del loro comitato.”
Chiamiamole pure “femmine allo stato brado”, nevrotichesputaveleno, con evidenti problemi di tipo sessuale, non c’e da stupirsi che trasudino invidia e odio…sono delle aberrazioni viventi per se stesse, o percio’ che vorrebbero essere. Queste mentecatte avverse alla liberta’, possono solo sognare di porre in essere le loro condizioni, o di coartare l’espressione personale di ognuna. E, chi di insulti e molestie colpisce …di oppressione perisce, e che se la becchino tutta, come meritano! Andrebbero declassate senza discutere, perché mostrano apertamente la loro natura egocentrica, quando non di rado, capita che talune, assumano posizioni estremiste e intransigenti verso ogni forma di atteggiamento, o scelta personale di liberta’, sia nel vestire che nella gestione del propria vita privata. E quindi, persone poco raccomandabili, perché fanatiche. Sono un contenitore di cattive idee, che degenerano nel limitarti, e causa di tutti i mali per chi le subisce. Forsennate e furiose, sbandierano su un foglio, contenente articoli, nel quale mostrano la superiorita’ della donna catechista come fattore di civilizzazione, in una raccolta di articoli di costume, sotto false condizioni. Queste incredibili “Orlande Furiose” , come delle intagliatrici cesellano l’identita’ di una persona per ottenere una scultura perfetta.
E con l’armi ignude in manoooo… del loro “foglioguazzabuglio” di veti, fanno guerra d’informazione per raccogliere consensi trasversali, con le loro storie maledette, di donne perdute di Pratopiccinoscarso.
Filoconduttore: l’altrui vita privata.
Stazione numero 14: ……I dieci comandamenti “delle Boss…”
Vi elenco le indicazioni forgiate all’uso del fortemente vietato che vige in questo paese regolamentato da un oppressione bigotta.
Pare che a Pratopiccinoscarso esista la convinzione che ogni espressione di liberta’ sia peccato. Per cui nonostante si trombettino ragazzi e ragazze senza rimorsi, per via di questa mentalita’ poco plastica, mi e’ problematico comprendere, come mai siano avversi ad ogni liberta’ esistenziale. E non tollerino nemmeno l’apertura delle finestre di casa al mattino. Occorre avere un titolo legittimante, ( dispersione di odori forti, broccoli o quantaltro di insopportabilmente aromatico, a pranzo o cena) per poterle riaprire a qualsiasi ora del giorno. Altrimenti si viene automaticamente insultate ed etichettate non vi dico come. Ed a colpi di fioretto di lingua se la dan di gomito tra i passanti. Questo e’ quello che caratterizza Pratopiccinoscarso e non sto a dirvi quanto sia esperto in questa pratica a loro molto aderente e consueta.
Per via di queste assurde idee antiche e poco indulgenti, non e’ possibile liberarsi dal giogo del parere degli altri e godersi la vita in casa propria.
Comandamento o condanna numero 2:
E’ altresi’ vietato, sporgersi sul terrazzo perché considerato un pavoneggiarsi, o comunque un meccanismo di lesione diretta sui passanti. O indiretta sulla loro mucosa gastrica per via dell’ulcera, scatenata dall’agente patogeno della loro invidia.
Anche in questo caso, prima di avventurarsi sul terrazzo di casa, e’ importante sottostare a degli orari prestabiliti onde scatenare l’indignazione delle comari predisposte ad ogni tipo di insulto. Per dipingere un quadro piu’ preciso, quello dell’ insultare, e’ come la fame dell’ulceroso, o pirosi, sintomo del loro livore….
Stessa procedura d’insulto insindacabile, per la condanna numero 3:
Per capire questo poco amichevole fenomeno, che colpisce il loro fondo dello stomaco, va data loro la possibilita’ di andare in farmacia, per degli inibitori di pompa protonica per la risalita dei succhi gastrici, soprattutto se dal terrazzo vogliate vivere in santa pace anche il vostro giardino.
Sta di fatto che sono “”donne e omini de panza””.. e a stigmatizzare la forza del loro dolore addominale, e’ la conseguenza del mio comportamento che rappresenta una vera minaccia per la loro vita, e di cui non sono ancora del tutto pronti.
