Creato da Runwig il 06/05/2010

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Romanzi, Films... E tutto cio' che mi piace

 

 

Vacanza... O quasi

Post n°4 pubblicato il 30 Giugno 2010 da Runwig
 
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Ho iniziato a scrivere su questo blog un po' per gioco un po' per caso; non avendo una motivazione precisa ne' il sacro furore dell'ideale che mi spingeva a farlo, mi sono detto che questa poteva essere l'occasione per parlare a me stesso e rapportarmi analiticamente con il mio essere; poi, se a qualcuno la cosa avesse mai potuto interessare tanto meglio, altrimenti amen. E' passato del tempo, non tantissimo, e devo dire che non ho cambiato idea ne' modificato il mio modo d'intendere tutto questo; qualcuno la chiamerebbe coerenza, altri testardaggine, altri semplicemente mancanza di coraggio nel mettersi in discussione. Avete tutti ragione e siete tutti nel giusto. Solo che questo è il mio blog e 'fanculo il mondo voglio fare a modo mio! Proprio ieri sera ho incontrato una persona molto gradevole con la quale ho discusso di alcuni aspetti del nostro carattere, che avevamo in comune e della necessità di assecondare la nostra natura di esseri intransigenti, appunto. Non è facile, non è per niente semplice collocarci in una società nella quale la voce fuori dal coro risulta, spesso, un elemento critico da eliminare o da far tacere a tutti i costi e non è facile nemmeno violentarsi fino ad impedirsi di essere se' stessi. Nella mia esistenza, peraltro non particolarmente ricca di colpi di scena ne' di roboanti avventure, il mio essere me stesso mi ha sempre causato più guai che successi; tuttavia non scambierei uno solo dei miei guai per un successo ottenuto in modo diverso da quelli che ho conseguito; non sono un santo ne' un martire; probabilmente sono solamente uno un po' stupido, con una visione romantica della vita e troppo ingenuo, a volte, da rasentare il coglione. Ma sono questo e non posso, e non voglio, cambiare. Coerenza, dicevo.

A volte, di fronte ad una sconfitta c'è chi ci dice di guardare il famoso bicchiere e decidere se è mezzo vuoto o mezzo pieno. Mi è accaduto varie volte. All'inizio ci sono cascato ed ho fatto davvero un'analisi del genere; poi però, sono giunto alla conclusione che quello che vedevo era solo un bicchiere con un po' d'acqua dentro e che fosse sufficiente o meno a dissetarmi poco importava. Era solo acqua in un bicchiere.

Come qualcuno di voi, saprà o immagina, mi piace l'Oriente e in particolare le culture asiatiche; ad esempio fin da bambino sono sempre stato affascinato dal mondo dei samurai; non so se avrei il coraggio di fare seppuku (quello che molti in Italia e non solo, traducono con harakiri) in seguito alla morte del mio Daimyo; di certo per me lealtà e onore sono due elementi importanti per la composizione della dignità di un essere umano. Tranquilli. Non sono un fanatico o un militarista convinto anzi, ma ritengo che questi due elementi, uniti ad altri come il rispetto della diglnità umana e la coerenza delle proprie azioni, abbiano il loro peso nei rapporti interpersonali e costituiscano parte di quella strana emozione che è l'empatia e che ci fa immediatamente trovare simpatico qualcuno pure se non lo conosciamo a fondo. Tutto questo discorso mi porta verso un tipo di cinematografia di cui senz'altro Akira Kurosawa è stato un pioniere ed esponente di spicco; egli era un cineasta straordinario che seppe coniugare effetto visivo e introspezione, rendendo un mondo e una cultura, così lontani dalla nostra, fruibile e apprezzabile al punto che gli stessi americani ne furono affascinati (celebre il remake western dei Sette samurai). Sono molti i films da da vedere di questo straordinario e longevo regista, mi limiterò a citarne, qui di seguito, un paio che rappresentano, per diversità e ambientazione, un modo come un altro per "entrare" in un mondo totalmente diverso dal nostro. Per comprenderne ulteriormente la totale diversità delle due culture, occidentale e orientale, vi riporto un'osservazione che ho letto da qualche parte ma non ricordo dove : In Giappone si rispetta e si onora la nobiltà di un fallimento sublimandone gli ideali. In Occidente il fallimento è solo una catastrofe irreversibile.

