LibroSullaJaguar13 volte, la sicurezza non è un gioco |
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Il libro sulla Jaguar? Ecco il testo completo
Post n°7 pubblicato il 25 Maggio 2010 da illibrosullajaguar
Tredici volte "Era una notte buia e tempestosa". Nell'ossessivo incipit più famoso della storia della letteratura moderna c'è il segreto della sicurezza stradale. Un incipit che non apparteneva a un verso dantesco, a un'idea di Omero, o al genio di Leopardi ma che era stato scritto da un cane. Si, dal bracchetto più famoso e dispettoso del mondo: Snoopy, nato nel 1950 dalla fantasia e dalla matita di Charles Schultz. Per essere precisi, il romanzo era scritto così: "Era una notte buia e tempestosa. A un tratto, echeggiò uno sparo. Una porta sbatté. La giovane lanciò un grido. Una nave pirata apparve improvvisamente all'orizzonte!
Il legame, in realtà non arriva mai. Lo scrittore Snoopy continua a prendere in giro tutti. Un tormento continuo. "Era una notte buia e tempestosa". Un eterno tormento misto a euforia, un continuo ripetersi di fatti teoricamente comici ma in realtà ossessivi. Ecco quello che succede con la sicurezza stradale: si ripetono all'infinito gli stessi concetti. E li si rimescolano senza senso, in modo ossessivo (servono pene più dure, la velocità non è la causa degli incidenti, a che servono macchine veloci se devo andare a 130, non esistono più le mezze stagioni). Solo che nella realtà, "il re non viveva nel lusso", ma le persone continuano a morire: 13 volte al giorno in Italia, con 893 feriti per 633 incidenti stradali. A livello Europeo significa cinquantamila vittime l'anno, oltre 1,7 milioni di feriti e il 2 per cento del PIL perduto. Il 10% delle persone coinvolte sono bambini. Numeri da epidemia, basti dire che nel mondo gli incidenti stradali provocano 1,2 milioni di morti e 50 milioni di feriti ogni anno. E tutto si stravolge, perfino l'auto, simbolo di passione, gioia di vivere, potenza economica, diventa uno strumento di morte. Questo "libro" una volta era una Jaguar, una principessa delle auto, la più bella del reame. Una volta ha fatto sognare, ha corso veloce, ha conquistato donne e uomini. Una volta. Oggi fa riflettere perché questi temi li "trasporta" sulla propria pelle. Così, ancora, una volta, le sue auto riescono ad andare oltre la funzione, oltre la materia: un ruolo coerente con la missione di questa marca che in 75 anni non ha mai costruito semplici mezzi di trasporto ma sempre qualcosa di più. |
Inviato da: lory
il 09/08/2012 alle 16:26
Inviato da: joy8277
il 10/04/2012 alle 07:57
Inviato da: joy8277
il 10/04/2012 alle 07:57
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