Creato da chycky il 07/04/2008

Tango Argentino

Il tango è una forma d'arte che comprende musica e danza nata a Buenos Aires (Argentina) e Montevideo (Uruguay) intorno alla seconda metà dell'800.

 

 

Astor Piazzolla... »

Storia del'Tango Argentino...

Il termine "tango" iniziò a diffondersi a Buenos Aires verso il 1820, riferito ad un tipo di percussione usata dagli afromaericani. Può sembrare una forzatura associare questo significato con la danza che, sebbene almeno in apparenza porti lo stesso nome, si diffuse sessant'anni dopo.
Il tango argentino è una forma d'arte che comprende musica e danza nata a Buenos Aires, Argentina intorno alla seconda metà dell'800.In origine si produsse nei quartieri poveri ed emarginati ed ebbe successo soprattutto nelle case di tolleranza (tango ha la stessa radice semantica di tanghero).

E' un ballo in 2/4, di movimento lento, in origine con un forte carattere erotico, fu importato in Europa dal Sud america (Argentina) verso il 1911-12 acquistandovi in breve tempo popolarità.

Ciò che rende il Tango un linguaggio così unico è la sua radice che assorbe ritmi che vengono dall'africa, subì varie modifiche a contatto con il folklore musicale, in particolare da Cuba con l'habanera dalle note della milonga, la parola Milonga ha origini africane, significa confusione, casino, litigio. Questa parola nacque nei primi anni dell'Ottocento nelle case da ballo frequentate da gente povera o comunque non benestante, era usata anche per indicare le donne che lavoravano in queste case da ballo. La Milonga è una danza popolare di origine Argentina, deriva dalla più comune Habanera, importata dall'America Meridionale agli inizi del XIX secolo, alla quale è stato sostituito il ritmo di 6/8 con uno più semplice e lineare di 2/4, un ritmo che si addice molto di più ad una danza da sala rispetto all'Habanera. Per la loro somiglianza spesso la Milonga veniva chiamata anche l'Habanera dei poveri. Negli anni a venire però, il Tango tolse molta popolarità alla Milonga che venne presto confusa con il Tango stesso, da questo deriva la definizione di Tango-Milonga, cioè un tipo di Tango con un adattamento leggermente più veloce e dal ritmo molto più marcato. Oltre che di genere musicale il termine Milonga possiede anche un significato di luogo e pratica, cioè di incontrarsi per ballare la Milonga, il Tango e il Vals Criollo. La Milonga è anteriore agli altri due generi quindi per estensione è stata addottata, agli inizi, per definire sia il genere musicale che l'incontro della gente per ballarlo. Quando prese piede questa tipo di danza, la comune balera e sala da ballo prese il gergale nome di Milonga.

La Milonga è di solito uno spazio molto ampio dal pavimento particolarmente levigato e spesso contornato da tavolini per i ballerini. Le coppie danzano lungo una "linea di ballo", cioè lungo il contorno esterno dello spazio libero e procedono in direzione antioraria. Gli abituali frequentatori della Milonga vengono definiti Milongueros. La Milonga ha un suo linguaggio particolare: come invitare o "farsi invitare" al ballo, come regolarsi con un partner più alto, più basso, più o meno esperto. Sono tutti elementi che contribuiscono ad un'esperienza piacevole in Milonga e secondo alcuni fanno parte delle basi del ballo. Durante una serata in Milonga di solito si possono ascoltare i tre tipi di musica già detti intervallati da una cortina musicale ogni quattro cinque brani ballati.

Per quanto possa sembrare incredibile vedendolo ballare, il Tango Argentino nasce alla fine del 1800 e si sviluppa, nel modo in cui noi oggi lo conosciamo, nella periferia e nel porto di Buenos Aires e ne è lo spirito dei suoi vicoli e dei suoi abitanti. Culture e persone diverse si incontrano e si scontrano nei sobborghi della capitale argentina. Durante la notte questa frangia della popolazione si consola nei bar e ricerca un surrogato d'amore nei bordelli locali. Con il passare degli anni e l'avvento del '900, il Tango cessa di essere solo un ballo popolare, ma diventa prima un genere musicale a sé stante e poi un'occasione di spettacolo. Ed è proprio quì che nasce il Tango dapprima come ballo maschile con il quale gli uomini si sfidano per la conquista della donna e poi con le prostitute diventa un ballo di coppia che si evidenzia per i movimenti del corpo molto espliciti ed erotici. Questo ballo è il mezzo per raccontare la propia storia: passioni, delusioni, frustrazioni, sentimenti,ed è messo al bando dall'alta società argentina.

