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cun sa limba e sa cultura sarda - de Frantziscu Casula.

 

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Messaggi del 03/05/2012

SARDIGNA NATZIONE sui referendum del 6 maggio: 8 sì e 2 no.

Post n°588 pubblicato il 03 Maggio 2012 da asu1000

VIA LE PREBENDE COSI’ LA CASTA PERDE I PRIVILEGI.

di Francesco Casula

I Referendum cui siamo chiamati a pronunciarci il 6 maggio sono inficiati da due gravi limiti, il primo: sono troppi. E ciò rischia da una parte l’inflazione  –e dunque la disaffezione degli elettori– dall’altra non permette una informazione adeguata nel merito degli stessi. In secondo luogo, visto che a sostenerli vi sono Partiti presenti in Consiglio regionale (e addirittura in maggioranza!), non si capisce perché non abbiano presentato proposte in quella sede. Molti partiti invece stanno zitti: convinti che l’unico strumento per farli fallire –non permettendo dunque che si raggiunga il quorum– è il silenzio e la non informazione. Chi, con coraggio si espone, al di fuori di ogni calcolo elettoralistico è Sardigna Natzione, che con il suo segretario Bustianu Cumpostu, si esprime con chiarezza su tutti i 10 referendum, per sostenerne alcuni (i 5 per l’abolizione delle province, quello sulla Costituente, la riduzione dell’appannaggio ai consiglieri e assessori regionali e l’abolizione dei consigli di amministrazione di Enti Strumentali e Agenzie RAS). Su questo in particolare Cumpostu lancia i suoi sberleffi contro i Partiti italiani e l’intera classe politica. “Voteremo sì –scrive Cumpostu – per abolire i Caddos de Istalla trombati e rampanti. I consigli di Amministrazione sono le stalle nelle quali i partiti ed i sindacati italiani mettono a riposo i cavalli trombati ed allevano i futuri onorevoleddos, sono i serbatoi di galoppini che vengono aperti in occasione di campagne elettorali per entrare nelle famiglie con promesse e minacce clientelari ed estorcere il voto a favore dei loro padrini. Votando sì togliamo loro sa proenda e senza proenda sos caddos non current, ne sos runtzinos ne sos puddericos”. Sostiene invece l’annullamento della scheda per quanto attiene alle elezioni Primarie per eleggere il Presidente della Regione. E un no deciso al decimo quesito: la riduzione a 50 del numero dei Consiglieri Regionali. Interessante la motivazione: no all’autocastrazione democratica, che senza eliminare i “privilegi” riserverebbe il consiglio regionale ai 50 nominati dalle sacrestie di partito ed eliminerebbe i fastidiosi “peones”, specialmente quelli futuri che potrebbero essere, addirittura, di area indipendentista e non facili da omologare. I privilegi della casta si eliminano solo in un modo: riducendo le prebende.

Pubblicato su SARDEGNA Quotidiano del 3-5-2011

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 12/06/2007
 

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Questo blog, bilingue ( in Sardo e in Italiano) a disposizione, in modo particolare, di tutti i Sardi - residenti o comunque nati in Sardegna - pubblicherà soprattutto articoli, interventi, saggi sui problemi dell'Identità, ad iniziare da quelli riguardanti la Lingua, la Storia, la Cultura sarda.

Ecco il primo saggio sull'Identità, pubblicato recentemente (in Sardegna, university press, antropologia, Editore CUEC/ISRE, Cagliari 2007) e su Lingua e cultura sarda nella storia e oggi (pubblicato nel volume Pro un'iscola prus sarda, Ed. CUEC, Cagliari 2004). Seguirà la versione in Italiano della Monografia su Gramsci (di prossima pubblicazione) mentre quella in lingua sarda è stata pubblicata dall'Alfa editrice di Quartu nel 2006 (a firma mia e di Matteo Porru).

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