Post n°9 pubblicato il 10 Settembre 2015 da Runwig
Dopo un'infinità di tempo torno a scrivere sul mio blog. Ribadisco che non sono uno che scrive a comando, o tanto per essistere, o per dichiarare di esistere (o peggio per sentirsi vivo) percò i miei post non hanno cadenze periodiche. Scrivo su questo blog quando penso di avere qualcosa da dire. Nella fattispecie sono venuto a conoscienza di una piccola chicca letteraria. Una delle mie autrici preferite, Morgana Lucchesi, ha pubblicato un nuovo romanzo (in realtà si tratta di un'autopubblicazione) su www.amazon.it. dal titolo Nel Momento Sbagliato. La trama è interessante e l'intreccio piuttosto coinvolgente. A suo favore, ancora una volta, devo segnalare il fatto di aver costriuto una storia semplice ma non banale. Trappola in cui è facile cadere quando si scrive un romanzo erotico, che parte lenta e che con il crescendo di situazioni, alcune con forti scene di sesso estremo, lentamente avvolge e conquista il lettore in una costante progressione per condurlo al finale, forse un po' scontato, ma che a me personalmente è piaciuto molto. Per chi volesse saperne di più ecco i link di riferimento : Titolo : Nel Momento Sbagliato Autore : Morgana Lucchesi Nr. Pagine : 294 Genere : Noir- erotico Collocazione temporale : contemporanea, Roma Target : romanzo per adulti Link: http://www.amazon.it/dp/B00XAQEOO4 Booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=vwpBjP86FDU Buona lettura.
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E' un po' che manco dal mio blog. Veramente è un po' che manco da me stesso. Un po' tanto. Non vi annoierò con un riassunto delle puntate precedenti sulla mia vita. Non gliene frega niente a nessuno. Mi sono accadute delle cose. Brutte ma non troppo e sono sopravvissuto. Più o meno. Mentre sto qui a scrivere cose inutitli o quasi, il mio senso di colpa mi ricorda che dovrei lavorare alla correzione del romanzo che vorrei autopubblicare e invece... Vabbè... E' quasi ora di cena. Una scusa come un'altra per rinviare il problema. E' successa una cosa lunedì. E' successo che sono andato ad un funerale e ho visto gli effetti strazianti dellì'Amore sugli esseri umani. Come vi sarà facile immaginare è stato doloroso. Per tutti. Per chi vi assisteva e per i familiari. E comunque non è di questo che voglio parlare. Dicevo dell'amore.. A volte ci si dimentica di quanto si ama qualcuno e di quanto sia importante per noi. Spesse volte perchè diamo per scontato il suo amore. Altre perchè consapevolmente o, in rarissimi casi, inconsapevolmente calpestiamo questo sentimento con azioni stupide. Una volta lessi di un elefante che si lasciò morire distrutto dalla perdita della sua compagna. Non so se sarei capace di tanto però sono stato capace, per pura e semplice irresponsabilità, di calpestare l'amore di qualcuno. Che io sia un idiota non c'è dubbio. Che dessi per scontato il suo amore nemmeno. Assistendo al triste evento dell'altro giorno, però, oltre alle preghiere per l'anima del defunto ne ho aggiunta una. Per la mia anima e per il mio Amore. Sperando che non sia troppo tardi per entrambi. |
E' Natale. Non oggi ovviamente ma presto lo sarà. Dovremmo essere tutti più buoni, più comprensivi e più disponibili con il prossimo. Lo spirito del Natale dovrebbe essere questo. Da quando ho perso lo spirito del Natale ? Da quando non mi va più di festeggiarlo ? Non mi sono mai ritenuto un buon cristiano e probabilmente mai lo sarò. Però ricordo che da bambino me ne stavo in spasmodica attesa di quei giorni di festa. che coincidevano con il periodo di vacanza da scuola. dove avrei fatto tutto quello che normalmente, per tanti e ovvi motivi, non potevo fare; tipo : giocare coi miei cuginetti, stare alzato fino a tardi, la tombola, scartare un mucchio di regali molto più vari e importanti del giorno del mio compleanno e soprattutto, mia nonna che mi regalava cinquemila lire! Che per me rappresentavano una fortuna. Insomma me la godevo alla grande. Tutti erano felici e per qualche giorno nessuno s'incazzava più di tanto se rompevo qualcosa o facevo i capricci. L'immancabile prete di turno ci ricordava (a me e agli altri miei coetanei) che il Natale non era solo sfrenato consumismo (che comunque rispetto a quello che vedo oggi era roba da educande) risvegliando il mio senso di colpa per quel tizio morto in croce per salvarmi, al punto che qualche preghiera, la notte, prima di addormentarmi, la dicevo pure io. Non credo che il mio Natale