PUNTO D'INCONTRO
centro di COUNSELLING E MEDIAZIONE FAMILIARE
Si possono percorrere milioni di chilometri in una sola vita senza mai scalfire la superficie dei luoghi, né imparare nulla delle genti appena sfiorate. Il senso del viaggio sta nel fermarsi …..ad ascoltare se stessi e chiunque abbia una storia da raccontare" P.Cacucci
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Nickname: puntodincontronapoli
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Sesso: F Età: 15 Prov: NA |
Post n°1 pubblicato il 06 Maggio 2010 da puntodincontronapoli
PUNTO D'INCONTRO vuole rappresentare un luogo dove , attraverso incontri singoli o/e per-corsi di gruppo, ognuno possa riconoscere ed avere cura delle proprie emozioni. Ciò è importante , anche per i nostri bambini. Questi aspetti spesso sono legati alla difficoltà dei bambini a riconoscere, esprimere e gestire le proprie emozioni; una fatica che negli ultimi anni sta crescendo in maniera preoccupante.
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Come comportarsi se mamma e papà non vanno più d’accordo e decidono di non vivere più insieme? I motivi che mettono in crisi una coppia possono essere molteplici, ma spesso sono amplificati dalle difficoltà e dalle pressioni della vita moderna. Oggi, rispetto al passato, se un rapporto si incrina molte coppie trovano più semplice e sbrigativo separarsi e divorziare piuttosto che tentare di mettere insieme i pezzi. Spesso le mamme non si sentono abbastanza sostenute dai mariti nel badare alla triade figli-casa-lavoro, mentre i papà perdono il contatto con la compagna, si sentono poco compresi in quanto il neonato ha bisogno di attenzioni e di cure ed il tempo che rimane a disposizione è sempre troppo poco. Quando nasce un bambino l’equilibrio creatosi all’interno di una coppia cambia e bisogna crearne uno nuovo, dovrebbe iniziare un periodo di crescita che coinvolge entrambi: questa nuova armonia dovrebbe rendere facile sopportare anche la stanchezza ed aiuta senz’altro a combattere la noia. Ma a volte i neo - genitori non riescono a trovarsi sulla stessa lunghezza d’onda e scoprono di essere diversi da quanto immaginavano all’inizio. Si cresce in modo diverso e ci si rende conto che non esiste un “punto di incontro”. In caso di discordie tra mamma e papà, i bambini devono essere rassicurati sull’amore di entrambi e sconsiglio il rimanere insieme “per forza” o, ancor peggio, “per il bene del bambino”, credo che invece sia meglio spiegare loro la situazione, anche se in modo blando, piuttosto che lasciarli nel dubbio. I piccoli sono come spugne che, anche se sembrano non capire, assorbono tutti i segnali emotivi che ci sono nell’aria: se i genitori sono felici, anche loro lo sono, se c’è tensione non vivono serenamente. Inutile cercare di comportarsi normalmente, di fingere. Inoltre, se hanno meno di cinque anni è impossibile che sviluppino una loro opinione sul problema familiare, loro capiscono il mondo solo in funzione di loro stessi, per questo spesso si sentono in colpa e pensano che mamma e papà si sono separati a causa loro, ecco perché è importante spiegare bene la situazione. Quando un genitore lascia la casa per non vivere più con il bambino non significa che smetta di volergli bene. E’ importante che il genitore che si allontana pianifichi insieme al bambino quando vedersi e che mantenga le promesse fatte. Il genitore che rimane col bambino, dal canto suo, non deve mai parlare male dell’altro genitore e non deve impedirgli di avere un buon rapporto con lui. Il bambino deve sentirsi amato da entrambi e per questo bisogna continuare a collaborare con l’ex partner. L’ex compagno andrebbe accolto col sorriso, con la certezza che qualcosa di bello, nonostante tutto quello che possa essere successo, ci ha lasciato: un figlio che ci ama.