Comandamento o condanna numero 4:….Minaccia che dal punto di vista dell’addome, riguarda anche me, perché nonostante siano delle persone orribili dal punto di vista del libero arbitrio, con loro e’ del tutto inutile fargli capire che vivo benissimo ” se faccio o vado dove mi pare“. Ma, dal punto di vista addominale, non mi rimane altro come dovere civico, con giuramento di fedelta’, di imparare ad amare i loro gas, e loro perturbazioni sonore, da gas lacrimogeno .
E nella furia delle loro scoregge, mi torna il dilemma, turarmi il naso o tappargli il culo?
Ergo, condanna numero 4… Non e’ possibile fare compere al di fuori del paese, pena per il mio specifico caso, commenti offensivi giornalieri e baggianate, da parte di chiunque o ovunque mi trovi.
Comandamento o condanna numero 5…Non e’ possibile gestire il proprio tempo. La fortuna di gestire il proprio tempo come si desidera e’ una delle fortune piu’ grandi del mondo. Dal momento che tendono a togliere questo piacere, mi chiedo se fingano di essere tonti o lo siano per davvero. Ed il nodo da sciogliere e’ proprio questo: hanno una concenzione sbagliata nell’amministrare la loro vita. La vita in fondo, e’ solo un esercizio delle sue funzioni, meglio se fatte con amore e concentrazione e fortemente volute, e non amministrate da altri. La loro di vita invece, e’ un esibizione totale. Come se fossero su un podio dove ricevere un premio. Seguono un modello ricalcato affinché debba piacere agli altri.
Nel senso che; quello che e’ loro e’ loro, e quello CHE E MIO e’ ancora loro.
Mentre io essendo profondamente diversa, non sono interessata a piacere gli altri. Che a mio parere e’ una grande fortuna, e indice di liberta’ interiore.
Chiaramente la mia vita, e’ mia e me la gestisco io, ma per ragioni loro di scarso intelletto a loro non risulta. Ed in questo sono degli assurdi manipolatori di professione. Avere a che fare con persone di questo tipo, e’ frastornante. E paragonabile a quando scarrozziamo in auto per ore una persona perpetua e acida, e dopo qualche ora si e’ rimbambiti, scentrati, per via del telecomando, o dettame di imposizioni, che ha nella sua testa, e utilizza su chi gli siede accanto. Torni a casa rincoglionita, senza sapere piu’ chi sei o come ti chiami…..
Avere a che fare con individui con intelletti di “sottotipo,”.. o di pasticcame assortito, equivale a sentirsi tali, rincitrulliti…
Comandamento, condanna numero 6:..Non esistono regole di vicinato, e non e’ possibile vivere l’intimita’ di casa propria.
Il mio invadente vicino Acaresto Overanta, ha un accampamento fisso con terrapieno d’orto fuori di casa mia, e sembra reclutato in servizio permanente. E’ molto a suo agio, nella felice condizione di vice suocera, e gode appieno nel ricoprire questo ruolo, senza dovute limitazioni. Tante’ che te lo trovi sempre davanti quando rincasi, mi affianca, anzi mi sostituisce anche quando vado in bagno, o quando innaffio i fiori sul terrazzo, ed e’ apprensivo inutilmente se non mi vede. Incombe con la sua presenza, perché non capisce che il mondo e’ cambiato, e usa gli stessi principi educativi su di me, di sessantanni fa. Concentra la sua giornata su di me, proprio la programma sulla mia esistenza, rendendo spiacevoli in termine di accudimento, sorveglianza, controllo, e attenzioni lo scorrere delle mie ormai poco intime, giornate. Per una questione sua mentale, si e’ sostituito ai miei poveri genitori, e si ritiene in obbligo di farmi da baby sitter 24 ore nostop. Prevaricandomi di giudizi e consigli anche se espressamente non richiesti, mi trapana il cervello di bofonchiate intelleggibili, e non mi da modo di agire secondo i miei, e personalissimi ritmi. Mi e’ impossibile assaporare il tempo da pacifica e serafica perché ha disimparato a godersi la vita. Insomma questo mitomane maniaco, fa tutto fuorche’ farsi gli affari suoi, e con intento decisamente dispregiativo.
Piccolo “excursus” su Acaresto Overanta, per mettere in chiaro le cose, circa il suo nucleo familiare.