Il primo film che rivedrei volentieri è Kagemusha - L'ombra del guerriero ambientato nel Giappone feudale e quindi nel periodo di massimo splendore dell'epopea dei samurai. Ovviamente non rivelerò la trama. Se doveste avere difficoltà a reperirlo potrete virare tranquillamente su Ran il film che lo ha consacrato al mondo intero. L'altro titolo che mi sento di consigliare è L'angelo ubriaco. Sebbene non siano, specialmente l'ultimo, titoli che più facilmente si associano a Kurosawa, a mio personale giudizio sono tra quelli più interessanti; ad essi si dovrebbe aggiungere Rashomon ma avevo detto solo due titoli e sono già arrivato al doppio... Non volendo dilungarmi oltre, mi imito ad aggiungere che Kurosawa rappresenta, per me, uno dei più alti livelli di sintesi tra letteratura e cinema; egli, infatti, era molto affascinato da Shakespeare al punto da ispirarsi a lui per diversi soggetti dei suoi films ma si dimostrò anche molto sensibile a tematiche sociali (Una meravigliosa domenica - bellissimo) e politiche (Non rimpiango la mia giovinezza - emblematico direi) tenendo comunque in alta considerazione poeti e letterati della sua terra da cui trasse ampia ispirazione.Forse potrò apparirvi un po' troppo "di parte" ma che ci volete fare... In fondo è il mio blog !

Vista l'estate ormai incombente e volendo rimanere in Giappone, vi consiglierei inoltre due letture "alternative" da gustarvi sotto l'ombrellone : Ninjia un romanzo di Eric van Lustbader (oggi noto soprattutto per la saga di Jason Bourne) è il thriller dell'autore che più ha influenzato la mia produzione letteraria per il suo modo di scrivere (peraltro sconosciuta al pubblico in quanto non ho mai pubblicato nulla) e  Impronte degli Dei di Graham Hancock il quale, a dispetto del titolo, è in realtà un libro che tratta delle origini dell'uomo e della possibilità che la Terra fosse abitata da uomini di una civiltà pari, se non superiore, alla nostra ben prima di quanto dica la storia ufficiale. Che altro dirvi... Buona lettura e buona visione e come sempre : a voi la scelta

 
 
 

Ancora di sera... Malinconie d'inizio estate (o di tarda primavera)

Post n°3 pubblicato il 14 Maggio 2010 da Runwig
 
Tag: Terzani
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Ancora di sera, ancora in ufficio...  Ancora a scrivere; di solito a quest'ora (sono circa le 21.30) ho quasi terminato con il lavoro e posso dedicarmi ad una delle cose che amo maggiormente fare : scrivere i miei romanzi. Tuttavia, non sempre si hanno l'umore e l'ispirazione giusta e non sempre, quando si hanno umore e ispirazione giusta, si ha il tempo o l'occasione di potersi dedicare alle proprie cose. Il mio lavoro, di cui non vi parlerò mai, a volte mi consente di scrivere; o meglio, mi concede l'occasione di farlo; stasera però, come avrete intuito, non ho l'ispirazione. Tuttavia sento la necessità "fisica" di scrivere. E allora cosa c'è di meglio di un blog per soddisfarla ?

Forse non scrivere nulla e lasciar perdere ? Volendo essere caustici (e magari tra qualcuno di voi potrebbe pure trovarsi in tale stato d'animo) la risposta potrebbe essere "sì".

Lasciar perderre, però, è un concetto che nella mia vita sta sempre più diventando un modo di fare; un rifugio dai mali oscuri che inquinano la mia esistenza; così stasera, parafrasando Vasco Rossi, ho deciso di dire NO !

No a tutto. No alla mia vita. No al mio finto coraggio che costituisce un alibi per i compromessi che devo accettare ogni giorno. No a un capo idiota oltre ogni ragionevole dubbio che si diverte a mobbizzarmi (a proposito... Si potrà dire "mobbizzarmi" ? - Boh!) solo per il gusto di esercitare il suo potere. No a tutto quello che ora non mi viene in mente e al quale direi NO!

A questo punto potrei citare il caro Ernesto Calindri : " Fermate il mondo. Voglio scendere!"

Bene. Perdonate l'amaro sfogo e torniamo a noi. Stasera niente film. non c'ho voglia di vedere qualcosa d'impegnativo. Ma di leggerlo sì. Senza starci a girare attorno, proporrei un libro, a scelta, di

                                     Tiziano Terzani

Per chi non lo conoscesse, era un uomo (un grande uomo) che ha vissuto tutta la sua vita facendo ciò che gli piaceva di più fare cioè  SCRIVERE. 

E' stato per molti anni corrispondente del "Bild" giornale tedesco per il quale scriveva reportage e articoli sull'Estremo Oriente; ha lavorato inoltre come giornalista indipendente per le maggiori riviste e periodici europei (chi vuole potrà trovare le sue note biografiche su Wikipedia o nel Web in genere) e nel tempo libero "per così dire" ha scritto diversi libri incentrati sui suoi viaggi di lavoro. In realtà chiamarli semplicemente libri è riduttivo. Essi, per quanto mi riguarda sono degli autentici romanzi di "avventure semplici" dove non ci sono eroi ne' cattivi ma solo un mondo, l'Oriente, con i suoi costumi, le sue tradizioni, le sue microetnie e gli incontri occasionali che si trasformano in amiciszia per una vita, che sta lentametne e inesorabilmente scomparendo; e c'è l'amore di un uomo per una terra così lontana e diversa dalla sua che lo ha affascinato e ammaliato al punto di fargli (quasi) dimenticare casa sua (ma non gli affetti ovviamente).

