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Post N° 258

Post n°258 pubblicato il 08 Settembre 2006 da sabara
 

Ieri, dopo tanto tempo, mi sono ritrovata a piangere. Da quando è scoppiata questa situazione non ci ero ancora riuscita e poi, finalmente ieri, il tracollo. A me non piace piangere, mi sveglio la mattina successiva con gli occhi gonfi e con una vaga sensazione di malessere e tristezza residua. Mi ha fatto bene però, quel bel pianto con i singhiozzi che quando hai finito ti senti svuotata e tranquilla. Anche al mio fisico ha fatto bene. Ieri sono stata male. Pressione bassa, testa che girava, tremori e voglia di fare pari a zero. Ora, almeno fisicamente, mi sento meglio.

Avrei bisogno di stare sola, che poi è quello che volutamente o no sta accadendo, vorrei passare una settimana in totale solitudine. Allontanarmi dalla pochezza di questi giorni. Con la mia famiglia c’è un tacito accordo di non dire, con lui è meglio non parlare perché mi rendo conto che non mi è di nessuna utilità, con il resto che mi circonda peggio che andar di notte!! Che bellezza!! Ed allora ho chiamato una persona, è stato un lampo, ho capito che era l’unica persona a cui potevo rivolgermi. L’ho sentito vicino e preoccupato, mi ha detto che avrebbe anche rimandato gli impegni di lavoro se avevo bisogno di lui e questa cosa mi ha commossa. In quel momento ho pensato che, per quanto cinica e scettica io sia diventata, ci sono ancora cose che riescono a colpirmi e stupirmi, nel bene e nel male. Per un attimo solo, mi sono sentita protetta e non più sola. La sua voce mi ha dato speranza e conforto. Ho pensato allora ai grandi errori di valutazione che a volte si fanno. Quante volte l’ho snobbato, quante volte ho rimandato i nostri impegni di lavoro con leggerezza, quante volte me ne sono fregata di farlo incazzare. Eppure ieri sera lui c’è stato e mai avrei pensato che sarebbe spettato a lui con tutte le persone che avrebbero dovuto essere al suo posto. Comincio a dirti grazie da qui, per dirti che dopo giorni di buio sei stato la mia prima luce. E per dirti quello che da tanto tempo non ti dico più. Che ti voglio tanto bene.

 
 
 
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NESSUNA CERTEZZA
TIROMANCINO

Vai via da qui
e la solitudine
diventa un’ombra che
scava nell’anima
e io così
voglio distruggerla
cercando intorno a me
solo la musica...
manchi tu qui con me
non ci sei più e non so più perché
vorrei uscire stanotte,
dimenticare il tuo nome.

Dimmi che
ci sono io per te
in questa vita che
nessuna certezza mi dà,
manda via
la solitudine
finché la musica
solo per noi suonerà.

Parole
camaleontiche
diventano note
scavate nell’anima;
è come se
ogni parola che
parli d’amore
diventi musica...

 

 

I MIEI QUADRI

GIRL WITH A PEARL EARRING - J. VEERMER

MOTHER AND CHILD - G. KLIMT

MADONNA - E. MUNCH

MAYA DESNUDA - F. GOYA

 

 
 
 
 

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