SVADHISTHANA

Collocato nel suo proprio posto (arancione)
Basso Addome
Il secondo chakra è il chakra sacrale, si trova all’altezza dei genitali, nella parte bassa dell’addome, sotto l’ombelico.
Svadhisthana è un termine sanscrito e significa “dolce”, la sua energia rappresenta le cose dolci della vita, la capacità di apertura verso le nuove esperienze amorose e sociali, la capacità di provare emozioni, desiderio, piacere, soddisfazione sessuale e creatività fisica e intellettuale.
Il suo colore è l’arancione. Colore simbolico delle emozioni positive, del successo e dell’armonia interiore ed esteriore.
L’energia di Svadhisthana è associata alle gonadi (ovaia nella donna – testicoli nell’uomo) ed è responsabile della salute dei genitali, reni, vescica, prostata, sistema circolatorio, denti e ossa.
Un blocco o uno scarso flusso energetico nel secondo chakra potrebbe manifestarsi con una chiusura verso i rapporti amorosi e sociali e di conseguenza con una chiusura verso la sessualità e sensualità, generando una sorta di difficoltà nel provare gioia, piacere e soddisfazione nei rapporti con gli altri.

Gelosia, desideri inappagati, frigidità, possono essere anche le manifestazioni conseguenti di un blocco del flusso energetico su questo chakra.
Quando contrariamente, l’energia che fluisce su questo chakra è eccessiva può condurre alla ricerca ossessiva del piacere carnale sessuale o la necessità di essere sempre in compagnia sentendosi soddisfatti solo nella presenza di altre persone spesso occasionando un eccessivo attaccamento e dipendenza dal partner, amici e conoscenze in generale.
Le posizioni o posture yoga (asana) più adatte a stimolare e regolare il flusso di energia sul secondo chakra sono quelle nelle quali lavorano i fianchi ed il bacino, in quanto è proprio in questa zona del corpo che si trova Svadhisthana e le relative ghiandole ad esso associate.
Questo centro energetico è associato all’elemento acqua, che lo rende responsabile della regolazione dei liquidi nel corpo, il flusso della sua energia, proprio come l’acqua, riesce ad adattarsi ad ogni superficie e ci permette di fluire con la vita e adattarci ai cambiamenti naturali che essa ci propone nel tempo.

Riequilibrio del flusso energetico sul secondo chakra.

Basteranno solo dieci minuti per fare tutta la pratica, e possibilmente ripeterla per al meno tre giorni all’inizio e quando sentiamo il bisogno dopo aver ripristinato per la prima volta il flusso energetico.
Questa pratica non è meditazione, non è qualcosa che faremo forzatamente potremo ricorrere ad essa quando sentiamo di avere segnali che indicano uno squilibrio, mancanza o eccesso di energia che generano alcuni comportamenti legati a questo chakra (chiusura verso gli altri, mancanza di desiderio, difficoltà a provare o esprimere l’emozioni e naturalmente l’eccesso, ovvero il contrario in eccesso, di tutte queste sensazioni)

Pratica.

Seduti, nella tipica posizione del loto, o in una posizione comoda respiriamo profondamente visualizzando una potente e brillante fiamma di colore arancione (colore che appartiene al secondo chakra), in questa posizione rilassati e continuando a respirare profondamente, sentiamo come questa fiamma arancione penetra nel nostro corpo dall’alto verso il basso posizionandosi nella zona del basso addome (posizione del nodo del secondo chakra), sentiamo il flusso di energia caldo e rilassante come un morbido abbraccio avvolgente in tutta la zona del secondo chakra, continuando a respirare dolcemente e sentendo la leggerezza che quella fiamma sta apportando sul nostro chakra, restiamo qualche minuto immobili, sentendo colui che sente, sentendo di essere il sollievo che stiamo provando. Dopo qualche minuto, sempre respirando lentamente e in modo consapevole lasciamo che questa fiamma arancione esca dalla zona del nostro secondo chakra e si espanda verso l’esterno e poi verso l’infinito.
Respiriamo ancora per qualche minuto dolcemente e sentiamo il sollievo, il benessere, la perfezione e la leggerezza che proviamo, ringraziando per questo nuovo equilibrio.

 

Dal Libro: Il mondo nel mondo – analìa scarpone –