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Il counselling è una disciplina di aiuto professionale nel disagio esistenziale. Disagio esistenziale è tutto ciò che ha a che fare con la psiche ma non presenta risvolti patologici, per i quali - invece - è necessario l'intervento dello psicoterapeuta o dello psichiatra. Il counsellor è un operatore della salute, che promuove il benessere della persona in un'ottica di prevenzione e benessere per quanti vogliono approfondire personali tematiche esistenziali in particolari momenti difficili della vita. Offre uno spazio di ascolto, supporto ed orientamento. Accoglie le difficoltà della persona, la agevola nella riscoperta della fiducia nel proprio potenziale rendendolo più accessibile. Il counsellor si pone con disponibilità, chiarezza e accoglienza verso l'altro aiutandolo a raggiungere i propri obiettivi, favorendo l'auto esplorazione e una maggiore consapevolezza dei propri bisogni. Il counsellor non giudica , non offre soluzioni Il counsellor è una persona che sa Ascoltare........;-)))
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Post n°5 pubblicato il 07 Maggio 2010 da puntodincontronapoli
Che emozione……..! Nella vita quotidiana viviamo tanti drammi, piccoli e grandi, di questo tipo. A volte riusciamo a vivere pienamente e anche a risolvere questi drammi nella vita reale, ma il più delle volte le esigenze pressanti di un mondo esterno sempre più frettoloso e meno attento alle problematiche del benessere relazionale non ce lo consentono. Finiamo perciò con il rimuovere questi problemi, che vanno così ad accumularsi in quello spazio interiore dove spingiamo il non detto, l'irrisolto, la bugia, la doppiezza, l'autoinganno, tutto quello insomma che non riusciamo a chiarire a noi stessi e a chi ci sta vicino.
Il laboratorio e' uno spazio che permette di oltrepassare l'approccio individuale-verbale dove l’esplorazione della parola, il lavoro sul corpo, il gioco, il teatro si combinano creativamente generando esiti aperti alla molteplicità delle situazioni e degli obiettivi che ci si prefigge.
Il Laboratorio è uno spazio aperto alla partecipazione di tutti coloro che vi vogliono far parte e si effettua con periodicità di due volte al mese.
Per informazioni o/e contatti telefonate al tel: 335/8027161.
Il laboratorio si effettuerà presso il Punto d’incontro in Viale degli Oleandri 15 (colli Aminei) e verrà tenuto dalla counsellor e mediatrice familiare Dr. Paola de fusco.
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MEDIATORE FAMILIARE
Descrizione profilo Il mediatore familiare è un operatore adeguatamente formato alla comprensione, sul piano psicologico, del conflitto coniugale e familiare. Ha capacità di promuovere nei partner/genitori le risorse, le competenze, la motivazione al dialogo e a prevenire il disagio dei minori.
Più precisamente, il mediatore familiare aiuta la coppia: - a rimuovere le difficoltà legate ad una comunicazione troppo esasperata e conflittuale; - a creare uno spazio di incontro e di dialogo con il partner; - a trovare accordi concreti, costruttivi e personalizzati, ampliando la gamma delle possibili soluzioni; - a riorganizzare le relazioni familiari, tenendo conto dei bisogni psicologici dei figli. Contesti operativi Il mediatore familiare svolge la propria attività professionale in: - enti pubblici- privato sociale- libera professione. La professione del MEDIATORE FAMILIARE è stata riconosciuta, attraverso il BURC n° 55 del 24 novembre 2003 - Deliberazione n° 2843 de 08 ottobre 2003 (rev. 07/06) 36, come professione sociale inserita nell’Albo delle figure professionali della Regione Campania . |
Post n°18 pubblicato il 11 Maggio 2010 da puntodincontronapoli
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Post n°20 pubblicato il 20 Maggio 2010 da puntodincontronapoli
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E' "stringere nelle proprie braccia premendo verso il proprio petto in una espressione di amore e di affetto" é "non siamo soli" é "io sono uguale a Te" é "ritrovarsi Cuore a Cuore" é "siamo i figli di uno stesso cielo" é "io ci sono, sono qui con te adesso" é "ricevere ciò che tu sei donando ciò che io sono" é "sprigionare l'energia che dimora in ognuno di noi e regalarla/offrirla all'altro nella convinzione di ricevere lo stesso dono, perchè in ognuno è racchiusa un'energia che forse neanche noi siamo consapevoli di contenere..." é "esprimere l'Amore che tutti abbiamo e che non può fare altro che Bene" é "sentirsi tutti uniti" é ciò di cui ognuno ha bisogno per ritrovare se stesso é sentire il cuore tuo che ha lo stesso suono d'amore che ha il cuore mio." anonimo |
Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose!! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta , inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sè, del mondo com'egli l'ha dentro?? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!! L. PIRANDELLO |
Post n°23 pubblicato il 03 Giugno 2010 da puntodincontronapoli
Un viaggio chiamato AMORE..... sono le ore........... del giorno.............., la donna prende il treno che come ogni giorno, la porterà dall'amato. Ma, dopo pochi chilometri, incredula si accorge che quello è un viaggio diverso............. quei medesimi paesaggi............. quei medesimi luoghi.............ora sembravano cambiati, avvolti da una luce diversa............. le sembrava di vederli per la prima volta............. Con entusiasmo fanciullesco annota sul diario le emozioni che sta provando...................(S. Aleramo) I TAPPA: LA COMUNICAZIONE NELLA COPPIA: le parole che non ti ho detto............
