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La tristezza di un Natale triste

Post n°6 pubblicato il 14 Dicembre 2010 da Runwig
 

E' Natale. Non oggi ovviamente ma presto lo sarà. Dovremmo essere tutti più buoni, più comprensivi e più disponibili con il prossimo. Lo spirito del Natale dovrebbe essere questo.

Da quando ho perso lo spirito del Natale ? Da quando non mi va più di festeggiarlo ?

Non mi sono mai ritenuto un buon cristiano e probabilmente mai lo sarò. Però ricordo che da bambino me ne stavo in spasmodica attesa di quei giorni di festa. che coincidevano con il periodo di vacanza da scuola. dove avrei fatto tutto quello che normalmente, per tanti e ovvi motivi, non potevo fare; tipo : giocare coi miei cuginetti, stare alzato fino a tardi, la tombola, scartare un mucchio di regali molto più vari e importanti del giorno del mio compleanno e soprattutto, mia nonna che mi regalava cinquemila lire! Che per me rappresentavano una fortuna. Insomma me la godevo alla grande. Tutti erano felici e per qualche giorno nessuno s'incazzava più di tanto se rompevo qualcosa o facevo i capricci. L'immancabile prete di turno ci ricordava (a me e agli altri miei coetanei) che il Natale non era solo sfrenato consumismo (che comunque rispetto a quello che vedo oggi era roba da educande) risvegliando il mio senso di colpa per quel tizio morto in croce per salvarmi, al punto che qualche preghiera, la notte, prima di addormentarmi, la dicevo pure io.  Non credo che il mio Natale fosse così diverso da quello di tanti altri miei coetanei.

Oggi giro per le strade e trovo gente sempre più incazzata col mondo, con tutto; mi guardo attorno e perfino le facce dei bambini sono incazzate o peggio. Arroganti. Non sono mai stato un profeta del buonismo e non intendo diventarlo adesso ma cazzo! Dove mi trovo? Non capisco più questo mondo, sempre più cinicamente di merda, che usa sentimenti genuini per vendermi pandori sottocosto o torroni al 3x2, che mi propina aiuti per i ragazzini africani mentre a Termini Imerese vengono calpestati i più elementari diritti sindacali di lavoratori poveracci come me; un mondo dove un premier (fonte wikileakes) chiede "la stecca" a un suo pari grado per la fornitura di gas alla nazione; un mondo dove ormai è passato il messaggio che per un sessantenne e oltre, scoparsi una minorenne NON è reato ma E' FIGO!

E questo è niente. Mi guardo attorno e scopro che alla gente, alla moltitudine fin troppo silenziosa di questo BelPaese, del Natale non glie ne frega un beneamato cazzo. E allora mi chiedo : sono stato un bambino anormale? Sicuramente sono sempre stato uno un po' fuori. Da tutto. Sicuramente tra Indiani e Cowboys preferivo i primi. Sicuramente ancora oggi preferisco la musica dei Metallica a quegli stronzi vestiti di pelle che inneggiano a stupri e satanismo spacciando per gothic metal della immane immondizia. Sicuramente dico che fare l'amore (badate bene - NON Scopare) prima del matrimonio rende tutti più liberi e consapevoli a 360°. Sicuramente guardo questo mondo e scopro, purtroppo, che non mi ci trovo mica tanto bene e che mi piace sempre meno. Ma sono un fighter. Lo sono da sempre. Non mi piace arrendermi ma non combatto battaglie o crociate a favore di chissà quale ideale. Non ho più ideali.

Vorrei che mio figlio vivesse un po' di quello spirito natalizio che ho vissuto io e che lo conservi nel suo cuore per il resto della sua esistenza. Vorrei che mio figlio crescesse credendo ancora in qualcosa e che avesse degli ideali. Quelli che io, un brutto giorno, ho perso senza più ritrovare. Qualcuno ha detto che un uomo è nulla senza le proprie radici e secondo me ha ragione. Il problema è che questa società impone a tutti noi di non averne. E la cosa peggiore è che a molti piace che sia così. 

Si preannuncia un triste Natale del cazzo. L'ennesimo. Poi guardo alla TV una marea di giovani studenti che manifestano un diritto sacrosanto, un diritto che i nostri nonni, i nostri padri, si sono conquistati con duri sacrifici : il diritto all'istruzione. E scopro che mi sarebbe piaciuto essere lì con loro a manifestare il mio dissenso. Ma subito dopo scopro che ci sono solamente giovani e non i loro padri, quegli operai, quegli impiegati quei commercianti o tutti quelli che pensano che sia giusto essere lì con loro. E allora m'incazzo con me stesso e con la mia mancanza di ideali e torno a pensare che sarà un triste Natale del cazzo.

Dimenticavo : in questi giorni ho (ri)scoperto un autore molto particolare : Sven Hassel il quale scrisse molti romanzi ambientati durante la Seconda guerra Mondiale, su un gruppo di soldati, tutti un po' fuori da tutto proprio come me, che si trovano costretti a combattere tra le file della Warmacht (badate bene - NON SS) sostanzialmente sono dei poveracci mandati al massacro. La particolarità di questi romanzi sta nella descrizione della guerra; cruda e reale, dove gesti di eroismo, spesso dettati dalla disperazione, si alternano alle peggiori nefandezze di cui gli essere umani sono capaci. Il tutto descritto con asettico realismo di chi, quelle cose, le ha vissute davvero. Mi verrebbe da dire : leggere per non dimenticare. Ma come ho detto poc'anzi : questa è una società che spersonalizza, cancella e sostituisce tutto; dai sentimenti alla storia. Convincendoci che nuovo è sempre meglio di vecchio a prescindere. Cancellare le radici significa cancellare la memoria. E se un uomo non ha più ricordi ne' radici non è nulla.

Alla prossima.

Runwig

 

 

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Commenti al Post:
ormalibera
ormalibera il 14/12/10 alle 17:08 via WEB
Splendido post. Non so quanti anni hai ma condivido in pieno il tuo pensiero. Chi la pensa come noi è l'ultimo baluardo prima che l'umanità sprofondi nel Nulla, nell'autodistruzione benefica perché non farebbe altro che eliminare delle macchine ormai malfunzionanti che hanno resettato il programma originale. Pensavo che verso l'età della pensione mi sarei riposata, avrei ritirato i remi in barca e mi sarei lasciata cullare dalle onde. Mi rendo conto che la barca sta ancora in mano a chi si rende conto che stiamo andando verso le cascate e sente che non può arrendersi, un sorriso ed un augurio di buon natale ma che sia ogni giorno Natale, ogni giorno un giorno meraviglioso e pieno di speranza
 
Runwig
Runwig il 23/12/10 alle 10:44 via WEB
Grazie. Auguri anche a te di Buon Natale con l'augurio speciale di trovare cio' che cerchi. Se c'e' una cosa che mi appare chiara senza ombra di dubbio e' che alla fine, tutti noi, trascorriamo l'inter esistenza a cercare qualcosa, magari qualcuno la trova e la riperde più volte nell'arco dell'intera vita; altri la trovano subito; altri ancora non sanno di averla già trovata e continuano a cercare. Auguri di nuovo e buona vita a te.
 
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