Se a Buenos Aires il Tango non trova nessun consenso, lo stesso non accade in Europa, Parigi è travolta dal Tango ai primi del 900 e anche il cinema di Holliwood ne è conquistata e negli Stati Uniti ed in Europa, nacquero infatti locali nei quali si poteva cenare ed assistere a spettacoli basati sul Tango.

Indimenticabile l'esibizione di Tango di Rodolfo Valentino nel film "I quattro cavalieri dell'apocalisse" (1921). Lo abbiamo visto ballare da un magistrale Al Pacino nel film "Scent of a woman", da un seducente Antonio Banderas nel musical "Evita". Abbiamo assaporato la sensualità di Marlon Brando in "Ultimo tango a Parigi", la bravura di Pablo Veron nel film di Sally Potter "lezioni di tango" e tanti altri ancora.

E se il tango evoca, già sullo schermo, atmosfere di altri tempi ed emozioni contradditorie, è soprattutto dal vivo che di questo ballo rovente si colgono i dettagli che lo rendono unico: il fruscio delle vesti o gli sguardi di fuoco dei ballerini, in cui si confondono desiderio, malinconia e passione.

È un ballo che richiede grande capacità, da parte del cavaliere, di guidare la dama, mentre questa deve essere abile nel capire i comandi che l'uomo le dà con le mani, le braccia ed il corpo. È il ballo ideale per chi ha un/una partner fisso/a con il quale può così sviluppare un'ottima intesa di coppia. Il tango argentino è un ballo basato sull'improvvisazione, caratterizzato dalla sua eleganza e passionalità. Il passo base del tango è il passo in se, dove per passo si intende il normale passo di una camminata.
Essendo un ballo di improvvisazione in pista non esiste l'idea di sequenze di passi predefinite, e sta alla fantasia dei ballerini costruire come in un dialogo il proprio ballo.
La posizione di ballo è un abbraccio frontale asimmetrico in cui l'uomo con la destra cinge la schiena della propria ballerina e con la sinistra le tiene la mano, creando quindi una maggiore distanza tra la spalla sinistra dell'uomo e la destra della donna.
Poche regole semplici dettano i limiti dell'improvvisazione: l'uomo guida, la donna segue.
Fondamentalmente è l'uomo che chiede con un linguaggio puramente corporeo alla propria ballerina di spostarsi.

Se per molti il tango è solo un ballo di coppia, per gli argentini è molto di più: una filosofia, che rappresenta lo spirito di un popolo.

Il tango utilizzò per le sue esecuzioni uno strumento inventato dal tedesco Band, il bandoneon, una sorta di fisarmonica di legno con dei fori la cui apertura o chiusura con i polpastrelli produce le note, e che ha la caratteristica di cambiare la nota a seconda se il mantice viene compresso o invece dilatato.Pur essendo una musica molto sincopata, non utilizza strumenti a percussione ed anche gli altri strumenti utilizzati vengono suonati in modo del tutto particolare per dare forti accenti di battuta e segnature ritmiche.La sua struttura armonica,però, è tipicamente italiana. La musica dei gauchos delle pampas argentine e soprattutto dal bandeon, con la quale ha una certa affinità, il bandeon è uno speciale strumento che ha dato al tango il suo inconfutabile sapore languido e struggente, una sorta di fisarmonica a bottoni di forma quadrangolare arrivata dalla Germania in Argentina ne 1886. La sua storia si lega inesorabilmente al Tango e alla tristezza e malinconia degli immigrati di Buenos Aires.

Tra i grandi del Tango si comprendono cantanti e bandoneonisti.Fra i cantanti vanno ricordati Carlos Gardel,Roberto Goyenece,considerato il più grande cantante di tango, Susana Lago,etc. Tra gli specialisti di bandoneon il leggendario Juan D'Arienzo, Annibal Troilo, Nestor Marconi,Daniel Cabrera, Osvaldo Pugliese ed ancora tra i musicisti che hanno reso grande questo strumento ricordiamo in primis, il geniale compositore Astor Piazzolla e poi Dino Saluzzi definito il più grande maestro di bandeon.

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Commenti al Post:
luce_e_ombre
luce_e_ombre il 09/04/08 alle 18:03 via WEB
molto interessante compimenti, :)
 
chycky
chycky il 09/04/08 alle 18:17 via WEB
:) .. grazie
 
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