L’Universo è Vibrazione

La vita, la libertà e la ricerca della felicità sono da sempre il nostro proposito fondamentale, viviamo cercando la felicità all’esterno come se fosse un abito da indossare, ci siamo convertiti in schiavi dei nostri desideri, delle nostre ambizioni, ma la felicità non è qualcosa che va perseguitata o comprata al mercato come un vestito a basso costo, questo è Maya cioè Illusione; il gioco infinito delle forme, della fisicità, della materia.

uni11L’insegnamento Buddhista afferma che la sofferenza si radica nei desideri, nell’ambizione di essere, apparire ed avere, e nella non ­accettazione del dolore, ignari di essere noi stessi a creare quelle situazioni e propositi e a soffrirci durante la corsa deliberata verso l’ennesima conquista.

Sigmund Freud ha fatto riferimento a questo come “il principio del piacere”, poiché tutto quello che facciamo è un intento di creare piacere per ottenere qualcosa che desideriamo o per evitare qualcosa di non desiderato. L’essere umano ha la libertà di pensiero ed è proprio lì che si radica il problema. Il pensiero insistente su quello che desideriamo è esattamente quello che è fuoriuscito dal proprio auto­ controllo.
Il dilemma della società moderna è che cerchiamo di comprendere il mondo non attraverso la coscienza suprema, arcaica, ma quantificando e qualificando quello che percepiamo come il mondo esterno attraverso mezzi scientifici e mentali, per questo motivo il pensare solo ha portato a pensare ancora di più e formulare sempre più domande, abbiamo scordato che se facciamo troppe domande non riusciremo ad ascoltare la risposta.
Vogliamo sapere e conoscere chi siamo, vogliamo sapere i segreti dell’universo e che cos’è il mondo nel quale noi stiamo compiendo questa esperienza di vita partendo dal fatto di considerare il mondo come qualcosa esterna a noi e non come qualcosa di vivo e parte del nostro essere interiore, è stato Carl Gustav Jung a dire “chi guarda fuori sogna e chi guarda dentro è sveglio”.
Non c’è nulla di male nel desiderare di essere svegli o nel desiderio di essere felici, quello che è assurdo è cercare questo risveglio e questa felicità al di fuori di noi, all’esterno o nel mondo o nella società, poiché questa felicità si può trovare solo, e ripeto, solo nel nostro interiore, nel pieno e sublime riconoscimento di ciò che siamo e di ciò che stiamo creando attraverso i propri pensieri.
Il primo passo verso il risveglio è riconoscere di stare vivendo in un sogno, coscienti sul fatto che quanto più pazzo diventa il sognatore più pazzia va creando.
Mai nella storia dell’umanità si è usata eccessivamente la mente come in questi ultimi due decenni, e mai cera stata tanta confusione nel sistema del nostro pianeta, come al giorno d’oggi.
Il fatto è che ogni volta che pensiamo ad un problema stiamo automaticamente creando altri problemi, invece di focalizzarci sull’eventuale soluzione del problema originale siamo lì a cercare e continuare a cercare di risolvere il mondo esterno ed eventuali problemi che nella nostra realtà non esistono nemmeno, dobbiamo riconoscere che non siamo noi a dover risolvere il mondo ma siamo noi a dover filtrare la nostra realtà, riconoscendo che in questa realtà personale ciò che va risolto è il proprio mondo interiore, e non tutto quello che accade oltre la portata della nostra coscienza.
Pensare troppo non serve, poiché non è attraverso il pensiero e il costante sacrificio di seguire la mente che conquisteremo la felicità, siamo veramente più felici a pensare troppo? A farci mille domande su quello che viviamo e perché lo viviamo? O forse diventeremo più felici al sapere chi siamo e cosa stiamo sperimentando qui e ora in questo universo?
La nostra felicità non dipende dai nostri pensieri e nemmeno dipende dalle nostre preoccupazioni, la nostra felicità dipende dalle nostre azioni, e dalla mancanza di preoccupazioni, minore sarà la quantità di pensieri che si agitano nella nostra mente più vicini ci sentiremo alla felicità.
Pensare, agire ed essere, devono trovarsi in equilibrio costante per sentire ciò che siamo ed esperimentare la coscienza infinita che noi siamo. Dopo tutto, siamo esseri umani e non dei robot umanizzati e carenti di vibrazioni, empatia ed emozioni, di conseguenza questo profondo equilibrio, che sarà bombardato continuamente dall’esterno deve restare in quiete attraverso la non – identificazione con le circostanze che si agitano in superficie o nel mondo esterno.
uni8La costante ricerca della felicità, ci porta spesso ad arrenderci all’infelicità, creando terreno fertile per la malattia, la malattia è come porsi una domanda, ogni volta che ti poni una domanda ti senti malato e ogni volta che trovi la risposta a quella domanda ti senti guarito, ti senti sano. La malattia di conseguenza, è il modo nel quale la mente crea una condizione strategica per risolvere un problema, che sia la psoriasi, il tumore o una semplice infiammazione della gola, la malattia indica uno squilibrio tra corpo, mente, anima e spirito e di conseguenza uno stato d’infelicità profonda.
Quando riconosciamo il problema riusciamo a riconoscere anche la soluzione, ma dobbiamo focalizzarci su un concetto per volta in modo che nulla ci distragga e che altri pensieri o problemi restino al di fuori di questa portata.
L’equilibrio tra corpo, mente, anima e spirito è fondamentale per vivere sani mentre la consapevolezza di una mancanza di questo equilibrio ci porta automaticamente a trovare il modo di creare convinzioni che ripristino tale equilibrio.
L’equazione fondamentale per mantenere l’equilibrio tra il corpo, la mente, l’anima e lo spirito si fonda sul fatto di vivere in modo nel quale i pensieri (sentimenti ed emozioni), la parola (convinzioni) e l’azione (creazione), siano costantemente in perfetta armonia ed equità.
Più sentiamo questa equità, più l’equazione con il suo risultato perfetto si radicherà in noi, per cui, non ci sarà ancora una ricerca della felicità da fare, e nemmeno una ricerca della libertà, ma ci sarà la piena convinzione di essere felici e liberi nonostante le circostanze, famiglia, problemi, pensieri, ecc e nonostante tutto.

Dal Libro: IL MONDO NEL MONDO – analìa scarpone-

L’Universo è Vibrazioneultima modifica: 2017-12-30T16:26:21+01:00da analia13