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Post n°260 pubblicato il 26 Dicembre 2018 da HansSchnier
In libreria, il giorno della vigilia, trovo il nuovo Catullo a cura del Prof. Alessandro Fo, pubblicato da Einaudi. Circa milletrecento pagine. Bibliografia aggiornatissima. Commento erudito, stracolmo di discussioni con i colleghi latinisti, anzi direi con i colleghi catullianisti. Faccio qualche esempio. Nel carme 49 Catullo sfotteva Cicerone o lo ringraziava sinceramente? Faceva sul serio, e gli "ironisti" non hanno capito niente... Il carme 68 è unitario o è l'incongrua fusione di due carmi? Ma perdinci, non ci si può credere, dobbiamo per forza essere "separatisti", le prove sono schiaccianti... Il carme 2b fa parte o non fa parte del carme 2? Anzi: "two B or not two B"? Il commentatore ammette che questo dubbio è "amletico" (il gioco di parole in inglese piace ai latinisti contemporanei, l'avevo già notato nel commento di Della Corte, ma questa è la prima volta che leggo anche la chiosa, francamente ridondante, del "dubbio amletico"). Sofisticata la traduzione in metrica cd. barbara, ve ne offro un campione (è il carme 32): O mia dolce Ipsitilla, te ne prego, Letta questa cosa, mi sono messo anch'io a tradurre, con minore dottrina e spericolata libertà: Ti voglio bene, mia dolce Ipsitilla, |
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