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Post n°24 pubblicato il 03 Giugno 2010 da puntodincontronapoli
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Post n°26 pubblicato il 10 Giugno 2010 da puntodincontronapoli
Per introdurre l'argomento della II tappa ho pensato potesse essere utile riportare un piccolo racconto relativo ad una consulenza. "Un'amica , che chiameremo Anna, raccontava del suo divorzio, una separazione molto dolorosa. Il marito si era innamorato di un'altra donna più giovane e improvvisamente aveva comunicato ad Anna che sarebbe andato a vivere con lei. Seguirono momenti molto amari , relativi alla contesa della casa , del denaro e la contesa più dolorosa ..... quella relativa ai figli. A distanza di tempo, Anna mi confidò di come le piacesse l'indipendenza e di come era felice di stare da sola.....--- SEMPLICEMENTE, ECCO, NON PENSO PIU' A LUI , DAVVERO NON ME NE IMPORTA PIU'------ affermò. Ma non appena finì di pronunciare queste parole, gli occhi le si riempirono di lacrime................." A dispetto delle parole , dette razionalmente, le lacrime tradivano la comprensione empatica della tristezza. Identificare , denominare ed esprimere le proprie emozioni migliora la vita relazionale e la comprensione dei propri vissuti.
II TAPPA TI COMUNICO L'EMOZIONE CHE STO PROVANDO...........................
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Post n°27 pubblicato il 16 Giugno 2010 da puntodincontronapoli
Non sappiamo come affrontare e risolvere una situazione? Hai un malessere non definito? Nella tua coppia o nella tua famiglia non c’è più comunicazione? Mille sono le domande che ognuno di noi si pone ogni giorno! Solitamente ci rivolgiamo agli amici per un aiuto o un consiglio, talvolta questo basta ma spesso il nostro benessere è momentaneo ed è legato allo sfogo del momento. A questo punto si fa avanti il lavoro del counsellor ! La nostra professione è quella di aiutarti attraverso l’ ascolto empatico,che non vuol dire simpatico ma vuol dire sentito , sentito con-passione e con rispetto senza darti una soluzione, ma incoraggiandoti a risolvere la situazione problematica stimolando le tue risorse , le tue idee , i tuoi desideri , i tuoi “puoi” soffocati talvolta da un profondo senso del “dovere essere “. Non spaventarti ! Andare dal counsellor non significa essere malati o avere disturbi di personalità, ma è un forma di prevenzione, di “facilitazione” e di sostegno, per integrare o potenziare le tue risorse interne ed esterne in momenti difficili della vita , momenti che vuoi superare ma che da sola/o non sai come.