Se non avete mai letto un suo libro. Consiglio : fatelo. Leggetelo e cercate d'immergervi in un viaggio a volte intimista altre semplicemente divertito e divertente, dove tutto costituisce il pretesto giusto per farsi raccontare una piccola storia che diventa storia dentro la storia; un viaggio con dentro un altro piccolo e inaspettato viaggio. Ma in fondo non è questa la vita ? Un viaggio in cui non si può scegliere la destinazione ne' quando fermarsi.

Mi manca molto Tiziano Terzani. Anche se non riesco mai a leggerlo come vorrei e con i tempi giusti; mi manca e mi mancherà sempre il fatto di sapere che c'era e che ora non c'è più.

Runwig

  

 
 
 

Un buon film e... La compagn(i)a giusta

Post n°2 pubblicato il 07 Maggio 2010 da Runwig
 
Foto di Runwig

Il fine settimana è ormai (ahime') iniziato. Mentre vi scrivo sono ancora in ufficio e sento che ci rimarrò a lungo; tuttavia, facendo un piccolo sforzo d''immaginazione, potrei "magicamente"  teletrasportarmi fuori di qui e ritrovarmi alle nove di sera in un improbabile dopo-cena che non preveda, necessariamente, il solito paradigma : quattro chiacchiere inutili con una bella e attraente compagna, insinuazioni velate, giochi di sguardi e poi, finalmente, attorno alla mezzanotte ( o anche prima - dipende da come si evolve il tutto) il tanto agognato premio a base di sesso e trasgressione. Mi direte " Salta tutti i preliminari e vai direttametne all'ultimo punto!".

Potrei. Ma immaginate di voler essere così trasgressivi da saltare tutto il paradigma e proporre alla dolce compagn(i)a di gustarsi un film. Ma  non un film qualunque, tipo : vampiri streghe, nani, foletti, ballerine e altre amenità del momento. Nossignori. Un Vero, Autentico, Capolavoro ! E qui, devo dire, ognuno di noi scatenerebbe la propria fantasia; titoli e titoloni si susseguirebbero all''infinito senza che nessuno possa essere smentito o approvato completamente; sì perchè ognuno di noi ha una sua personale e rispettabilissima classifica dei film più belli, più amati ecc.

Io non faccio eccezione. E per questo, volendo cogliere di sorpresa l'ospite e sentendomi vagamente "metafisico'' consiglierei (e sceglierei) 

Una Pura Formalità di Giuseppe Tornatore

Non starò qui a raccontarvi la trama ne' voglio aprire un dibattito da cineforum. Non è il caso e non è questo il senso che voglio dare al mio blog; mi limito a segnalarvi due straordinari attori che danno prova delle loro capacità recitative ovvero : Gerard Depardieu e Roman Polanski ,di cui si è parlato molto in questo periodo per le sue vicende giudiziarie, ma spesso, mi permetto di ricordare, l'artista supera e raggiunge vette di umanità ben superiori all'uomo. Ciò per fortuna non è sempre vero.

Se lo avete visto potete scrivere qui i vostri giudizi (vi pregherei solamente di essere un pochino originali - se potete). Se non lo avete visto e magari non avete nemmeno una compagnia particolarmente interessata a vedersi un buon film con voi... Be'. Consiglio : vedetevelo da soli. Un buon film è sempre un bel viaggio nell'immaginazione, vostra e di chi lo ha realizzato.

Buona visione.

Runwig

 

P.s. stavo per dimenticarmene : Buon week end a tutti.

 

 

 
 
 

Deviazione Pericolosa di Morgana Luccchesi

Post n°1 pubblicato il 07 Maggio 2010 da Runwig
 
Foto di Runwig

Al di la' della facile ironia, penso che ci siano degli elementi in questo romanzo, quali : lo sviluppo della trama, la freschezza di linguaggio e il tema tutto sommato semplice o addirittura banale nella sua semplicità, che comunque, essendo ben rappresentato, porta il lettore a voltare, ogni volta, la pagina per vedere "come andrà a finire" ... E di questi tempi, con l'immondizia che circola (soprattutto tra il genere erotico) non è poco.

Che dire. Se son rose...

Runwig

P.s. confido molto in Morgana Lucchesi

 

 
 
 
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