italia sportiva

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

Quando senti che la vita è sempre in salita, non preoccuparti, fermati e riprende il fiato. Pensa come fare per salire o meglio ricorda alcune delle passeggiate di state.

Prima cosa, usi degli attrezzi adatti per la montagna da scarpe comode ai bastoni. Acqua per non disidratarti e alimenti nutritivi.

Prende il tuo ritmo, tu ti conosci meglio di chiunque altro.

Ma la cosa più importante che non devi dimenticare MAI sono gli AMICI! Loro saranno sempre con te! Alcuni nella salita altri nella discesa che vengono ad aiutarti.

Faranno che la salita sia tranquilla e rilassata anche se la cima ancora è lontana.

Quando sono arrivato in Italia le uniche parole che sapevo dire era “ciao, come stai, mi piace, pasta, buono”. Nei primi mesi in questo bel paese l’imparare la lingua è stato la priorità perché non sapevo nulla.

Grazie al mio primo lavoro ho conosciuto persone che parlavano altre lingue ma nessuno che parlasse lo spagnolo come me, il mio collega mi disse il capo lo parla bene, ma lui non mi parlo mai lo spagnolo.

In poco tempo ho dovuto imparare la vostra lingua altrimenti comunicare con miei colleghi sarebbe impossibile. I discorsi erano solo di lavoro e limitati. Nel fra tempo Leslie me insegnava e correggeva il mio italiano. (tuttora continua a farlo).

Avviene la mia separazione e compro una macchina fotografica digitale è dà inizio una nuova avventura nella mia vita, in poco tempo riesco a leggere diversi libri e articoli che riguardavano i grandi fotografi della storia.

Viaggio costantemente al nord dell’Italia e centro, fotografando tutto. Paesaggi, fiori, architettura, ritratti, dettagli.. mostro le mie foto a un amico e subito mi propone di fotografare la Giostra della Quintana di Foligno nel 2004. Adesso sono uno dei fotografi autorizzati dell’Ente Giostra.

Cambio il tema fotografico ed inizio con lo sport in particolare con la pallavolo femminile, con la polisportiva magione volley. Attualmente fotografo la polisportiva monteluce a Perugia, sempre serie c femminile. Ma non mi sono fermato lì, conoscendo altri fotografi mi propongono di fare anche la serie B maschile e femminile e poi la serie A!!

Altro amico mi presenta al gruppo fotografico al quale apertengo, mi fanno molte domande una dietro l’altra, loro con molti anni di esperienza avevano dei dubbi che potesse essere alla sua altezza ma nessuno diceva niente.

Nel mese scorso (dicembre 7 e 8) abbiamo fato una mostra fotografica dove sono stato incaricato di fare tutti i ritratti e panoramiche! Se fidano ciecamente delle mie scelte e del mio lavoro.

C’è un giornale per il quale fotografo lo sport e gli eventi più importanti.

Anche sé ho solo 4 anni fotografando la mia esperienza è gigante grazie al aver imparato a leggere in altra lingua la storia di quelli che hanno fatto la vera storia della fotografia.

Attualmente ho un piccolo spazio nelle gallery in internet della National Geographic dove posso pubblicare le mie foto (sono 53!!). Curo il sito della polisportiva monteluce e sono il fotografo ufficiale, un altro spazio in internet dentro il sito della gazzetta dello sporto dove scrivo di pallavolo e due blog dove scrivo frassi e pensieri.

Di questi ultimi scrivo un libro per mia figlia perché la esperienza non se regala.. se insegna.