il mio mondo

il terzo giorno....

era l alba il sole illumino i corpi dei briganti bruciati intorno un odore di carne morta...giffei aspetto dentro alla sua tenda fino al tramonto pensando a come conquistare quella fortezza,era in superiorita numerica ma non bastava doveva aprirsi un varco nelle mura.ma dove su un lato c era il fiume, dall altra parte il burrone l unica possibilita era entrare per la porta.Ordino ai suoi uomini di puntare tutte le catapulte verso la porta..lanciarono palle infuocate tutta la notte senza sosta...la porta era di legno spessa ma pur sempre legno....all alba del giorno dopo cadde...in bricole.L unica divesa rimasta era il cancello in ferro che non poteva bruciare..il cavaliere ordino di formare barricate davanti alla porta gli arceri schierati pronti a scoccare le freccie al minimo movimento strano . Giffei ordino di lanciare le palle infuocate al di la delle mura facendo cosi colpi in pieno gli arcieri provocando panico e scompiglio tra i cavalieri...partirono subito a cavalla gli arcieri di Giffei passata i resti della porta erano al sicuro da olio bollente ma non tutti riuscirono ad arrivare.. molti vennero travolti dall olio..o peggio infilzati come polli dalle freccie dei arceri rimasti sulle mura...i pochi sopravissuti non fecero una fine mugliore sopra al cancello c erano piccole feritoie... e da li i cavalieri gettarono olio e petrolio bollente... bruciarono tutti..uomini e cavalli una grande palla di fuoco le urla le udi anche Giffeinel suo campo quando capi che l attaco era fallito estrasse  la spada e si fece un taglio sul braccio per ricordarsi quel maledetto giorno dove perse altri duecento uomini....anche il cavaliere pianse i suoi trenta arcieri...