Acaresto Overanta e’ un bambino mai cresciuto che soffre di complesso d’inferiorita’ e gelosia patologica. E’ fortemente invidioso, e fa spesso confronti con la mia vita, non potendo godere pienamente la sua, ne fa una questione primaria per distruggere la mia famiglia.
Secondo le risultanze del suo nucleo familiare, l’idea della sua tara ereditaria lo rende cattivo. I resoconti provenienti dalla sua anomalia fra congiunti, mettono in luce, anche senza essere attenti osservatori, che la memoria di famiglia va incidere sul loro comportamento. Intanto se i due genitori sono folli, malvagi e persecutori, tanto piu’ i figli non potranno conformarsi ad un punto di riferimento sano. Perché nascono in un ambiente dove l’unico modello di riferimento che gli si addice e’ di mitomani maniaci. La figlia e’ influenzata dal modello di comportamento interiorizzato dai genitori, e di natura: ” di desideri inappagati “. Nonostante l’eta’ e’ ancora illibata e astinente, e nonostante frequenti assiduamente la sagra del cotechino nessuno “si sforza” di violarla. Gli piace vestire strano a bordo della sua bici. Tante’ che la si vede muovere con vigore e rapidita’ le gambette a bordo della sua velocipede, e finora non ha ancora sbattuto contro il muro. Ha uno strano cappello che la fa buffa e birichina, una specie di bombetta che porta con allegria, e sembra la sorella gemella di Della Duck ( la mamma di qui quo qua ). Da un bel po’ non la si vede piu’ maneggiare il suo rumoroso veicolo elettrico, non so se e’ per via del tasso alcolico ma si sono rivelate decisive le immagini, per cui gli hanno ritirato il patentino del suo quadriciclo leggero.
A seguire la descrizione del resto dei congiunti.
Decrizione di Tranquilla Tralepalle:
Tranquilla Tralepalle, consorte di Acaresto: soffre di afasia verbale, non riesce a strutturare un
discorso dal senso compiuto. Questa cecita’ verbale e’ caratterizzata da un linguaggio carente e deformato, e il disturbo le coinvolge fonesi e il parlato. Deriva dalla dimenticanza cognitiva di far seguire le parole ad un ordine preciso, di memoria e comprensione. Quindi prima di avanzare offese nei riguardi della mia “splendida” famiglia, che si guardino nella carenza insita in loro.
Comunque,… entrambi i coniugi si meriterebbero l’appellativo di smutandati in stile: slip than passion! E a tal proposito, sarebbe doverosa una segnalazione per via del loro comportamento offensivo nei riguardi della pubblica decenza.
Del resto la loro, che abitudine mezzanuda e’? Un moderno biglietto da visita o un autoritratto da svestiti per i posteri?
Indi, dovete sapere che il mio vicino di casa Acaresto, si cala i pantaloni sul poggiolo, e cammina con le mutande a righe nelle chiappe sul terrazzo. E mi osserva con lo sguardo fisso e impagliato. La mutanda slabbrata non sarebbe una cosa gravissima e da condannare, ed e’ ugualmente al tempo stesso irrilevante, che d’ispirazione lui la porti sempre a striscie. Il fatto e,’ che le ultime tre in ordine di tempo, oltre ad essere a righe con gli ananas, sono di microsoluzione, e in versione vedo non vedo testicolare. Giusto per intenderci, ogni tanto gliene fuoriesce uno, bitorzoluto e squadr..sgraziato. E dal momento che non e’ un adone che invoglia le donne ma e’ cascante di pelle li sotto, dovrebbe porre attenzione a non creare reati. Nella maggioranza dei casi le sue boccie, sembrano “organismi globosi gelatinosi”, dal movimento ondulatorio su cui la lanugine dei peli gli sfrega, neanche dovesse accendere un falo’. E come se non bastasse, dovrebbe porre attenzione a non creare altri scandali, per via della sua camminata da bullo poco elegante. Oltre a ravanarsi sotto, sembra debba fare la spaccata, ma credo sia per via dell’umidita’ che gli ha spiaccicato una o piu’ palle alla gamba, e debba torcerle per slegarle. Poi come capita per i seni, sembrano di dimensioni diverse, per cui non e’ il massimo dell’ eleganza mostrarle. Nessuno ha mai pensato che le palle in bella vista fossero carine, e lo stesso vale anche per i genitali “devastanti” di sua moglie. Tante’ che nell’indossare biancheria intima, questi due, per sorprendere di piu’, sono molto audaci.