fosse così diverso da quello di tanti altri miei coetanei. Oggi giro per le strade e trovo gente sempre più incazzata col mondo, con tutto; mi guardo attorno e perfino le facce dei bambini sono incazzate o peggio. Arroganti. Non sono mai stato un profeta del buonismo e non intendo diventarlo adesso ma cazzo! Dove mi trovo? Non capisco più questo mondo, sempre più cinicamente di merda, che usa sentimenti genuini per vendermi pandori sottocosto o torroni al 3x2, che mi propina aiuti per i ragazzini africani mentre a Termini Imerese vengono calpestati i più elementari diritti sindacali di lavoratori poveracci come me; un mondo dove un premier (fonte wikileakes) chiede "la stecca" a un suo pari grado per la fornitura di gas alla nazione; un mondo dove ormai è passato il messaggio che per un sessantenne e oltre, scoparsi una minorenne NON è reato ma E' FIGO! E questo è niente. Mi guardo attorno e scopro che alla gente, alla moltitudine fin troppo silenziosa di questo BelPaese, del Natale non glie ne frega un beneamato cazzo. E allora mi chiedo : sono stato un bambino anormale? Sicuramente sono sempre stato uno un po' fuori. Da tutto. Sicuramente tra Indiani e Cowboys preferivo i primi. Sicuramente ancora oggi preferisco la musica dei Metallica a quegli stronzi vestiti di pelle che inneggiano a stupri e satanismo spacciando per gothic metal della immane immondizia. Sicuramente dico che fare l'amore (badate bene - NON Scopare) prima del matrimonio rende tutti più liberi e consapevoli a 360°. Sicuramente guardo questo mondo e scopro, purtroppo, che non mi ci trovo mica tanto bene e che mi piace sempre meno. Ma sono un fighter. Lo sono da sempre. Non mi piace arrendermi ma non combatto battaglie o crociate a favore di chissà quale ideale. Non ho più ideali. Vorrei che mio figlio vivesse un po' di quello spirito natalizio che ho vissuto io e che lo conservi nel suo cuore per il resto della sua esistenza. Vorrei che mio figlio crescesse credendo ancora in qualcosa e che avesse degli ideali. Quelli che io, un brutto giorno, ho perso senza più ritrovare. Qualcuno ha detto che un uomo è nulla senza le proprie radici e secondo me ha ragione. Il problema è che questa società impone a tutti noi di non averne. E la cosa peggiore è che a molti piace che sia così. Si preannuncia un triste Natale del cazzo. L'ennesimo. Poi guardo alla TV una marea di giovani studenti che manifestano un diritto sacrosanto, un diritto che i nostri nonni, i nostri padri, si sono conquistati con duri sacrifici : il diritto all'istruzione. E scopro che mi sarebbe piaciuto essere lì con loro a manifestare il mio dissenso. Ma subito dopo scopro che ci sono solamente giovani e non i loro padri, quegli operai, quegli impiegati quei commercianti o tutti quelli che pensano che sia giusto essere lì con loro. E allora m'incazzo con me stesso e con la mia mancanza di ideali e torno a pensare che sarà un triste Natale del cazzo. Dimenticavo : in questi giorni ho (ri)scoperto un autore molto particolare : Sven Hassel il quale scrisse molti romanzi ambientati durante la Seconda guerra Mondiale, su un gruppo di soldati, tutti un po' fuori da tutto proprio come me, che si trovano costretti a combattere tra le file della Warmacht (badate bene - NON SS) sostanzialmente sono dei poveracci mandati al massacro. La particolarità di questi romanzi sta nella descrizione della guerra; cruda e reale, dove gesti di eroismo, spesso dettati dalla disperazione, si alternano alle peggiori nefandezze di cui gli essere umani sono capaci. Il tutto descritto con asettico realismo di chi, quelle cose, le ha vissute davvero. Mi verrebbe da dire : leggere per non dimenticare. Ma come ho detto poc'anzi : questa è una società che spersonalizza, cancella e sostituisce tutto; dai sentimenti alla storia. Convincendoci che nuovo è sempre meglio di vecchio a prescindere. Cancellare le radici significa cancellare la memoria. E se un uomo non ha più ricordi ne' radici non è nulla. Alla prossima. Runwig
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Ebbene sì. Dopo molto tempo sono tornato a scrivere di cose che mi piacciono. La prima riguarda una delle scrittrici che più mi ha colpito in questi ultimi tempi : Morgana Lucchesi. Questo é il link del suo sito ufficiale : http://morganalucchesi.xoom.it Per chi ha voglia di curiosare nel web. A presto.
Runwig |
Inviato da: Runwig
il 23/12/2010 alle 10:44
Inviato da: ormalibera
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