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Post n°29 pubblicato il 23 Giugno 2010 da puntodincontronapoli
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Post n°30 pubblicato il 24 Giugno 2010 da puntodincontronapoli
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Post n°31 pubblicato il 13 Novembre 2012 da puntodincontronapoli
3° CORSO " DIVENTARE GENITORI" 9 novembre presso NAPOLI (2 foto) Genitori non si nasce ma si diventa! Il corso non frontale ma di condivisione è suddiviso in tre moduli e si prefigge di sviluppare o migliorare la sensibilità e le competenze necessarie per affrontare con successo i complessi e molteplici aspetti della vita familiare e dei rapporti tra genitori e figli: la qualità dell’interazione educativa, le competenze interpersonali e le abilità comunicative in famiglia. Il corso prevede una forma di apprendimento attiva e impegna i partecipanti nella diretta esperienza dei concetti e delle abilità insegnate. Esso offre diversi contenuti stimolanti e facilita la condivisione di esperienze e l’espressione di idee, dubbi e problemi. Il processo di apprendimento segue un metodo che si sviluppa nei seguenti momenti:-- Strutturazione delle varie attività. Si tratta di una breve presentazione dei contenuti e degli obiettivi di ogni incontro, incontri che si alterneranno tra l’acquisizione delle tecniche e abilità comunicative e l’identificazione, comprensione dei propri vissuti emozionali. -- Coinvolgimento dei partecipanti con l’utilizzo di role play, ricordo guidato di esperienze significative, esercizi, casi esemplari, laboratori esperienziali, simulate effettuate a coppie - triadi e piccoli gruppi, riflessioni scritte con il metodo autobiografico. -- Discussione e riflessioni in piccolo e grande gruppo di quanto appreso, attraverso la condivisione delle intuizioni, delle nuove tecniche acquisite e di quant’altro di nuovo è emerso. Mi piace · · · Promuovi · Tagga amici |
Post n°32 pubblicato il 13 Novembre 2012 da puntodincontronapoli
La bottega dei Ricordi 2012 con Sabina Garofalo presso Napoli ELABORAZIONE DEL LUTTO: LA BOTTEGA DEI RICORDI I ricordi nascono dal passato, ... ma ci accompagnano nel presente e nel Visualizza altrofuturo. Nei ricordi si rivive il mondo degli affetti. Riportare nel presente quelle emozioni passate permette di sviluppare uno spazio autobiografico utile alla elaborazione del lutto. Il laboratorio, basato sulla condivisione autobiografica, si prefigge di migliorare la capacità di raccontarsi per esprimere quelle emozioni interrotte……… REFERENTI DEL PERCORSO Dott.ssa Paola De Fusco Counsellor e Mediatrice familiare (iscritta C.N.C.P. - A.I.M.S. - Albo delle figure professionali della Regione Campania) Dott.ssa Sabina Garofalo Psicologa e Psicoterapeuta A CHI E’ RIVOLTO Previo colloquio conoscitivo individuale, il percorso si rivolge agli adulti e ai bambini-preadolescenti che hanno vissuto la perdita di una persona cara e che possono trarre beneficio dalla condivisione della propria esperienza, riducendo l’isolamento. Il laboratorio attiverà spazi specifici per le diverse età. Numero minimo-massimo dei partecipanti è 10-12. DURATA DEL PERCORSO 8 incontri, ognuno della durata di circa 1 ora e mezza, a cadenza settimanale. SEDE E CALENDARIO DEL PERCORSO “Punto d’ Incontro” viale degli Oleandri 15 (Colli Aminei) Napoli Giorno e orario sarà definito in base alle esigenze espresse dal gruppo. Il calendario verrà reso pubblico appena si sarà formato il gruppo. La data di ricezione delle domande sarà ritenuta utile per stilare la graduatoria. COSA FARAI Il percorso prevede una forma di ‘crescita’ attiva. I partecipanti sono impegnati nella diretta esperienza dei propri ricordi e delle proprie emozioni all’insegna della condivisione senza giudizio. Strumenti principali saranno: scrittura, lettura, disegni, creatività. INFO Dott.ssa Paola De Fusco - Cell. 335.8027161 Dott.ssa Sabina Garofalo – Cell . 339.4723920 Mi piace · · · Tagga amici |
Post n°33 pubblicato il 18 Settembre 2015 da puntodincontronapoli
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Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante. ALDA MERINI
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Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
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E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
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