Sui fianchi le loro microsoluzioni “di criticato outfit”, un po’ umide e con il rivolino che scende, lasciano poco all’immaginazione. E mi lasciano sempre interdetta per quanto siano lise, tendenti al trasparente e di design minimale. Con trasparenze strategiche le indossa e ci passeggia anche sua moglie, ed e’ di rito per loro calarsi gli indumenti sul balcone, anche se velocemente e di passaggio. Piu’ di una volta l’ho beccato in mutande che mi guardava in modo strano e ci ravanava sotto, e sempre sconvolta me ne andavo, per via dei lavaggi frequenti che ne caratterizzavano la dissoluzione della cellula del tessuto, causata dalla rottura della menbrana, ed il contenuto che ne fuoriesciva era zozzo e maleodorante sino alla nausea. In quest’ondata di fetore, e in caso di presunta intossicazione alimentare, non potete capire la mia preoccupazione. Perché, in attesa che vengano effettuati gli esami tossicologici per verificare le condizioni dei loro alimenti, penso sempre che siano in accumulo di fluidi o di virus intestinale. Tante’ che sviluppero’ una nuova linea di indumenti, per loro protezione e con la dotazione di una maschera antigas. Comunque, il mio consiglio per loro e’: esistono in commercio tantissimi accorgimenti intelligenti per trasformare il terrazzo in un oasi di pace, protetti dalla tranquillita’ di una tenda per non scandalizzare i vicini. Dove poter coltivare la loro passione per lo smutandamento o il naturismo. Chiedo solo un po’ di dignita’, grazie!
Comandamento, condanna numero 8:..O sezione frasi ricorrenti e istruzioni in sequenza e mischia, ripetute giornalmente alle vittime prescelte, e nello specifico a me.
Non deve sentirsi bella. Altrimenti spende inutilmente in chissacche’.
Istruzioni interconnesse fra comari: E’ proibito farla ridere, perché le armonizza il volto e diventa bella. Ridere e’ un atteggiamento infantile. E’ preferibile provocarla per farla arrabbiare cosi’ il suo volto diverra’ una maschera contratta. Giuro su dio ,e’ tutto vero!! hahah
Non deve sorridere a nessun uomo. Associano lo sguardo sorridente al peccato.
Sostanzialmente, non apprezzano la positivita’ di chi gli sta di fronte. Ma amano spegnere e gestire le emozioni di una persona. Non mi e’ consentito sorridere ad un uomo perche’ non viene contemplato come atto di gentilezza.
Non mi e’ consentito ridere. Associano la risata ad un atteggiamento infantile. E chiunque passi sottocasa nostra e ci senta ridere, in automatico ci insulta con il termine: sono ubriachi.
Insomma un paese che ben racconta come vengono sfottute, derise e distrutte le famiglie. E quanto poco sian considerati i padri di famiglia che lavorano 14 ore al giorno. Ma etichettati con il termine idioti, loro e le rispettive famiglie. Un atto verbale offensivo, che non giustifica il perché non li possano vedere ogni giorno. Ma sottolinea la loro ignoranza di non comprendere che un padre la sera distrutto dalla fatica, merita di riposare.
Non la lasciera’ mai. Altra frase assurda e ricorrente, di cui non si pentono affatto. Un paese che fa la differenza con frottole di bullismo sociale.
Per chiudere in gloria il mio blog, volete sapere qual è il nome vero del paese in cui mi e’ capitato di vivere? Pratopiccino scarso e’ solo un nome fittizio.
E fu cosi’, che la piaga del tanto sopportato bullismo sociale, di Pratopiccinoscarso cesso’. E smisero di mettere le persone sotto torchio, per motivi futili d’odio. Le persone, furono libere di vivere, e di andare dove meglio desideravano,
da “EVASI” finalmente liberi..” !
La liberta’ personale e’ un diritto inviolabile, solo la magistratura puo’ restringere la liberta’ personale del cittadino. Qualora persistano fatti come nel mio caso, devono essere fatti emergere.
Affinche’ chi coarta la liberta’ personale ad un essere umano venga segnalato, e denunciato pubblicamente.