parole… parole… parole…

le persone non sono sincere perché altre manifestano impulsività; si crede nella ragionevolezza, ma si cede all’inclinazione inconscia.
Inclinazione fatta di fraintendimenti facili errori, preconcetti, supposizioni antecedenti alle riflessioni; come è possibile giudicare la vita di un uomo in una manciata di parole senza espressione?
Allora diamo importanza alla cautela altri all’apparenza; uomini e donne che ingannano traendone profitto ed altri che rimangono sinceri a se stessi e al prossimo ricevono solo ingiurie e imputazioni illegittime.
E proprio coloro che difendono la sincerità spesso si scoprono ad essere i primi a biasimarla.

Benvenuti nel fantastico mondo delle parole.

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Classicità

Non so se quello che voglio captare possa essere considerato “diverso” o “classico“. E’ una questione di estetica, di eleganza, di fascino e soprattutto di estemporaneità ed essenzialità.
Mi compiaccio di situazioni che necessariamente non siano legate ad un tempo – il nostro – quello moderno.

Non seguo gli schemi è vero, non seguo le mode..
non seguo neppure tanto la società…

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Comunicazione

Non sono unicamente i sensi materiali a permetterci di capire che siamo in vita; è l’emozione la vera percezione ‘complice dell’esistenza’, quella meraviglia che nasce da una sciocchezza e ti sdebita con tutto… è quell’impressione del momento, è la consapevolezza di un presente esclusivo, di un attimo, il sentore di ciò che può divenire eternità.

La comunicazione con la realtà che è quotidianamente attorno a me, mi restituisce questa ‘emozione’.

pensieri

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Discriminante

La discriminante sta nell’idea di un progetto di vita… no Chantal, non mi riferisco a lei, ma sto generalizzando. L’idea di un riscontro che non muore, di una relazione che non ha una fine scritta già in partenza, mi autorizza a cedere di più all’emotività; questo avvenimento ha fatto da catalizzatore.

Il fallimento tra noi era indubitabile da tempo, ma dispiace ritirarsi per il vuoto, per una fantasia infondata, senz’altro superficiale, per una causa inutile, per un’emozione scema che non avrà alcun seguito. In ogni caso, credo che dovremmo retrocedere, tu sei sempre stata sostenitrice del domani rispetto all’oggi, io difendo lo ieri.

E’ indigesto pensare ad un venerdì sera, quando guardavi la luna piena io la guardavo altrove; inaccettabile pensare a tutto quello che mi hai dato e a quanto ho gettato in un’ora del mio tempo.

Sono stato un disonesto; gli altri sono onesti forse perché mentono, io sono un disonesto perché non ho mai accettato di negoziare con la nostra verità.

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