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SI RINGRAZIANO SENTITAMENTE LE COMPAGNIE TEATRALI PROFESSIONISTE

Post n°46 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da solounavoce

Faccio parte di una compagnia teatrale amatoriale (o filodrammatica, secondo un modo dire generalmente più “pomposo” e personalmente più “brutto”…).

Con la compagnia abbiamo preparato la commedia di Neil Simon “Plaza Suite”; il lavoro è già stato portato in scena durante il 2007 (debutto 7/7) in 5 località.

Quello che scrivo da questo punto in poi, rappresenta SOLO il mio personale pensiero, mi prendo quindi la piena e totale responsabilità di quanto riportato.

Ieri, con la stessa leggerezza, formalità e semplicità con cui si mandano gli auguri di Natale, la signora P., detentrice dei diritti per la rappresentazione in Italia di “Plaza Suite”, ci invia una mail con la quale comunica di non poterci più autorizzare a portare in scena la commedia, in quanto i diritti stessi sono stati presi in esclusiva da una compagnia professionistica (andate a vedere chi sta rappresentando a Milano la commedia e saprete chi sono “i fenomeni”).

Punto!

Per la cronaca (come vedete nel box in alto “a teatro con”) avevamo già 6 date in programma per il 2008, impegni che ovviamente se ne vanno allegramente a puttane, assieme al lavoro “speso” per la preparazione della commedia, ai soldi spesi per costumi e allestimenti scenici, nonché alle programmazioni dei teatri in cui avremo dovuto esibirci.

Come noi, in giro per questo fantastico paese (minuscola voluta!), ci saranno almeno altre 100/1.000 compagnie amatoriali, delle quali non importa una sega ne agli Attori (???) professionisti, ne ai loro agenti, ne probabilmente ai vari legislatori che non riescono ad impedire che con puntuale regolarità si verifichino questi soprusi.

Gli Attori (???) professionisti (o i loro agenti o chi volete, cambia la forma ma non la sostanza) pare che si vogliano così cautelare dalla concorrenza; perché loro (poverini…) ci campano con questo ingrato mestiere, mentre ‘sti cazzo di filodrammatici, che un lavoro che permette di tirare fine mese già ce l’hanno, che vogliono? Girare impunemente per l’Italia a “rubare” spettatori alle compagnie di professionisti?

Ma di quale concorrenza stiamo parlando? Ma chi viene a vedere “gli Anti Nati” che fanno “Plaza Suite” quando a pochi chilometri c’è il grande Corrado Tedeschi che lo porta in scena? Mia madre e qualche mio amico, forse… Chi si fila “Il Teatro del Mosaico” che interpreta “Taxi a due piazze” mentre lo recita anche il favoloso Gianluca Guidi qualche paesino più in là? Ma siamo seri.

“Il teatro è un’arte, e l’arte è di tutti”; almeno così sembrerebbe emergere da alcune pompose dichiarazioni degli Attori (???) professionisti, che è molto facile, ruffiano e gratificante fare nel salotto televisivo di Costanzo, Vespa e compagni di merende vari… Diversa sembra però essere la realtà.

Sono comunque, ovviamente, d’accordo con questa affermazione.

Gli Attori (???) dimenticano però che la cultura, in paesini da 3.000 abitanti, all’interno di sale parrocchiali da 50 posti, lo portiamo noi Attori (!!!) amatoriali, non “loro”.

Noi Attori(!!!) amatoriali paghiamo la S.I.A.E. (pare che i proventi delle compagnie filodrammatiche coprano più dell’80% delle entrate) quanto gli Attori (???) professionisti, quindi anche dal punto di vista economico sarebbe il caso di lasciarci fare, no?

Che fastidio diamo?

Dite, per piacere la vostra, soprattutto se NON siete d’accordo con quanto ho scritto, convincetemi che sbaglio, che hanno ragione “loro”, che non è così… O almeno provateci!

