LibroSullaJaguar13 volte, la sicurezza non è un gioco |
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Post n°8 pubblicato il 27 Maggio 2010 da illibrosullajaguar
Daniele Maver, ad Land Rover Jaguar Italia, l'ingegner Maybe responsabile sicurezza Jaguar Car, Giuseppe Franco (Asaps), Mario Valducci (presidente commissione trasporti della Camera), Delfina di Stefano (Polizia di Stato), Filippo Rutundo (Philobiblion), Claudio Giustini (librerie Arion) e l'autore Vincenzo Borgomeo hanno presentato alle Officine Farneto, il libro "13 volte" scritto su pezzi di Jaguar d'epoca, una volta accarezzati, amati dagli appassionati clienti e oggi supporti per lanciare un importante messaggio di sicurezza stradale. Al centro della sala una maestosa XJ passo lungo su una divertente scenografia stradale, mentre su scenografici cubi erano esposti parti originali del famoso 'Nice Magazine'
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Post n°7 pubblicato il 25 Maggio 2010 da illibrosullajaguar
Tredici volte "Era una notte buia e tempestosa". Nell'ossessivo incipit più famoso della storia della letteratura moderna c'è il segreto della sicurezza stradale. Un incipit che non apparteneva a un verso dantesco, a un'idea di Omero, o al genio di Leopardi ma che era stato scritto da un cane. Si, dal bracchetto più famoso e dispettoso del mondo: Snoopy, nato nel 1950 dalla fantasia e dalla matita di Charles Schultz. Per essere precisi, il romanzo era scritto così: "Era una notte buia e tempestosa. A un tratto, echeggiò uno sparo. Una porta sbatté. La giovane lanciò un grido. Una nave pirata apparve improvvisamente all'orizzonte!
Il legame, in realtà non arriva mai. Lo scrittore Snoopy continua a prendere in giro tutti. Un tormento continuo. "Era una notte buia e tempestosa". Un eterno tormento misto a euforia, un continuo ripetersi di fatti teoricamente comici ma in realtà ossessivi. Ecco quello che succede con la sicurezza stradale: si ripetono all'infinito gli stessi concetti. E li si rimescolano senza senso, in modo ossessivo (servono pene più dure, la velocità non è la causa degli incidenti, a che servono macchine veloci se devo andare a 130, non esistono più le mezze stagioni). Solo che nella realtà, "il re non viveva nel lusso", ma le persone continuano a morire: 13 volte al giorno in Italia, con 893 feriti per 633 incidenti stradali. A livello Europeo significa cinquantamila vittime l'anno, oltre 1,7 milioni di feriti e il 2 per cento del PIL perduto. Il 10% delle persone coinvolte sono bambini. Numeri da epidemia, basti dire che nel mondo gli incidenti stradali provocano 1,2 milioni di morti e 50 milioni di feriti ogni anno. E tutto si stravolge, perfino l'auto, simbolo di passione, gioia di vivere, potenza economica, diventa uno strumento di morte. Questo "libro" una volta era una Jaguar, una principessa delle auto, la più bella del reame. Una volta ha fatto sognare, ha corso veloce, ha conquistato donne e uomini. Una volta. Oggi fa riflettere perché questi temi li "trasporta" sulla propria pelle. Così, ancora, una volta, le sue auto riescono ad andare oltre la funzione, oltre la materia: un ruolo coerente con la missione di questa marca che in 75 anni non ha mai costruito semplici mezzi di trasporto ma sempre qualcosa di più. |
Post n°5 pubblicato il 18 Maggio 2010 da illibrosullajaguar
C'è la pergamena, la carta pregiata, la velina. Ma anche un parafango, un cofano o un pezzo di tetto: questi i pezzi che sono stati usati come pagine per "Il libro sulla Jaguar", pezzi cercati con passione dalla "Scuderia Jaguar Storiche" e provenienti dalle Jaguar d'epoca più belle, dalla MKII alla E-type, dalla S-Type alla XJ. Un modello oggi riproposto in chiave moderna e che fa da sfondo al lancio di questa singolare iniziativa per la sicurezza stradale. |
Post n°4 pubblicato il 18 Maggio 2010 da illibrosullajaguar
Il ricavato della vendita del libro sulla Jaguar (100 pezzi numerati venduti a 100 euro l'uno) andrà tutto all'Asaps, associazione amici polizia stradale. Un piccolo gesto per una grande associazione che lavora con pochi mezzi e tanta passione per migliorare la sicurezza stradale nel nostro Paese. Tante le loro iniziative, dagli Osservatori su temi specifici (alcol e pirati della strada solo per citarne un paio) allo studio analitico dei vari fenomeni, dalle iniziative per la sicurezza di pedoni o bambini. Insomma una vera e propria missione, difficile da descrivere in poche righe: per capirlo un giro sul loro portale vale più di mille discorsi... |
Post n°1 pubblicato il 18 Maggio 2010 da illibrosullajaguar
Sette parti in legno, dipinte in diversi colori e con la scritta Nice Magazine, ricavate dal taglio di una porta (deducibile dalla presenza di una serratura e della cornice a rilievo tipica delle porte da interno); quattro parti in legno naturale liscio(ricavate da semplici assi da imballaggio MDF) con timbri circolari recanti il nome dell’eccentrico fashion designer londinese Robert-Cary Williams a cui il numero è dedicato; altri rettangolari con il titolo del numero Fashion Shoot Edition Size 10 and Fashion Supplement; attaccati con puntine colorate due bossoli Lyalvale 12, fori provocati dallo sparo del proiettile. Nata dall’idea dell’artista Brendon Carey, questo insolito ‘wood magazine’ risponde all’esigenza di comunicare con un pubblico che non si accontenta dei comuni e popolari rotocalchi pieni di glamour, immagini colorate e lucenti, macchine costose e lussi di ogni genere, ma ricerca la voce semplice e naturale del legno, del ‘real wood’. Nice Magazine, dato il grande successo riscontrato nel mondo dell’arte contemporanea, ha avuto due tirature. Alla tiratura successiva è stato dato il titolo di The Reader is the Cover Star. Ecco, proprio da questa spettacolare idea è nato il progetto di riproporre in chiave automobilistica una specie di Nice Magazine dei motori, un 'libro' che lanciasse un messaggio forte, scritto su pezzi su auto d'epoca...
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Inviato da: lory
il 09/08/2012 alle 16:26
Inviato da: joy8277
il 10/04/2012 alle 07:57
Inviato da: joy8277
il 10/04/2012 alle 07:57
Inviato da: joy8277
il 10/04/2012 alle 07:57
Inviato da: joy8277
il 10/04/2012 alle 07:57