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Commenti al Post:
luisa.gandi
luisa.gandi il 14/12/07 alle 17:42 via WEB
CARO BOB IO NON POSSO DARTI TORTO...SEMPLICEMENTE PERCHE' HAI RAGIONE. mi è difficile addentrarmi in tematiche assolutamente sconosciute pero' salta subito all'occhio che anche qui, come in altri settori della vita, il pesce grande mangia il piccolo...e non c'è logica o spiegazione che basti...la storia si ripete in ogni luogo e ogni settore...non c'è spiegazione ...QUEL CHE SUCCEDE E' SBAGLIATO E BASTA ....PURTROPPO...
 
 
solounavoce
solounavoce il 15/12/07 alle 11:58 via WEB
...e non ci si può fare nulla, aggiungo. Posso farlo, l'hanno già fatto altri e continueranno a farlo altri ancora... Tutto perfettamente legale!
 
   
luisa.gandi
luisa.gandi il 15/12/07 alle 22:20 via WEB
LEGALE??? MAH USEREI UN ALTRO TERMINE .....
 
pippo_217
pippo_217 il 15/12/07 alle 01:29 via WEB
Ciao Bob.Io penso tu abbia ragione.Il tuo è un giusto risentimento.Non sono pratico di copyright.Ma avete proprio bisogno di quel testo ?
 
 
solounavoce
solounavoce il 15/12/07 alle 12:05 via WEB
Vedi, 2 anni fa, abbiamo scelto di portare in scena questo testo, abbiamo chiesto alla S.I.A.E. se era libero da vincoli (prima cosa da fare appena si sceglie di portare in scena un lavoro) e ottenuta risposta affermativa, ci siamo messi in moto: prove, costumi, scenografie, locandine, programmi di sala, contatti con i vari teatri... La macchina è stata messa in moto e cominciava anche ad oliarsi bene, le ultime due usscite sono state veramente fatte bene. Ora tutto è fermo, cancellato.. PUFF! Certo, quando l'attorefamoso di turno avrà finito di farsi i cazzi suoi, potremmo sempre riprenderla... Triste, no?
 
agathacook
agathacook il 15/12/07 alle 14:14 via WEB
Riporto il commento di un amico: ovviamente la penso come te; purtroppo il precedente con Taxi ci è stato a suo tempo giustificato dalla compagnia di professionisti dati ineccepibili alla mano.. nel paese dove la tal compagnia si sarebbe dovuta esibire di lì a poco, la stessa commedia è stata rappresentata dalla filodrammatica del posto: morale, tutti da questa e poco o nulla dai prof, che, ovviamente risentiti del magro incasso, si sono riservati da allora i diritti di quel lavoro: ovvero, se la volete vedere, venite da me. Certo, ci si può domandare perché queste questioni non saltano fuori con un Glauco Mauri o un Giorgio Albertazzi.. altri testi forse, meno inflazionati e meno semplici per dei filodrammatici, altro genere.. o altro calibro, chissà. Diciamo che ci si sente un po' trattati come una sorta di "abusivi", di "vu cumprà" della professione attoriale, anche se di abusivo abbiamo proprio nulla: paghiamo iscrizioni, tasse, permessi e quant'altro (e circa gli introiti alla SIAE sei stato esaustivo).. Non so giudicare se sia giusto o sbagliato; per me però così è facile ai professionisti risultare bravi, semplicemente perché si è gli unici e si impedisce al pubblico di scegliere.. non ha molto a che fare con il libero mercato, visto che di mercato alla fine si parla.. se un attore è bravo davvero si merita il plauso del pubblico, che comunque lo sceglierà tra gli altri, prof o meno. Se è semplicemente l'unico.. forse, dico forse, non ha in cuor suo molto di che meritarsi.
 
GwenGrafica
GwenGrafica il 18/12/07 alle 03:05 via WEB
Io credo che l'unica persona che potrebbe dire, tu la porti a teatro, tu no, tu si..e' Neil Simon...per il resto, la recitazione rimane un arte, e in quanto tale deve essere condivisa, senno' non ha senso...gli attori professionisti, si vivono di questo, ma devono essere felici di poter campare con un simile mestiere, ed essere piu' solidali con i colleghi meno famosi (quelli amatoriali)...io quando leggo un libro che mi ha emozionato, mica me lo nascondo nel cassetto, lo consiglio... ma come in tutte le cose, quando il denaro prende il sopravvento sulla passione, c'e' poco da fare...
 
luisa.gandi
luisa.gandi il 20/12/07 alle 21:31 via WEB
EHI BOB COME VA????
 
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Un blog di: solounavoce
Data di creazione: 02/09/2006
 
 

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